VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 12 Ottobre 2021 13:58

CHIUSA DI NOTTE FINO A GIOVEDI 14/10 LA GALLERIA LECCO-BALLABIO

Per consentire alla Società richiedente di eseguire la manutenzione straordinaria degli impianti di telecomunicazione in galleria Valsassina, la statale 36 racc "Raccordo Lecco - Valsassina", in provincia di Lecco, sarà chiusa al traffico in orario notturno.

Per consentire lo svolgimento dei lavori e garantire la sicurezza degli utenti, la statale resterà chiusa dal km 0,000 al km 9,015, tratto Lecco – Ballabio, nella fascia oraria 22:00 - 05:00 da lunedi 11 ottobre e fino a giovedi 14.

Durante le ore notturne di chiusura della statale il traffico tra Lecco e Ballabio sarà deviato sulla parallela strada provinciale 62.

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Martedì, 12 Ottobre 2021 07:09

UNA MORA BELLA E BUONA

L’essenza vegetale dai delicati fiorellini riprodotti nella foto è molto comune alle nostre latitudini, dalla pianura fino ai 1200/1300 metri di quota. Le sue pungenti e intricatissime colonie si incontrano lungo strade e mulattiere, ai margini dei boschi. Un tempo, le loro acuminate spine proteggevano prati e cascine dall’ingresso di ospiti indesiderati. Oggi a questo scopo si utilizzano soprattutto molto meno romantiche reti metalliche.

Chiunque ne ha viste spesso in campagna sui bordi di fiumi, canali e rogge. Osservando le tenere corolle irte di esili stami che ricordano l’immagine di un puntaspilli, si fatica a riconoscere la pianta che, durante la tarda estate produce frutti succulenti grazie ai quali è possibile preparare gustose marmellate. Insomma, stiamo parlando, se non l’avete già capito, della mora di rovo, frutto ricco di proprietà e di utilizzi non solo culinari, molto simile al lampone, che però cresce a quote superiori alla cui famiglia appartiene. La drupa, il frutto che nella prima fase di maturazione è rossastra, diventa di un bel nero lucido quando giunge a maturazione e contiene numerosi elementi nutritivi: soprattutto vitamina C ma anche magnesio, sodio, rame e così via. Per l’elevato contenuto di acido ascorbico (vitamina C) le more in passato venivano utilizzate contro lo scorbuto.

L’uomo se ne ciba da almeno 2500 anni come dimostra una mummia femminile risalente all’Età del ferro, scoperta in una torbiera nello Jutland, in Danimarca, nel 1835. Nello stomaco furono scoperte tracce di more e di altri cibi. Anche la medicina antica si è occupata a lungo di more di rovo con le cui foglie, frutti e radici, gli antichi greci come i nativi americani, preparavano decotti digestivi che pare fossero anche in grado di alleviare i sintomi della pertosse. Dalle more è possibile ottenere vini e cordiali come accade ancora oggi in alcune regioni della Germania.

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Martedì, 12 Ottobre 2021 07:06

LA COMUNITA` DI VIA GAGGIO ALLA MARCIA PER LA PACE

11 ottobre 2021

In quarantanove persone abbiamo camminato ieri nella Marcia della Pace “Perugia-Assisi” provenienti da Lecco; con noi l’assessore del Comune Emanuele Manzoni e il consigliere Matteo Ripamonti. Bellissimo e determinante il clima e il sostegno reciproco e la volontà raccolta nel motto caro alla scuola di Barbiana e alla Casa sul Pozzo: I Care.

Abbiamo pensato e avuto presenti con noi i tanti amici e amiche che non hanno potuto partecipare.

angelo

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 21:18

GRANDE SUCCESSO PER LA 10^ STAFFETTA DF SPORT SPECIALIST

in Sport

Grande successo e ottima partecipazione per la decima edizione della Staffetta DF Sport Specialist, gara ciclopodistica da pasturo al Bivacco Riva-Girani ai Comolli, sulle pendici del Grignone, promossa dal "patron" Sergio Longoni.

