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Domenica, 17 Ottobre 2021 07:51

Anche il Sindaco di Primaluna per una lista di Centro alle Elezioni Provinciali

Consiglieri e assessori (compreso il neo-assessore di Morterone Claudio Baruffaldi) di tutti i Comuni della Provincia di Lecco andranno alle urne il prossimo 18 dicembre, per il rinnovo dell`ente di Villa Locatelli. Alcuni di questi, simpatizzanti o iscritti a Italia Viva, hanno inviato una lunga lettera ai giornali per promuovere la nascita di un polo di centro alle elezioni, invito prontamente raccolto da Appello per Lecco , dai calendiani di XAgire, e da altre Liste Civiche.

Un documento programmatico per annunciare che Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, Giuseppe Conti, sindaco di Garlate, Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate, Stefano Motta, sindaco di Calco, e Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, faranno squadra al prossimo rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco, anche se non hanno espresso per ora il nome dii un candidato unico alla successione di Claudio Usuelli.

Il documento comune “intende cercare di porre alcuni punti programmatici che riteniamo decisivi quali riferimento per il confronto che si è aperto in vista del rinnovo del Consiglio Provinciale del prossimo 18 dicembre. Non prefiguriamo liste o candidature, ma ci sembra importante come amministratori locali lecchesi richiamare alla necessità che il nuovo Consiglio Provinciale abbia chiara la necessità di porre quale obiettivo irrinunciabile il rafforzamento dell'identità del nostro territorio attraverso il perseguimento di punti programmatici concreti che possano essere gli assi portanti del suo futuro”.
Premessa

Siamo un gruppo di amministratori locali che si riconoscono in sensibilità/esperienze politiche e provenienze territoriali diverse, ma crediamo convintamente che le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco che si terranno il prossimo 18 dicembre, dopo la recente tornata delle elezioni comunali di inizio ottobre, siano un’occasione preziosa da non perdere per rafforzare il nostro territorio nelle sfide che lo attendono, soprattutto in questa fase post-pandemica.

Francamente non ci appassionano analisi di “nuovi pesi” di questo e quest’altro schieramento dopo le elezioni, che hanno confermato spesso amalgama di provenienze diverse che però condividono un progetto territoriale specifico. Semmai deve interpellare tutti l’arretramento partecipativo dei cittadini e anche l’ente Provincia, al di là del venir meno dell’elezione diretta, è chiamata a rinnovare il suo ruolo. Veniamo da anni nei quali in nome di un efficientamento della spesa e dell’esasperazione di alleanze “a prescindere” sono state fatte aggregazioni forzate, a volte innaturali: la gestione dei trasporti pubblici con Varese e Como, la sanità con Monza (così come l’UTR l’ufficio territoriale di Regione), la gestione del patrimonio edilizio pubblico e le tematiche della casa con Bergamo e Sondrio, la Camera di commercio con Como. Non da meno associazioni sindacali ed imprenditoriali, in questa sorta di “liberi tutti”, hanno in parte seguito questa strada dando vita a vaste aggregazioni che hanno potenziato la loro capacità di lobby a livello regionale e nazionale, ma hanno oggettivamente indebolito la capacità del nostro territorio di fare squadra.

Oltre alla istituzione Provincia fanno eccezione a questa deriva di aggregazioni, almeno per ora, gli organismi territoriali dello Stato e dell’amministrazione della Giustizia, così come, per il decisivo impegno trasversale dei Comuni, le due società totalmente pubbliche SILEA e LRH che curano beni comuni essenziali quali la gestione del ciclo dei rifiuti e del servizio idrico. E altresì l’associazione UNIVERLECCO, che raduna enti pubblici e privati a sostegno della ricerca nel nostro territorio, mentre nel no profit si registra come fattore positivo e dinamico, tra le altre, l’attività della Fondazione Comunitaria, che ha da sempre affiancato azioni di coesione sociale ai progetti istituzionali della nuova Provincia ed ha negli ultimi anni ulteriormente rafforzato dialogo e progettualità condivise con i Comuni.
Il ruolo della Provincia

In questo scenario il rinnovo dei vertici provinciali è una importante occasione per ridare slancio ad un ente che, pur con elezioni di secondo livello, ha un rapporto diretto con le comunità territoriali: il fatto stesso che ogni consigliere comunale nel momento in cui vota porta in ”dote”, cioè rappresenta, una percentuale di cittadini del suo comune ( in relazione al numero di abitanti e dei voti presi alle elezioni comunali ha un “peso” ) dovrebbe stimolare la più ampia partecipazione al voto ed è questo un primo appello che vorremmo fare ai nostri colleghi: l’astensione significa anche privare i cittadini di rappresentatività, perché si è eletti in Comune anche per concorrere a governare la Provincia.

