Come già anticipato qualche settimana fa dal nostro giornale, la nuova cabinovia Barzio - Piani di Bobbio (compresa nel più ampio progetto del patto territoriale che prevede una serie di interventi per lo "sviluppo" del comprensorio) vedrà la luce il prossimo anno.
Un annuncio "ufficiale" quello diramato ieri dall'I.T.B. che però lo aveva già di fatto preannunciato comunicando che il 6 aprile sarebbe stato l'ultimo giorno di apertura degli impianti e fissando a fine maggio la data di riapertura per la stagione estiva.
Nulla di nuovo, quindi, e che non fosse risaputo. Del resto, come apprendiamo dalle dichiarazioni dell'amministratore della società di Valtorta, ottenere tutte le autorizzazioni, i visti e i benestare per una nuova funivia non è cosa facile (in Italia, poi, non parliamone) per cui nessuno stupore.
Detto che nel grande patto territoriale sopra richiamato è compresa anche la sistemazione della pista Nava (quella, per i meno addetti, che scende da Bobbio a Barzio) e la realizzazione di un nuovo impianto di risalita al suo servizio e che, stando alle informazioni in nostro possesso (assolutamente smentibili) a I.T.B. tutto ciò non interesserebbe, quel che stupisce (almeno noi) è l'assoluta assenza di un confronto o di una qualsivoglia discussione in merito al problema dei parcheggi.
E qui torniamo a bomba, cioè a Valle, ed a quella che potrebbe essere la soluzione finale: quel prolungamento della funivia sino all'area Cantaliberti bocciato dall'infausto referendum di inizi anni duemila quando la miopia del coltivare il proprio giardinetto prevalse sulla capacità di vederci lontano ed intuire soprattutto quel che sarebbe potuto succedere e poi è effettivamente successo (grazie anche alle indubbie capacità gestionali di I.T.B. ed agli investimenti da questa effettuati sia pur corroborati da contributi come succede per tutte le stazioni sciistiche, alcune delle quali, va rimarcato, a differenza di Bobbio sono comunque riuscite a chiudere o navigano in cattive acque, o nevi che dir si voglia).
Troppo tardi? Probabile.
Ma la sensazione è che, in fondo, del fatto che l'Altipiano in moltissime occasioni diventi un immenso (e spesso sregolato) parcheggio interessi poco o nulla, un atteggiamento quanto meno discutibile anche in previsione del notevole incremento di portata che la nuova cabinovia assicurerà.
Nel frattempo, provare per credere, mentre a Bobbio sbandierano 8.000 e più presenze, spesso e volentieri i negozi di Barzio sono per lo più vuoti.
Se qualcuno vuole intervenire batta un colpo: la nostra porta è sempre aperta.