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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 03 Luglio 2021 07:48

Combattere il caldo con le acque del Gerenzone

Mentre scriviamo le temperature fuori iniziano davvero a farsi sentire e, qui a Lecco, l'estate sembra decisamente iniziata.

Noi di Officina però, abbiamo i nostri segreti per combattere il caldo e sappiamo di poter sempre contare sulle acque fresche del Gerenzone.

In questo numero volevamo cogliere l'occasione per comunicarti il ritorno delle nostre attività all'aperto e stuzzicare la tua curiosità presentandoti uno dei principali testimoni della storia del fiume: la fiumicella.

Le fiumicelle erano i canali che, grazie al sistema idraulico di chiuse e salti, regolavano il flusso dell'acqua e la portavano agli opifici lecchesi.

Ci raccontano gli abitanti del fiume:

"Andavamo a fare il bagno sotto alle cascate. Acqua freddissima, gelida.

Prima della mia generazione c’erano le chiuse, i canali che portavano l’acqua del Gerenzone ai macchinari che andavano con la forza idraulica e anche nei canali facevano il bagno!

Io avevo 13 anni, tagliavamo in giardino le canne di bambù, filo e amo e andavamo a far finta di pescare. Camminavo sulla riva e facevo tutto il tragitto."

Ricordo di Raffaella Melesi

Ancora oggi lungo il Gerenzone si trovano i resti delle fiumicelle. Un esempio è Via Ramello, dove, a ridosso di un piccolo parcheggio, vi sono due punti con paratie in cui l'acqua eccedente veniva restituita al fiume.

Grazie al contributo dei volontari sono stati attuati una serie di interventi per liberarle da rovi e riportarle alla luce.

Le fiumicelle si possono ammirare dalla sponda opposta, anch'essa liberata dai rovi e che ora consente di percorrere agevolmente il sentiero pedonale che costeggia la proprietà Baruffaldi.

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Sabato, 03 Luglio 2021 06:50

IL GRIDO DELLA CAROTA

"Le cri de la carotte", di James Hansen.
Sì, il “grido della carota”. Recenti ricerche suggeriscono che le piante, come gli
animali, sentono dolore e possiedono una forma semplice d’intelligenza. Si pone così un nuovo
problema etico—e forse alimentare—che il francese Dominique Lestel, autore di Apologie du carnivore,
riassume in questi termini: “Perché sarebbe più etico far soffrire una carota piuttosto che una lepre?”
L’intento dello scrittore “carnivoro” è ovviamente polemico, ma la domanda non è senza merito. Se
entrambi i tipi di organismi soffrono quando li consumiamo, che senso ha risparmiare gli animali
mentre uccidiamo con violenza carote, verdure e germogli di soia? Lestel conclude che vegetariani
e vegani sono degli assassini né più né meno di chi mangia una bistecca al sangue e, a semplice
rigor di logica, è difficile dargli torto.

La domanda in sé non è nuova. Gli erbivori “filosofici” finora se la sono cavata asserendo che le piante
non possono provare dolore perché non hanno un sistema nervoso. Però, negli ultimi tempi ricerche
hanno dimostrato che, per quanto il funzionamento delle reazioni e, volendo, delle “emozioni” delle
piante sia diverso da quello degli animali, qualcosa di molto simile esiste pure negli organismi vegetali.
Un’equipe dell’Università di Losanna, per esempio, ha dimostrato l’esistenza di un meccanismo nelle
piante che permette alle foglie “ferite” di comunicare il danno subìto attraverso “un processo di
segnalazione a lunga distanza” che “stimola la produzione di... potenti regolatori delle reazioni di difesa”.
Il lavoro, secondo i ricercatori, indicherebbe la presenza nella pianta Arabidopsis—un’erbaccia comune
nei prati italiani—“di geni simili a quelli importanti per l’attività sinaptica negli animali”, un’attività che
agisce cioè come una sorta di “sistema nervoso diffuso”.

Ciò non dovrebbe sorprendere. Per quanto non siamo soliti a percepirle a questa maniera, le piante sono
tra gli organismi più grandi e complessi del mondo. Un esemplare di Posidonia oceanica, scoperto nel
2006 sui fondali al largo delle Baleari, è lungo circa otto km e vecchio—si stima—più di 100mila anni.
Indipendentemente dalle “verità” scientifiche, ormai da tempo va di moda attribuire una vita emotiva
alle piante—almeno quando sono raggruppate in boschi o simili. È il tema centrale di un importante
bestseller internazionale dell’ambientalista tedesco Peter Wohlleben, “The Secret Life of Trees”, “La
saggezza degli alberi” in versione italiana. Wohlleben scrive: “Che sia un lupo che sbrana un cinghiale
oppure un cervo che mangia un germoglio di quercia, in entrambi i casi ci sono dolore e morte”.