Mattinata nebbiosa ma poi il cielo si è aperto ed ha confortato i partecipanti giunti da diverse provincie.

Dopo lo stop del 2020, è quindi tornata una manifestazione il sui scopo è soprattutto divertirsi tra atleti e organizzatori concorrendo a fare beneficienza.

Qui di seguito le classifiche dei primi classificati per ogni categoria.

Singola maschile

1°  Daniel Antonioli – 54:14,81

2°  Michele Bonacina – 54:34,95
3°  Mattia Beretta – 57:33,27
4°  Davide Trincavelli – 58:15,41

5°  Paolo Riva – 1:00:47,97

Singola Femminile

1° Martina Brambilla – 1:11:14,64

2° Barbara Sangalli – 1:13:23,67

3° Cristina Sonzogni – 1:19:46,97

4° Paola Bonacina – 1:25:07,59

5° Serena Piganzoli – 1:26:49,78

Staffetta Maschile

1° Eros Radaelli – Luca Del pero – 54:51,92

2° Giovanni Dedivittis – Andrea Rota – 55:57,53

3° Giovanni Codeghini – Luca Gandola – 56:34,12

4° Stefano Merelli – Danilo Bosio – 57:22,41

5° Giuseppe Mascheri – Attilio Artusi – 59:31,37

Staffetta femminile

1° Martina Guerrera – Sabrina David – 1:10:53,82

2° Sara Rosa – Irene Arlati – 1:16:08,00

3° Aurora Invernizzi – Angelica Selva – 1:16:37,50

4° Alessandra Panza – Monica Casiraghi – 1:22:38,37

Staffetta mista

1° Stefano Bonaiti – Daniela Gilardi – 1:07:06,48

2° Gabriele Alippi – Patrizia Rusconi – 1:07:31,65

3° Luca Rusconi – Irene Girola – 1:07:43,52

4° Marcello Gianola – Erika Sanelli – 1:09:07,61

5° Filippo Ugolini – Martina Castelnuovo – 1:09:50,64

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 16:29

FA FREDDO. TERMOSIFONI ACCESI DAL 15 OTTOBRE, MA NON PER TUTTI

Fa freddo, e stamattina ce ne siamo accorti.

Meteobarzio dava 2,4° alle 7.29, e stando alle previsioni che raccontano di un fronte freddo proveniente da nord la colonnina di mercurio (per ha ancora un termometro non digitale) potrebbe scendere ancora.

Dalle nostre parti stufe a legna e a pellet sono presenti in moltissime case, ma ci sono ancora tantissime famiglie che per riscaldarsi l'unica possibilità che hanno è quella di accendere il termosifoni e questa semplice operazione è regolata dalla legge.

La Provincia di Lecco (che supervisiona l'utilizzo degli impianti di riscaldamento) ci viene incontro per ricordarci che "in provincia di Lecco, in virtù del fatto che la maggior parte del territorio rientra nella zona climatica E, il funzionamento degli impianti di riscaldamento è consentito dal 15 ottobre al 15 aprile e non può superare le 14 ore al giorno.

La durata giornaliera di attivazione degli impianti deve essere compresa nella fascia oraria 5.00/23.00 e può essere articolata anche in più sezioni.

Tali limitazioni non si applicano agli impianti collocati in zona F (Barzio, Casargo, Cassina, Crandola, Cremeno, Esino Lario, Introzzo di Valvarrone, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Premana, Vendrogno di Bellano).

Al di fuori dei periodi indicati gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria".

Preso atto della comunicazione, se l'avete letta con attenzione avrete senz'altro notato alcune incongruenze per così dire "climatiche".

