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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 26 Giugno 2023 16:05

UN GALLETTO GIALLO E PERICOLOSO

È reperibile un po’ dappertutto: dalla pianura ai pascoli alpini fino a 2000 metri. Fa parte da millenni della dieta di mucche e altri bovini mentre l’uomo se ne ciba da sempre ma soprattutto in tempi di carestia a causa dell’elevato contenuto proteico. I sui fiori, giallo cromo intenso, assomigliano vagamente a quelli della ginestra. Ci stiamo occupando della pianta che i latini chiamavano “Cicerula” e che noi oggi definiamo “Cicerchia”. Il fiore riprodotto nella foto appartiene alla varietà Lathyrus pratensis, appellativo binomiale imposto dal consueto Linneo verso la metà del XVIII secolo. Il nome generico “Lathyrus” pare derivi dal greco antico con l’unione del rafforzativo “la” e del termine “theros” che descrive l’effetto “riscaldante” di alcune sostanze afrodisiache.

Si tratta di una pianta leguminosa il cui consumo deve essere effettuato con qualche prudenza poiché i semi del “Lathyrus” contengono un aminoacido tossico chiamato Odp o “cavanina” che, se assunto quotidianamente e in elevate quantità, può provocare una grave sindrome neurologica nota come “latirismo”. Per questo prima di consumarne, è necessario un ammollo di almeno 24 ore e una bollitura in abbondante acqua salata per ridurre la concentrazione di tossine. Il “lathyryus” è noto con molti nomi comuni fra i quali Galletto, Ingrassabue, Latiro latifoglio, Petto di monaca, Pisello da siepe e così via. I semi di cicerchia forniscono inoltre un buon apporto di carboidrati, vitamine, ferro, calcio e fosforo e possono essere utilizzati come ingrediente per produrre pasta e pane. Però, se vi piace il pane fatto in casa, lasciate perdere la cicerchia e usate solo farina, acqua, sale e lievito. Meglio non rischiare.

 

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Lunedì, 26 Giugno 2023 14:01

DIGITALE TERRESTRE ALLO SBANDO

Doveva essere una "rivoluzione" ed a breve, probabilmente, una "rivoluzione" potrebbe anche scatenarla: stiamo parlando del digitale terrestre, spina nel fianco di tanti telespettatori incazzati costretti a fare i conti con segnali che vanno e vengono, immagini che si interrompono, puzzle colorati che riempiono lo schermo.

Interveniamo anche noi perchè da alcuni giorni la situazione in valle è decisamente peggiorata: lo facciamo consapevoli che non succederà niente perchè bisognerebbe scrivere o contattare Raiway la quale ovviamente se ne guarda bene dal rispondere. E se anche dovesse farlo non saprebbe cosa dirvi per cui rassegnamoci o convertiamoci alle parabole (quelle da mettere sui tetti o sui balconi, mica quelle raccontate a mò di esempio da seguire per vivere meglio nel durante e guadagnarsi un "dopo" altrettanto diginitoso).

I più attrezzati si affidano a internet, gli altri, e crediamo siano la maggior parte, se ne stanno lì sulla poltrona o sul divano coltivando la speranza che di potersi gustare il programma preferito senza balbettamenti o arcobaleni improvvisi.

Chi ci può aiutare? Non lo sappiamo. Se qualcuno lo sa bussi pure alla nostra porta: sarà accolto molto volentieri.

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Lunedì, 26 Giugno 2023 09:24

G.M.G. DI LISBONA: I GIOVANI RICEVONO IL MANDATO MISSIONARIO DALL'ARCIVESCOVO MARIO DELPINI

I giovani ambrosiani sono stati convocati nella splendida città di Lecco per ricevere il mandato missionario dall’Arcivescovo Mario Delpini.
Una cornice suggestiva, dopo il pomeriggio tra incontri, workshop, laboratori e testimonianze con ospiti speciali, li ha raccolti sul lungolago per la veglia.
 
