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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 08 Novembre 2023 14:36

NEL FINE SETTIMANA ALLA CASA DELLE GUIDE DI INTROBIO CORSO DI FORMAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO

Da domani fino a sabato la Casa delle Guide di Introbio ospiterà un corso di formazione del CNSAS per la formazione di Operatore di Soccorso Alpino.

Si tratta di una iniziativa a livello provinciale che coinvolge Bergamo e Lecco e vedrà impegnati una ventina di soccorritori (tra cui anche alcuni della Valsassina) seguire attività formative per tecnici, una specializzazione più avanzata rispetto a quella di "semplici" operatori.

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Mercoledì, 08 Novembre 2023 09:48

LA REGIONE STANZIA 11 MILIONI DI EURO PER L'ACQUISTO DI MEZZI PER LA PROTEZIONE CIVILE. SUL NOSTRO TERRITORIO ARRIVERANNO 500.000 EURO

Sono 221 tra Comuni, Unioni di Comuni, Enti Parco e Comunità montane della Lombardia che riceveranno 11,3 milioni di euro dalla Regione per l’acquisto di mezzi ed attrezzature di Protezione civile, destinati agli enti che hanno un gruppo comunale o intercomunale operativo, oppure una convenzione con una organizzazione di volontariato
Di protezione civile iscritta nell’elenco territoriale della Lombardia. Le somme saranno suddivise in tre tranche, corrispondenti alle annualità 2023, 2024 e 2025.

Assessore La Russa: risorse significative, priorità sostenere e rendere ancor più efficiente nostro ‘esercito’ di volontari

“Un finanziamento particolarmente importante – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa – poiché consentirà a tante realtà di rinnovare, acquistare e implementare mezzi e attrezzature, sempre più utili per intervenire sul territorio. Somme che generalmente, gli enti più piccoli, hanno difficoltà a reperire nel proprio bilancio. Per questo, ancora una volta, Regione Lombardia, si è resa protagonista di una iniziativa significativa che vuole sostenere e rendere sempre più efficiente il nostro ‘esercito’ della Protezione civile regionale composto da oltre 27.000 volontari”.

Mezzi Lombardia utili a supporto Protezione civile altre regioni

Le cronache di questi giorni e dei mesi scorsi evidenziano che mezzi e attrezzature lombarde sono state utilizzate anche in Emilia-Romagna e in Toscana. Abbiamo pertanto ritenuto fondamentale investire fondi rilevanti sul bilancio regionale”.

 

Suddivisione fondi per province

I fondi sono così suddivisi:
Città metropolitana di Milano 808.871,76 euro
Bergamo 1.744.411,91
Brescia 2.201.039,90
Como 925.017,86
Cremona 471.368,87
Lecco 797.654,84
Lodi 329.910,35
Mantova 381.961,66
Monza Brianza 177.172,91
Pavia 1.006.901,45
Sondrio 1.378.954,60
Varese 1.015.361,99

Per quanto riguarda il nostro territorio sono stati assegnati i seguenti fondi:

ENTE IMPORTO
COMUNITA' MONTANA 87.620
PREMANA 87.840
DERVIO 45.886
VALVARRONE

46.385

CORTENOVA 34.587
TACENO 99.000
COLICO 99.000
TOTALE 500.318 

 

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Mercoledì, 08 Novembre 2023 09:34

COLLABORAZIONE SOCCORSO ALPINO-MOTO CLUB VALSASSINA: A EICMA RINNOVATO PER UN ANNO IL PROTOCOLLO D'INTESA

Ieri pomeriggio, presso la fiera di Milano - Rho, nell’ambito dell’Esposizione internazionale delle due ruote EICMA, in corso fino al 12 novembre 2023, nello stand della FMI il Soccorso alpino lombardo ha illustrato il protocollo d'intesa sottoscritto nel 2022 tra il Moto Club Valsassina e la Stazione di Soccorso Valsassina - Valvarrone.

Il capostazione, Alessandro Spada, ha presentato le attività di collaborazione di questi primi dodici mesi, in particolare le nove attivazioni che hanno interessato altrettanti interventi di soccorso in montagna.

Il protocollo è stato inaugurato l’anno scorso in Valsassina: è un accordo operativo che prevede il supporto da parte dei motociclisti del Moto Club, per avere una maggiore velocità di movimentazione, in particolare su strade carrozzabili, sentieri o mulattiere; un valido aiuto soprattutto per il trasporto logistico di materiali, come per esempio la barella, oppure i dispositivi sanitari.

La riduzione dei tempi d’intervento è spesso cruciale per la salute delle persone soccorse, a volte persino per la loro stessa vita.