Per esempio l'altipiano (notoriamente esposto al sole e privo dell'umidità della Pioverna) è inserito nella zona F (cioè quella ritenuta più fredda e all'interno della quale i riscaldamenti possono essere accesi a discrezione), mentre, sempre per esempio, un comune come Cortenova (notoriamente privo di sole e avvolto spesso nell'umidità della Pioverna) invece no. E se a Barzio chiamano "visi pallidi" quelli che abitano in bassa Valle una ragione ci dovrà pur essere.

La scelta può essere giustificata dal fatto che Barzio e Moggio abbiano Bobbio e Artavaggio, ma questo "dubbio" resta perchè, sempre per esempio, nella zona F non rientra Margno che pure ha in grembo il Pian delle Betulle.

Non c'è Margno ma ci sono Crandola e Casargo, e se abitate (o avete abitato) in Alta Valle avete già capito di cosa stiamo parlando senza bisogno di ulteriori spiegazioni.

Il fatto che ci sia Introzzo e non Tremenico (ora uniti sotto l'unica bandiera della Valvarrone assieme a Vestreno) è forse dovuto ad un mancato aggiornamento delle tabelle che per curiosità siamo andati a recuperare e ve le proponiamo qui sotto.

Noterete che oltre a Valvarrone anche Bellano non ha una sua zona (che comunque visti i gradi giorno è la "E").

Ma in questo caso forse gli esperti stanno ancora facendo le loro valutazioni alla luce del famoso proverbio "Se vuoi patire le pene d'inferno a Varenna d'estate e a Bellano d'inverno".

 

ZONE CLIMATICHE

 
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Lunedì, 11 Ottobre 2021 13:35

CONCLUSO CON PAHUD IL FALAUT FESTIVAL DI MANDELLO

in Cultura

Il pubblico acclama Pahud, l’esibizione perfetta richiede un bis
FALAUT FESTIVAL: valorizzare giovani e territori
A Mandello del Lario la cultura genera nuova economia

MANDELLO DEL LARIO (LC) | 8-10 ottobre 2021

Si conclude la settima edizione del Falaut Festival, con il concerto serale di Emmanuel Pahud, punta di diamante del flautismo mondiale, che ha ricevuto un caloroso applauso dal pubblico e ha concesso il bis della Sonata di Guinovart. L’evento internazionale ha abitato il borgo di Mandello del Lario (LC) tra l’8 e il 10 ottobre. Tre giorni di musica che hanno visto una partecipazione costante del pubblico, con almeno 300 iscritti tra concerti, masterclass, showcase e presentazioni di libri. 21 solisti da Italia, Francia, Germania, Svizzera, Canada. Un progetto che si candida a diventare strumento di valorizzazione territoriale e propulsore per nuovi indotti autoctoni.

Ad attirare gli appassionati di musica, i maggiori esponenti della musica e del flauto a livello mondiale. Solo per citarne alcuni: Emmanuel Pahud (primo flauto solista dei Berliner Philharmoniker e solista internazionale), Andrea Griminelli (solista internazionale), Silvia Careddu (docente di flauto presso il Conservatoire et Académie Supérieure de Musique de Strasbourg, a Berlino presso la Hochschule für Musik “Hanns Eisler” e la Barenboim-Said Akademie), Matteo Evangelisti (primo flauto del Teatro dell’Opera di Roma e solista internazionale), Giampaolo Pretto (primo flauto dell’Orchestra della RAI di Torino e solista internazionale) che ha ricevuto il Premio alla carriera durante il festival, Jean-Claude Gérard (già docente della Musikhochschule di Stoccarda e solista internazionale).

Composizioni di Verdi, Rossini, Dutilleux, Jarell, Guinovart, Montalbetti, Bach, Mozart, Tchaikovsky, Prokofiev, Berio, Nyman, Mendelssohn sono state eseguite dai flautisti sul palco del Cinema Teatro “Fabrizio De Andrè”, mentre le lezioni di approfondimento per i giovani musicisti si sono tenute negli spazi della Scuola di Musica San Lorenzo. La manifestazione è stata anche occasione per presentare il trattato sul nuovo metodo per imparare a suonare il flauto, La scuola del flauto traverso (Edizioni Curci) che affronta gli aspetti necessari per una formazione completa, corredata dai consigli dei Maestri più accreditati.

