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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 18 Agosto 2023 10:19

CHI HA PAURA DELLA MONTAGNA? UN INCONTRO ALLA SAGRA DELLE SAGRE PER DISCUTERNE CON I RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO

Domenica 20 agosto alle ore 18.00 a Barzio si terrà un convegno intitolato “Chi ha paura della montagna?”. L’incontro avrà luogo presso la Sagra delle Sagre, nella giornata conclusiva prima del gran finale con i fuochi d'artificio. Vuole essere un'occasione per trattare l'argomento della valorizzazione dei territori montani e della cultura rurale attraverso i molteplici aspetti che caratterizzano queste aree. Dalla vita ed il lavoro in montagna per contrastarne lo spopolamento, alle tante occasioni di investimento non solo turistico, senza trascurare la conoscenza dei paesaggi e l'educazione alla loro godibilità in assoluta sicurezza. Un patto per le montagne che intende rilanciare il loro ruolo di protagoniste, una scommessa sul futuro.

«Le nostre montagne vanno rispettate, valorizzate e conosciute. – ha evidenziato il Presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine, Giacomo Zamperini – È fondamentale promuovere un rapporto virtuoso e sano con loro, prendendocene cura, imparando a dare il buon esempio nel prestare attenzione alla sicurezza. Priorità va data all’ascolto di questi territori, promuovendo il benessere delle persone che li abitano, custodendo le loro tradizioni ed identità, così da tenere vivo l'inestimabile patrimonio materiale ed immateriale di storie, usi, costumi, arti e mestieri, che altrimenti rischierebbe di andare irrimediabilmente perduto. Le così dette "terre alte" debbono ritornare protagoniste nei piani di sviluppo.»

È proprio Zamperini che introdurrà l’incontro, mettendo in luce le opportunità e le risorse che la montagna può offrire in termini economici e turistici ed il lavoro che Regione Lombardia intende svolgere per valorizzarle e tutelarle. L'evento è aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di amministratori locali, alpinisti, stakeholders che a vario titolo saranno interessati.

Il Presidente del CAI Lombardia, Emilio Aldeghi insieme ad Alessandro Spada, Capo della Stazione del Soccorso Alpino di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, tratteranno specificatamente il tema dell’educazione e della sicurezza in montagna e delle procedure di preparazione, equipaggiamento adeguato ed attenta pianificazione delle attività da adottare così da ridurre al minimo i rischi durante le escursioni. Interverrà anche il giovanissimo Michele Schiavi, noto amministratore locale della Val Seriana, che tratterà l’importante tematica dello spopolamento giovanile nei territori montani e delle sfide che i giovani debbono affrontare per trovare il coraggio di restare. Storie di ragazzi e ragazze che scelgono di investire il loro futuro nell'agricoltura così detta "eroica", nella pastorizia, nella gestione di alpeggi o rifugi, continuando a vivere e lavorare in queste zone, mantenendo così in vita la montagna che non spaventa, che non fa paura, ma che rappresenta una concreta e promettente scelta di vita ed un investimento sul proprio futuro.

(Nella foto di copertina: la Grigna dal Passo Agueglio. Foto Riccardo Benedetti)

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Venerdì, 18 Agosto 2023 07:37

LE PROSSIME INIZIATIVE CULTURALI A INTROBIO

in Cultura

Prosegue la "Settimana della Cultura", iniziata ieri con la conferenza del prof. Baroncelli sul Catasto Teresiano.
Sabato 19 , alle ore 20,30, Beppe Roncari presenterà il suo libro "Engaged", una revisione in chiave Fantasy dei personaggi dei Promessi Sposi, in particolare Renzo e Lucia, impegnati in una dura lotta contro le forze del Male.

Lunedi 21 Agosto Giuseppe Amanti parlerà del "sacrificio eroico" del tenente Todeschini di Premana, partigiano catturato dai Nazisti e morto nel campo di concentramento di Mauthausen nell'aprile del 1945.

Martedi 22 agosto un fuori-programma: il notissimo fotografo Jerry Calvanese, che da qualche anno ha lasciato Introbio per la Toscana, presenterà alcune delle sue foto sulla recente processione in Val Biandino ma anche su una Festa degli Anziani tenutasi a Introbio alla fine degli anni '90.