In secondo luogo, dopo la riforma incompiuta che ha tagliato fondi e confuso competenze, recentemente, oltre all’abbandono di progetti di aggregazione di Province, c’è stata una maggiore chiarezza di ruolo ed il ripristino parziale di finanziamenti. Occorre non sprecare allora questa opportunità di avere fondi specifici legati alla nuova programmazione 2021/2027 dell’UE, al Piano nazionale ripartenza e resilienza ,ai fondi nazionali e regionali post pandemia e legati alle Olimpiadi invernali 2026 e non ultimo valorizzare e mettere a sistema le risorse (economiche, progettuali, di capitale umano) generate nei nostri territori da istituzioni, imprenditori, mondi associativi, enti formativi e di ricerca ( basti pensare alle eccellenze, in questo ultimo campo, rappresentate da Politecnico e CNR di Lecco, IRCCS La nostra Famiglia di Bosisio Parini e Valduce di Costamasnaga, INRCA di Casatenovo e Osservatorio astronomico di Merate ).

Ma c’è una ulteriore condizione che secondo noi occorre garantire come contesto alle elezioni e cioè che le forze politiche(in particolare) e le liste comunali (in gran parte civiche) non vedano queste come occasione di potere ( agganciarsi a questo o a quest’altro filotto partitico per qualche ritorno…) o di “regolamento di conti “ tra di esse ma concorrano, nella ovvia competizione elettorale, a rafforzare competenze ed operatività dell’ente : da riconoscere, quest’ultimo, sempre più come “Casa dei Comuni” in una dimensione concreta, non come vuota retorica. Casa nella quale tutti si riconoscano, anche elaborando un’idea di sviluppo territoriale quanto mai urgente, per evitare di essere compressi tra il capoluogo metropolitano diffuso ed il rischio di autoreferenzialità della Valtellina.

Crediamo infatti ci sia ancora una sfida da vincere per la nostra come altre fasce pedemontane contigue della nostra Regione, che hanno grandi opportunità di sviluppo da conseguire con un nuovo e più deciso equilibrio ambientale non solo aggiornando la propria tradizione manifatturiera ma aprendosi agli spazi offerti da terziario, turismo, agricoltura, tutela e promozione fruibilità percorsi naturalistici.

La riaffermazione della necessità di autonomia e di identità specifica della provincia di Lecco è ancora più marcata al pari di quelle di altre Province giovani come la nostra, che hanno inopinatamente visto essere messo in discussione il proprio ruolo a pochi anni dall’istituzione.
Qualche punto programmatico

Non può esserci una rinnovata voglia di autonomia e di identità specifica della Provincia di Lecco senza individuare qualche profilo programmatico, per fare in modo che l’ente non sia percepito come “sopportato” se non “abusivo” ma un partner essenziale dei comuni e dei soggetti territoriali per obiettivi di larga scala. Cerchiamo qui di individuare alcuni dei nodi programmatici che vorremmo condividere e sui quali confrontarci nei mesi di avvicinamento alle elezioni.

Il completamento delle infrastrutture, sia di competenza diretta che di altri livelli istituzioni e operativi (ANAS e Gruppo Ferrovie in primis) resta una priorità ,a partire dalla Lecco-Bergamo ,dalla riqualificazione della SS36 e una rinnovata attenzione alle infrastrutture Ferroviarie .

Ma assieme alle "grandi" opere, legate ai finanziamenti e/o al traino degli eventi nazionali (Olimpiadi, opere iniziate) è necessario riprendere la manutenzione ordinaria programmate delle arterie di competenza e orientare il ruolo della Provincia anche a sostegno di quelle opere individuate dai Comuni, o che sono dentro il PTCP e che spesso possono fare la differenza. Ad esempio, il potenziamento del Ponte Manzoni tra Lecco e Pescate, le opere individuate dai Comuni quali miglioramento delle aste viabili più trafficate, la priorità del traffico ferroviario e della riqualificazione delle strutture di sostegno dello stesso in particolare delle stazioni (parcheggi, collegamenti via terra, interventi edilizi, investimenti decisi sulla tratta del Besanino quale dorsale briantea su ferro). Riprendere con forza il progetto di ciclabile da NORD a sud cd “Brezza”, con le connessioni con le diramazioni locali.

E’ essenziale ridare centralità alla manutenzione delle strade, anche tornando a ricostruire una organizzazione che veda il ritorno degli "operatori manutentivi " provinciali su base circondariale e rendendo definitivo il raccordo con Silea per gli interventi contro l'abbandono dei rifiuti e per un migliore decoro di quei "non luoghi" che sono le strade, sulle quali però trascorriamo un bel po' della nostra vita.

