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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 23 Agosto 2022 07:08

APPREZZATISSIMA L'AREA GIOCHI PER BAMBINI A BOBBIO

Molto apprezzata la nuova area giochi per bambini instaalta ai Piani di Bobbio: scrive per esempio la signora Irene su Facebook:

"Complimenti
per l’area giochi bellissima ❤️ finalmente in Lombardia un posto entusiasmante anche per i bambini in quota! Il problema è che ora i miei figli vogliono salire tutti i giorni 😂
Non avete pensato ad un carnet di salite, almeno per chi ha la seconda casa? "

Vedremo se ci saranno risposte (magari anche per i residenti in Valsassina)

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Martedì, 23 Agosto 2022 06:39

CARABINIERI CONTRO COMMENTI HATERS SUI NUOVI ASSEGNATI

Il SIM Carabinieri Lecco – Sondrio è venuto a conoscenza da fonti aperte, dell’ennesimo attacco da parte degli haters nei confronti delle Forze dell’ordine in particolare, il 19 agosto 2022, sulle pagine Facebook delle testate giornalistiche “LECCO News Lecconews.lc” e “Lecco Notizie.lc” veniva data la notizia dell’arrivo di 26 nuovi Carabinieri neopromossi, provenienti dalle scuole Allievi Carabinieri e assegnati alla provincia di Lecco. La notizia ha ricevuto molti riscontri positivi dalle tante persone che ripongono la fiducia nell’Arma e nei suoi militari.

Immancabili, come sempre, anche i commenti degli haters che, gratuitamente, hanno denigrato offendendo sia i giovani Carabinieri che la nostra istituzione solamente per aver garantito più sicurezza per tutti i cittadini, con un importante rinforzo ai suoi presidi sul territorio. Numerose e varie le offese rivolte ai neo giunti, dipinti nei modi peggiori che evitiamo ripetere nel comunicato. Ci sarebbe da dire molto in merito, dalla mancanza di educazione a quella di senso civico, in riferimento al diritto di critica, che non può e non deve comunque mai sfociare nel vilipendio all’istituzione e nella diffamazione dei colleghi interessati. Il SIM Carabinieri della provincia unificata di Lecco-Sondrio, nell’esprimere ai nuovi colleghi la massima vicinanza e solidarietà, è felice di accogliere questi nuovi 26 colleghi e farà la sua parte collaborando affinché possano sentirsi parte integrante di un territorio che non merita essere conosciuto per episodi creati di chi vive di odio e frustrazione.

Il SIM Carabinieri darà con effetto immediato, al fine di ottenere una valutazione di merito, mandato ai propri legali che valuteranno i presupposti per un giudizio nelle dovute sedi dei soliti “leoni da tastiera”.

 

SIM CARABINIERI

Segreteria Provinciale Lecco-Sondrio

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Lunedì, 22 Agosto 2022 08:31

RANGELONI DALLA CENTRALE DI Zaporizhia

in Video

Al giornalista originario di Barzio Vittorio Nicola Rangeloni, seppur criticabile per le sue posizioni troppo filo Putin, non si può però negare di avere del coraggio da vendere e di trovarsi sempre nelle prime posizioni del fronte di guerra. Riportiamo perciò il suo servizio nientemeno che dalla centrale nucleare di Zaporizhia, luogo diventato pericolosissimo per i bombardamenti che rischiano di creare un altro disastro nucleare.

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Lunedì, 22 Agosto 2022 07:07

POLIZIA: ATTENZIONE AI FURTI NELLE CHIESE

LA POLIZIA DI STATO RECUPERA LA REFURTIVA E DENUNCIA I PRESUNTI RESPONSABILI

Nella mattinata dello scorso 09 agosto, a seguito di una complessa attività di indagine avente ad oggetto i recenti furti occorsi all’interno di alcune Chiese, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Lecco, denunciava in stato di libertà due persone, accusate di furto, tentato furto e ricettazione di oggetti di culto, nella specie sottratti all’interno della Chiesa di San Rocco di Lecco – Maggianico e della Chiesa di San Martino Vescovo di Calolziocorte.
L’attività posta in essere dalla Squadra Mobile traeva origine da un intervento esperito il giorno precedente dal personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Lecco – Squadra Volanti, il quale operando con spirito di osservazione, riusciva ad indirizzare nella giusta direzione le indagini.
Tra i beni rinvenuti e sequestrati vi erano: una cassetta per le offerte in legno, n. 3 offertori in metallo, una base per il crocefisso, un crocefisso in legno, placcatura in ottone del crocefisso.
A seguito della convalida del sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria, i beni venivano restituiti ai Parroci delle rispettive Chiese.

