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Sabato, 02 Dicembre 2023 10:00

DA LARIORETI I CONSIGLI PER PROTEGGERE I CONTATORI DELL'ACQUA DAL GELO

A causa dell’abbassamento delle temperature che interesserà la Provincia di Lecco nel periodo prossimo, Lario Reti Holding invita tutti gli utenti ad adottare sin da subito misure idonee per la protezione dei contatori dell’acqua dal gelo, evitando così il pericolo di rotture o d’interruzioni dell’erogazione dell’acqua.

Il Regolamento Provinciale del Servizio Idrico Integrato (disponibile in versione costantemente aggiornata sul sito internet www.larioreti.itindica i clienti come responsabili della corretta custodia del proprio contatore e, quindi, destinatari dei costi di sostituzione per i contatori danneggiati dal gelo, anche in presenza di coibentazione.

 consigli di Lario Reti Holding per proteggere i contatori dal gelo sono i seguenti:

  • Per i contatori in nicchia o interrati, esterni all’immobile, si consiglia di coibentarne lo sportello o il tombino con polistirolo e altri appositi materiali termo-assorbenti, agendo anche sulle tubazioni attigue al contatore e sul contatore stesso con prodotti isolanti quali neoprene, pluriball e simili.
  • È vivamente sconsigliato l’uso di stracci o coperte in quanto, una volta bagnati per condensa o perdite, renderebbero il contatore ancora più soggetto al gelo.
  • Per gli immobili poco usati (seconde case, casolari, ecc.) Lario Reti Holding suggerisce di chiudere la valvola a monte del contatore, per poi svuotare l’impianto aprendo un rubinetto. A questo scopo si consiglia di utilizzare il rubinetto posto il più in basso possibile all’interno dell’immobile (piano terra o interrati), così da assicurare un completo svuotamento delle tubazioni.
  • Se, nonostante tutte le precauzioni, il contatore risultasse congelato, è assolutamente sconsigliato manovrare le valvole di afflusso e chiusura o di tentare lo scongelamento con fiamme libere o fonti intense di calore (lo stress provocato ai materiali di cui è composto l’impianto potrebbe danneggiarlo irrimediabilmente). L’ideale in questi casi è coibentare il contatore e le tubazioni con materiale adeguato ed eventualmente scaldare le tubazioni con un asciugacapelli a bassa temperatura.

Infine, qualora il contatore risultasse rotto o guasto, è necessario mettersi subito in contatto con Lario Reti Holding tramite il numero verde di pronto intervento gratuito 800 894 081, attivo 24 ore su 24, affinché si attivi la procedura di sostituzione o riparazione.

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Sabato, 02 Dicembre 2023 09:57

ANCHE A CASARGO IL "SERVIZIO PONTI"

Il Servio Ponti è una proposta educativa e ricreativa che mira a conciliare i tempi di vita-lavoro delle famiglie. Il servizio viene attivato durante i periodo di sospensione delle attività didattiche e verranno proposte attività ludico-ricreative, laboratori, uscite sul territorio e spazi dedicati allo svolgimento dei compiti in vista della ripresa delle attività scolastica.

Presso la Scuola Primaria in Via Scuri 18 , Casargo.

Dal 27 al 29 dicembre 2023 e dal 2 al 5 gennaio 2024. Dalle 8:00 alle 17:30

Il progetto è rivolto a bambini e ragazzi dai 6 a 14 anni.

Il contributo è di € 49,00 a bambino. Il pranzo è al sacco, a carico della famiglia.

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Venerdì, 01 Dicembre 2023 08:03

OGGI E' IL VENTUNESIMO GIORNO DELLA MEMORIA PER LA FRANA DI CORTENOVA

Oggi, primo dicembre, è il triste anniversario della gigantesca frana che scese a Bindo nel 2002 e cambiò radicalmente la vita a moltissime persone cui distrusse case, aziende e ricordi.

Chi c'era conserva intatto il ricordo di una notte da tregenda e di un mattino di sole con la nebbia che man mano si diradava scopriva uno scenario apocalittico nel quale, per la lungimiranza del Sindaco di allora, Luigino Melesi, dei tecnici intervenuti e di congiunzioni fortunatamente favorevoli nessuno perse la vita.