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“Piedi che desiderano mettersi in cammino, mani che scelgono di gettare ancora le reti, vita che avverte ancora l’urgenza di prendere il largo sulla parola di Gesù"
Con i 10 consigli dell’Arcivescovo sono pronti a partire “insieme”, “come coloro che sono chiamati” e “mandati”, per “cercare” se stessi e Dio nelle esperienze che li attendono in questa Estate: la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona oppure di servizio, missione e carità in Italia o all’estero.
Grazie! Riflettete la gioia della Chiesa del futuro! Prendete il largo verso l’alto e verso l’altro!
 
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Lunedì, 26 Giugno 2023 09:14

PENSIERI SUL "PRIDE"

Fatto salvo il dato inconfutabile che i figli nascono da un maschio e da una femmina e tenuto conto che se non vi è obbligo, sfruttamento e o coercizione e ognuno è libero di amare e di stare insieme nel modo e nella forma che più gli aggrada e che più ritiene giusta, da cattolico liberale ritengo che i diritti sono diritti quando non calpestano e non mettono in un angolo i doveri, quando gli stessi di parte non calpestano, emarginano e discriminano un altra persona.

In questi anni sono sempre stato e sono contrario alla legge Zan mentre credo che la proposta Scalfarotto sia il giusto punto di equilibrio tra due posizioni. Non partecipo ai pride perché detesto i gesti di ostentazione che caratterizzano quegli eventi che a volte trascendono nell’offesa e nella blasfemia irrispettosi più della storia delle tante persone che hanno sofferto il loro essere e le loro scelte che coloro che si pensa di colpire con modi e gesti estremi.

Penso al mio amico che quasi in lacrime mi confidò la fatica e il calvario nel confidare a suo padre il suo stato o al ragazzo che per non essere preso in giro scelse di andare in una scuola a 30 kilometri di distanza dalla sua abitazione. Storie forti, toccanti e di sofferenza che nulla hanno a che spartire e che non si rivendicano con le parrucche multicolor e le piume di struzzo.
Fatto salvo dei requisiti importanti d’accesso che devono valere per chiunque indiscriminatamente (coppie, unioni o single), agli orfanotrofi rispondo con le adozioni, ricordando al legislatore la fatica delle tante coppie e non che desiderano crescere un figlio e non vengono messe in condizione di farlo a causa di una burocrazia vergognosa .
La gpa (Gravidanza per Altri), tema che si mischia in modo preponderante nei Pride strumentalizzandone la rivendicazione dei diritti per cui i Pride stessi sono nati, la ritengo un “diritto al capriccio “ che nei fatti calpesta diritti e dignità di donne che per denaro sono costrette a prestarsi a questa pratica, la proposta di Scalfarotto a riguardo la trovo irrealizzabile perché il sistema è difficile se non impossibile da controllare e monitorare.

Ritengo che i figli e i bimbi non debbano però pagare i capricci di chi in un modo o nell’altro li ha fatti nascere quindi è necessaria almeno per i casi in essere una sorta di deroga in attesa di una legislazione seria.

Alle destre e al poco centro che ci governa dico solo che questi temi sono temi che riguardano i diritti di tutti e che dovrebbero appartenere ad una piattaforma condivisa e comune, mentre ai moralisti chiedo solo di guardare sotto le loro lenzuola e non sotto quelle altrui, quindi abbiano la forza di uscire dall’ ipocrisia.

Alla signora Schlein che cavalca il tema dei bimbi dicendo che non sono un “abuso edilizio “ rispondo: “nemmeno un prefabbricato“.

Perché l’altro mondo possibile in cui credo è quello in cui non tutto è possibile, dove i diritti sono anche quelli all’infanzia, vita, istruzione, lavoro, anzianità e salute per tutti .

Forse ogni giorno su questi temi potremmo organizzare un Pride perché c’è tanto ancora da lavorare.