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Lunedì, 22 Agosto 2022 06:47

L'ATS INVITA I SINDACI A EMETTERE ORDINANZE CONTRO LA DIFFUSIONE DELLE ZANZARE TIGRI

L'azienda sanitaria lancia un forte allarme per la diffusione delle cosiddette "Zanzare Tigre", e invita i Comuni e i cittadini a vigilare perchè non si formino pozze d'acqua dove le loro larve possono crescere e alimentarsi.
L'appello è rivolto sia a privati cittadini ( controllare balconi, terrazzi, buche nei giardini) sia a ditte edili ( controllo dei cantieri  e luoghi di deposito) , invitando i Sindaci di tutti i Comuni del territorio  emettere un'ordinanza sullo schema proposto dall'ATS, che riportiamo qui sotto :

SCHEMA TIPO DI ORDINANZA (SUGGERITO DA ATS)

Oggetto: provvedimenti per la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori ed
in particolare dalla zanzara tigre (Aedes albopictus)

IL SINDACO

Vista la necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire e controllare
malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, ed in particolare della
zanzara tigre (Aedes albopictus);

Dato atto che, a livello europeo, il 2018 è stato caratterizzato dal più alto numero di segnalazioni di casi
di WND e che in Lombardia i dati epidemiologici riguardanti la WND, hanno confermato 48 casi autoctoni
di meningo-encefalite da West Nile Virus, Regione Lombardia ha rafforzato le misure preventive e la
sorveglianza su uccelli, equidi e zanzare per la prevenzione e sorveglianza della WND.

Considerato al riguardo che, fatti salvi gli interventi di competenza del Servizio sanitario pubblico relativi
alla sorveglianza ed al controllo dei casi accertati o sospetti di febbre da virus Chikungunya, l’intervento
principale per la prevenzione di questa malattia è la massima riduzione possibile della popolazione delle
zanzare, e che pertanto è necessario rafforzare rapidamente la lotta alla zanzara tigre, agendo
principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi;

Ritenuto altresì che per contrastare il fenomeno della presenza di zanzara tigre, quando si manifestino
casi sospetti od accertati di Chikungunya o in situazioni di infestazioni localizzate di particolare
consistenza con associati rischi sanitari, il Comune provvederà ad effettuare direttamente trattamenti
adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, provvedendo se del caso
con separate ed ulteriori ordinanze contingibili ed urgenti volte ad ingiungere l’effettuazione di detti
trattamenti nei confronti di destinatari specificatamente individuati;

Attesa la mancanza di un’adeguata disciplina vigente che consenta di affrontare con mezzi tipici ed
ordinari il fenomeno suddetto e considerata la necessità di disporre di misure straordinarie che si
rivolgano alla generalità della popolazione presente sul territorio comunale, ai soggetti pubblici e privati,
nonché in particolare alle imprese ed ai responsabili di aree particolarmente critiche ai fini della
proliferazione del fenomeno, quali cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, altre attività
produttive che possono dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo
larvale;

Considerato che il sistema di monitoraggio e sorveglianza dell’infestazione da zanzara tigre ha mostrato
che nel territorio di questo comune è presente una popolazione significativa di questo insetto;

ORDINA

 Ai soggetti gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di aree
strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori
condominiali, società che gestiscono le aree di centri commerciali, gestori di multisale
cinematografiche, ecc.), di

1. evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi
terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa
raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea;

2. procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la
proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro
sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere
alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero,
con divieto di immissione dell’acqua nei tombini; non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole
inserite nel sistema regionale di monitoraggio dell’infestazione;

3. trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque
meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia
larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato,
secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità, il trattamento è
praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla chiusura degli stessi tombini, griglie
di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere
opportunamente mantenuta in condizioni di integrità;

4. tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da
impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti e sistemandoli inoltre in modo da evitare il
ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
5. provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti
incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba;
2
 Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva
disponibilità di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e
aree dimesse, di:

1. mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di
raccolta d’acqua stagnanti.
 A tutti i conduttori di orti, di:
1. eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da
svuotare completamente dopo l’uso;

2. sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione
di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
3. chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

 Ai proprietari e responsabili o ai soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità
di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle
attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:

1. adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte
d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione
all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire raccolte
d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotamento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia;

2. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i
provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da praticare
entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

 Ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione,
rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:
1. stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto
o in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale
da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;

2. svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro interno, prima
di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di commercializzazione.

 Ai responsabili dei cantieri, di :

1. evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di
contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono
essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;

2. sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;
3. provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i materiali
presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche.

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori
devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà
essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

 

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Lunedì, 22 Agosto 2022 06:38

CERVO A SPASSO NELLA GALLERIA DI MENAGGIO

Coldiretti, cervo a spasso nella galleria di Menaggio.

“E’ allarme selvatici anche per la sicurezza pubblica”

Un cervo a spasso nella galleria di Menaggio: l’istantanea che circola nelle ultime ore sui social media riporta in primo piano l’allarme selvatici che, come denuncia da tempo la Coldiretti interprovinciale, “sono diventati un pericolo anche per l’incolumità pubblica, in quanto sempre più causa di incidenti stradali che, spesso, non vengono nemmeno denunciati data la difficoltà nell’ottenere risarcimenti. Ciò a prescindere dal fatto in questione”.

E’ proprio tra Menaggio e Porlezza che il problema dei selvatici ha assunto proporzioni drammatiche, con raccolti distrutti e imprese sempre più a rischio chiusura: proprio a causa delle continue incursioni degli animali, diversi imprenditori agricoli, negli ultimi tempi, stanno seriamente pensando di cambiare attività e di trovare un’occupazione più sicura e meglio retribuita nella vicina Svizzera. Le ripercussioni sarebbero pesantissime per l’intero territorio e per una biodiversità agricola e alimentare che vede proprio nel Lario Occidentale la trasmissione di saperi e sapori (legati, in particolare, all’attività zootecnica e casearia) di generazione in generazione.

“Negli ultimi anni, 800mila ettari di terreni fertili sono stati abbandonati in Italia proprio a causa della proliferazione della fauna selvatica che danneggia le coltivazioni e la redditività degli agricoltori, terreni che oggi oltre a non essere più produttivi sono esposti all`erosione e al dissesto idrogeologico” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Fortunato Trezzi.

“Occorre accelerare sul piano di controllo della fauna selvatica - in particolare dei cervi - nella riserva nel lago di Piano e, parallelamente, dare corso ad interventi concreti per arginare il problema dei cervi e dei selvatici nell’area del Porlezzese e nell’intero comprensorio lariano. Come ha sottolineato il Prefetto nell’incontro avuto lo scorso mese di luglio, è necessario serrare le fila. Il dottor Polichetti ha immediatamente colto il grido d’allarme di Coldiretti ed è riuscito a mettere intorno a un tavolo tutti gli attori che possono concretamente risolvere il problema. Ora sta a loro la responsabilità di individuare e attuare i passi necessari per dare agli agricoltori le risposte che chiedono da molti, troppi anni. Le continue incursioni dei selvatici nei campi e sulle strade devono spronare tutti a dare immediatamente corso a una soluzione del problema, che ha valicato da tempo lo stretto ambito agricolo od economico ed è, ormai, principalmente connesso alla tutela della pubblica incolumità”.