Infine Giovedi 24 il giornalista Angelo Faccinetto presenterà i suoi ultimi libri dedicati ai prigionieri e ai mutilati di guerra.

Ricordiamo che stasera , venerdi 18 Agosto, ci sarà una conferenza "Sui nostri amici animali" a cura della dott.sa Rosa Gorio.

Tutti gli incontri si terranno a Villa Migliavacca, sede comunale



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Giovedì, 17 Agosto 2023 13:08

RINNOVATA A CREMENO E CASSINA LA DEVOZIONE A SAN ROCCO

La comunità di Cremeno e Cassina ha rinnovato la propria devozione a San Rocco nella giornata di ieri.
Grande partecipazione alla Santa Messa del mattino che anticipava la processione del pomeriggio.
La cerimonia è stata presieduta da Monsignor Maurizio Rolla, dal parroco Don Lucio Galbiati, dal responsabile della Pastorale Giovanile Don Gianmaria Manzotti e dal diacono Fabrizio Valsecchi.
La Schola Cantorum della Parrocchia San Giorgio ha accompagnato sia la Santa Messa che la processione intonando l’Inno di San Rocco.
Il Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio ha accompagnato il pellegrinare della Statua per le vie del paese.
La processione lungo le vie del paese si è conclusa in Chiesa Parrocchiale con le toccanti parole con cui Monsignor Rolla ha voluto soffermarsi sull’esempio di San Rocco il cui amore per il prossimo è stato più contagioso della stessa peste.
 
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Mercoledì, 16 Agosto 2023 20:18

CONTRO RISPOSTA A PUCCI !

Sinceramente non capisco perchè Pucci Ceresa per rispondere si rivolga all'editore di Valbiandino.net e non al sottoscritto, che di quel sito è il costruttore e manutentore tecnico (in gergo Pucci si dice "webmaster") nonchè fin dall'inizio Direttore responsabile, e in quanto tale ho la piena responsabilità sia di quello che scrivo io sia di quello che scrivono i collaboratori, editore compreso. Ma forse Pucci non conosce le regole del giornalismo, oppure sperava in un'azione censoria dell'editore, o ha semplicemente sbagliato il destinatario ? Mah, vai a sapere !

Comunque per rispondere a Pucci, che correttamente ricorda il suo passato di segretario leghista, proporrei dei miei ricordi che vanno ancora più nel passato.
Chi scrive ha partecipato a numerose Sagre degli anni '70 e '80, quando a occuparsene era un certo Giulio Selva ( e si, Pucci, "Non ci sono più le Sagre di una volta" , che peccato !) e io vi partecipavo sia con gli stands di Radio Valsassina (1978-80), e in anni successivi con quelli della mia Libreria, la "Libreria della Valsassina" (1987-1993).

A proposito, Pucci, Selva mi fece partecipare più volte gratis, senza chiedermi neanche una lira, perchè il mio stand librario portava un po' di cultura in mezzo alla vendita di salami e formaggi, che però almeno erano valsassinesi, non provenienti da ogni parte d'Italia.
Tu avresti mai fatto una cosa del genere ?

Era sicuramente una Sagra rustica, molto spartana e forse meno attrezzata: però Renato Corbetta (l'altro organizzatore a cui oggi dedicate il titolo di un premio) a quei tempi parlava sempre di "Sagra vetrina della Valsassina".

Oggi, con un numero di standisti valsassinesi che si contano sulle dita di una mano (esclusi forse i "soliti" di Premana) avresti mai il coraggio di ripetere quella frase ?

E, prova a rispondere a questa domanda: che senso ha una Sagra fatta in Valsassina, ma che invece di prodotti valsassinesi presenta tutto ciò che si trova in qualsiasi fierone di qualsiasi città italiana (compresi i prodotti "Made in Taiwan" o Cina ) ?

Ti do allora un'idea ( aggratis): per far tornare i produttori valsassinesi, perchè non proponi loro dei costi degli stands dimezzati rispetto a chi venga da altre province ?

