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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 03 Luglio 2023 20:48

"NON ABBASSARE LA GUARDIA": E' L'INVITO DE "LA VOCE" AI CITTADINI DI CREMENO

“Il cittadino non ha ancora ben compreso l’idea che ogni potere è cattivo se non è sorvegliato, mentre ogni potere è buono là dove sente una resistenza pacifica, chiaroveggente e ostinata” (Alain 1926).
È una lezione importante per tutti i Cittadini. Significa che il potere, in qualsiasi forma, può facilmente degenerare in abuso se non viene sorvegliato, limitato e controllato costantemente. Allo stesso tempo può diventare un bene per la comunità se incontra una resistenza pacifica, consapevole e tenace.
È esattamente questo il messaggio che come gruppo vogliamo portare avanti quando presentiamo delle interrogazioni e/o delle mozioni sui più svariati argomenti in Consiglio Comunale. Per noi significa mettere in discussione le decisioni che vengono prese, chiedere spiegazioni e rendere pubblico ciò che viene puntualmente tenuto nascosto o comunque inadeguatamente spiegato, anche perché frutto di decisioni unilaterali anziché collegiali nell'interesse della comunità.
Questo rappresenta un primo passo verso una maggiore trasparenza e responsabilità che auspichiamo possa maturate da parte dell’Amministrazione. È anche un invito a tutti i Cittadini a non abbassare la guardia, a non accontentarsi delle spiegazioni superficiali e delle promesse vuote.
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Lunedì, 03 Luglio 2023 19:18

LA FESTA DEGLI ALPINI DI CORTABBIO NON DELUDE MAI

Una bella e sentita ricorrenza quella festeggiata ieri dagli Alpini di Cortabbio  nel solco di una lunga tradizione. C'erano tutti gli ingredienti a partire dalla giornata estiva e dal sentirsi uniti da valori che fortunatamente continuano ad essere presenti dalle nostre parti. Il Corpo Musicale Santa Cecilia, poi, ha fatto il resto inondando di note la giornata e rallegrando la felice compagnia.

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Lunedì, 03 Luglio 2023 18:56

APERTA IN ANTICIPO LA STRADA PER BARZIO

Aperta in anticipo rispetto al previsto la SP64 dal Ponte della Fola a Barzio interessata dai lavori di realizzazione del sottopasso della ciclopedonale della Valsassina.

Il transito viene gestito a senso unico alternato con semaforo (come si vede dalle foto).

Come già scritto sul nostro giornale, il completamento del collegamento dalla Fornace al nuovo tratto che sale ai Noccoli compreso il sottopasso è previsto entro la fine dell'anno. Il costo dell'opera si aggira intorno ai 550 mila euro.

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Lunedì, 03 Luglio 2023 18:34

PROSSIME ELEZIONI E AMBIENTE: COSA DOBBIAMO ATTENDERCI?