Aggiornamento: purtroppo il cervo, un' esemplare femmina, è stato successivamente trovato morto ucciso da uno scontro con  qualche auto o camion, ancora sulla carreggiata

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Lunedì, 22 Agosto 2022 06:30

CISL: NOVITA' PER I CONGEDI PARENTALI CAUSA BAMBINI

NOVITÀ NEI CONGEDI PARENTALI, SUPPORTO ALLA NATALITÀ SCELTA NON PIÙ RIMANDABILE

Più mesi retribuiti dadedicare ai nuovi nati in famiglia per i lavoratori dipendenti e nuove tuteleper le lavoratrici e i lavoratori autonomi e iscritti alla gestione separata.Dal 13 di agosto sono entrate in vigore le nuove regole previste dal decretolegge 105/2022 introdotte dal Governo.
Tra le novitàprincipali del Decreto Legge: l’aumento da 6 a 9 mesi dei congedi parentaliindennizzabili al 30% della retribuzione per i lavoratori dipendenti e gliiscritti alla gestione separata - di cui tre mesi per ognuno dei genitori(non trasferibile all’altro) e ulteriori 3 mesi in alternativa tra madre opadre utilizzabili fino al 12 anno di vita del bambino (e non più finoal sesto); il congedo di paternità di 10 giorni indennizzati al 100%della retribuzione da utilizzare da 2 mesi precedenti e 5 successivi alparto e che diventano 20 giorni in caso di parto plurimo; il diritto a 3mesi di congedo parentale per ciascuno dei genitori, da fruire nell’anno divita del minore, per lavoratori e lavoratrici autonome alle quale vieneinoltre riconosciuta l’indennità giornaliera anche nei periodi antecedenti idue mesi prima del parto in caso di “gravi complicanze della gravidanza o dipersistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo statodi gravidanza”, accertate dalla ASL;

“Inun’Italia che invecchia a ritmi serrati, sostenere le famiglie per incentivarela natalità è una priorità non più rimandabile” hadichiarato Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale della Cisl Monza BrianzaLecco esprimendo un giudizio positivo sulle migliorie introdotte dal Governo inmateria di congedi parentali. “Recentemente abbiamo affrontato questo temain uno dei nostri eventi del ciclo “I venerdì della Cisl” dedicato al Long TermCare. I dati emersi sono preoccupanti: entro il 2050 il 34% della popolazioneitaliana sarà over 65, in pratica un cittadino su tre sarà anziano. Dal puntodi vista pratico questo determinerà un rapporto sempre più sfavorevole trapopolazione attiva e non attiva, creando seri problemi di sostenibilitàsocio-economica legati alla cura, all’assistenza e al sistema pensionistico”.

“Sostenerele esigenze di cura di genitori per una migliore conciliazione tra i tempidella vita lavorativa e quelli dedicati alla vita familiare, e, in generale, promuoverela parità di genere, che non può prescindere da una più equa condivisione delleresponsabilità tra uomini e donne è un primo importante passo per combatterel'invecchiamento della popolazione prevenire l’assenza di nuove generazioni dilavoratori ma non basta” ha continuato Scaccabarozzi. “Perinvertire il trend della denatalità ci vorranno generazioni e l’economia e lasocietà italiana non possono permettersi il lusso di attendere così tantotempo. Il sistema pensionistico arriverà in tempi molto più ristretti a nonreggere la sproporzione tra numero di nuovi pensionati e contribuenti attivi eil sistema sanitario non sarà in grado di farsi carico del nuovo esercito dianziani, sempre più longevi grazie alla medicina moderna ma afflitti dalle malattiecroniche tipiche della vecchiaia”

Nel passato lacompensazione della denatalità in Italia era garantita dai flussi migratori cheperò negli ultimi anni hanno invertito il loro trend rallentando drasticamente.

“A fronte di un fenomeno che difficilmente riusciremo acontenere nel lungo periodo, la politica deve farsi carico del problemaattuando riforme che, nel breve periodo, agevolino un processo diriorganizzazione della società in termini di welfare, assistenzasocio-sanitaria e, non ultimo del sistema pensionistico che ci permetta disostenere il nuovo assetto demografico del nostro Paese”.

Passi concreti che facciano la differenza oggi e che servano da fondamenta per una società futura sostenibile, questa è la richiesta della Cisl‘Politiche per la famiglia’ è spesso un artificio retorico che cela ilnulla. Si potrebbe partire, ad esempio, costruendo un’adeguata rete di serviziper l’infanzia su tutto il territorio nazionale, che in tanti casi, oltre adessere nel complesso troppo onerosa per le famiglie, è assolutamenteinsufficiente. Oggi unicamente a un bambino su quattro viene garantito un postoall’asilo nido pubblico peraltro con fortissime disparità e diseguaglianze territoriali”.

