Oggi, come tutti dovremmo sapere (e ricordare), si celebra la festa della mamma, ricorrenza che affonda le sue radici nella seconda metà del 1800, visto che sono in molti a ritenere che il primo seme venne gettato negli Stati Uniti da Julia Ward Howe, attivista pacifista che propose l'istituzione del Mother's Day for Peace per stimolare una riflessione contro la guerra, ma la storia racconta che non fu un successo.
Fu un'amica della Ward, Anna Reeves, a non lasciarsi prendere dallos conforto e promuovere ovunque negli States una "coscienza" verso il riconoscimento dell'importanza delle madri.
"Spero e prego che qualcuno, prima o poi, possa intitolare un giorno di festa alla mamma, giorno che possa commemorarla per il servizio impareggiabile che ella rende all'umanità in ogni campo della vita. Ha diritto a questo", scrisse e la figlia (anche lei Anna) dopo tre anni dalla morte della madre organizzò (eravamo nel 1908) una cerimonia commemorativa in una chiesa della Virginia che venne poi conserata come il Santuario Internazionale della festa della mamma.
E in Italia? Secondo Wikipedia la festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi.
"La prima risale al 1956, quando Raoul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l'iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.
La seconda risale all'anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L'idea di don Otello Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Sempre a Tordibetto è localizzato, unico in Italia, un "Parco della Mamma", progettato dall'architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell'antica chiesa di Santa Maria di Vico, con al centro una statua della maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini.
Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori Bellisario, Baldini, Restagno, Piasenti, Benedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente a ottenere l'istituzione della festa della mamma. L'iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell'anno successivo: alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi fossero oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse risolversi in una fiera di vanità.
La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, e, secondo alcune fonti, fu celebrata inizialmente l'8 maggio. Secondo altre fonti la festa fu celebrata sin dall'inizio nella seconda domenica di maggio".
Negli anni la Festa della mamma ha assunto una notevole importanza commerciale ma forse, tra le tante, è quella che meglio riesce a mantenere inalterato l'aspetto sentimentale ed affettivo. E, aggiungiamo, come potrebbe essere altrimenti, visto che ci ha dato la vita?
Di mamma ce n'è una sola, almeno per il momento, per cui se siamo fortunati e possiamo farlo di persona festeggiamola, e se non possiamo ricordiamola magari scrivendo su un foglio, come ci avevano insegnato all'asilo, un bel W la Mamma (di solito con la matita rossa).
Auguri a tutte le mamme e, ci portiamo avanti, alle donne in dolce attesa che presto lo saranno.
Nella foto: Picasso "Maternidad"