Molto interessante e ricco di spunti di riflessione l`incontro tenutosi sabato mattina presso Villa Migliavacca a Introbio con due consiglieri regionali del PD, Raffaele Straniero e Jacopo Scandella.
L`oggetto dell`incontro era una ricerca, commissionata dallo stesso Scandella all`Istituto di Statistics IN.Twig, sulle realta` montane della Lombardia, le Comunita` Montane, compresa la Valsassina.
In un interessantissimo rapporto piuttosto ampio ed esaustivo (allegato a questo articolo) che si basa su un confronto tra gli anni 2012 e 2019, basato su dati raccolti dai Comuni e dalle Camere di Commercio, si sono esaminati diversi indici demografici ed economici di sviluppo o di recessione della Valle.
La prima parte infatti riguarda la popolazione che, a differenza di altre realta` montane e` rimasta sostanzialmente invariata (anche per la presenza di molti extracomunitari che prendono la residenza in Valsassina).
In particolare e` calato pero` il numero dei giovani, che a causa dei problemi nel trovare lavoro spesso emigrano nelle citta`, mentre aumenta il numero dei pensionati sopra i 65 anni.
Per quanto riguarda le imprese in generale nelle comunita` montane lombarde sono diminuite di quasi l`11% (un dato decisamente negativo) mentre pero` la Valsassina, soprattutto in certi settori, si difende.
Scandella ha diviso tra imprese di Agricoltura e attinenti (diminuite da 299 a 285) , imprese manifatturiere (da 338 a 303, il 10,4% in meno) , fornitura di energia elettrica ( da 6 a 5) , di acqua e reti fognarie ( da 2 a 5) e delle imprese di costruzioni (da 583 a 517, l`11,3% in meno).
L`Agricoltura in generale ha perso poco: Scandella ha ricordato e sottolineato l`interesse delle giovani generazioni verso il ritorno alla natura e le attivita` relative, ivi compreso lo sviluppo degli agriturismi.
Le imprese di costruzione invece hanno ricevuto grosse boccate d`ossigeno dagli incentivi fiscali (compreso il Bonus del 11%) che ne hanno limitato le perdite.
Le imprese di commercio, soprattutto i negozi, e riparazione auto hanno subito una drastica riduzione: da 604 nel 2012 a 526 nel 2019 , quasi il 13% in meno. Quelle di trasporto da 95 passano a 90.
Sono pero` sensibilmente aumentate le imprese di alloggio e ristorazione (alberghi, bar e ristoranti) da 339 a 357 (+ 5,3%), e anche quelle dei servizi di informazione e comunicazione, da 30 a 33.
Un balzo in avanti le attivita` finanziarie e assicurative, da 40 a 55 (+ 37,5%) , diminuite le attivita` immobiliari (da 155 a 135, -13%) , qualche numero in piu` le attivita` scientifiche e tecniche ( da 66 a 70).
Aumentate le agenzie di viaggio e servizi alle imprese ( da 75 a 93) , sostanzialmente stabili i servizi di istruzione ( da 13 a 14) , in aumento la sanita` e assitenza sociale ( da 19 a 23) , aumentate le attivita` sportive e di intrattenimento ( da 17 a 23).
Tra i servizi alle imprese citati quelli in smart working (lavoro a distanza) che negli ultimi anni hanno avuto un certo sviluppo.
Insomma un quadro statistico molto dettagliato Comune per Comune (si rimanda alla tabella per i dati) che, anche se siamo ancora ben lontani dalle conclusioni sugli effetti catastrofici in economia di questa pandemia dovuta al Covid 19, puo` senz`altro dare degli elementi utili di riflessione sulle realta` montane e sulle loro caratteristiche variabili.
La ricerca , che e` in continuo aggiornamento, verra` presentata al pubblico anche quest`estate, nel corso delle iniziative estive organizzate dalla Biblioteca e dal Comune di Introbio, tra fine Luglio e inizio Agosto.