Comunque non ti preoccupare, la polemica è vecchia, e ormai decisamente stucchevole, ci siamo ormai rassegnati a questa presenza che ci piace tanto quanto una zecca nei capelli.

Proprio perchè i miei ricordi sono antichi, vorrei rammentare un articolo a firma di Luisa Sozio sull'Unità (mi sembra del 1978) che diceva le stesse cose, e che ricordo colpì particolarmente Corbetta.
"Che senso ha una Sagra dove non ci sono prodotti e produttori valsassinesi, o sono in larga minoranza?"

A quei tempi però i produttori valsassinesi erano quasi la metà o al minimo al 30% . Oggi direi che siamo molto lontani da quella soglia: quali saranno le cause ?

Caro Pucci, come diceva Marzullo, "si faccia una domanda e si dia una risposta" !

In più, nella "Sagra di una volta", c'erano diversi spazi per i bambini, spesso con giochi, altalene e scivoli (gratuiti) in mezzo al prato (all'epoca verde, non sassoso), e in più non mancava mai uno stand di giocattoli (oltre che di libri).

p.s.: so già che risponderai "ci sono tanti visitatori", "porta sviluppo turistico" (oltre che congestione stradale) ecc. ecc.
Tutto già sentito migliaia di volte e che non risponde però alla domanda principale.
Si può pensare a una Sagra che sia qualcos'altro, oltre che a un banale mercatone di prodotti che con la Valsassina non c'entrano niente?
Io spero di si, ma a questo punto ci credo poco !

E allora ti do' anche un'ultima idea (sempre aggratis): se vuoi andare avanti su questa monotona strada del fierone anonimo, che si potrebbe tenere ugualmente a Voghera come a Canicattì,  perchè non fare come il "Nameless", e non trasferire la Sagra ad Annone, dove c'è più spazio ed è persino più vicino alla Brianza, nonchè alla tua Oggiono, pensa come saresti comodo ?
I valsassinesi, stai tranquillo, te ne sarebbero solo grati !

 

Enrico Baroncelli

 

 

 

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 17:07

LETTERA AL GIORNALE: CERESA RISPONDE AL RESPONSABILE DEL PD VALSASSINA

Caro editore di Valbiandino.net, leggo con stupore l’articolo a firma del responsabile del PD della Valsassina che hai pubblicato sul tuo giornale.

Lascio tutte le considerazioni che ha scritto alla tua libertà di editore, ma tre passaggi non posso lasciare cadere nel vuoto.

Il primo è quello che mi cita: “Vero è che l'organizzatore Pucci Ceresa è stato per diversi anni segretario provinciale della Lega Nord, però consiglierei anche di invitare qualche esponente in più degli altri partiti, per non dare l'idea che la Sagra sia un po' troppo pendente da una parte politica sola !”

E’ assolutamente vero che ho svolto il ruolo di segretario della Lega Nord (Per l’Indipendenza della Padania), ma mai ho confuso il ruolo politico con quello professionale ed infatti ho sempre invitato tutte le autorità senza mai fermarmi a guardare l’appartenenza politica.

Se questo territorio (la Provincia di Lecco in generale) ha fino ad oggi espresso preferenze ai partiti del centrodestra non posso compensarla e tradirla.

Anche quest’anno come sempre ho invitato i sindaci della valle e del capoluogo (del PD), il Presidente della Provincia, i consiglieri regionali: Piazza (Lega) e Zamperini (Fratelli d’Italia) presenti, Fragomeli (PD), assente, mi ha mandato un cordiale messaggio scusandosi di non poter partecipare perché in ferie con la famiglia.

Forse prima di fare certe affermazioni bisognerebbe accertarsi di cosa si scrive per non fare brutte figure.

Mi lascia alquanto perplesso il passaggio dove avere stands (stile street food? Ma è mai stato ad uno street food?), con prodotti di eccellenza di altri territori dello stivale sia un problema per il rappresentante del PD, così come sono perplesso sul costo degli articoli artigiani di Premana, a dire di Baroncelli esosi rispetto agli articoli in vendita nei supermercati importati dalla Cina, Pakistan o altri paesi dove il costo della manodopera è di qualche decina di euro al mese… senza alcuna garanzia per i lavoratori (questo è il modello del maggior partito del centrosinistra italiano?)