Ricordiamo quella mattina con alcune foto che consegniamo al ricordo di chi c'era (e non ha bisogno di altre spiegazioni) ed alla cultura di chi a quel tempo era troppo giovane per comprendere o non era ancora nato.

La frana di Bindo è parte della nostra Storia ed anche se oggi è stata quasi completamente fagocitata da arbusti e piante tanto da essere, almeno in estate, quasi invisibile, i suoi effetti resteranno sempre lì a ricordarci la potenza della natura e la debolezza umana.

Ancora un grazie infinito a chi in quei drammatici giorni si è adoperato per far sì che a tragedia non si sommassero altre tragedie e a tutti coloro i quali, nel dopo frana, hanno prestato a vario titolo la loro opera contribuendo alla rinascita di Bindo.

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Giovedì, 30 Novembre 2023 16:50

LA MEDICINA DI RETE VALSASSINA SI ALLARGA

Si porta a conoscenza che l' ATS. di Lecco ha approvato la costituzione di una forma associativa "Medicina in gruppo" fra i seguenti medici di medicina generale:
 
TAMAGNINI dr. LIBERO - ARRIGONI dr.ssa ELEONORA - ARTUSI dr. ATTILIO - ARTUSI dr.ssa SILVIA - FAZZINI dr.ssa HELENE - MERLO dr.ssa VALERIA - PALERMITI dr.ssa FORTUNATA 
 
Pertanto i i suddetti medici sono disponibili a ricevere anche assistiti degli altri colleghi nei casi di prestazioni ambulatoriali non rimandabili, quindi in orario di studio diversi da quelli del curante nel rispetto delle modalità di ricevimento dei singoli medici (ciò significa solo durante gli ambulatori esposti e senza diritto di precedenza) e assicurano l'apertura degli studi dal lunedì al venerdì per almeno sette ore giornaliere e con chiusura pomeridiana non prima delle 19.
 
Sarà normalmente possibile accedere presso l'ambulatorio di uno dei medici associati per:
 
RICHIESTA DI PRESCRIZIONI URGENTI DI FARMACI DOPO VISITE IN PRONTO SOCCORSO OPPURE DIMISSIONI DOPO RICOVERO
RIPETIZIONI OCCASIONALI DI FARMACI "INDISPENSABILI" COME ANTIDIABETICI ORALI, INSULINA, ANTIANGINOSI, DI CUI SI E' RIMASTI IMPROVVISAMENTE PROVVISTI
PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER PROBLEMI DI SALUTE CHE RICHIEDONO UNA VALUTAZIONE CLINICA IMMEDIATA, QUALORA IL MEDICO CURANTE NON ABBIA RECEPITO LA CHIAMATA
ASSENZA DEL MEDICO DURANTE LE FERIE
 
Per rendere ancor apiù utile questa possibilità, qualora l'assistito abbia preventivamente espresso il consenso, il medico potrà in ogni caso avere accesso alla cartella clinica del paziente e quindi operare nel migliore dei modi.
 
Non rientrano invece nelle prestazioni eseguibili da medici che non siano il curante e negli ambulatori del sabato mattina la ripetizione di farmaci di uso corrente e la richiesta di certificazioni.
 
 
Qui sotto trovate gli orari dei medici.
 
 
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Giovedì, 30 Novembre 2023 09:00

"IL RICONOSCIMENTO". UN RACCONTO NATALIZIO DI TERESA CASSANI

in Cultura

Lo chiamavano Il Matto e matto sembrava davvero o almeno un po’ strano. Per gli atteggiamenti, per come si vestiva e come teneva la casa. Era un tipo inconsueto, insomma, uno di quegli strampalati che si ritrovano in tutti i paesi.

Abitava in campagna, appena fuori dal centro cittadino, in una casa malandata, con le grondaie da rifare, le persiane sbreccate, il fumo della stufa che, nel periodo invernale, usciva da un buco della finestra.

Allevava anatre, oche, polli e conigli che occupavano il cortile privo di erba e attraversato da una canaletta di scolo. C’erano qua e là stie, sacchi, gabbie di vimini, attrezzi da contadino, assi, qualche mobile scaraventato all’esterno e abbandonato sotto il sole e le intemperie. E l’odore del mangime misto a quello degli escrementi.