“Ciò non significa certo dimenticare l’assillante problema dellaprevidenza e la questione migratoria. Le risposte che noi cerchiamo dallapolitica non possono più essere intonate al ‘tanto peggio per i fatti’ nèancorate a gretti interessi di bottega” ha concluso il SegretarioGenerale Scaccabarozzi.

IN ALLEGATO LA SCHEDA INFORMATICA SUI CONGEDI PARENTALI PREPARATA DALLA CISL

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Domenica, 21 Agosto 2022 14:24

MELONI E LA FIAMMA TRICOLORE DEL MSI

Quella che c'è andata giù più dura è probabilmente la cantante (da sempre un po' "sopra le righe") Loredana Bertè, rivolgendosi così alla fondatrice di Fratelli d'Italia: "Signora Meloni, dunque, quando una senatrice come Liliana Segre chiede che sia cancellata dal suo logo quella fiamma che ricorda chiaramente il fascismo e le sue conseguenze, lei la rimuove e basta, senza arrampicarsi sugli specchi con scuse improbabili. Lei la rimuove, ha capito? Mi sembra il minimo per il rispetto che si deve a una signora che ha passato quello che ha passato. ..Si vergogni, signora Meloni."

Meloni a quanto sembra invece non intende rimuoverla assolutamente. Ma da che cosa nasce quella fiamma ? Era il simbolo del Movimento Sociale Italiano, il Partito di estrema destra fondato dai sopravvissuti al Fascismo già nel Dicembre del 1946.
Si chiamava Sociale, rifacendosi alle "dottrine della Socializzazione", cioè quelle presunte "mine politiche" che Mussolini avrebbe voluto lasciare in eredità alla nuova Italia post-fascista una volta compreso che non aveva più scampo.

La Repubblica Sociale Italiana, altresì detta di Salò, proprio il 20 aprile 1945 aveva pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" le cosiddette Leggi sulla Socializzazione, che comprendevano la nazionalizzazione di gran parte delle fabbriche (quelle sopra i 100 operai), la compartecipazione degli operai alla gestione e ai redditi delle industrie.
Un progetto rimasto naturalmente sulal carta, ma sul quale Mussolini insisteva fin dal 1944 (Congresso di Verona) nel tentativo un po' goffo di "portare il Partito Fascista Repubblicano più a Sinistra del PCI" e di ingraziarsi gli operai, ma naturalmente era ormai troppo tardi.

Molto in sintesi dopo la fine della "guerra civile", e dopo il 25 aprile, ai Fascisti sopravvissuti rimanevano tre alternative:

1) Farsi uccidere dai Partigiani, in quanto responsabili di "crimini di guerra" (torture, fucilazioni  di partigiani ecc.) a volte dopo una sentenza di un improvvisato "Tribunale del Popolo" (vi partecipò anche l'introbiese Mario Cerati) ma più spesso anche senza. Il Generale  Alexander, subito dopo il 25 aprile, aveva dato ai Partigiani "tre giorni di tempo per fare pulizia" dei Fascisti troppo compromessi. Questi tre giorni, come hanno purtroppo hanno dimostrato le opere di Giampaolo Pansa ("Il Sangue dei Vinti") sono diventati praticamente due anni, fino al 1947, con l'Amnistia di Togliatti.

2) Consegnarsi agli Americani (non certo ai Partigiani) come fece il furbo Maresciallo Rodolfo Graziani, comandante in capo dell'Esercito RSI, che si fece catturare dagli Alleati a Mandello: con le stragi che aveva ordinato in Etiopia e in Libia,negli anni '30, ancora prima della II Guerra Mondiale, lui sì che era un vero "criminale di Guerra" !
La speranza (andata a buon fine) di questi era quella di passare qualche mese nel Campo di concentramento di Coltano, vicino a Pisa, allestito dagli Americani, ma che nel 1946-47 ospitò fino a 32.000 fascisti provenienti da tutta Italia (vi passarono tra gli altri personaggi diventati poi celebri come Raimondo Vianello, Walter Chiari, Enrico Ameri e persino Dario Fo) per poi tornare liberi dopo pochi mesi, come infatti avvenne.