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Domenica, 25 Giugno 2023 20:23

GRAZIOTTO, BROVELLI, CRIPPA E GRITTI VINCONO ALLA INTROBIO-BIANDINO 2023

in Sport

Una splendida giornata estiva ha fatto da degna cornice all'edizione 2023 della Introbio-Biandino, la classicissima ciclo-podistica organizzata sotto l'egida del CSC Cortenova da un bel gruppo di appassionati volontari che ogni anno si superano e ricevono complimenti da tutti i concorrenti.

Circa duecento i partecipanti, compresi molti iscritti alla "Biandino in festa", la non competitiva inserita da qualche anno nel programma per soddisfare le richieste di chi vuole partecipare a pieno titolo senza l'assillo del tempo, condividendo con tutti gli altri la propia passione per andare in montagna.

Venendo ai risultati "agonistici" registriamo la vittoria nella MTB maschile di Andrea Graziotto (Lissone MTB) che ha coperto la distanza di 8,5 km e il dislivello di circa 1.000 metri nel tempo di 41'21" staccando di soli 26" il vincitore dello scorso anno, il premanese Lorenzo Vittori, che ha concluso la sua prova in 41'47". Terzo posto per il rappresentante del Laghee MTB Team Luca Fontana con 42'07".

Due le partecipanti alla gara femminile. Ilaria Brovelli (3Life ASD) con il tempo di 1.05'32" ha sopravanzato Alessia Lambrughi (MTB Lomazzo) che ha chiuso in 1h16'46".

Di altissimo livello la gara "run" con il valtellinese Alessandro Crippa (GSA Cometa) che ha tagliato il traguardo in 41'40", nuovo record, lasciandosi alle spalle il precedente detentore, il Falco Eros Radaelli, che si è migliorato (42'12" per lui) ma stavolta non è bastato per la vittoria. Terzo in 44'06" l'altro Falco Luca Lafranconi.  

Bella gara anche al femminile con la vittoria di Michela Gritti (Team Pasturo) in 58'11" davanti a Barbara Sangalli (Premana) 58'53" e Alessia Bergamini (CSC Cortenova) in 1h.01'50".

I premi sono stati consegnati dai main sponsor Officine Santafede e Edilbenedetti, dal sindaco di Introbio Adriano Airoldi e dal presidente del CSC Cortenova Riccardo Benedetti.

 

podio bike maschile

Podio MTB maschile

podio bike femminile

Podio MTB femminile

Podio Run maschile

Podio Run Maschile

podio run femminile

Podio Run femminile

Qui sotto potete scaricare le classifiche complete.

 

 

 

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Domenica, 25 Giugno 2023 19:00

IL TRUCK FESTIVAL VINCE ANCORA

Il Valsassina Truck Festival anche quest'anno non ha deluso le aspettative e ha fatto il pieno di visitatori incuriositi dai grossi veicoli e anche da un contorno sempre interessante e, in alcuni casi (come si vede dalle foto) addirittura esagerato.

Un'altra manifestazione, insomma, che si pone come punto di riferimento nel calendario degli eventi valsassinesi sfruttando le capacità e la logistica dell'area della Fornace.

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Domenica, 25 Giugno 2023 07:41

DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA 4ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

Nel Vangelo di oggi riecheggia il discorso escatologico di Gesù che riguarda la fine del mondo e il giudizio di Dio. Infatti il riferimento di Gesù ai tempi di Noè con il diluvio e di Lot con la distruzione della città di Sodoma, sono per spiegare come sarà il giorno della manifestazione della sua venuta. Poco prima di questo brano Gesù aveva messo in guardia da chi pretendesse di indicare con precisione il giorno della sua manifestazione, cioè della fine del mondo e del compimento del suo Regno. Il non sapere né come, né quando questo accadrà, non toglie nulla alla certezza che accadrà.