Poniamo allora che le piante soffrano terribilmente quando le raccogliamo. Dobbiamo quindi rinunciare
a consumarle? La risposta è palesemente “no”. Di che cosa ci nutriremmo poi, oltre alle foglie morte
cadute per terra o a qualche sbobba unicellulare che non potrà pensare a niente? Forse è utile ricordarsi
delle civiltà asiatiche storicamente vegetariane. Potrebbe non essere un caso che sono emerse tra
popolazioni con una densità tale da rendere impossibile sfamare tutti con la carne. La storia dimostra
una notevole tendenza a trasformare ciò che è necessario in moralità. Se davvero le piante soffrono
nell’essere mangiate, o cambiamo dieta o cambiamo etica.

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Venerdì, 02 Luglio 2021 07:14

FOSSILI DEL TRIASSICO ALLE PLACCHE DI INTROBIO

in Cultura

La Valsassina, come e` noto, per la sua conformazione geologica e` terra di ritrovamenti fossili piuttosto importanti, soprattutto nel gruppo delle Grigne, a Esino-Cainallo e nella localita` Pialeral di Pasturo, dove per anni ha lavorato e scavato il professor Luigi Tintori, paleontologo dell`Universita` di Milano ( lo scopritore del notissimo Lariosaurus) insieme ai suoi studenti.

Una nuova interessante segnalazione pero` e` arrivata recentemente al Comune di Introbio, da parte nientemeno che del Ministero della Cultura, su iniziativa del prof. Antonio Fagioli , per conto di "Triassica Institute for Triassic Fossil Lagerstatten".

Come sappiamo le cosiddette  Placche di Introbio sono ormai una splendida realta` sportiva della nostra zona, dove moltissimi apprendisti alpinisti di ogni eta`, dai giovanissimi in su, si allenano alle scalate "chiodate" di ogni genere.

Non sappiamo se il dott. Fagioli sia uno di questi, comunque "ha segnalato - dice la missiva ministeriale - il rinvenimento, sulla falesia antistante la Rocca di Baiedo, di un fossile di rettile del Triassico" (tra 250 e 200 milioni di anni fa).

" Il fossile si trova a circa 2 metri di altezza dal suolo nella zona del parcheggio di Casa delle Guide, frequentato anche dagli utenti delle palestre di arrampicata, e potrebbe quindi essere prelevato o oggetto di vandalismi".

Il paleontologo quindi chiede al Comune un sopralluogo e una ispezione (gia` effettuata) per valutare il grado di rischio.
L`organizzazione Triassica inoltre si dice disponibile "a sostenere le spese del prelievo e della successiva preparazione del reperto".
A seguire la pratica il dott. Stefano Rossi archeologo e responsabile dei beni culturali, insieme al Soprintendente Giuseppe Stolfi.

Naturalmente, prima che venga eseguita l`operazione di recupero, si spera che il reperto, che dimostra la grande importanza del nostro territorio anche da questo punto di vista, non venga danneggiato od asportato da nessun visitatore delle Placche.

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Venerdì, 02 Luglio 2021 06:23

Lettera familiare della Casa sul Pozzo

 30 giugno 2021

Care Amiche ed Amici,
raccogliamo il mese di giugno che è stato intenso di vita e di stimoli. Pensiamo anche di averlo vissuto aprendo e sperimentando alcune nuove tracce.
Intanto comunico un po' di cronaca. Ci ha visitati Massimo Campedelli con Betta sua moglie da Mantova. Sempre da questa città è venuto il Vescovo Marco Busca per incontrare il suo prete Michele Garini e noi. Agnese Pecorari da Trieste e Marco Vincenzi da Vicenza.
Crossing si è chiuso con un itinerario al Castello dell’Innominato e una cena comune all’aperto. Il Cambioarmadio, dopo la pandemia, è stata un’esperienza sempre molto bella per l’energia, la comunicazione e lo scambio che attiva.

