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Mercoledì, 01 Novembre 2023 22:24

CI AVVIAMO ALL'INVERNO: I CONSIGLI DEL SOCCORSO ALPINO

Pioggia, nebbia, neve: l’autunno porta con sé i cambiamenti stagionali caratteristici del periodo e, per chi va in montagna, è importante fare molta attenzione.
Il controllo delle previsioni meteorologiche è una buona pratica in ogni momento dell’anno, per questo anche adesso bisogna verificare che cosa dicono i bollettini ufficiali e modificare i comportamenti da tenere quando si va in montagna.
La pioggia rende il terreno scivoloso e quando le precipitazioni sono oltre la norma, i corsi d’acqua possono diventare più difficili da attraversare o diventare un ambiente a rischio. Il terreno bagnato può gelare in superficie, non appena la temperatura cala, e diventare più instabile.
In quota è comparsa la neve e per apprezzare l’incanto del paesaggio imbiancato, bisogna ricordare che il manto nevoso può presentare numerose criticità, richiede un’analisi attenta e una preparazione meticolosa delle escursioni. Per muoversi in sicurezza in un ambiente invernale, bisogna anche avere il giusto equipaggiamento, come abbigliamento tecnico, scarpe adeguate, ramponi.
I dispositivi di soccorso Artva, pala e sonda, accertatevi di saperli utilizzare nel modo corretto; sono obbligatori per tutte le attività su neve, dallo sci d’alpinismo alle escursioni a piedi o con le ciaspole, svolte in particolari ambienti innevati e dove potrebbe esserci il rischio di distacchi di valanghe.
Diminuiscono le ore di luce a disposizione e quindi è opportuno calcolare bene i tempi, soprattutto quelli del rientro. Occhio quindi alle previsioni, ai bollettini nivometeorologici; se avete dubbi, chiedete agli esperti. La montagna è meravigliosa: in cambio richiede sempre prudenza e buon senso.
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Mercoledì, 01 Novembre 2023 22:22

"MONTAGNE LAGO DI COMO" RACCONTA LA SUA ESPERIENZA A CHIOGGIA

La rete di imprese MLC è stata invitata dall’ “Autorità Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia” a raccontare l’esperienza di rete davanti ad un pubblico di operatori del settore turistico della città.
L’evento si è svolto qualche giorno fa a Chioggia. Erano presenti per i saluti istituzionali: il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao, il comandante in II della Capitaneria di Porto di Chioggia, Ottavio Cilio, il Presidente di Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino di Blasio.
Il training day ha visto la partecipazione di altri prestigiosi relatori: Stefan Marchioro direzione turismo e progetti territoriali e governance del turismo per la Regione Veneto ha parlato del tema “organizzare e gestire l’offerta turistica”, Diego Gallo direttore dell’area turismo e sviluppo locale di Etifor è intervenuto con un “focus su Chioggia”, Anna Grazia Laura presidente di ENAT ha parlato di un turismo più sostenibile ed inclusivo per passare all’intervento (in video) di Giacomo del Chiappa professore di economia e gestione delle imprese/marketig presso l’università di Sassari che ha parlato del “profilo del turista delle crociere”.
La presentazione della giornata ed il coordinamento del dibattito sono stati curati dal Destination Manager di Ideas, Carlo Montisci.
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Mercoledì, 01 Novembre 2023 17:35

ANCORA ALLERTA ARANCIONE PER DOMANI

A partire dal mattino di domani 02/11 e per tutta la seconda parte della giornata previste condizioni di generale instabilità sul territorio regionale.

Le precipitazioni, deboli e sparse nella notte, intensificheranno nel corso della mattinata diffusamente sulla Regione e saranno in ulteriore aumento nell'intensità nel corso delle ore pomeridiane, con particolare riferimento alla parte pedemontana, prealpina e alpina centro-orientale.

I fenomeni potranno risultare persistenti fino a fine giornata, sebbene in progressiva attenuazione in serata a partire dai settori occidentali.

I settori alpini, pedemontani e prealpini saranno interessati dagli accumuli più significativi con piogge che nelle ore tardo pomeridiane e serali potranno anche assumere carattere di rovescio o temporale in concomitanza con l'avvezione di aria più fredda in quota, e le cumulate potranno superare i 60/70 mm.

Nevicate sul comparto alpino e prealpino, con quote inizialmente attorno a 2000 metri al mattino presto, in risalita fino al tardo pomeriggio per effetto dell'innalzamento della quota dello Zero termico, quindi in abbassamento in serata a circa 1500-1800 metri.

Ventilazione in rinforzo dal primo pomeriggio, da Est in pianura centro orientale con possibili raffiche fino a 60 km/h, da Sud sui rilievi con raffiche fino a 70 km/h e con valori superiori in quota su Retiche centro orientali ed Appennino; in attenuazione nel corso della serata in pianura, persistenti sui settori centro orientali alpini e prealpini fino a fine giornata.