I motociclisti sono d’aiuto anche durante le ricerche di persone disperse, in quanto conoscono molto bene il territorio. La collaborazione tra il Cnsas Lombardo, Stazione di Valsassina - Valvarrone e il Moto Club Valsassina proseguirà quindi ancora per un anno, come valido riferimento per iniziative simili anche in altri territori.

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Mercoledì, 08 Novembre 2023 09:28

GLI OSPEDALI IN PROVINCIA DI LECCO TRA LAGO E MONTE: IL PASSATO CHE RITORNA...

Sentendo e leggendo le preoccupazioni dei sindaci di meratese e casatese sembra di essere tornati ai primi anni novanta quando, analogamente, si era sparsa la voce sul territorio della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera che l'ospedale "Umberto I" di Bellano sarebbe stato chiuso lasciando sguarnita la popolazione del servizio sanitario così come era stato conosciuto e apprezzato ormai da decenni.
La non chiarezza da parte dei vertici sanitari di allora aveva creato interrogativi e sospetti fra la gente e gli amministratori dei comuni montani che subito si resero interpreti del malcelato malcontento che serpeggiava nei paesi tra lago e montagna e lo rappresentarono con forza anche in Regione Lombardia e in realtà, proprio grazie a questa autentica sollevazione popolare, l'ospedale poi non chiuse del tutto i battenti ma fu riconvertito in un polo di terapia riabilitativa che con alterne vicende esiste ancora oggi.
Evidenti criticità esistono infatti anche ai giorni nostri in entrambe le strutture sanitarie tant'è che furono evidenziate da alcuni candidati durante l'ultima campagna elettorale in occasione delle elezioni regionali del febbraio scorso.
Approfondirò l'argomento ma per farlo dovrò consultare le "testimonianze" di quegli anni che ancora conservo e soprattutto spero di ritrovare gli atti che i sindaci della CM avevano stilato a difesa del loro ospedale e sarà interessante confrontare testo e motivazioni con l'analogo documento che nelle scorse settimane i sindaci di casatese e meratese hanno predisposto a sostegno del presidio ospedaliero "San Leopoldo Mandic".
 
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Mercoledì, 08 Novembre 2023 09:14

ARES NON SI TROVA: SI E' PERSO NELLA ZONA DEL PRIMO PONTE SULLA STRADA PER BIANDINO

Sono ancora in corso le ricerche di Ares, il pastore tedesco che ieri non è più tornato dal proprio padrone. Da ulteriori informazioni acquisite le sue tracce si sono perse in zona primo ponte sulla strada per Biandino. Il proprietario è tornato oggi sul posto chiedendo collaborazione ai numerosi escursionisti che, come ogni mercoledì di bel tempo, stanno salendo. 

Chi avesse notizie è pregato di contattare Fabrizio al 3332303793 oppure Barbara al 3342901727.

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Martedì, 07 Novembre 2023 20:04

CANI E PADRONI

Giustissima, dunque condivisibile, la reprimenda in ignotis (corredata da esplicito ed inequivocabile supporto iconografico) rivolta da Riccardo Benedetti ai nostrani cowboys (ma abbiamo visto in giro anche alcune cowgirls) e ad alcuni (in realtà piuttosto numerosi) titolari di cani che abbandonano sconsideratamente sul suolo pubblico le deiezioni solide dei loro “migliori amici”. A chi non è mai capitato di accorgersi soltanto troppo tardi (dopo averlo calpestato ben bene) della presenza di qualche “residuo organico” animale sull’asfalto di un marciapiede o sciaguratamente deposto e colà dimenticato sul nobile porfido del centro storico? Le sacrosante osservazioni di Benedetti non possono che essere sottoscritte in toto da chi possieda un cane e un sia pur minuscolo residuo di senso civico.

Proprio quello di cui dispone in gran quantità, almeno in apparenza, un Cittadino (introbiese?) proprietario di Fido, le cui generalità (del cittadino e anche del cane: Fido è un nome di comodo per tutelare la privacy della coppia) permangono del tutto ignote a chi scrive e che tiene in grande ossequio le Norme di Civica Convivenza e i Regolamenti Comunali da cui derivano pesanti sanzioni per i trasgressori. Per evitare le quali, come recita una pubblicamente esposta Ordinanza Sindacale, è necessario che “la conduzione degli animali nei luoghi pubblici” avvenga in osservanza, fra le altre, anche della norma che prevede “di depositare le feci, contenute in appositi involucri chiusi, negli appositi contenitori destinati alla raccolta dei rifiuti” (Ord. n. 12/2020, art.2, comma a). Pena la sanzione amministrativa pari a “Euro 250,00.”