Le elezioni del giugno 2024 porteranno benefici all'Ambiente di casa nostra e dei parchi regionali presenti in provincia di Lecco?
Come sappiamo la primavera del prossimo anno sarà caratterizzata da un'importante tornata elettorale che coinvolgerà a pieno titolo il territorio della nostra Valsassina ma anche di tutta la provincia di Lecco: saranno infatti 51 i comuni lecchesi che andranno al voto per rinnovare i rispettivi consigli comunali ma si voterà anche per le elezioni europee e, sembra ormai assodato dalle normative che stanno per essere varate dal parlamento, i cittadini torneranno nuovamente alle urne anche per cimentarsi nell'elezione diretta del presidente dell'amministrazione provinciale di riferimento.
Nella bozza del disegno di legge che si può facilmente consultare online all'articolo 6 si legge, infatti, che: “Il Presidente della Provincia è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente al Consiglio provinciale. La circoscrizione elettorale coincide con il territorio provinciale.” ed è questo un atteso ritorno al passato che ridarà, democraticamente, la parola agli elettori dopo la poco indovinata e incompleta riforma delle province conosciuta come "la Delrio" che è nata male e sta finendo peggio, non avendo certamente fatto il bene di questi enti che ne escono con le ossa rotte e con molto da ricostruire anche per quanto riguarda la loro immagine, in conseguenza, assai opaca e appannata. Ci sarà attenzione per L'Ambiente?
Approfondendo la già citata bozza la mia attenzione si è particolarmente focalizzata sulle competenze che saranno attribuite all'ente provincia e qui si parla, come da consolidato copione, di manutenzione delle strade, organizzazione e gestione dei servizi scolastici, edilizia scolastica, servizi per il lavoro ma anche gestione integrata degli interventi di difesa del suolo: da questo assunto, a parlar di Ambiente il passo è breve. Ed è proprio di suolo e soprattutto di "consumo del suolo" che ci si dovrà occupare in Provincia e nei comuni onde evitare, almeno in futuro, di ripetere i madornali errori che sono stati perpetrati ai danni dell'Ambiente con la scriteriata corsa all'edificazione selvaggia che, soprattutto negli anni 60, nel cosiddetto periodo del boom economico, ha consentito ad amministratori poco lungimiranti di puntare su asfalto e cemento piuttosto che sulla conservazione dei beni naturali e paesaggistici che la Natura ci ha donato a piene mani. Questo ancora avviene anche ai giorni nostri con scelte irrazionali che, alla sana programmazione ambientale di lungo periodo, prediligono un vantaggio spiccio e immediato che deriva dalla continua erosione di porzioni di territorio e spazi verdi che se deturpati da interventi inutili e poco assennati, saranno persi per sempre.
Quanto descritto è avvenuto anche nella nostra valle e sulle montagne di casa, dove, ancora oggi, condomini vuoti e spesso decadenti restano l'eloquente testimonianza delle conseguenze di scelte sbagliate e irrecuperabili oltre che di una concezione di sfruttamento del suolo che oggi presenta il conto e non solo perché "urta la vista" ma perché priva anche le nuove generazioni di spazi naturali e verdi che avrebbero potuto essere meglio valorizzati e utilizzati da tutti noi. Nel contesto di un'auspicabile inversione di tendenza, ci soccorre quanto si può leggere sul sito istituzionale e sulle conseguenti finalità "Ambientali" della provincia di Lecco in tema di tutela ambientale che così suona e si impegna per la:" Tutela e valorizzazione ambiente, difesa del suolo, tutela e valorizzazione risorse idriche ed energetiche, controllo livelli di inquinamento (aria, acqua, rifiuti), organizzazione smaltimento rifiuti". Come si dice in questi casi, è tanta roba: ci si augura che il nuovo presidente della provincia con i consiglieri che risulteranno eletti sappiano portare avanti, convintamente, il raggiungimento di questi qualificanti obiettivi in favore dell'Ambiente di casa nostra.
Un'attenzione particolare dovrà essere assicurata anche ai parchi regionali presenti sul territorio provinciale, con un occhio di riguardo al molto esteso ma poco o nulla valorizzato "Parco Regionale della Grigna Settentrionale" che merita di più anche perché è racchiuso in un'oasi ambientale da sogno ed è circondato da montagne conosciute in tutto il mondo, che si specchiano in quel manzoniano e azzurro lago altrettanto famoso e apprezzato da residenti e turisti che numerosi lo frequentano in tutte le stagioni dell'anno.
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Domenica, 02 Luglio 2023 20:21

BUONA LA PRIMA A CORTENOVA PER IL DODICI ORE IN MEMORIA DI PEPPINO NEGRI

in Sport

Prendete un bel gruppo di amici legati (anche) dalla passione per il calcio e aggiungetevi la voglia di divertire e divertirsi nonché raccogliere fondi per la propria associazione sportiva: questi gli ingredienti che hanno fatto da sfondo e da motore alla prima edizione del 12 ore intitolato alla memoria di Peppino Negri (socio fondatore del CSC Cortenova) disputatosi ieri, sabato 1° luglio, a Cortenova.