 

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Mercoledì, 01 Novembre 2023 17:31

IL RINGRAZIAMENTO DEL SOCCORSO ALPINO PER LA SERATA DI GRANDE SUCCESSO DEDICATA AI "LEADER"

Successo di pubblico oltre il previsto per il convegno che si è tenuto lo scorso fine settimana, venerdì, presso la sede della Comunità Montana a Barzio, dal titolo "I segreti dei grandi leader. Quando la montagna ispira sentieri di vita", organizzato in occasione del 40° di fondazione della Stazione del Soccorso alpino di Valsassina - Valvarrone. L’iniziativa ha coinvolto diverse realtà, dai rappresentanti delle istituzioni ai cittadini interessati ad approfondire il tema del soccorso e il rapporto con la montagna. Storie intense, a tratti drammatiche ma tutte fondamentali per comprendere il valore degli insegnamenti che provengono da scelte di vita caratterizzate dal coraggio e dalla solidarietà.
I volontari della Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino, promotori del convegno per i 40 anni del sodalizio, hanno raccontato alcune tra le esperienze più rilevanti del loro percorso di soccorritori. Per il Cnsas Lombardo, erano presenti anche il vicepresidente del Cnsas lombardo Gianpietro Scherini e il delegato responsabile della XIX Lariana, Marco Anemoli, che hanno ringraziato il capostazione della Valsassina, Alessandro Spada, e tutti i soccorritori della Stazione per la loro dedizione, per la costanza e il senso di altruismo. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle famiglie dei soccorritori, supporto indispensabile per l’impegno dei loro congiunti.
Un ringraziamento infine va a tutti i relatori intervenuti, tra cui il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, Mario Landriscina, medico tra i fondatori del 118 di Como, la pilota Serena Caruso, l’alpinista Salvatore Panzeri, Sergio Longoni, in rappresentanza di DF Sport Specialist e Antonio Peccati, per Allianz Bank; ha moderato la serata la giornalista Caterina Franci.
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Martedì, 31 Ottobre 2023 17:30

TINTORI E I FOSSILI VALSASSINESI

In un articolo pubblicato ieri dal giornale leccoonline.com, il professor Andrea Tintori di Malgrate, già ordinario di Paleontologia all’Università di Milano, oggi in pensione, si preoccupa che i numerosissimi fossili , circa 1500, da lui trovati per lo più nel territorio delle Grigne non riescano a trovare spazio, o siano sepolti in qualche magazzino, nella nuova sede universitaria milanese prevista a Rho dove c’era l’EXPO.

Ho conosciuto Tintori proprio negli anni della sua ricerca, verso il 2007, quando per il giornale Leccoprovincia.it che avevo fondato seguivo le sue scoperte presso il Pialeral di Pasturo, nella zona chiamata “Gli Scudi” (per lo loro conformazione geologica a scudo) e l’ho ritrovato due anni fa quando a Introbio è venuto a “scavare un buco” per estrarre il becco di un fossile presso le “Placche” di Introbio, palestra di preparazione per alpinisti anche giovanissimi.

Premetto che di lui ho la massima stima: Tintori è veramente un grandissimo esperto, come ce ne sono pochi in Italia, e si è circondato di un gruppo di giovani studiosi davvero entusiasti.
Dopo essere stato per lungo tempo nelle Grigne (su cui purtroppo è salito anche qualche “collezionista” molto meno preparato, che ha estratto un po’ di fossili a caso e abusivamente) è andato per alcuni anni in Cina, dove ha estratto molti pesci fossilizzati simili a quelli trovati nelle Grigne, tra cui uno molto simile al famoso “Lariosaurus”.

La sua teoria, di cui ha trovato verifica, era infatti che all’epoca della “Pangea“, circa 300 milioni di anni fa, quando la superficie terrestre era un “unicum”, cioè una palla piatta circondata dal mare (“Panthalassa“) senza continenti, gli stessi pesci nuotavano intorno sia in quella che è diventata la Cina sia nelle Grigne, che all’epoca come è noto erano sott’acqua.

Una storia decisamente affascinante.

Al prof. Tintori però vorrei dire una cosa: cioè di non preoccuparsi troppo se i reperti valsassinesi saranno perduti, o finiranno chissà dove.
I valsassinesi ci sono abituati. La Valsassina, e non molti lo ricordano, è sicuramente la zona della provincia di Lecco più ricca di storia, recente, antica e antichissima.

Ma l’incuria e il disinteresse dei valsassinesi, complice anche il comportamento imbarazzante di alcuni nostri Sindaci, che a volte non hanno cognizione del patrimonio storico e ambientale che si trovano ad amministrare (oppure non importa loro un bel nulla !) come conseguenza ha portato a disperdere un patrimonio culturale che in altri posti avrebbe avuto molta più considerazione.

Solo per fare qualche esempio in ordine cronologico: i teschi con il buco sul cranio, di qualche migliaio di anni fa, trovati a Balisio e a Biandino. Uno per fortuna è da tempo al Museo delle Scienze di Belledo.
Qualcuno invece sa che fine hanno fatto gli elmi e gli oggetti di origine celtica, quattro secoli prima di Cristo e precedenti all’arrivo dei Romani, ritrovati a Introbio alla fine dell’Ottocento quando sono state scavate le fondamenta dell’Albergo Introbio, oggi sostituito dall’edificio dove è situata la Banca Intesa ?
E l’elmo e la spada celtica trovati a Barzio in zona funivia ?
Qualcosa aveva salvato l’ex Parroco di Barzio Don Alfredo Comi, creandosi una vetrina spettacolare nella sua sala parrocchiale, ma oggi ?

Per non parlare degli antichi strumenti di lavorazione, agrari e metallurgici, che farebbero la gioia di qualsiasi Museo della Tecnica.
Mentre gli antichi edifici, case , opifici (la prima sede della grande Invernizzi di Maggio) o sono in estrema decadenza o sono stati velocemente distrutti, come l’antico forno siderurgico del Conte Monti (feudatario della Valsassina) a Ponte Chiuso risalente al 1648. Per non parlare dell’antico distretto industriale di Premana, sul fiume Varrone, con officine risalenti al MedioEvo e ancora ben fiorenti nel Sei-Settecento. Oggi quasi tutte rovinate.

Insomma, incuria e disinteresse. Io spero che con Tintori qualche fossile si salvi: almeno quelli !

ENRICO BARONCELLI
www.politicamente.eu

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