Solo che, vedendo che tarda a compiersi, cresce sempre più la tentazione di fare come quel servo della parabola che, vedendo che il suo padrone tardava a venire, si era dato a mangiare, a bere e a ubriacarsi.

E così, spiegava Gesù, il padrone arriverà quando meno te lo aspetti.

C’è una grande attualità in questo ammonimento di Gesù ad attendere vigili alla sua venuta: tantissimo, nel mondo d’oggi, ci vorrebbe distogliere dai pensieri seri della vita per invogliarci al disimpegno, all’utile immediato e piace-vole, al non curarsi del domani: né di quello prossimo nostro o degli altri (vedi ad es. la non cura del creato), né di quello finale con il giudizio di Dio.

Una donna semplice ma di fede vera, riferendosi a Dio e alla bellezza del suo Regno, diceva “ci sorprenderà”.

Sarà la bellezza del compiersi dell’amore vero.

E’ l’amore che risplende anzitutto in Gesù e nella sua vita donata per noi.

E’ la bellezza che si intuisce immaginando il compiersi della promessa delle beatitudini.

Da qui la parola finale del Vangelo di oggi: “Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva”: salvare e perdere, nelle parole di Gesù, equivale a vivere per se stessi o donandosi.

E’ drammatica la possibilità di perdere definitivamente la propria vita, e vorremmo che in nessuno l’egoismo e la cattiveria abbiano spento ogni piccola luce di bontà.

E’ giusto che ci sia un giudizio e un premio per chi ha vissuto la vita donandola per amore; ma vivere così dà pienezza e senso già alla nostra vita terrena e, anche se insieme a sacrifici, dà perfino soddisfazione e gioia.

In attesa del compiersi di quel “ci sorprenderà”.

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Domenica, 25 Giugno 2023 06:19

LA VITA DELLA MADRE DI LEONARDO, IL 30 GIUGNO A LECCO

in Cultura

Lunedì 26 giugno, ore 18.30, la Dott.ssa Noemi Negri presenterà in libreria il suo saggio Storia dell’ipertesto. Teorie e strumenti per uno spazio digitale di testi interconnessi (Lecco, Polyhistor, 2023).

L'obiettivo di questo libro è quello di offrire una prospettiva
esaustiva e dettagliata dell'ipertesto, e proprio grazie a tale
prospettiva scoprire e condividere dettagli inediti di una storia fatta di innovazioni, sfide, successi e fallimenti. La storia dell'ipertesto e del web ci offre un punto di osservazione privilegiato per comprendere come l'innovazione tecnologica sia diventato un potente fattore di cambiamento sociale e culturale. Tuttavia la storia dell'ipertesto non è ancora conclusa: lo spazio digitale - che si evolve con la storia umana - ha bisogno di nuovi
strumenti e di una riorganizzazione che renda i suoi contenuti interamente accessibili e comodamente utilizzabili dagli utenti, secondo le loro reali necessitò. Questo libro di Noemi Negri, scritto con una non comune capacità di indagine storica, è rivolto principalmente agli studenti universitari d'area umanistica che si confrontano con il digitale, ma sarà ugualmente utile a chiunque sia
interessato alla storia dell'informatica e dell'innovazione
tecnologica.

«La storia dell’ipertesto è interessante soprattutto per il
suo valore storico-culturale, spesso sottovalutato: l’ipertesto, come ogni strumento tecnologico, è un prodotto
culturale che rispecchia e condiziona il nostro modo di
pensare, scrivere, leggere, informarsi, collaborare e conoscere. Non solo, ma la sua struttura decentrata, multilineare, interconnessa e collaborativa è legata a ideali politici di libertà, democrazia e uguaglianza.
Sin dalle origini della storia, l’evoluzione tecnica va di
pari passo con l’evoluzione umana, con uno statuto duplice:
ne è sia la conseguenza che il motore. La tecnologia
impone una accelerazione al mondo, ma è sempre necessaria una co-evoluzione dell’uomo, che deve assicurarsi gli strumenti per gestire la complessità da lui stesso creata.» (Introduzione)

Noemi Negri (Lecco, 1998), diplomata preso il Liceo Classico “Alessandro Manzoni” di Lecco, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Milano.

