"La mattina del 26 dicembre 2004 non era diversa dalle altre. A Banda Aceh, città a nord di Sumatra, in Indonesia, alcuni si erano alzati presto per iniziare le faccende quotidiane, altri per fare sport. «Mio padre era uscito alle 6 per andare a nuotare», racconta Rudy Karimun, ingegnere di Giacarta, originario della zona e presente quel giorno. «Da quando era in pensione faceva sempre così la domenica: usciva presto con gli amici e andava al mare».
Poco prima delle 8, precisamente alle 07:58:53, un terremoto ha fatto tremare tutta la regione dell’Indo-Pacifico: magnitudo 9,1 sulla scala Richter, 8 minuti di durata, a soli 160 km a ovest di Sumatra. Si tratta della terza scossa più forte mai registrata nella storia della sismografia.
Da quel momento, a Banda Aceh non è più stata una mattina come le altre".
Comincia così un lungo, dettagliato e appassionato articolo apparso nei giorni scorsi su corriere.it dove il giornalista ripercorre la tragedia dello tsunami di vent'anni fa raccogliendo testimonianze in loco e mettendo a disposizione una interessante documentazione grafica oltre ad alcune foto molto significative.
Ma il nostro interesse per questo articolo va oltre il suo contenuto e si sofferma sull'autore: già, perchè il giornalista che lo ha redatto è di Premana, ha ventisette anni e porta un nome e un cognome che lo identifica subito come "cittadino" della capitale della Val Varrone.
Stiamo parlando di Ambrogio Sanelli, 27 anni appunto, una laurea 110 e lode in filologia moderna ed un master in Editoria che gli ha permesso di essere assunto a tempo indeterminato presso la WITHUB dove crea infografiche per vari giornali e quotidiani.
Ambrogio ha la passione per i reportage non appena ha le ferie va dove c'è qualcosa di interessanrte da raccontare e per questo si è specializzato nella fotografia e nei video: questo pubblicato dal Corriere è il suo secondo articolo (qui sotto trovate il link) e, vista la passione e la ferma volontà di continuare nel difficile ma affascinante mestiere del giornalista professionista, ne seguiranno altri.
A noi - che da sempre ne condividiamo (sia pure con orizzonti più modesti e meno planetari) la passione - non resta che inserirlo nei personaggi da seguire in futuro e augurargli di raggiungere i suoi obiettivi continuando a raccontarci storie da testimone oculare. Da vero giornalista, insomma.
Le aspettiamo con impazienza. Per il momento, tanti complimenti, Ambrogio!
https://www.corriere.it/economia/consumi/tsunami/index.shtml