Occorre rilanciare il ruolo della Provincia quale Ente programmatore e regolatore: il PTCP, oltre che aggiornato alle nuove disposizioni normative e alle sensibilità orientate marcatamente alla sostenibilità va completato da piani di settore sulle questioni nodali e in particolare dal PTCP "verde" come componente essenziale e qualificante del territorio sulle tematiche delle infrastrutture verdi, della pedemontana ciclopedonale, dei "cammini" e del turismo lento legato alle bellezze ed ai luoghi da valorizzare e quindi da difendere come motori dell'economia "verde" individuando anche le necessarie connessioni ed infrastrutture che uniscano i cammini collinari e di montagna con quelli fluviali e lacustri. In questo senso uno degli obiettivi da perseguire è quella di un parco regionale "lecchese" che unisca Curone e Barro attraverso la dorsale di San Genesio e del Monte di Brianza che ora è in una fase confusa e dispersiva.

In questo senso si delinea per la Provincia un ruolo propulsore e coordinatore per l'economia legata all'ambiente e quindi al turismo di prossimità e sulla quale dovrebbero andare molti investimenti in futuro.

Ancora, sul tema dell’edilizia scolastica è fondamentale dare attuazione al piano straordinario di manutenzione e miglioramento qualitativo degli ambienti anche attingendo alle risorse straordinarie dei piani nazionali e regionali, a partire dal PNRR, con attenzione anche all’efficientamento energetico ed alla digitalizzazione degli edifici.

Sul tema offerta formativa occorre consolidare il rapporto con il nostro tessuto produttivo, e rilanciare la scuola di Casargo, attivando anche corsi di studio dell’obbligo e di qualifica per dotare il circondario della Valsassina di una opportunità di formazione qualificata.

Sarà poi da valutare inoltre l’attivazione in Brianza di un corso di studi specificatamente dedicato all’agricoltura (sia estensiva che di montagna), alle manutenzioni e promozione di piste ciclabili, sentieri di montagna e trekking, percorsi naturalistici, al turismo ambientale in particolare.

Vanno rafforzate infine le competenze ed i servizi a sostegno tecnico dei comuni, sia per appalti, assunzioni, servizio europeo per bandi e finanziamenti UE ecc.

I servizi all’impiego andranno ripensati, abbandonando se possibile il modello “navigator” a favore di quello Lecchese e Lombardo, fortemente ancorato ad un rapporto con le scuole ed i centri di formazione professionale e Universitaria.

Per lavorare in questa direzione la Provincia andrà "ristrutturata" perché ora ha sì una serie di uffici e competenze ma scoordinate tra loro, che invece andranno riaccorpate per progetti e obiettivi.
Conclusioni

Queste sono alcune nostre considerazioni che poniamo all’attenzione degli amministratori comunali e delle forze politiche del territorio. Sono gradite adesioni di coloro che si riconoscono in questo documento, così come saranno gradite anche osservazioni, proposte di integrazioni, critiche.

I sottoscrittori, quelli attuali e quelli che si vorranno aggiungere, decideranno insieme le azioni da programmare perché queste proposte possano venir attuate dal prossimo Consiglio Provinciale.

13 ottobre 2021

Mauro Artusi, sindaco di Primaluna
Giuseppe Conti, sindaco di Garlate
Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate
Stefano Motta, sindaco di Calco,
Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera

 

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Domenica, 17 Ottobre 2021 07:19

UN RICORDO DEI RASTRELLAMENTI NAZI FASCISTI A INTROBIO

77° ANNIVERSARIO DEL RASTRELLAMENTO
NAZI-FASCISTA DEL 1944
Venerdi 15 ottobre 2021 ALLE ORE 11.00
PRESSO IL CIMITERO DI INTROBIO
una delegazione dell’ ANPI Provinciale di Lecco e della Valsassina unitamente alle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio hanno ricordato il sacrifico dei partigiani fucilati il 15 ottobre 1944 e degli altri caduti durante quel drammatico autunno.

La stele situata davanti al cimitero di Introbio si trova nel luogo dove sono stati fucilati sei partigiani nell’ ottobre 1944, sulla lapide sono riportati anche i caduti sulla Grigna e in Biandino sempre nel 1944.
Fu un periodo durissimo per Introbio, occupato presso l`antica Villa Serena da un forte presidio di Ss italiane e tedesche.
Il 5 ottobre 1944 Introbio veniva dichiarata “zona di guerra” sottoposta alla legge marziale.

Scattavano le azioni di rastrellamento della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e dei Tedeschi sui monti, con l’incendio dei fienili, baite, rifugi e della stessa chiesetta della Madonna di Biandino. Sei partigiani venivano fucilati nel pomeriggio del 15 ottobre presso il cimitero di Introbio.
Fra i fucilati c’era Carlo Besana classe 1920, di Barzanò.

