Nel recente consiglio comunale di Barzio sono emerse diverse problematiche riguardanti alcune importanti decisioni amministrative. Tra i punti più critici figurano la convenzione per l'impianto di videosorveglianza, l'armamento della polizia locale, il bilancio comunale e la concessione per la gestione del centro sportivo dei Noccoli.
Uno dei temi sollevati riguarda la convenzione per l'impianto di videosorveglianza. È emerso che il testo attuale non chiarisce la ripartizione delle spese per gli impianti comuni in caso di scioglimento dell'accordo. Inoltre, resta incerto chi debba farsi carico dell'eventuale rimborso agli enti finanziatori qualora i fondi ricevuti dovessero essere restituiti in seguito alla cessazione della convenzione di Polizia Locale.
Sul tema dell’armamento della Polizia Locale, si è discusso sull'opportunità di adottare un regolamento sovracomunale anziché limitarsi a disposizioni comunali. Un regolamento esclusivamente locale, infatti, disciplina il porto d’armi solo all’interno del territorio di competenza, senza considerare le esigenze dell’intera convenzione tra i comuni aderenti.
Diverse criticità sono state sollevate anche in merito al bilancio. La ridefinizione delle competenze all'interno dell'ente, con la rimozione delle mansioni di alta qualifica al responsabile dell'ufficio tecnico, comporterà un incremento di spesa stimato in 7mila euro annui per l'amministrazione.
Un ulteriore aggravio economico deriva dalla nuova gara per l'affidamento in concessione dell'area Noccoli. La gestione dell’ufficio turistico, precedentemente a carico del gestore del centro, è stata esclusa dalla concessione, generando un costo aggiuntivo di 7mila euro annui per l’amministrazione, senza che vi sia stato un adeguamento del canone concessorio per compensarlo.
Centro sportivo comunale: richiesta di sospensione respinta.
Come minoranza, abbiamo richiesto la sospensione della discussione ai sensi dell’articolo 61 del regolamento del consiglio comunale, non per annullare il punto all’ordine del giorno, ma per consentire all’amministrazione di rinviare l’argomento a una successiva seduta e apportare le necessarie rettifiche e correzioni. Alcuni articoli del bando, infatti, potrebbero compromettere l’esito della gara e arrecare danni alla collettività.
Le principali criticità evidenziate sono:
• Canone concessorio irrealistico: fissato a soli 100 euro annui per quindici anni, senza supporto di dati concreti e su valori errati. Se i presupposti di base non sono corretti, anche le valutazioni economiche risultano compromesse.
• Investimenti richiesti al gestore senza studi preliminari: manca un progetto preliminare o uno studio di fattibilità tecnico-economica, lasciando spazio solo a indicazioni generiche sui costi.
• Errori nel quadro economico-finanziario: i prospetti di entrate e uscite presentano incongruenze e somme che non coincidono con i totali dichiarati, con errori macroscopici.
• Margine di guadagno annuo errato e sottostimato: le discrepanze rispetto al valore dichiarato determinano, nell’arco di 15 anni, un vantaggio economico di oltre 250mila euro per il gestore.
• Cauzione definitiva irrisoria: stando al canone concessorio annuale sarebbe pari a 150,00 €.
• Obblighi del concessionario: rispetto alla precedente convenzione, sono stati eliminati alcuni oneri a suo carico per un importo, su 15 anni, equivalente a circa la metà degli investimenti richiesti al gestore. Di conseguenza, è come se l’amministrazione e, di riflesso, i cittadini di Barzio sostenessero il 50% di tali investimenti attraverso il bilancio comunale.
Lo schema di concessione, tenendo conto degli interventi previsti e del canone annuo, risulta complessivamente inferiore, di oltre 4mila euro circa, rispetto a quello della precedente concessione in termini di canone annuo complessivo.
Sono stati riscontrati ulteriori punti critici nella relazione illustrativa e nel capitolato d’appalto, segnalando una certa superficialità nella loro stesura. Nonostante le nostre perplessità, la maggioranza ha respinto la richiesta di sospensione.
Un bando impostato su questi criteri rischia di avvantaggiare esclusivamente il futuro aggiudicatario, a scapito dell’amministrazione pubblica e, di conseguenza, dei cittadini di Barzio.
Perché tanta fretta, invece di apportare le modifiche necessarie, che avrebbero meglio tutelato gli interessi dei Barziesi?