"È stata una bella giornata - commentano gli organizzatori - e vedendo l’entusiasmo della gente sembra sia stato apprezzato sia l’evento sia l’organizzazione. Ringraziamo gli sponsor e in primo luogo la famiglia Negri che ha voluto intitolare a Peppino questa manifestazione".

Sedici squadre hanno dato vita al torneo iniziato alle 8 del mattino con la fase a gironi; le prime due classificate di ciascun ragguppamento hanno avuto accesso ai quarti, poi le semifinali e, intorno alle 20 (quindi in perfetto orario) la finalissima.

Il podio finale ha visto salire sul gradino più alto la formazione del Biorca che ha sconfitto la CD Spiaze mentre al terzo posto di è classificata la squadra del Bar Campanile.

Buona, anzi ottima, la prima insomma e arrivederci al prossimo anno!

BIORCA 

I vincitori del Biorca premiati da Walter Negri, tesoriere del CSC Cortenova, figlio di Peppino.

CD SPIAZE

CD Spiaze, secondi classificati con Raffaella Negri, figlia di Peppino.

BAR AL CAMPANILE

Al terzo posto il Bar Camoanile premiati da Chicco Negri, nipote di Peppino.

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Domenica, 02 Luglio 2023 14:26

SABATO PROSSIMO FESTA DI COMPLEANNO PER IL MUSEO DI VENDROGNO

in Cultura
Sabato 8 luglio il Muu - Museo del latte e della Muggiasca - Vendrogno festeggia i suoi 15 anni con un ricco programma di appuntamenti e con l'inaugurazione della nuova mostra Custodire Tramandare Saperi!
Ecco il programma:
Alle 15 - BELLA STORIA! Fiabe per spettatori
Dalle 15 alle 18.30 - MERCATINO agroalimentare e dell'artigianato lungo le vie del paese
Alle 17.00 - Custodire, tramandare saperi. Inaugurazione MOSTRA di Matteo Balduzzi. A seguire aperitivo.
Dalle 19.30 - CENA CON DELITTO. Cena in piazza con intrattenimento musicale a cura di Show Time Events & Managment SAGL. Primo, secondo, dolce, acqua e vino. € 20, ragazzi e adulti, € 10 bambini fino ai 10 anni.
Per la cena prenotazione obbligatoria al n. 333 3823413
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Domenica, 02 Luglio 2023 08:59

DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA 5ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

Nel Vangelo di oggi, che parla di come seguirlo, Gesù si presenta particolarmente esigente. Il Vangelo ci presenta la figura di tre possibili discepoli e per ciascuno Gesù mette in evidenza una condizione ed esigenza di come seguirlo. Il primo, è l’uomo stesso che si offre di seguirlo, ma Gesù lo mette in guardia: è come se gli dicesse: “Pensaci bene, seguirmi non è una vita agevole: non ho un posto dove posare il capo”. È invece Gesù a dire a un secondo: “Seguimi”, e questi gli chiede di poter prima seppellire il proprio padre. Sembra durissima la risposta di Gesù: “lascia che i morti seppelliscano i loro morti”, come a dire che Gesù e il Regno vengono prima anche dei legami più sacri.

Anche al terzo uomo, che gli chiede di poter prima salutare i propri familiari, Gesù risponde con durezza: “ Chi mette mano all’aratro e poi si volta indietro non è adatto per il regno di Dio”: cioè, presa una decisione non bisogna più tentennare o rimpiangere il prima.

Abituati come siamo a pensare a Gesù paziente, umano, ci sorprende di vedere oggi questa sua esigenza senza sconti e ci chiediamo: perché?

In realtà, questo Vangelo, prima ancora di dire le esigenze del seguire Gesù, dice come Lui stesso è stato ed ha vissuto.