Era il fratello di Guerino Besana, classe 1918, catturato qualche giorno prima nella zona di Biandino, quando i reparti nazifascisti sono saliti sui sentieri per snidare i nuclei partigiani della Brigata 55 Rosselli, successivamente riuscita a fuggire in Svizzera grazie a una faticosa fuga dalla Val Gerola e Morbegno.

La cerimonia, alla presenza di alcune classi della Scuola Elementare di Introbio, ha visto gli interventi di Giuseppe Amanti, segretario Anpi Valsassina, che ha ricordato i valsassinesi deceduti nei campi di concentramento nazisti, di Enrico Avagnina, segretario Anpi di Lecco, e del Sindaco di Introbio Adriano Airoldi.

(immagine d`archivio)

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Sabato, 16 Ottobre 2021 18:51

INAUGURATO OGGI IL SINTETICO DI CORTENOVA

in Sport

Si è tornati finalmente a giocare questo pomeriggio a Cortenova ed è stata disputata la prima partita sul nuovo campo sintetico messo a disposizione della società gialloblù dall'amministrazione comunale che ha investito nel progetto oltre 500.000 euro.

I lavori di contorno non sono ancora terminati, ma il terreno di gioco ha ricevuto l'omologazione provvisoria e quindi ha potuto ospitare la prima partita che, per la cronaca, ha visto la Bellagina juniores sconfiggere i pari età valsassinesi per 2 -1. 

Nelle prossime settimane verrà spostata una panchina e posato il tappeto verde sulle aree perimetrali. I lavori riguarderanno anche la zona spogliatoi dove verranno posati degli autobloccanti.

Domani appuntamento con la Prima Categoria: i ragazzi guidati da Antonio Selva se la vedranno con l'Albosaggia Ponchiera (inizio ore 15.30).

Qui sotto altre due immagini scattate oggi pomeriggio al "Todeschini".

cortbellcortbell1

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Sabato, 16 Ottobre 2021 18:12

INAUGURATA LA RASSEGNA ORIENTALAMENTE

Inaugurata Sabato mattina la manifestazione dedicata alle scuole di tutta la Provincia "Orientalamente", una iniziativa che negli anni scorsi, prima del Covid , si teneva normalmente presso il Monastero del Lavello di Calolziocorte, mentre quest`anno, come ha detto il Presidente della Confindustria Lorenzo Riva, " si e` preferito valorizzare questo bellissimo paesaggio della Valsassina".

La rassegna si estende per buona parte del pianoro occupato dalla Comunita` Montana: dagli interni di Villa Merlo, dove sono posizionati gli stand dedicati alle singole aree tematica (Linguistico, Economia Aziendale, industriale, Grafico e Artistico, in tutto 14 aree) , che proseguono in quello che tradizionalmente e` lo spazio Ristorante della Sagra (e dove si sono svolte le vaccinazioni fino a Luglio) piu` ampi tendoni all`esterno dedicati al buffet, preparato dal CPIA di Casargo, e utilizzati dalle organizzazioni aziendali che hanno partecipato (Confindustria, Confartigianato, CNA ecc.).

Mentre moltissimi alunni di Terza Media frequentavano i padiglioni, in cui erano posizionati insegnanti delle Superiori (tra i fotografati la Vice Preside del "Parini", Ambrogina Maggi, e il Vice Preside del "Fiocchi" di Lecco, Andrea Rondinelli) pronti a illustrare le proprie scuole ai ragazzi, con anche molti genitori venuti a curiosare, si e` tenuta in Comunita` Montana una breve presentazione della rassegna.

"La iniziativa di Orientalamente era rimasta ferma da alcuni anni - ha detto il consigliere provinciale delegato alla Scuola Felice Rocca - non solo a causa del Covid, ma quest`anno abbiamo pensato di ripartire anche per ridare un`opportunita` agli studenti che hanno molto sofferto a causa della Didattica a Distanza. Abbiamo visto poi un entusiasmo davvero contagioso: hanno aderito all`iniziativa circa l`80% delle Scuole Medie della Provincia, che si sono organizzate con i Pullman per inviare qui i loro studenti, e la quasi totalita` delle Scuole Superiori".

Molti i ragazzi a fare da ciceroni "accoglitori": utilizzati per i controlli del green pass all`ingresso, per dare informazioni ai visitatori o anche, come gli studenti dell`ICS di Cremeno, per guidare le visite al Museo della Fornace accanto alla Comunita` Montana.