Per le idee del PD sul salario minimo, da imprenditore i 9 euro ai miei collaboratori sono già un obbligo morale; non lordo, ma netto.

Un cordiale saluto.

Ferdinando Pucci Ceresa

 

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 13:39

UN PO' TROPPO "GAGLIARDO" !

Io capisco che il giovane Roberto Gagliardi, neo coordinatore provinciale di Forza Italia, che nel suo curriculum ha un incontro ravvicinato di qualche anno fa con Silvio Berlusconi,  abbia voglia di farsi vedere e di darsi da fare, anche in Valsassina.

Però, come dicevano i Romani , "est modus in rebus", e non bisogna esagerare. Intanto è partito, a mio parere, con il piede sbagliato, volendo a tutti i costi mettere il cappello su una iniziativa "civica", in Comunità Montana Valsassina, a cui avevano partecipato esponenti di altri partiti (ad esempio il Sindaco di Primaluna che fa parte di "Azione" e il rappresentante di Introbio iscritto alla Lega) che non credo avessero il problema di far sentire di più la voce di Forza Italia, da ormai più di un anno abbandonata da Mauro Piazza e a catena da parecchi altri Sindaci, trasferitisi armi e bagagli alla Lega, ma, almeno credo, quello di far sentire una voce autonoma che protestasse contro spartizioni politiche "sopra le teste" e poco rispettose della pluralità di opinioni.

Agli amici della Sagra poi suggerirei di stare attenti a non fare dell'inaugurazione, tanto sbandierata da Claudio Baruffaldi, che per qualche mese è stato assessore a Morterone, una occasione di "convention" per i leaders locali del centrodestra. Vero è che l'organizzatore Pucci Ceresa è stato per diversi anni segretario provinciale della Lega Nord, però consiglierei anche di invitare qualche esponente in più degli altri partiti, per non dare l'idea che la Sagra sia un po' troppo pendente da una parte politica sola !

I visitatori avrebbero tutto il diritto di sapere se vanno a una Fiera dove ormai c'è di tutto, dagli stand culinari calabresi, siciliani, sardi e campani (neanche fosse una nuova edizione dello "Street Food") mentre quelli valsassinesi ormai sono proprio ridotti al lumicino (a parte qualche premanese testardo che si ostina a voler vendere forbici a dieci volte il prezzo a cui si trovano nei supermercati) oppure alla Festa di "Libero" piuttosto che del "Giornale" o de "La Verità".

Nè credo sia una grande idea da parte di Gagliardi quella di "ricicciare" amministratori di un ormai lontano passato.

Servono i giovani, con idee giovani !
A Gagliardi e a questi esponenti che da anni tramestano sulle teste dei poveri valsassinesi però ho il piacere di annunciare che c'è una alternativa: stiamo organizzando un nuovo circolo del PD (abbiamo una pagina internet che si chiama "PD Valsassina""") invitiamo gli amici e i simpatizzanti a farsi sentire e a intervenire con le loro idee e le loro opinioni.

Dobbiamo creare una alternativa a questa politica di basso livello, di nessuna idea se non quella dello sfruttamento sistematico delle risorse e dell'ambiente col solo fine di fare i soldi, oltre che della cementificazione a tutti i costi !

A Settembre faremo il Congresso, il Circolo PD Valsassina come tutti gli altri Circoli, e il 1 Ottobre ci saranno i congressi provinciali e nazionali. La nuova Segretaria Elly Schlein (e ricordo che alle Primarie svoltesi a Introbio il 26 febbraio ha partecipato molta gente, più di un centinaio di persone, a dimostrazione che c'è una volontà di alternativa anche in Valsassina) ha già indicato alcune direttive su cui lavorare.

Prima su tutti, e su questo argomento è unita tutta l'opposizione, la questione del "lavoro povero", cioè le paghe troppo basse a cui molti lavoratori, anche nel settore del Turismo e del Commercio purtroppo, devono sottostare.