«Non potevamo che riprendere il Falaut Festival con questa forza e con la giusta voglia di portare la musica mondiale tra le persone – dichiara il direttore artistico, il M° Salvatore Lombardi – Il momento più liberatorio è stato incontrare di nuovo l’applauso del pubblico. Mandello del Lario ci ha accolti con dolcezza e curiosità, qui abbiamo trovato un borgo di straordinaria suggestione. Gli studenti si son divertiti e abbiamo avuto sul palco le star più in vista del flauto traverso. L’obiettivo è anche quello di valorizzare il territorio che ci ospita, creare contesti di poesia. Ancora una volta la musica dimostra di saper parlare al cuore di tutti, qualsiasi sia la cultura d’origine».

La kermesse è stata organizzata dall’Associazione Flautisti Italiani, in collaborazione con la Scuola di Musica San Lorenzo, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi (direttore artistico), con il patrocinio del Comune di Mandello del Lario, della Regione Lombardia, del CIDIM, dell’AIAM, e con il supporto del Laboratorio delle lingue di Lecco (Main Sponsor) e Acel energie.
Afi e Falaut. Nata nel 1998 e rifondata nel 2007, l’Associazione Flautisti Italiani, con la direzione del M° Salvatore Lombardi, ha organizzato negli anni numerosi eventi, quali: FlautoMania, Falaut Festival, Falaut Day, Falaut Campus, Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”, Vallo di Diano Flute Festival. L’Associazione cura anche il progetto editoriale della “Rivista Falaut”, periodico settoriale (magazine flautistico con CD). Lanciato inizialmente come progetto editoriale, dopo poco Falaut, grazie all’entusiasmo dei suoi collaboratori e lettori, si trasforma in un movimento culturale volto alla realizzazione di una serie di eventi legati alla tradizione musicale italiana per la valorizzazione del flauto e dei flautisti italiani. Negli anni, l’Afi ha stretto importanti collaborazioni con enti pubblici e privati.

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 11:18

ALPINI LECCHESI IN TRASFERTA A VIPITENO

Venerdì 8 ottobre si è svolta a Vipiteno in Alto Adige alla caserma del 5 Alpini del Battaglione Morbegno una bella cerimonia che ha visto protagonisti i nostri alpini della sezione di Lecco.

Due anni fa in occasione della commemorazione di consacrazione della chiesetta del Pian delle Betulle venne presa la decisione di donare alcune copie di gigantografie del proprio museo affinché potessero essere esposte negli ambienti militari.

L'invito è giunto alla sezione lecchese per venerdì 8 in occasione del cambio del comandante del 5 Reggimento Alpini e così, guidati dal presidente Marco Magni, un gruppo di Alpini lecchesi ha raggiunto Vipiteno in pullman e per alcuni è stata anche una rimpatriata laddove avevano svolto il servizio militare.

Presenti anche alcuni esponenti dei gruppi della Valsassina.

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 07:27

Un bellissimo e determinato Lecco batte la capolista Padova 3 a 2

in Sport

Calcio Lecco -Padova: 3 - 2
Lecco (3-4-3): Pissardo; Merli Sala, Marzorati, Enrici; Celjak (dal 25′ s.t. Giudici), Masini, Kraja, Zambataro; Tordini (dal 33′ s.t. Galli), Mastroianni (dal 25′ s.t. Ganz), Iocolano (dal 50′ s.t. Buso) (Ndiaje, Petrovic, Purro, Di Munno, Reda, Morosini, Bia, Sparandeo). All. Zironelli.
Padova (4-3-3): Donnarumma; Germano (dal 33′ s.t. Terrani), Valentini, Monaco, Curcio; Ronaldo, Busellato (dal 1′ s.t. Gasbarri), Saber (dal 27′ s.t. Della Latta); Chiricò (dal 33′ s.t. Nicastro), Ceravolo, Santini (dal 1′ s.t. Biasci) (Vannucchi, Jelenic, Vasic, Andelkovic, Settembrini, Bifulco, Ejesi). All. Pavanel.