3) Scappare, andare in esilio, oppure nascondersi come fece Giorgio Almirante, il quale passò quasi due anni al chiuso di un vagone merci ferroviario (come quelli che fino a qualche anno prima avevano portato gli Ebrei dal Binario 21 di Milano ad Auschwitz), assistito solo da Donna Assunta, fino al 1947.

Il 1947 fu l'anno decisivo: ritrovatisi gli ex "camerati" in stato di libertà, nacque già nel Dicembre 1946 il Partito, anzi "Movimento", che raccoglieva reduci e nostalgici del "glorioso Ventennio" (De Marsanich, Romualdi e altri).
Che ruolo aveva la "fiamma tricolore" nel logo dell'MSI ? In realtà le interpretazioni erano già variabili all'epoca: dalla fiammella che stava accesa sulla tomba del "Duce" a Predappio, all'idea di una "fiamma " nazionalista che mai si sarebbe spenta , in quello che il Duce immaginava avrebbe dovuto essere "il Secolo del Fascismo".

Insomma, le ipotesi sono diverse: il fatto però che la Meloni voglia tenere nel suo simbolo un elemento così controverso e marcatamente "nostalgico" non è un buon viatico per la sua nuova carriera politica, che anche lei si sta immaginando. E' in ogni caso un simbolo legato a un passato a dir poco ambiguo e molto torbido. Avrebbe fatto meglio a liberarsene e a togliere così ogni velo di ambiguità ai suoi progetti politici.
Segua un bel consiglio, signora Meloni: dia retta, per una volta, alla "signora" Bertè !

 

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Domenica, 21 Agosto 2022 09:02

Anche l'Arcivescovo Delpini a Chiarino di Premana

"Si può spegnere anche la vivacità di una comunità, non solo la storia delle persone.
Come dicevo all'inizio Premana per me rappresenta un luogo dove vengo sempre volentieri e sempre ho qualcosa da imparare, però anche a Premana, anche nella nostra vita quotidiana, anche nel luogo in cui noi abitiamo (...), anche là ci può essere una comunità che si spegne, che si affatica (...).
Talvolta può succedere che non siamo tutto nella luce, però Gesù ci dà la possibilità la grazia, anzi ci rivolge l'invito ad essere come gente che è di fronte alla lampada che da luce e perciò si avvolge tutto nella luce".
Dalle parole che il nostro Arcivescovo Mario ci ha lasciato mercoledi scorso durante la Santa Messa in Chiarino


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Domenica, 21 Agosto 2022 08:54

Guardia Medica chiusa Domenica 21/08

““ Viviamo in una società in cui uno scrittore viene aggredito e rischia la vita per le idee e convinzioni scritte in un libro pubblicato trenta anni fa;
Una società in cui, ancora purtroppo, destano più scalpore due ragazzi o ragazze dello stesso sesso che si baciano in pubblico piuttosto che un uomo violento con la propria moglie o compagna;
Una società in cui un influencer diventa ricco e famoso con qualche foto e due parole raffazzonate di commento mentre i suoi insegnanti che hanno dedicato la propria vita alla crescita culturale ed educativa di centinaia di studenti, si devono impegnare per vivere dignitosamente con lo scarni stipendio che prendono.
Viviamo in una società, la nostra occidentale, libera forse ma ancora molto lontana dall’essere equa e giusta.
Proprio per questo il nostro Servizio è così prezioso. Contribuiamo con il nostro agire ad alleviare sofferenze e difficoltà di persone che hanno bisogno di aiuto. Ma ancor prima e ancora più importante, siamo “exempla”, esempi cioè di eticità per la nostra società che vogliamo cresca e migliori sempre più.
Un sereno ferragosto a tutte le volontarie, volontari, dipendenti e amici delle Associazioni ANPAS Lombardia. Grazie!”
Luca Puleo - Il Presidente

Si informa la popolazione 
Il numero verde 116117 è attivo ☎️
(Sabato e Domenica 21 agosto la postazione di Introbio di Guardia Medica sarà chiusa per l'impossibilità di reperire unMedico di Base)
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