Portare il salario minimo ad almeno 9 euro lordi all'ora (circa 7 netti) è una questione di civiltà e di decoro. Non si possono sopportare oltre situazioni di sfruttamento del lavoro subordinato.

Invitiamo allora i valsassinesi a farsi sentire, soprattutto tramite la nostra pagina Facebook citata sopra, per rilanciare finalmente anche in Valsassina una politica democratica e alternativa, che ponga i temi della difesa dell'Ambiente, della Salute pubblica, dei servizi agli Anziani e ai cittadini in generale, come fondamentali.

Enrico Baroncelli
Segretario Circolo PD Valsassina

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 12:00

ANCHE FORZA ITALIA PRESENTE ALL'INAUGURAZIONE DELLA SAGRA

Il Coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Gagliardi, non è mancato a Prato Buscante al taglio del nastro della 58ettesima edizione della collaudatissima "Kermesse ferragostana della Valsassina" che anche quest'anno ha saputo riunire, per il momento dell'apertura della Sagra delle Sagre, molti cittadini ma anche amministratori pubblici del territorio: in prima fila, infatti, i sindaci della Valle, affiancati dai rappresentanti di Comunità Montana, Provincia e Regione Lombardia.

E' stata questa l'occasione per il giovane ma già navigato politico lecchese per incontrare e conoscere meglio gli interlocutori locali con i quali dovrà presto interagire per impostare la campagna elettorale della primavera 2024, quando anche in Valsassina andrà al voto la quasi totalità delle amministrazioni per il rinnovo dei consigli comunali che resteranno in carica per i prossimi cinque anni. Gagliardi, infatti, è stato visto conversare con amministratori di oggi e di ieri della Valsassina e questo gli servirà certamente per gettare le basi di quelle intese politiche che vedranno nei vari paesi la presenza di rappresentanti Azzurri nelle liste che si andranno ad approntare per consentire a chi ha sempre votato per il partito di Silvio Berlusconi di poter scegliere ancora quei colori e valori politici che, invece, sono stati traditi da chi è stato votato anche alle ultime amministrative del 2019 ma poi non è stato fedele alla fiducia avuta dagli elettori, mutando più volte casacca.

Nella sua visita in Valsassina Roberto Gagliardi era accompagnato fra gli altri da Enzo Patuzzi e Gianfranco Magni, referenti locali e attivisti del partito e con loro si è intrattenuto dopo la cerimonia di apertura della Sagra 2023 per fare il punto sulle problematiche della Valle che ancora attendono soluzione, prestando particolare attenzione anche al problema dell'approvvigionamento energetico e dunque alle cosiddette "Comunità energetiche". Il prossimo futuro vedrà un approfondimento di questa tematica di stretta attualità anche nei paesi della montagna lecchese: è questa una novità che va condivisa e divulgata e chi lo farà, con la collaborazione di aziende e industrie interessate avrà certamente il merito di aver offerto, in tal senso, informazioni precise e un utile servizio alla cittadinanza.

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 08:20

UNA SERATA A INTROBIO SUL CATASTO TERESIANO

in Cultura

Prof. Baroncelli, perchè occuparsi ancora oggi del Catasto Teresiano in Lombardia, svoltosi a metà del Settecento ?

Per molti e vari motivi: quello è stato un momento di svolta nella storia economica lombarda, e a dirlo è stato uno dei più ferventi protagonisti anti-austriaci che hanno partecipato alle 5 Giornate di Milano del 1848, cioè un secolo dopo, Carlo Cattaneo, considerato anche il teorico della dottrina politica del Federalismo

Andiamo con ordine: quali erano gli obiettivi del Catasto teresiano ?

Si chiama teresiano ma in realtà era già cominciato con il padre di Maria Teresa, e cioè l'Imperatore Carlo VI di Asburgo, intorno al 1735-36. Il suo obiettivo era quello di riformare un sistema di tassazione molto ingiusto, ereditato dalla dominazione spagnola di Milano (1525-1713) finita con il Trattato di Utrecht appunto del 1713, un sistema che gravava sui contadini e sui poveri lasciando praticamente intatti i patrimoni dei ricchi nobili e del clero, esentati sostanzialmene dall'esazione fiscale.