 

Venerdì 30 giugno, ore 18.00, il Prof. Carlo Vecce, professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli, “L’Orientale”, presenterà in libreria il suo romanzo Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo (Firenze, Giunti, 2023). Dialogherà con lui il Prof. Franco Minonzio (Polyhistor Edizioni)

Il romanzo è il ‘caso letterario’ della primavera 2023. Scritto da uno tra gli studiosi più colti e originali del Rinascimento, editore di manoscritti fondamentali di Leonardo da Vinci, narra la storia di Caterina, una giovane circassa venduta schiava in Italia, che un documento scoperto dal Prof. Vecce mostra con altissima probabilità essere stata colei che generò Leonardo, figlio naturale di ser Piero da Vinci: donna che Leonardo amò fino alla fine dei giorni di lei.
Caterina è una ragazza selvaggia, libera come il vento. Corre a cavallo su altopiani, ascolta le voci degli alberi, degli animali, degli dèi e degli eroi. La sua vita trascorre al di fuori del tempo; la sua parabola sembra promettere un futuro luminoso, fin da bambina. Poi, un giorno, improvvisamente, ella viene trascinata con violenza nella Storia. La sua esistenza finirà per intrecciarsi con un’umanità varia, infinita, che non ti aspetti. La sua vicenda, poi, si farà grande: uno dei figli che ha messo al mondo, Caterina l’ha amato più della sua vita. E sa che lui l’ha amata allo stesso modo. La sua felicità è stata dargli tutto quello che aveva: il suo infinito amore per la vita, per le creature e per la libertà. Il nome di quel bambino, lo conosciamo tutti: era Leonardo.
Un romanzo dovuto a Caterina, e a tutte le donne come Caterina, che la violenza della storia e degli uomini strappa alle loro terre e pericolosamente trascina oltre il mare.

Carlo Vecce. Studioso della civiltà del Rinascimento, si è dedicato soprattutto alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci. Per Giunti ha pubblicato, con Carlo Pedretti, il Libro di pittura (1995) e il Codice Arundel (1998), e numerosi altri saggi, fino al recente La biblioteca di Leonardo (2021). Ha diretto programmi di cooperazione culturale in India e in Cina, ed è stato distaccato all’Accademia dei Lincei.

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Sabato, 24 Giugno 2023 18:44

DOMANI E' IL GIORNO DELLA INTROBIO - BIANDINO

in Sport

Tutto pronto a Introbio e in Biandino per l'edizione 2023 della ormai storica ciclopodistica che da Piazza Cavour (590 m.) porterà i partecipanti alla Bocca di Biandino (1.495 m.).

Oltre 200 gli iscritti suddivisi tra runners, bikers e semplici trekkers della "Biandino in Festa", la passeggiata non competitiva che da qualche anno è stata inserita nel programma per accogliere anche chi non se la sente di gareggiare.

Domattina dalle 7.30 alle 8.30 presso il gazebo di Piazza Cavour ultima distribuzione dei pettorali (molti sono già stati consegnati questo pomeriggio).

La partenza delle MTB è fissata alle 9.15, quella dei podisti un quarto d'ora più tardi.

L'arrido dei primi bikers è previsto intorno alle 10.

Alle 11 verrà organizzata una manifestazione dedicata ai più piccoli.

Le premiazioni sono previste alle 12.

Importante: per tutto lo svolgimento della manifestazione sarà in vigore l'ordinanza comunale di chiusura al traffico sulla strada Introbio - Biandino sia in salita che in discesa.

 

altimetria 1

10. percorso 2015
 

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