L’atteso ricovero di don Flavio Colombo al centro di Villa Beretta a Costa Masnaga per sperimentare il sussidio alla respirazione; siamo ora alla terza settimana e ci auguriamo un ritorno tra noi al più presto.
Da Roma la notizia della morte, a 90 anni, del padre Mario Ricciardi (ho partecipato alle esequie a il 17 giugno). Padre Roberto Rocchi è venuto da Trieste per la seconda dose di vaccino.
I dialoghi on line, sempre fruttuosi, si sono sviluppati tra il piccolo gruppo di spiritualità del CNCA.
L’Assemblea dei Soci di via Gaggio ha aperto una comunicazione su come è stata vissuta la pandemia e quali elementi abbiamo raccolto per la vita personale e l’associazione.

L’inizio delle due settimane proposte agli adolescenti di Crossing dal tema: Camminare per arrivare a fare una propria mappa. Oggi un interessante giro all’Alpe Giumello.
Un incontro importante con il Preside Renato Cazzaniga e vari docenti del Cpia di Maggianico sull’esperienza di accompagnamento dei giovani e sulla proposta di rendere sempre più vitale il rapporto tra Cpia-Casa sul Pozzo-Moschea.
Anche la cena di saluto a Virginio Brivio (rimandata per mesi per la pandemia) è stata occasione di parole non vaghe e apertura di stimoli. Erano presenti oltre l’ex sindaco Virginio, l’attuale Mauro Gattinoni, Francesca Bonacina, don Enzo Barbante, il sindaco di Valmadrera Rusconi, Mauro Frigerio e alcuni soci di via Gaggio.

Pranzo con uno scambio sempre aperto con don Giusto della Caritas di Como, con Livio e Gabriele e un altro amico.
Sempre molto intense di vita e di riflessione i sabato mattina della Parola.
Abbiamo festeggiato i 40 anni di matrimonio di Emanuela Pizzardi con Massimo Galli e i 41 di Giuditta Scola con Giuseppe Colombo. Nota dominante un riconoscere il bene che ha attraversato le vite assieme alle fatiche da sostenere con l’aiuto di tutti.
Serata di ringraziamento e di congedo per don Michele Garini che ha vissuto alla Casa dal mese di settembre e che nell’ultimo giorno di giugno è ritornato nella sua diocesi di Mantova.

Ora riporto alcuni messaggi. Questo è quello che don Michele ha scritto per noi:
Abitare a Casa sul Pozzo o, sarebbe meglio dire, abitare “la” Casa sul Pozzo ha rappresentato per me la scoperta e la condivisione di un’esperienza altrimenti impossibile per un prete diocesano dedito alla cura della parrocchia e all’insegnamento. Con padre Angelo, padre Elia, don Flavio, Rami e Manuel non ho vissuto l’ideale astratto della vita comunitaria, ma la concretezza della realtà di persone che non si sono scelte, ma le cui storie si sono incrociate e reciprocamente sostenute lungo un tratto del cammino. Con tutti voi, che animate la Casa con la presenza, la disponibilità e il servizio, ci siamo sfiorati e incontrati. Uomini e donne, di età e provenienze diverse, in cui ho potuto riconoscere e accogliere un frammento di quel dio che si rivela e manifesta in tutto ciò che è umano.

Ora è giunto il momento di tornare alla vita “normale” e al ministero “ordinario”, seppur in luoghi e con incarichi diversi da quelli ricoperti fino allo scorso anno. Il desiderio che mi anima è quello di saper porre un pizzico del lievito scoperto e condiviso nella Casa anche nella mia vita personale e in quella delle comunità e delle istituzioni in cui sarò inserito. Credo sia questo il modo migliore, non solo per esservi grato per i mesi trascorsi insieme, ma anche per mantenere e rinsaldare connessioni e legami. Raggiungo ognuno di voi con un abbraccio pieno di gratitudine e di curiosità per tutte le inattese (e provvidenziali) sorprese che la vita continuerà a riservarci.

Riporto come notizia un piccolo verbale steso da Maria Stella Buratti su una proposta sulla quale tornerò a breve. La parola chiave è: SINODALITÀ

