Grande serata quella di venerdi 24 novembre al Cinema Aquilone di Lecco. Al secondo giorno di uscita del nuovo film di Antonio Albanese, "Cento domeniche", presentato in anteprima proprio a Lecco ("ci tenevo a presentarlo qui, un territorio che conosco bene" ha detto l'attore e regista) introdotto dal Prevosto Don Davide Milani alla fine della proiezione pomeridiana, naturalmente in una marea di meritatissimi applausi, Albanese ha ricordato alcuni episodi avvenuti durante la registrazione del film ("ci sono voluti due anni, ma è un film a cui tenevo tantissimo") più che altro nel paese di Olginate e dintorni, luoghi dove lui abitava e lavorava quand'era giovane.
"E' stata una emozione ritornare in quei luoghi, e per di più nella stessa fabbrica dove lavoravo come tornitore, prima di dedicarmi al cinema (si è saputo poi che era la Gnecchi Tecno Impianti).
In sala anche alcune delle comparse apparse in vari momenti del film, tra cui la bambina che interpretava la figlia molto giovane, il dottore otorino laringoiatra, il reporter di Tele Unica Filippo, e diversi altri, che hanno salutato calorosamente il regista.
"E' un film impegnativo - ha sottolineato il critico cinematografico Gianluca Pisacane" che a ogni proiezione dell'Aquilone introduce i films con interessanti commenti e spunti di interpretazione "anche perchè negli ultimi anni il cinema non parla quasi mai degli operai e degli ambienti di lavoro".
Albanese ha ricordato la partecipazione della ormai quasi novantenne Giulia Lazzarini, nella parte della madre un po' rintronata, una grandissima attrice che ha lavorato con Strehler, che si è innamorata dei posti tanto che ha voluto prendere casa a Barzio.
"Più che l'ambiente del Lago però ho voluto mettere l'accento sulle persone , sui loro caratteri: i rumori, più che la musica, dovevano sentirsi molto bene".
In primo piano anche la grande bocciofila di Garlate, dove si sono svolte diverse scene.
"Qualcuno si è lamentato perchè a volte abbiamo dovuto chiudere la strada per qualche ripresa" ha ricordato divertito "ma va bene così".
La storia raccontata è abbastanza drammatica, e non molto lusinghiera nei confronti di alcune banche.
"Ho scoperto che in Italia ci sono centinaia di migliaia di persone che hanno perso tutti i loro capitali in diversi crac bancari". Basta ricordare la Banca Popolare di Bari, quella di Vicenza (in queste città sono addirittura previste manifestazioni quando arriverà Albanese a presentare il suo film), quella di Lodi, per non parlare del famoso Monte dei Paschi di Siena.
Il protagonista è uno di questi, che pensava di aver messo al sicuro la sua liquidazione una volta andato in pensione, e di poter pagare le spese del matrimonio della figlia, e invece da un giorno all'altro si ritrova senza più niente e con debiti e mutui da pagare.
"Un argomento ostico, non divertente come nei tanti precedenti film di Albanese: anzi si versano lacrime" ha detto Pisacane.
"Tant'è che pensavamo anche di non riuscire a trovare un produttore, ma per fortuna la Palomar ci ha dato una mano" ha aggiunto il regista-attore.
Un film che sicuramente avrà successo e farà riflettere: bravissimo Albanese e bravissimo il Prevosto Don Milani che ormai da diversi anni porta il grande cinema a Lecco !
Enrico Baroncelli