Il “pensaci bene” detto al primo uomo ci ricorda il digiuno nel deserto con il quale Gesù si è preparato alla sua missione.

La richiesta di mettere Dio prima anche dei legami più sacri ci ricorda come anche Gesù mise Dio prima di Maria quando lo cercava: “Chi è mia madre? Mia madre e miei fratelli sono coloro che fanno la volontà del Padre mio”.

La decisione richiesta al terzo ci fa pensare alla decisione con la quale Gesù si incamminò verso il compimento della sua missione, nonostante il “non sia mai che ti accada questo” di Pietro.

Ma perché mettere Dio e la sua volontà prima dei nostri sentimenti più umani?

Perché al cuore di Dio e della sua volontà ci siamo noi e così troviamo la nostra vera gioia.

Come l’ha vissuta anche Gesù: gioia per la vita, per le persone buone, per il dovere compiuto bene, per un amare senza rancori; gioia data anche a noi dal vivere nell’amore del Padre.

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Domenica, 02 Luglio 2023 08:01

LA FANTASTICA STORIA DI CATERINA

in Cultura

"Tutto è cominciato con il ritrovamento di un documento del 1452 presso l'Archivio di Stato di Firenze" racconta Carlo Vecce, autore di uno splendido "romanzo storico" che subito è diventato un "caso letterario" , "Il sorriso di Caterina" , pubblicato da Giunti nel marzo 2023 e già diventato un "best seller".
La presentazione si è svolta a Lecco venerdi scorso 30 Giugno, organizzata da Franco Minonzio, ex professore del Liceo Classico lecchese e titolare della Libreria "Parole nel tempo" nonchè delle Edizioni Polihistor.

"Carlo Vecce - ricorda Minonzio - professore di Italiano presso l'Università Orientale di Napoli è uno dei maggiori esperti italiani di Leonardo da Vinci, su cui già una trentina di anni fa aveva pubblicato una ampia biografia per Sonzogno".
"Avevamo bisogno di qualche cosa di nuovo per la ricorrenza del quinto centenario della morte di Leonardo - prosegue Vecce - in particolare sulle origini biografiche della sua vita. Si sapeva che erano oscure, essendo figlio non riconosciuto, con pochissime notizie sia del padre che della madre. Di solito i bambini figli di rapporti adulterini e fuori dal matrimonio venivano portati alla "Ruota" dei Frati, e il loro destino di poveri orfanelli era abbastanza segnato: al massimo avrebbero vissuto come garzoni, falegnami, mestieranti di diverso tipo. Non fu così, per fortuna, per Leonardo, che pur dichiarandosi "homo sanza lettere" (ma non era vero, aveva una ampia biblioteca già ai suoi tempi, agli albori della invenzione della stampa) non potè avere una istruzione come quella dei figli dei nobili fiorentini, ma all'età di dieci anni venne comunque mandato a fare l'apprendista presso una bottega artistica già prestigiosa".

Torniamo al documento del 2 novembre 1452, il manoscritto delle "Ricordanze" di Francesco, "con la copertina antica in pergamena". Si tratta di un rogito, cioè un atto notarile, tra i circa ventimila scritti nella sua lunga vita da "Ser Piero d'Antonio di Ser Piero", un notaio che con il suo banchetto pubblico in piazza operò per circa 40 anni nel periodo mediceo e francese, in cui si parlava della "liberatione della Catherina balia della Maria facta per Monna Ginevra d'Antonio Redditi patrona di dicta Caterina e donna di Donato di Filippo".

A colpire il nome dello storico è quello di Caterina: chi è questa donna ? Da dove arriva ?
Era una schiava: "ai tempi del nostro splendido Rinascimento era ancora in vigore lo schiavismo, cioè la perdita di ogni libertà e dignità personale operata su uomini e donne inerti e privi di ogni diritto, una vergogna assoluta" non si esime dal commentare Vecci. Ma qual'è la sua storia ?