Il Sinodo, che il Papa promuove come un percorso a partire dal basso, è una opportunità da non perdere e un esercizio di responsabilità a cui non sottrarci restandocene in panchina.
Prende forma una proposta, di cui il Gruppo Spiritualità può farsi promotore: promuovere processi di parola là dove ciascuno di noi vive per cercare di capire assieme cosa stiamo vivendo e verso dove stiamo andando.
Ci accompagna un'immagine, messa in risalto dal papa nell'Omelia per il Corpus Domini: interrogare “colui che porta la brocca”, perché ci indichi la sala dove celebrare la Pasqua.
A fronte di vuoti di senso religioso molto sofferti e di diffuse tentazioni di tornare indietro, è necessaria una rivisitazione del senso religioso, un ripensamento di luoghi e modalità, una riflessione capace di dare un respiro diverso al nostro agire, una ridefinizione delle parole stimolanti e delle cose che contano.
Il desiderio è quello di parlare con la gente comune, allargare l'ambito di chi si interroga, dare parola a chi non sarà coinvolto nel processo sinodale delle diocesi e delle parrocchie, costruire luoghi di parola liberi da vincoli di appartenenze e aperti a orizzonti dilatati, aprire processi laici di dialogo con gli altri, con gli ultimi, con chi non ha voce, guardare da angolature differenziate, rompere i luoghi comuni e dar voce ai processi.

Ci occorre un metodo. Proviamo a costruire una griglia condivisa prima del prossimo incontro (Angelo, Marco, Enrico, Sandro, Stella possono intanto cominciare a costruirne l'ossatura).
Non vogliamo contrapporci, ma aggiungerci al lavoro sinodale che coinvolgerà la Chiesa per due anni, a partire da ottobre. Sarebbe perciò bello trovare il modo e i luoghi per divulgare un comunicato (che dovrebbe essere pronto per metà settembre) sul processo che anche noi vogliamo avviare per dare un nostro contributo.
Ci interessa per ora avviare dei processi, senza ancora conoscere quale sarà il prodotto finale (un documento? un testo? una narrazione di esperienze? un convegno? …).

Ho riportato questa prima nota alla quale seguiranno altre indicazioni nei prossimi giorni perché indica una traccia di lavoro per l’oggi/domani.

Auguro a tutti una bella e buona estate.

 

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Giovedì, 01 Luglio 2021 12:32

Gli Hooligans a Roma

Il Governo italiano teme lo sbarco a Roma di migliaia di tifosi dell`Inghilterra, che potrebbero portarci in dono un`ulteriore diffusione del Covid variante Delta (come in Scozia-Inghilterra).
Bei tempi quando si limitavano a inondare le citta` italiane di birre e lattine vuote e sfasciavano qualche fontana di marmo (la Barchetta vi ricorda qualcosa ?).
Non c`e` dubbio che col passare del tempo tutto peggiora !

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Giovedì, 01 Luglio 2021 07:18

GLI SCAPPATI DI CASA

Spesso cosi` ha definito i "Grillini" l`ex Direttore del "Giornale" Alessandro Sallusti, in tono piu` sprezzante che ironico: gli "scappati di casa".
Mai come ora pero` la definizione sembra piu` che azzeccata: la rivolta provocata nei parlamentari dai toni autoritari con cui Grillo ha chiuso definitivamente la porta a Beppe Conte ha suscitato una protesta che sembra presagire "l`abbandono della casa" 5 Stelle da parte di molti, forse la maggioranza degli "onorevoli" (una volta questo termine non si poteva dire) pentastellati.

Buon ultimo Enrico Letta, segretario del PD, che all`inizio diceva di non volere entrare in una polemica che riguardava un altro Partito, ha pero` finalmente capito che questa vicenda non puo` non avere pesanti ripercussioni anche sul Governo Draghi: dovesse scomparire il sostegno al Governo dei 5 Stelle, il PD sarebbe l`unico Partito di centrosinistra a sostenere Draghi, mentre la Destra aumenterebbe e di molto il proprio ruolo politico in questo Governo.

"Scappati di casa": Grillo non e` mai stato molto razionale e logico, ma chiamare prima Conte, a Marzo, a salvare cio` che restava dei 5 Stelle, e poi respingerlo e insultarlo cosi` violentemente come ha fatto due volte, certamente non ha molto senso, senza neanche fare illustrare il progetto elaborato da Conte ai parlamentari, come giustamente chiesto da Vito Crimi.

Forse a causa del processo per stupro in cui e` coinvolto suo figlio, a difesa del quale Grillo ha girato un video quanto mai criticabile (soprattutto dalla componente femminile dei 5 Stelle) Grillo ormai sembra proprio "scappato di casa" (nel senso del cervello)!

La forza elettorale dei 5 Stelle era soprattutto quella di non dichiararsi "ne` di Sinistra ne` di Destra", cosa che pero` provocava dei problemi visto che nessuno in Italia puo` seriamente aspirare ad arrivare al 51% dell`elettorato: infatti si sono alleati prima con la Destra (Salvini) e poi con la Sinistra (il PD).