Un sistema fiscale molto simile a quello della Francia alla vigilia della Rivoluzione, allora.

Certamente, e torneremo su questo argomento. Carlo VI, che come i suoi successori era un Imperatore Illuminista, voleva una redistribuzione delle "gravezze",cioè dei carichi fiscali, che coinvolgesse anche i più ricchi, e stabilire con certosina misurazione quali erano le loro proprietà e i loro terreni (all'epoca la ricchezza era al 90% originata dalla rendita fondiaria) doveva servire esattamente a questo. Naturalmente dovette superare moltissimi ostacoli: molte mappe furono bruciate nel corso delle invasioni durante la Guerra di Successione Austriaca, e nel 1748 la nuova Giunta del Censimento, guidata dal toscano Pompeo Neri, dovette ricominciare quasi tutto da capo.

Stabilire le proprietà misurandole con precisione dava però anche dei vantaggi

Sicuramente, ed è questo che sottolinea Carlo Cattaneo: la misurazione dava la sicurezza del possesso fondiario, e soprattutto il livello della tassazione, che allora era circa del 5% sulle rendite (un livello molto inferiore a quello di oggi !) garantiva che la cifra da pagare, nel 1750, sarebbe rimasta uguale anche se il terreno fosse diventato molto più produttivo, come regolarmente successe nei decenni successivi.

Riforme quindi a vantaggio del popolo.

Nella storia italiana a mio parere abbiamo avuto solo due periodi di grandi riforme: quelle appunto asburgiche-teresiane di metà del Settecento, e quelle di Giovanni Giolitti all'inizio del Novecento. Riforme che veramente cambiarono in meglio la vita della popolazione. Oggi invece viviamo in un periodo contro-riformistico, o meglio, contro-riforme che vengono spacciate per riforme (pensi ad esempio alla cosiddetta Riforma Fornero sulle Pensioni).

Il figlio di Maria Teresa, e cioè Giuseppe II (1780-1790) continuò l'opera riformatrice della madre.

E con estrema decisione. Io sono meravigliato che nessuno storico abbia mai fatto un paragone con Robespierre, che sostanzialmente ne fu un imitatore. L'Imperatore Giuseppe II fece le stesse cose che ha fatto in Francia Robespierre qualche anno dopo, soprattutto negli anni del Terrore (1793-94). A differenza del leader giacobino però, che sacrificò decine di migliaia di teste con la ghigliottina, Giuseppe II fece le stesse Riforme senza torcere un capello a nessuno, gli bastava un tratto di penna e la sua autorevolissima firma.

A quali "riforme radicali" si sta riferendo ?

Sono tante: dall'abolizione del valore legale dei "titoli feudali" (Baroni, Marchesi, Conti) e dei loro diritti ancestrali sui dazi - ce n'era uno ad esempio che riguardava il passaggio di merci e animali sul Ponte Azzone Visconti di Lecco, i cui proventi andavano da secoli ai Marchesi Stampa di Milano - dazi che colpivano inutilmente l'economia. Pensiamo alle tasse nobiliari sui mulini di grano e sul vino imbottigliato. Un'economia lombarda che doveva liberarsi da tanti inutili fardelli per cominciare a correre : ne scrisse ad esempio Pietro Verri, in un suo importante trattato sul commercio.

Anche il clero venne colpito.

E anche molto: oltre all'abolizione della Compagnia di Gesù, moltissime proprietà ecclesiastiche vennero nazionalizzate da un giorno all'altro, e i terreni venduti ad acquirenti della nascente borghesia, dando vita agli "assegnati" proprio come in Francia. Prendiamo ad esempio il Monastero di San Pietro di Civate, che aveva una importanza enorme e una tradizione secolare (era citato addirittura nel Trattato di Costanza del 1153, cioè il trattato di pace fatto dal Papa con l'Imperatore Federico Barbarossa). Anche questo venne abolito da un giorno all'altro, e i monaci vennero invitati a dedicarsi all'istruzione dei bambini. Lo stesso per il Monastero di Cantello in Valsassina, fondato dalla Santa Guarisca Arrigoni come Ospedale nel 1438.
Uguale preciso alla Rivoluzione Francese, che però dovette uccidere molti "preti refrattari", gettandoli dalle finestre (dichiarati poi Santi due secoli dopo da Papa Woitila) ma invece in Lombardia a nessuno venne torto un capello e nessuno finì in prigione.
Decisamente un grande Imperatore !