Chiaro no? Mica tanto visto che il Cittadino di cui sopra ha interpretato la prescrizione a modo suo utilizzando come da normativa l’apposito contenitore chiuso (leggi: sacchetto di cellophane) inserendovi, sempre secondo la norma (lo Sconosciuto Conduttore di cane è ortodossamente integralista in questa materia) le feci di Fido ma abbandonando l’involucro nerastro sulla sommità di un muretto di cemento lungo via alle Prade. Lì “l’apposito contenitore” è giaciuto in solitaria malinconia per una decina di giorni come abbiamo quotidianamente constatato. Poi, presumibilmente il medesimo Conduttore di cane, ha ripetuto l’impresa con una significativa variante: l’uso di un sacchetto non più nero ma rosso, che è andato a far compagnia al primo in esultante bicromia dimostrando in tal modo il comportamento recidivo del depositante. Talché l’arredo urbano ne ha forse guadagnato in termini neo brutalistici. I due miseri resti di scorie azotate canine, dotate comunque di “apposito involucro” come da dettato (parziale) della suesposta grida amministrativa, giacciono forse ancora sul posto (la foto è stata scattata il 6 novembre scorso) in attesa di “apposita rimozione”.

Chi se ne farà carico? Certo, come dice Benedetti, è un problema di educazione. Ma, a volte, è certamente meno agevole educare un Padrone che un cane anche se “È un istinto patriarcale del cane che (…) gli prescrive di vedere e riverire nell’uomo, nel capo della casa e della famiglia il padrone, il custode del focolare, il sovrano…”. Se quello descritto più di un secolo fa da Thomas Mann nel racconto “Cane e padrone” è anche un atteggiamento pedagogico, allora qualsiasi regolamento, ogni normativa per quanto severa è destinata a cadere nel vuoto pneumatico dell’indifferenza. E non ci sarà nessun “apposito contenitore” in grado di accogliere il frutto esausto dell’elaborazione gastrica di Fido. Al Padrone non si comanda.

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Martedì, 07 Novembre 2023 20:01

SANT'UBERTO E I CACCIATORI

la visione di don Lucio Galbiati, sacerdote cattolico della chiesa di Barzio che benedice i cacciatori per la festa di Sant'Uberto https://www.laprovinciadilecco.it/stories/valsassina/barzio-protesta-alla-festa-santuberto-la-chiesa-sconfessi-cacciatori-o_1791884_11/ , non ci meraviglia visto che segue la stessa procedura di altre chiese in Italia.

Eppure il V comandamento dice chiaramente: Non uccidere. Punto e basta. Gli animali non nascono, non vivono, non mettono al mondo figli, non hanno paura, non hanno fame, non soffrono,..... non sanguinano?

Per il parroco di Barzio, gli animali hanno soltanto un modo per essere considerati: morire ma non di morte naturale bensì di orgiastica violenza. E per cosa? Per l'eccitamento dei cacciatori, di coloro che osano proclamarsi tutori della natura, nobili benefattori, custodi dell'ambiente. Per queste menzogne che sfociano nello strazio di tante vite vengono benedetti.

Ma:
se è nobile uccidere milioni di uccelli e di mammiferi innocenti ad ogni stagione venatoria: sì la caccia è nobile;
se è nobile uccidere, ferire, amputare decine di umani ad ogni stagione venatoria: sì la caccia è nobile;
se è nobile mandare i cani a farsi infilzare dalle zanne dei cinghiali: sì la caccia è nobile;
se è nobile spargere nella terra, nell'acqua, nel corpo degli animali il piombo, peggior veleno secondo l'OMS: sì la caccia è nobile.

Questi personaggi che operano per tale "nobile" causa è giusto che vengano benedetti da chi ha trasformato il significato di bene in male, di rispetto in violenza, di compassione in efferatezza, per ottusità, ipocrisia o tornaconto, che maschera i significati per venderli agli inetti.

Il motivo per il quale Sant’Uberto, nato intorno all’anno 655 d.c. in Aquitania, è stato nominato protettore dei cacciatori, è basato su una leggenda (racconto tradizionale ricco di motivi fantastici o soprannaturali) che è facile intuire come possa essere stata generata visto che le leggende erano il pane quotidano dell'epoca.

La leggenda racconta che Sant'Uberto fu appassionato di caccia e condusse una vita sregolata ma, durante una battuta sembra abbia avuto la visione di un crocefisso tra i palchi di un cervo che lo avrebbe invitato ad abbandonare la sua vita dissoluta e a convertirsi, cosa che egli fece di seguito. Infatti, dopo l’incontro con il cervo smise di andare a caccia e condusse una vita molto semplice.