"L`obiettivo della manifestazione pero` - ci ha detto il Dirigente provinciale Roberto Panzeri - non e` quello di presentare le singole scuole a chi prosegua dopo la Terza Media , cosa per la quale esistono gli "Open Days" organizzati singolarmente da ogni Scuola, ma quello di presentare le "aree tematiche" , cioe` i vari settori in cui le nostre scuole eccellono, e che danno serie prospettive di lavoro e di carriera."

Si spera infatti che, quando a Gennaio si apriranno i termini per le iscrizioni, i genitori non si ricordino soltanto dell`esistenza del Liceo Classico o Scientifico (che in realta` oggi non danno tante garanzie di trovare un posto di lavoro adeguato agli studi fatti) ma anche di tanti Istituti Tecnici del territorio che sono di ottimo livello, come ha ricordato lo stesso Rocca.

"Il mondo del lavoro vi aspetta a braccia aperte, ragazzi - ha concluso Lorenzo Riva - l`importante e` avere sempre curiosita` e voglia di apprendere !"
La rassegna rimarra` aperta fino a Sabato prossimo 23 Ottobre

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Sabato, 16 Ottobre 2021 12:10

BUONE NOTIZIE DAL B.I.M.: 7.850.000 EURO SUBITO E 1.090.000 DAL 2022

Nel Direttivo BIM Lago di Como del 13 ottobre è stato preso atto dell’accordo raggiunto la settimana scorsa con il BIM Bergamo in relazione alla suddivisione dei sovracanoni che fanno riferimento alla Legge 228/2012.

L’accordo prevede che, al momento della sottoscrizione della convenzione tra i due Consorzi, il BIM Lago di Como beneficerà di 7.850.000 Euro che verranno poi messi a disposizione dei Comuni che fanno parte del Consorzio.

Le modalità di distribuzione dei fondi verranno decise nel Direttivo in programma sabato 23 ottobre, così da portare la proposta nell’Assemblea Generale prevista per mercoledì 27 ottobre alle 19 a Palazzo Gallio.

Inoltre l’accordo tra il BIM Como e il BIM Bergamo prevede che dal 2022 il BIM Como beneficerà di ulteriori 1.090.000 Euro all’anno da ridistribuire poi al territorio.

Grazie ai membri del Consiglio Direttivo Carlo Signorelli (vice Presidente-Perledo), Cristina Bartesaghi (Abbadia Lariana) Giovanni Botta (Tremezzina), Gianni Redenti (Tavernerio) che hanno lavorato con me in questi mesi per raggiungere questo importantissimo risultato.

Un grazie particolare al Segretario del Consorzio, Dott. Giovanni De Lorenzi, e alla responsabile di segreteria Alessandra Poncia, per la professionalità, l’impegno e l’attenzione che ogni giorno mettono al servizio del nostro Consorzio e del territorio.

Michele Spaggiari, presidente del BIM Lago di Como, Brembo e Serio.

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Sabato, 16 Ottobre 2021 07:31

PFIZER, GULISANO E IL VACCINO DEI MIRACOLI

Il 27 settembre scorso, una nota di Pfizer, produttore del famoso vaccino mRNA Comirnaty, annunciava che la scadenza del preparato, se correttamente conservato, viene prorogata da 6 a 9 mesi. E tra i più attenti esponenti del complottismo nostrano è nato subito il sospetto (ovviamente cristallizzato in certezza) che si tratti di un “trucco” di Pfizer per impedire che finiscano nella spazzatura decine di migliaia di dosi di vaccino giunte a scadenza. Anche il dottor Paolo Gulisano, medico specialista lecchese piuttosto noto negli ambienti no vax e nelle frange più oltranziste dell’integralismo catto-cattolico, ne è graniticamente convinto.

E lo dice. E lo scrive a chiare lettere consentendo ai lettori di assistere al tanto miracoloso quanto paradossale evento in base al quale un’affermazione indubitabilmente vera è anche contestualmente e clamorosamente falsa. Gulisano però, grande esperto di miracoli e magia come dimostrano i suoi famosi saggi sull’universo tolkienano e sul mondo fantasy di Narnia, non si tira indietro e spara a zero su Pfizer e (ma solo implicitamente) Big pharma. Riportiamo fedelmente dal blog del dott. Gulisano e dal sito la Nuova Bussola quotidiana: “È la prima volta che a un farmaco viene allungata di tre mesi la data di scadenza. Ma è successo col vaccino Pfizer. Eppure la data di scadenza dei medicinali è proposta dalla ditta ed è autorizzata da AIFA o EMA in base a studi di stabilità condotti su ogni farmaco.”

