Grande partecipazione questa mattina alla commemorazione della Festa della Liberazione a Introbio, tra i luoghi simbolo della resistenza partigiana visti i numerosi accadimenti ad essa collegati che hanno avuto come teatro il suo territorio.
La cerimonia è stata preceduta da una S. Messa al cimitero ed è proseguita intorno al cippo che ricorda i fucilati di Introbio, stele che non riporta solo i nomi dei sei partigiani ma anche quello di Angelo Magni, ucciso sulle pendici della Grigna il sei agosto 1944, di due caduti durante i combattimenti in Biandino, Guerino Besana e Giuseppe Trezza, e Giovanni Ferrara ucciso ai Piani di Bobbio.
Dopo l'alzabandiera a cura del Gruppo Alpini, ha preso la parola il Sindaco Adriano Airoldi che ha sottolineato l'importanza del ricordo e della riconoscenza verso chi ha dato la vita per la libertà di tutti, estendendo il concetto anche a tutti coloro che anche oggi si mettono al servizio del prossimo come, ad esempio, i volontari del Soccorso Centro Valsassina presenti.
La Prof. Teresa Cassani ha poi letto il messaggio dell'ANPI e, infine, alcuni alunni della Scuola Elementare Cademartori hanno chiuso la mattinata con alcuni brani dedicati alla pace e alla libertà e deponendo un omaggio floreale al cippo.