Ma il giochetto non poteva andare avanti a lungo: l`intervento del "Rottamatore" (Renzi), all`inizio di quest`anno, e` servito proprio a disarticolare l`alleanza strutturale che i 5 Stelle stavano costruendo col PD, anche se molti Segretari e militanti di base, pure a Lecco, non erano affatto d`accordo, cosi` come le mancate alleanze amministrative a Roma, Torino, e molte altre citta` italiane dimostrano.

La domanda che tutti si pongono giustamente ormai e` : cosa restera` dei 5 Stelle ? rimarranno, con Grillo o con Conte in un nuovo Partito, e resteranno una forza elettoralmente consistente o si scioglieranno come neve al sole ?
Al momento sembra piu` probabile la seconda (anche se Crimi ricorda che spesso li abbiamo dati per morti, a partire dal 2007).

In questo caso al PD rimarra` ben poco con cui allearsi !

La seconda domanda invece e`: i loro voti, in questo caso, dove andranno a finire ?
Io penso che i voti di Destra li abbia gia` recuperati la Meloni (non a caso Fratelli d`Italia e` in forte crescita nei sondaggi) , quelli di Sinistra torneranno al PD o forse a Fratoianni, e molti finiranno nell`astensione.

Fine della storia? E` probabile. Il piu` clamoroso suicidio collettivo, un vero e proprio Harakiri, di un ex comico che ha creato un Partito per scommessa e ora ha deciso di distruggerlo.
La Storia d`Italia (quella con la S maiuscola) andra` avanti lo stesso, e dei 5 Stelle non so quanto ne sentiremo la mancanza.
Per noi giornalisti non resta quindi che cominciare a preparare i "coccodrilli" (questo che leggete e` solo il primo!)

 

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Mercoledì, 30 Giugno 2021 16:42

LA NEWSLETTER DI MONTAGNE LAGO DI COMO

Cari Amici,

finalmente la tanto attesa stagione estiva è arrivata, insieme alla voglia di divertimento e relax. Il Lago di Como e le sue montagne sono la meta ideale per chi desidera trascorrere una vacanza o un semplice weekend all’aria aperta, con innumerevoli itinerari e proposte per le famiglie, le coppie e i gruppi di amici.

Finalmente siamo in grado di proporvi un ricco programma di eventi e manifestazioni: di seguito una piccola selezione degli eventi top di luglio. Vi invitiamo a consultare la sezione Eventi del sito, per ricercare offerte e manifestazioni tramite l’utilizzo della mappa o il motorino di ricerca la zona e le date che vi interessano.

Una passeggiata in famiglia, un trekking o una gita possono essere un ottimo motivo per venirci a trovare e riempire le vostre giornate in vacanza.. allora perchè non prenotare il vostro posto? Cliccate qui e scoprite le prossime esperienze in calendario.

Vi ricordiamo che, per chi lo desidera, c’è anche la possibilità di acquistare pacchetti weekend a prezzi vantaggiosi!

Lo staff è inoltre a vostra disposizione per informazioni, preventivi tailor-made e prenotazioni di camere e posti tavola.

Non mi resta che augurarvi una buona estate e buone vacanze sulle Montagne del Lago di Como.

A presto,

Il Presidente – Stefano Gianola

Tutte le info su: www.montagnelagodicomo.it

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Mercoledì, 30 Giugno 2021 08:03

SIAMO TUTTI SUL PODIO CON ANDREA ARTUSI

"Il 30 giugno di due anni fa la mia gara finiva in un burrone con la brutta frattura del femore e pensavo di avere chiuso con la bici e soprattutto con le gare. Nonostante il dolore, mentre aspettavo l'elisoccorso non riuscivo nemmeno a piangere e tutto mi sembrava solo un brutto incubo...perché?...perché un'altra volta? Con tutta la fatica fatta per rientrare dopo l'incidente del 2012 mi ritrovavo lì, in mezzo ad un bosco pronto per essere trasportato in ospedale. Beh quest'anno sono ritornato a correre e oggi finalmente sono tornato sul gradino più alto del podio...la vittoria la dedico a tutti quelli che mi sono stati vicino in quei giorni bruttissimi".

Andrea Artusi

 

N.D.R.: chi lo conosce non può che apprezzarne le qualità (umane prima che sportive) e condividerne la gioia. Due volte è stato messo alla prova e due volte si è rialzato. Penso che papà Mario, dal quale evidentemente ha assorbito la passione per le due ruote, sia il più felice di tutti. Complimenti Andrea per il tuo esempio!

 

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