Non era riuscito a concludere gli studi da ingegnere, non aveva l’energia. Troppe ore di applicazione, troppa concentrazione per uno col turbinio dei pensieri proiettati altrove. E poi, quando si è abituati alla libertà della campagna, non ci si può costringere per tempi lunghi al tavolino. Si ha bisogno di correre fuori, di sentire il profumo dell’erba, delle cortecce, delle zolle. Dell'aria pura.

Quando tornava dal Liceo, mille anni prima, dopo quindici chilometri di bicicletta, trovava la madre vestita di scuro, gli zoccoli ai piedi, che andava su e giù per la cucina affumicata con in testa il pensiero della cicoria da tagliare per gli animali. Il tavolo era ancora spoglio. Sulla stufa bolliva l’acqua della pentola.

Lui avrebbe fatto l’allevatore, anche di agnelli e di capretti. L’ingegnere no.

Però l’idea di costruire, di assemblare gli era rimasta.

Portava a casa ogni attrezzo in disuso, trovato nei cortili vicini e anche in quelli più distanti, come vecchie turbine, motori, ingranaggi obsoleti di macchine, manubri di biciclette, volanti di automobili, e li assemblava creando nuovi oggetti, performance di scultura.

Li aveva disposti in fila parallela alla rete metallica che dava sulla strada, in modo che la gente vedesse. La gente passava in fretta in macchina e non guardava o guardava distratta. È un originale. È fatto alla sua maniera. Mancava solo che aggiungessero chissenefrega.

E poi l’odore che proveniva dal cortile, quella miscela di mangime e di sterco, allontanava.

Una volta, davanti al cancello si era fermato il prete in bicicletta. Le anatre starnazzavano, le oche, procedendo con i palmati nel fango, facevano l'atto di avventarsi contro l'uomo in clergy. Il cane, dentro il recinto, si era messo ad abbaiare.

Finalmente, era comparso il padrone di casa. Con una vecchia giacca a brindelli e un martello in mano.

-Ho notato i tuoi lavori. Sono molto belli, sai? - la voce del prete da dietro la rete oltrepassava il baccano delle anatre e delle oche.

-Le piacciono?

-Ho visto che c’è anche la Sacra Famiglia. Un po’ inquietanti i visi fatti con quelle maniglie di bombole, ma originali.

-Eh, sì.

-Sai, mi piacerebbe che quest’anno il presepe nel sagrato si facesse con i tuoi lavori.

Il Matto aveva abbassato la testa. Poi l’aveva rialzata. Gli era uscito un balbettio:

-Ma se non pia …c... ciono?

-Sì che piacciono! Manderò qualcuno col furgone a caricare le tue opere.

Quando il prete riprese la bicicletta e scosse la rete metallica, il cane ricominciò ad abbaiare forte mentre le anatre e le oche continuavano a fare versi.

Il Matto girò le spalle alla strada e, mentre si abbassava per togliere l’acqua sporca da un abbeveratoio, si chiese se dovesse considerarlo un gesto di apprezzamento o di pietà.

Dopo qualche settimana, all’inizio di dicembre, la composizione venne collocata nello spazio antistante la chiesa. Alcuni si entusiasmarono, altri fecero le facce storte. Quelle torri di batterie a fungere da corpi della Vergine e di S. Giuseppe lasciavano perplessi, per non parlare del Bambinello ricavato da un estintore.

- Ma don! Non le sembrerà mica questo il modo di fare il presepe? - chiesero due ferventi donne.

- Non vi piace?

- Me pias no- disse una.

- Dovete pensare al significato.

- Ma l’è un rebelot – disse l’altra.

- È un’opera performante che rivela un talento non comune, ne sono sicuro, ma, se non rispecchia i vostri gusti, dovete pensare all’impegno della persona che l’ha realizzata. Al suo mondo. E anche alla gioia che noi possiamo donare con questo riconoscimento, con questo piccolo gesto d’amore.

Annuirono.

-Ha ragione, don! Ha ragione.

Dissero insieme.

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