Marcatori: Masini (L) al 30′ p.t., Mastroianni (L) al 38′ p.t.; Saber (P) al 45′ p.t.; Ceravolo (P) al 2′ s.t., Tordini (L) al 22′ s.t.
Arbitro: Mario Cascone di Nocera Inferiore
Note: Premiato Lino Marzorati per le sue 400 partite da professionista. 1470 spettatori, 1.096 paganti e 374 abbonati. Espulso Monaco al 12′ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Iocolano, Santini, Monaco, Marzorati, Terrani, Curcio. Angoli 3-4.

Lecco: partita entusiasmante e bellissima quello che ha visto un vittorioso Lecco contro la capolista Padova. I Blucelesti hanno disputato una delle migliori partite degli ultimi anni, andando in vantaggio per 2 a 0, venendo recuperato nel finale del primo tempo ed inizio secondo, subendo poi l’inerzia dei veneti rinfrancati moralmente dal pareggio raggiunto, ma capaci di non spaventarsi e chiudendo l’incontro con uno stupendo gol del fuoriclasse Tordini.

I primi a rendersi pericolosi sono gli ospiti con Ceravolo al 2’ che gira di testa. Risponde il Lecco con Mastroianni che gira di testa una palla messa in mezzo da Iocolano su punizione. Poco dopo, al 10’, azione fotocopia, questa volta a crossare è Iocolano che mette il pallone sulla testa di Celjak che batte a colpo sicuro, risponde un bravo Donnarumma.
Lecco vicino al gol al 28′ con Iocolano che crossa sul secondo palo per l’accorrente Celjak destro al volo rimpallato di petto da un difensore. I blucelesti passano al 20’ con Kraja che batte subito la punizione cogliendo il Padova impreparato, palla a Masini lascia partire un tracciante che va ad insaccarsi alla destra di Donnarumma che non può far altro che guardare la palla entrare. Il Lecco ha in mano la partita ed il Padova è in difficoltà, al 37′ Tordini lancia alla perfezione Mastroianni in verticale il centravanti, al limite del fuorigioco, controlla di petto e incrocia di sinistro per il 2-0.

Il Padova, non per nulla è la capolista, non muore mai e prima con il colpo di testa di Curcio alto, quindi accorcia con Ronaldo che serve per l’accorrente Saber che buca la sorpresa difesa bluceleste e batte Pissardo.
Nella ripresa è ancora il Padova ad andare in gol sorprendendo il Lecco che era rimasto ancora negli spogliatoi. Enrici sbaglia l’intervento aereo favorendo Chiricò che batte a rete, risponde Pissardo, ma sul rimpallo la palla giunge a Ceravolo che infila la rete bluceleste ed è 2 a 2.
L’inerzia dell’incontro sembra prendere la via del Padova, quando Monaco rifila una gomitata a Iocolano e il Padova resta in dieci.
Il Lecco si rinfranca ed attacca il Padova che si è fatto più guardingo. Si giunge quindi al 66′ quando Tordini fa il l’eurogol. Iocolano recupera il pallone e salta l’uomo, serve Tordini che fa partire un tiro a giro di destro che va ad infilarsi all’incrocio dei pali ed è 3 a 2 per il Lecco.

Nel finale Zambataro, che domina sulla fascia sinistra serve Iocolano che di sinistro calcia in corsa sfiorando la traversa. In pieno recupero succede di tutto nell’area bluceleste, Pissardo para di piede su Della Latta, ma l’incontro si chiude con la meritata vittoria del Lecco per 3 a 2

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 07:23

CONTROLLI ANTICOVID APPROSSIMATIVI ALLO STADIO DI LECCO

I controlli anti COVID-19, doverosi, per entrare nei luoghi pubblici a volte danno luogo a degli episodi contradditori ed è quello che. Mi è accaduto ieri, sabato 9 ottobre, in occasione dell’ingresso per assistere alla partita di calcio tra Calcio Lecco 1912 e Padova.

