Comunicate nei giorni scorsi le prime nomine dei dirigenti scolastici lecchese.
Per quanto ci riguarda da più vicino, l'I.C.S. San Giovanni Bosco di Cremeno sembra destinato a ripercorrere una situazione che si trascina da troppi anni, e cioè la mancanza di un dirigente in pianta stabile.
Più volte su questo giornale abbiamo affrontato la questione che per noi rimane di vitale e fondamentale importanza: facendo un paragone "azendale" è come se una ditta di quasi 1.000 persone (tra studenti, insegnanti, personale ATA e amminsitrativi) fosse gestita da un amministratore forzatamente "part-time" che deve occuparsi anche di altri incarichi.
Ma in questo caso non stiamo parlando di adulti che devono svolgere le proprie mansioni, ma del futuro dei nostri ragazzi, una prospettiva che dovrebbe far muovere con maggiore decisione anche le varie amministrazioni comunali coinvolte nel chiedere un consolidamento della dirigenza.
Nessun appunto, ovviamente, al Prof. Cazzaniga che in questi ultimi anni ha svolto il compito profondendovi energie e professionalità (assieme ai suoi più stretti collaboratori), ma dovrebbe essere chiaro a tutti che un "reggente" (pur ben coadiuvato) non può incidere come potrebbe fare un dirigente titolare.
E poco importa se nella stessa situazione versano istituti comprensivi importanti come quelli di Calolziocorte, Cassago, Cernusco, Civate, Olginate, Robbiate e Valmadrera.
In questo caso, come in molti altri, il mal comune non può essere trattato alla stregua di un mezzo gaudio.
E Premana? L'accorpamento con Bellano, quantomeno, garantisce un dirigente scolastico a tutti gli effetti nella persona di Lorenza Martocchi, confermata nel suo incarico.