Per tale leggenda sarebbe più conseguente dire che Sant'Uberto dovrebbe essere il patrono dei cacciatori pentiti.

Ci auguriamo un travaso di coscienza.

ASS. GABBIE VUOTE FIRENZE

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Martedì, 07 Novembre 2023 18:34

GIUSEPPE FUSI A CAPO DEL DIPARTIMENTO COMMERCIO E ARTIGIANATO DI FORZA ITALIA LECCO

Si è recentemente avuta la conferma che Giuseppe Fusi, classe 1957 cresciuto nel rione Lecchese di Rancio Alta, è diventato il nuovo responsabile del Dipartimento Commercio e Artigianato di Forza Italia: molto conosciuto in Valsassina per aver rivestito importanti incarichi professionali come responsabile di filiali di banca sul territorio lecchese ma si è distinto anche per l'impegno garantito come pubblico amministratore, nella veste di sindaco di Pasturo dal 2004 al 2009 e poi quale presidente dell'Unione dei comuni della Valsassina, impegnandosi successivamente in Comunità Montana e dal 2010-2011 alla presidenza del locale Lions Club Valsassina. E' volontario nel gruppo antincendio boschivo Alpini Monte Medale-Rancio Laorca, appassionato di montagna e un buon camminatore. In più è membro del Collegio Sindacale di FIRST CISL MONZA BRIANZA LECCO e nel 2013 è entrato in Consiglio comunale a Lecco in sostituzione di un consigliere eletto in Regione Lombardia. Con la sua nomina gli addetti ai lavori dell'intero territorio provinciale, che fanno riferimento a Forza Italia, potranno contare sulla preparazione professionale e sulla consulenza di Giuseppe Fusi che conosce a fondo la realtà politica e socioeconomica del lecchese, dove proliferano molte apprezzate attività commerciali e artigianali di qualità. Attualmente è anche presidente di LTM - Lecchese Turismo Manifestazioni - realtà associativa che ha come obiettivo quello di promuovere il territorio lecchese attraverso numerose iniziative culturali, ricreative, sociali, artistiche e sportive, come, il Carnevalone, la Festa di Capodanno in piazza e la Camminata Manzoniana: va detto che a queste manifestazioni, soprattutto per quanto riguarda il Carnevalone di cui Fusi è stato Re Resegone nel 2018, partecipano anche gruppi provenienti dal territorio della Comunità Montana della Valsassina che non hanno fatto mancare il loro apporto collaborativo a lui e a queste tradizionali manifestazioni che attirano a Lecco capoluogo molti appassionati provenienti da tutta la nostra provincia ma anche da fuori regione. L'autorevole incarico che è stato assegnato a Giuseppe Fusi contribuirà certamente ad attuare una politica di inclusione e allargamento dell'azione del partito in favore degli AZZURRI, implementando al meglio la rete di rapporti fra gli amministratori pubblici anche in Comunità Montana Valsassina e nei comuni del territorio che stanno mobilitando iscritti e militanti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Così facendo e a seguito della riorganizzazione del partito fortemente voluta dal presidente Berlusconi su tutto il territorio nazionale, si renderà più concreta e convincente l'azione di Forza Italia anche in provincia di Lecco visto che in molte realtà locali è pronta a riprendersi il consenso necessario per rispondere alle esigenze di buona amministrazione chiaramente manifestate dai nostri concittadini. "Nell'augurare buon lavoro all'amico Giuseppe, grande è la mia soddisfazione - dichiara Roberto Gagliardi - per averlo nelle nostre file soprattutto perché potremo contare sulla sua professionalità e dedizione al territorio di cui conosce le criticità e dunque potrà garantire la sua competente consulenza a Forza Italia e ai nostri iscritti e simpatizzanti che operano nel mondo dell'economia locale, caratterizzato da contraccolpi e difficoltà che gli derivano dal travagliato contesto politico nel quadrante internazionale che interferisce negativamente sul normale andamento lavorativo e sull'operatività delle nostre aziende e degli operatori del settore e pertanto il suo contributo risulterà particolarmente prezioso e apprezzato in questo periodo così difficile e problematico".

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Martedì, 07 Novembre 2023 17:38

SI CERCA ARES CHE SI E' PERSO A INTROBIO

Il bellissimo pastore tedesco che vedete in copertina si è perso oggi a Introbio.

Questo l'appello dei suoi amici umani che lo cercano.

E' stato smarrito un cane razza pastore tedesco. il cane si chiama Ares, si è perso alle ore 11:00 circa in Via alle Ville, Val Biandino.
si chiama Ares e non è pericoloso, è chippato e senza collare. I nsotri recapiti sono i seguenti: Fabrizio 3332303793 oppure Barbara 3342901727.

 

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