Così, con questa clamorosa rivelazione, peraltro incontestabile, il dott. Gulisano grida allo scandalo. E riesce nell’impresa di trasformare una serie di affermazioni assolutamente vere in una mezza verità. Anzi, in una bugia. Un vero miracolo facilitato forse dalla assidua e pluriennale frequentazione dei microfoni di Radio Mater, che contende il primato dell’iperconfessionalità a Radio Maria, le cui frequenze celesti diffondono, urbi et orbi, il pensiero (?) di padre Livio Vanzaga. Ma il medico lecchese esperto di cultura celtica (sì, Gulisano scrive anche saggi su questo tema) non si ferma e si chiede se esistano “nuove evidenze scientifiche” che giustifichino l’allungamento della vita del vaccino. Decisione definita “inaudita nella storia della farmacologia.”

Dettata forse da abietti motivi tesi ad evitare “al Generale Figliuolo e al Ministro Speranza la situazione imbarazzante di chi dovrebbe giustificare ai contribuenti italiani perché sono state sprecate ingenti risorse per dosi in eccedenza e per vaccini della cui scadenza non si è tenuto debitamente conto nella programmazione della campagna.” Gulisano dixit. Ovviamente noi, da coscienziosi miscredenti, abbiamo tentato di portare a termine un’operazione di fact checking e abbiamo scoperto il segreto del paradosso di cui abbiamo parlato all’inizio: una verità che, rivelata in modo incompleto, si trasforma da mezza verità in bugia.

La verità (sacrosanta) consiste nel fatto che la proroga sulla scadenza del vaccino è reale. Su questo non ci sono dubbi. Ma, come si vedrà, Speranza e l’alpino gen. Figliuolo non hanno alcun ruolo nella “proroga”. È accaduto che nel giugno scorso I medici israeliani avevano chiesto a Pfizer l’autorizzazione ad utilizzare il vaccino oltre i tempi previsti. E la casa statunitense aveva pronunciato un categorico no perché non disponeva di sufficienti informazioni sulla stabilità del prodotto dopo la data di scadenza. Si tratta di un evento davvero miracoloso e altrettanto miracolosamente sfuggito all’occhiuta attenzione del dott. Gulisano: un membro influente di Big pharma che rinuncia volontariamente a prolungare d’ufficio la vita del suo prodotto e a un guadagno sicuro.

Ma dopo due mesi di ulteriori osservazioni quei dati sono stati raccolti ed è stata appurata la stabilità del prodotto vaccinale dopo la durata prevista, purché si rispettino le corrette procedure di conservazione. In tal modo è oggi possibile stabilire, sulla base di dati concreti, la validità del vaccino che può essere impiegato per ulteriori tre mesi dopo la prima data di scadenza fissata sulla base di stime prudenziali relative, anche, alle caratteristiche di altri vaccini.

Tant’è vero che già il 23 agosto la Food and drug administration americana aveva dato il via libera all’aggiornamento dei termini di scadenza per Comirnaty. Via libera accolto in seguito (23 settembre) anche dall’Agenzia europea del farmaco e formalmente inserito nella sezione 6.3 del foglietto illustrativo del vaccino. (https://www.ema.europa.eu/en/documents/procedural-steps-after/comirnaty-epar-procedural-steps-taken-scientific-information-after-authorisation_en.pdf

Il 27 settembre Pfizer ha diffuso l’informazione ai Paesi europei e l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha accolto l’indicazione https://www.aifa.gov.it/-/estensione-del-periodo-di-validit%C3%A0-di-comirnaty-flaconcino-chiuso-
Le disposizioni aggiornate verranno inserite nel foglietto illustrativo delle nuove produzioni di Comirnaty. Ad ogni modo, qualunque sia la data di produzione e di scadenza riportata sulle confezioni del vaccino di Pfizer, la vita utile del prodotto viene spostata in avanti di 3 mesi.

Le osservazioni riguardanti la stabilità del vaccino si sono comunque protratte per 9 mesi dalla data di commercializzazione e, come lo stesso dott. Gulisano correttamente spiega, sono regolate “da linee guida internazionali” e impiegano metodologie standard e protocolli rigorosi. E durante il tempo di osservazione cui è stato sottoposto il farmaco, nessuna alterazione nella stabilità del composto è stata rilevata. La decisione di prolungarne la scadenza è dunque basata su dati reali non su ipotesi stratte o asservite a qualche oscuro interesse di bottega. A dimostrazione che le bugie (come le mezze verità) hanno le gambe corte. Cortissime.

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Sabato, 16 Ottobre 2021 07:09

A CALOLZIO VIETATO ABBATTERE LA VECCHIA SCUOLA ELEMENTARE

Il Ministero per i Beni Culturali vieta al Comune di abbattere la ex scuola elementare

“Il complesso scolastico rappresenta uno degli esempi di pregio dell’architettura italiana dei primi decenni del XX secolo e uno dei lavori principali di un importante gruppo di progettisti del panorama italiano del secondo Dopoguerra, riconoscibile come espressione di una più ampia ricerca che coinvolge la cultura architettonica nazionale e internazionale, per la sua originalità, elevata qualità, anche rivolta a un suo possibile uso innovativo a livello tipologico e dell’applicazione delle tecnologie costruttive”.