Di queste cose parlerà nel suo incontro a Introbio Giovedi 17 Agosto ?

Sicuramente: questi ed altri argomenti verranno affrontati in una serata che spero sia utile e interessante, a Villa Migliavacca di Introbio giovedi sera

 

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Martedì, 15 Agosto 2023 17:20

TRAGICO FERRAGOSTO SUL LEGNONE: PERDE LA VITA UN RAGAZZO DI 26 ANNI

Un ragazzo di 26 anni ha perso la vita all’alba di Ferragosto sul Monte Legnone.

Era con due compagni e stava percorrendo la Direttissima, quando un masso si è staccato dalla montagna e lo ha travolto, facendolo precipitare per oltre un centinaio di metri.

Immediato l’allarme, la centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Como, in un volo successivo è stato imbarcato a Caiolo e portato in quota un altro tecnico del Soccorso alpino.

Le operazioni si sono svolte in un contesto molto complesso, con il medico, che ha potuto solo constatare la morte del ragazzo.

Gli altri due giovani sono stati accompagnati a valle dai tecnici della Stazione di Morbegno.

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Martedì, 15 Agosto 2023 11:21

GOOGLE MAPS SCANDAGLIA LA VALLE E COMPARE ANCHE ......................

Probabilmente non lo sapete (o magari sì perchè l'avete vista circolare), ma nel mese di luglio la specialissima auto di Google Maps - Street View (una via di mezzo tra una vettura e un sottomarino) ha percorso in lungo e in largo anche le strade della Valsassina ivi comprese quelle secondarie e, addirittura, private senza sbocco.

Se infatti andate sull'applicazione troverete su Street View un sacco di vie in più che ora sono sotto il radar mondiale della gigantesca macchina spionistica del grande fratello di Mountain View, quella che controlla ogni nostra mossa basta avere in tasca uno smartphone: insomma, se fino ad ora l'avevate scampata e pensavate di essere al sicuro, ora non potrete più nascondervi e anche se vivete in una viuzza che muore in un prato o in un bosco statene certi che chi vi cerca vi troverà.

Un bene? Un male? Un bel chissenefrega? O, come recitano i sondaggi che vanno di moda da queste parti, è sempre il solito magna magna?

Di certo c'è che l'infernale telecamera rotante riprende e digerisce tutto ciò che la circonda, ivi compresi personaggi più o meno illustri che popolano la nostra Valle come, ad esempio, il Walter Negri ripreso mentre è di ramazza a torso nudo in Galera (che poi, per chi non lo sa, sarebbe la Beverly Hills di Cortenova).

Walter

Ma nella rete è finito anche un notissimo Sindaco ritratto nella sua usuale tenuta estiva a bordo di un mezzo agricolo (a occhio e croce da classificare come d'epoca) mentre sistema i dintorni della sua proprietà in quel della Fregera.

Il notissimo Sindaco non se ne è accorto, ma da ora in poi agli 8 miliardi di anime che popolano il pianeta basterà cercare quella località e comparirà anche lui e il suo veicolo di una volta capace di resistere all'usura degli anni e, soprattutto, alle sollecitazioni del pilota (il Negri, invece, la vettura-sottomarino l'aveva vista ma non ha avuto il tempo materiale per mettersi in giacca e cravatta).

Strano che altri siti (sicuramente più professionali ed attenti alle sfumature del nostro soprattutto quando in ballo ci sono primi cittadini non di loro gradimento) non se ne siano accorti: avrebbero potuto cogliere una bella opportunità per continuare a fargli pubblicità (al Sindaco, non al Negri, ovviamente) gratuita.

A quelli di Mountain View, invece, vogliamo dire che difficilmente rintracceranno il Sindaco grazie al suo smartphone e il motivo è molto semplice.

Non ha uno smartphone.

adriano maps

 

 

 

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