All’ingresso sono oggetto di controlli minuziosi, doverosi, temperatura, lasciapassare verde (Green pass) e documento identità. Naturalmente sono munito di detto lasciapassare verde che, per motivi burocratici, è ancora su carta e il lettore non lo legge.

Gli addetti ai controlli mi dicono di aspettare il responsabile e di farmi momentaneamente da parte. Mentre spiego il motivo per cui detengo il lasciapassare cartaceo, con apposto in QRCODE, un incaricato, di nascosto, mi misura la temperatura, lasciandomi basito per la maleducazione.

Nel frattempo un controllore dice a un suo collega di spostarsi perché ha il lasciapassare verde scaduto, dopo lo stesso che poco prima controllava gli accessi degli spettatori.

Al termine di tutto questo trambusto, appurato che la mia documentazione era regolare, sono riuscito ad entrare, così come il controllore con il lasciapassare verde scaduto.

Insomma regole ferree, ma non per tutti, anzi men che meno per i controllori che intanto sono dentro lo stadio.
Ma che senso ha tutto questo ?

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 07:13

GIORNATE FAI D`AUTUNNO, IL 16 E 17 OTTOBRE

in Cultura

APERTI TRE EDIFICI NEL LECCHESE: AD ABBADIA TRE CHIESE E IL CIVICO MUSEO MONTI

Sabato 16 e domenica 17 ottobre ad Abbadia Lariana
le Giornate FAI d’Autunno 2021
Il borgo di Abbadia Lariana protagonista dell’apertura, architetture industriali e religiose a cavallo del Sentiero del Viandante.

Il borgo di Abbadia Lariana: questa è la scelta della delegazione del FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Lecco per l’edizione 2021 delle Giornate FAI d’Autunno. Le aperture, organizzate su due giornate, sabato 16 e domenica 17 ottobre, permetteranno di conoscere e riscoprire alcuni scrigni di cultura e tradizione presenti nel paese, favorendo un sempre maggiore ritorno alla normalità anche nel mondo culturale. Ciò non toglie che le due giornate si svolgeranno nel totale rispetto delle attuali normative di prevenzione del contagio, comportando un severo ma comprensibile rigore che è al tempo stesso una forma di rispetto per la sicurezza degli stessi partecipanti.

Per conoscere i beni che verranno aperti in questa occasione e prenotare un turno di visita è possibile visitare il sito www.giornatefai.it. In particolare la delegazione FAI di Lecco permetterà di effettuare visite accompagnate in quattro beni: il Civico Museo Setificio Monti, le chiese di San Lorenzo, San Rocco e San Giorgio.

Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Nei beni che verranno aperti sono previsti infatti gruppi a numero chiuso che partiranno a orari prestabiliti (obbligatorio presentarsi almeno dieci minuti prima, una volta cominciata la visita non sarà possibile aggregarsi). Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Ricordiamo che, in base alle disposizioni vigenti, l'accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass).

I beni che si potranno visitare ad Abbadia Lariana

1. CIVICO MUSEO SETIFICIO MONTI

Il Civico Museo Setificio Monti sorge nel centro abitato di Abbadia Lariana (LC), a cavallo di una roggia che fin da tempi antichi muoveva mulini e opifici. La struttura si presenta eccezionalmente integra e genuina ed è un esempio più unico che raro, soprattutto nel territorio di Lecco e circondario tuttora menomato da sistematica opera speculativa di devastazione urbana, di recupero e tutela fattiva di un bene di assoluta rilevanza collettiva.