Questa è la motivazione addotta dal Decreto del Ministero dei Beni Culturali, a fronte del ricorso del Comune verso il precedente vincolo emesso dalla Soprintendenza alle Belle Arti il 28 aprile scorso.

Noi di CAMBIA CALOLZIO ci siamo spesi per il recupero di questo fabbricato, fotografato su 600 riviste di architettura, e che la LEGA voleva abbattere spendendo oltre trecentomila euro di soldi pubblici. Ora, dopo la Sovrintendenza alle Belle Arti, anche il Ministero per i Beni Culturali ha sancito con motivata forza che la ex scuola elementare non va abbattuta, ma riqualificata.

Il recupero di questa scuola deve essere colta come una importante opportunità per una “progettazione collettiva e partecipata con tutti i cittadini” .

Per questo proponiamo all’amministrazione comunale di attivare un “concorso di idee” aperto alle Associazioni-agli ordini professionali di ingegneri,architetti, geometri- alle scuole- ai singoli cittadini e quant’altri, per contribuire a dare una seconda vita a questo edificio; con l’impegno poi di sottoporre pubblicamente ai cittadini, per una eventuale selezione, le proposte del “concorso di idee” (così come ha fatto recentemente la Fondazione Comunitaria Lecchese per la riqualificazione dell’Officina Badoni).

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Sabato, 16 Ottobre 2021 07:04

Nel Comasco commercio illecito di Moto da Cross

COMMERCIO ILLECITO MOTO DA CROSS: ANCMA PLAUDE ALL’OPERAZIONE DELLA GDF, DUE ARRESTI NEL COMASCO

I costruttori avevano già denunciato uno degli indagati e lanciato una campagna per sensibilizzare gli utenti su acquisti che alimentano frodi tributarie e concorrenza sleale

Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) plaude in un comunicato all’operazione svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco che, dopo una prolungata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha portato oggi all’arresto due cittadini italiani per una frode fiscale legata al commercio di moto da cross. L’indagine è scaturita da una denuncia fatta proprio da alcuni costruttori associati ad ANCMA e in seguito l’associazione aveva lanciato anche una campagna di comunicazione insieme agli stessi protagonisti dell’industria di riferimento (GASGAS, Honda RedMoto, Husqvarna Motorcycles, KTM e Yamaha) per informare gli appassionati sui rischi e le conseguenze giudiziarie derivanti dall’acquisto di motociclette nell’ambito di sistemi opachi e criminosi.

L’iniziativa di ANCMA nasceva per accendere un riflettore sul meccanismo fraudolento che appariva evidente celarsi dietro alle offerte di facile risparmio proposte da alcuni venditori e, soprattutto, per tutelare la rete di vendita ufficiale dalla concorrenza sleale operata da essi. Da quanto emerge infatti dalle indagini, come riporta anche la testata varesenews.it, uno degli indagati, vantando la disponibilità di un’ampia rete societaria, a lui riconducibile, ma di fatto intestata a soggetti prestanome, ha importato dall’estero, tra il 2015 ed il 2020, migliaia di motoveicoli per poi commercializzarli, sul territorio nazionale, in totale evasione delle imposte dovute, secondo gli elementi raccolti dai finanzieri. Un giro d’affari che sarebbe stimato in oltre 15 milioni di euro.

 

Secondo ANCMA, l’impalcatura illecita fatta di artificiose triangolazioni per evadere l’IVA sulla quale si reggerebbe questo fenomeno potrebbe interessare almeno il 20% del mercato di riferimento, che in Italia vale complessivamente più di 30 milioni di euro. Contro la tentazione di un facile risparmio l’invito dei costruttori e dei distributori è quindi quello di rivolgersi sempre alla rete dei concessionari ufficiali presenti sul territorio, dove si trovano serietà, trasparenza e professionalità.