"Avrei potuto scrivere un breve articolo sui documenti ritrovati - dice Vecce - e in effetti uscirà sulla Rivista "Leonardiana" di Settembre". Però allo storico non basta, "il lavoro dello storico è come quello dell'esploratore, o dell'investigatore, mettere insieme vari elementi per cercare di approfondire e collegare le diverse vicende".

"Caterina era un nome comune per le schiave, che veniva dato loro quando queste erano portate in Italia: ma nel suo caso non era così, quello era proprio il suo vero nome".

Ecco allora che la fantasia dello storico si scatena - "ma basandomi su elementi concreti: mentre nel romanzo letterario di Manzoni i nomi sono inventati ma la storia è verosimile, qui i nomi sono tutti reali e di personaggi esistenti" regalandoci uno splendido romanzo sulla vita avventurosa di questa "schiava Circassa", proveniente dalle alte montagne del Caucaso e a Nord est del Mare di Azov, all'epoca chiamato "Mare Maggiore", all'estremità sconosciuta dell'Europa dell'epoca, dove arrivavano appena le navi genovesi e veneziane.

Caterina figlia di Jacob, un principe delle terre circasse, viene catturata all'età di 13 anni circa da una spedizione genovese e portata nella città di Tana , alle foci del Don (oggi Mariupol "dove si sta svolgendo una guerra terribile ed assurda") . Termo, un mercante genovese di schiavi, che però la prende a cuore (Caterina ha la fortuna di trovare quasi sempre persone che la prendono a cuore e la trattano bene) la porta dopo un lungo viaggio nel Mar Nero a Costantinopoli, nel febbraio del 1440, dove diventa la schiava di Ser Giacomo, che la utilizza per fare ciò in cui le schiave circasse sono specializzate, cioè tessuti "battiloro" in seta ed oro.

Da Costantinopoli, ormai alla vigilia della drammatica conquista Turca del Sultano Saladino (1453), Caterina viene portata a Venezia, al servizio di Donato, un imprenditore fiorentino di incerta fortuna.
"Donato è il tipico imprenditore di questo periodo, in certi periodi ha fortuna con la sua bottega di "battiloro", ma si ritrova anche in mezzo a guai giudiziari per attività poco pulite, compresa la falsificazione di monete (viene anche imprigionato anche nei terribili "Piombi" veneziani)".

Deve perciò scappare da Venezia, portandosi con sè Caterina, e si ricongiungerà a Firenze con la sua amata Monna Ginevra" , entrambi compaiono nel documento citato sopra.

Anche Ginevra tratta Caterina come una figlia. Nella loro casa compare però un giovane notaio, Ser Piero, agli inizi della sua attività notarile, che conosce Caterina e se ne innamora. Dai loro rapporti fugaci nasce prima un bambino, PierFilippo, che verrà portato alla "Ruota" , e Caterina verrà portata a fare da balia altrove per il suo latte materno, ma il secondo, che nasce a Vinci, è proprio Leonardo, e Caterina, nel frattempo data in sposa a un contadino di Vinci, decide di tenerlo e allevarlo, fino all'età di dieci anni .

"Pochi hanno notato che Leonardo è un nome di libertà: si riferisce a San Leonardo di Limoges, patrono dei carcerati che spesso libera dalle catene".

Questi sono quindi i genitori naturali del genio vinciano : il giovane notaio e la schiava "circassa", che proprio pochi mesi dopo la nascita di Leonardo viene "liberata" appunto da Monna Ginevra, la sua ultima "proprietaria", che decide persino di darle una dote.

Una storia avventurosa, forse un po' romanzata, ma decisamente intrigante e scritta con grande maestria e "suspence". Di questo "romanzo storico" ne sentiremo sicuramente a parlare a lungo, complimenti a chi ha organizzato questo interessantissimo incontro.

Enrico Baroncelli

 

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