Il complesso, proprietà comunale dal 1978, comprende una filanda (ristrutturata e sede di plesso scolastico) e un vasto filatoio costruiti a cavallo di una antica roggia derivata dal torrente Zerbo. L'originaria folla da panni fu trasformata nel primo Ottocento dalla famiglia dei setaioli Monti in vasto complesso per la lavorazione della seta. Il filatoio ha conservato eccezionalmente integra e genuina la sua struttura, perfino negli accessori e nei serramenti. Nelle sale sono esposti oggetti e installazioni che raccontano la storia del complesso e il vivace mondo della lavorazione della seta. Caso unico in Europa, il filatoio conserva l'originario filatoio circolare in legno tuttora funzionante.
Il bene è normalmente visitabile ma poco conosciuto nei normali circuiti turistici. Negli ultimi mesi è stato "riscoperto" e animato con numerose iniziative il cui successo di pubblico rende ragione dell'interesse collettivo del bene. Durante le Giornate FAI di Autunno sarà visitale l'intero filatoio, dove verrà azionato l'antico torcitoio restituendo così l'atmosfera e il "rumore" di un opificio industriale serico di metà Ottocento.

Il punto di ritrovo è il Civico Museo Setificio Monti, in particolare nel cortile d’ingresso, a cui si accede direttamente da Via Nazionale.

2. DUE CHIESE PER UN PAESE

La chiesa parrocchiale di S. Lorenzo sorge nel centro a lago di Abbadia Lariana, in posizione suggestiva e panoramica. L'oratorio di S. Rocco si trova nella parte alta del borgo antico di Abbadia Lariana, pure in una posizione romantica e suggestiva
La chiesa di S. Lorenzo in origine era quella annessa al convento dei padri Serviti di Abbadia Lariana. Dopo la soppressione dell'Ordine, fu assegnata nel 1788 alla parrocchia per farne la propria chiesa principale. Al suo interno tante cose particolari e interessati fra cui il grande altare in legno intagliato secentesco, proveniente dalla vecchia Parrocchiale non più esistente; e due grandi tele nella navata. La facciata della chiesa si deve all'ingegnere Giovanni Maria Stoppani, nipote dell'abate e geologo Antonio. L'Oratorio di S. rocco sorge nella parte sommitale del vecchio borgo di Abbadia Lariana. Si presenta nelle fattezze architettoniche risalenti all'Ottocento. Silenziosa e suggestiva, se ne potrà visitare il semplice interno.

Il punto di ritrovo è il piazzale antistante alla chiesa di S. Lorenzo ad Abbadia Lariana. A visita conclusa della chiesa il gruppo sarà accompagnato alla chiesa di S. Rocco per completare la visita delle “due chiese per un paese”.

3. UNA CHIESA "DANTESCA"

La chiesa di S. Giorgio sorge poco sopra l'abitato di Mandello del Lario ma ricade sotto la parrocchia di Abbadia Lariana. E' raggiungibile da Abbadia Lariana mediante il cosiddetto "Sentiero del viandante" che offre incredibili scorci panoramici.
La chiesa si presente nella struttura risalente alla ricostruzione quattrocentesca. All'interno conserva pressoché intatta un raro e unitario apparato decorativo databile a più riprese ascrivibili al secondo Quattrocento. Oltre alle solite crocifissioni e agli immancabili angeli e santi, ciò che veramente colpisce è la grandiosa raffigurazione "dantesca" dei vizi capitali e dei contrappassi infernali con il divertente "albero della dannazione" sul quale sono infilzati bestemmiatori, scomunicati di tutte le categorie sociali, dai pescatori ai duchi. Un'immagine imperdibile soprattutto in occasione delle celebrazioni dantesche.

Il punto di ritrovo è alla chiesa di S. Giorgio lungo il Sentiero del Viandante. Si consiglia un abbigliamento comodo per una camminata di circa 20 minuti partendo dal centro di Abbadia Lariana in una cornice naturale suggestiva tra lago e montagna.

Prenotazioni online per le visite

 

https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?search=abbadia

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