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Sabato, 16 Ottobre 2021 06:54

SOLIDARIETA` PER AMBRA

Non si capisce proprio cosa ci sia di divertente, e tantomeno satirico, nel dare il Tapiro d`oro a una donna tradita e abbandonata dal proprio uomo. Stiamo parlando di "Striscia la Notizia", un programma che non si e` mai distinto per alti livelli culturali, ma che mercoledi scorso ha proprio toccato il fondo : molte e giustamente indignate le reazioni sui Social. L`ex Preside di Savona, Antonio Ricci, stavolta ha proprio "toppato" (come direbbe Pippo Baudo). Forse ha voluto riciclare il motto "anche i ricchi ( e famosi) piangono", ma le disgrazie altrui viste dal buco della serratura e con lo sghignazzo tra i denti sono l`ennesimo episodio di un modo di fare televisione abbastanza vergognoso. Aspettiamo il prossimo Tapiro: a qualche vedova, a una donna che ha perso il lavoro, oppure colpita da qualche disgrazia famigliare ? Staffelli e` sempre pronto : e se succedera` ancora che un`auto gli schiacci il piede a questo punto forse se lo merita pure !

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Venerdì, 15 Ottobre 2021 14:58

ASST Lecco: nuove regole di accesso per visitatori e accompagnatori

 Nei Presidi Ospedalieri, territoriali e nei Pronto Soccorso

Da venerdì 15 ottobre l'accesso degli accompagnatori e dei visitatori dei pazienti alle strutture dell’ASST di Lecco è subordinato al controllo della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass) dal personale addetto all’accoglienza.
L’ASST di Lecco, infatti, recependo i provvedimenti nazionali e regionali emanati in materia, ha ridefinito le modalità di accesso nei suoi Ospedali, nei suoi presidi territoriali e nei suoi Pronto Soccorso di Lecco e Merate.

I visitatori e i caregiver dei pazienti ricoverati nei reparti Covid Free (non Covid) per poter accedervi dovranno essere in possesso della Certificazione Verde Covid-19 in corso di validità e presentarla al momento dell’ingresso.
L’esibizione del documento è valida anche per tutti gli utenti che accedono alla struttura per il ritiro referti di prestazioni sanitarie, che devono prenotare prestazioni e ricoveri e che necessitano di servizi non sanitari (edicola, parrucchiere, banca, Chiesa).

Accesso accompagnatori di pazienti ambulatoriali

Al fine di evitare assembramenti e garantire le condizioni di sicurezza, non è consentito l’accesso e la permanenza degli accompagnatori dei pazienti ambulatoriali all’interno delle strutture ospedaliere/territoriali dell’ASST Lecco e nelle relative sale d’attesa.
Fanno eccezione, nel rispetto delle indicazioni della struttura, solo se muniti di Green Pass in corso di validità:
• gli accompagnatori dei pazienti disabili gravi (ai sensi dell'articolo 3 comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
• gli accompagnatori di pazienti minori;
• gli accompagnatori dei pazienti con definite condizioni cliniche e socioassistenziali di particolare impegno (es. grande anziano non autosufficiente, presenza di barriere linguistiche, etc.).

Accesso accompagnatori di donne in gravidanza / in fase di travaglio

Nel caso di donne in gravidanza che necessitano di prestazioni ambulatoriali è consentito l’accesso ad un accompagnatore, che dovrà esibire la propria Certificazione Verde (Green Pass) per accedere agli ambulatori. Per ragioni di sicurezza non è però consentita la sua permanenza in sala d’attesa.
È consentito l’accesso ad un accompagnatore, in possesso di Green Pass, anche nel caso di donne in gravidanza che necessitano di prestazioni urgenti, donne in fase di travaglio e durante il parto.

Accesso accompagnatori di pazienti in Pronto Soccorso

Presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco e il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate, è possibile l’accesso degli accompagnatori con le medesime modalità previste per il paziente di Pronto Soccorso. Gli accompagnatori devono essere in possesso della Certificazione Verde (Green Pass) e la permanenza nelle sale d’attesa del percorso Covid Free (non Covid) è consentita fino alla massima capienza definita nel rispetto del distanziamento e della sicurezza (paziente + accompagnatore: Lecco tot. 22 persone / Merate tot. 14 persone).

In caso di presenza di un numero di persone superiore a quello consentito, sarà richiesto agli accompagnatori - anche se in possesso di Certificazione Verde (Green Pass) - di lasciare la sala d’attesa poiché sarà data la priorità di permanenza agli accompagnatori:
• del paziente in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità
• del paziente minore
• della donna in gravidanza anche nella fase di travaglio e post-partum
• del paziente con definite condizioni cliniche e socioassistenziali di particolare impegno.
Gli accompagnatori delle categorie sopracitate accedono sempre alla struttura (e all’interno della sala visita) del Pronto Soccorso.
Se non in possesso della Certificazione Verde (Green Pass), dovranno essere sottoposti al tampone antigenico una volta all’interno della sala visita.

Viene ribadito il rispetto delle norme igienico-comportamentali previste: misurazione della temperatura corporea, utilizzo della mascherina chirurgica, frizione delle mani con gel idroalcolico e mantenimento della distanza di almeno un metro dagli altri pazienti, visitatori od operatori.

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