ANCHE A LECCO AUMENTA L`INFLAZIONE
A proposito di … Prezzi al consumo
luglio 2021
Premessa. Gli indici dei Prezzi al Consumo di Luglio 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’Indagine sui Prezzi al Consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del Comunicato Stampa diffuso dall’Istat in data 11 agosto 2021
Aumenta l’inflazione a Lecco ma le variazioni dei prezzi sono più contenute rispetto al dato medio lombardo e nazionale
A cura dell’Ufficio Statistica del Comune di Lecco una breve sintesi delle principali variazioni registrate nel mese di luglio 2021 sulle variazioni dei prezzi al consumo a livello locale.
La variazione mensile dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) al lordo dei tabacchi è pari al +0,3% in aumento rispetto sia alla variazione registrata il mese di giugno (+0,1%) che a quella di luglio 2020 che addirittura registrava una contrazione (-0,1%).
La variazione annuale raggiunge il +1,4% in aumento rispetto allo scorso mese (+1%) e decisamente in accelerazione rispetto a luglio 2020 (-0,6%).
L’indice dei prezzi al consumo sale a 103,9 (base 2005=100). Il valore più alto degli ultimi 5 anni almeno.
A livello nazionale la variazione mensile è leggermente superiore a quella locale (+0,4%), ma quella tendenziale è decisamente superiore (+1,9%); l’indice dei prezzi si attesta a 104,7 e il differenziale con il dato locale aumenta al +0,8% (all. tav.1 e tav.1a).
L’analisi a livello lombardo evidenzia le seguenti variazioni (+ 0,4% mensile; + 1,6 % quella annuale) con un indice pari a 104,1, valore che si colloca tra il dato locale e quello nazionale. In ambito provinciale le variazioni mensili e annuali registrate dai Comuni capoluogo lombardi che partecipano alla rilevazione dei prezzi al consumo sono tutte di segno positivo. La variazione congiunturale maggiore è registrata a Bergamo (+0,7%) e quella più contenuta a Lecco. Rispetto a luglio 2020 Bergamo, Pavia e Mantova assumono le variazioni più alte (+2%) e Milano e Brescia quelle più contenute (+1,3%). Pavia è la provincia lombarda il cui indice generale raggiunge quota 105.
L’analisi per tipologia di prodotto evidenzia l’aumento mensile dei prezzi sia per i Beni che per i Servizi (+0,4%; +0,3% rispettivamente). Le variazioni annuali entrambe positive confermano la tendenza dei mesi scorsi: aumento deciso per i beni (+2,6%) e stabilità dei servizi (+0,1%). Tra i beni i prodotti energetici sono la principale causa di aumento, e confermano variazioni consistenti e consolidate (+4,9% mensile e +20,6% annuale) e si spiegano, pertanto, anche le variazioni complessive degli indicatori; in contrazione i beni alimentari (-0,9).
Variazione congiunturale in aumento di 0,1 punti percentuali per la Componente di fondo, cioè l’indice generale al netto degli energetici e alimentari freschi; è nulla la variazione annuale. A livello nazionale le variazioni della componente di fondo si attestano a +0,3% e +0,6% rispettivamente. (all. tav. 2 e tav. 2a)
Analisi delle principali variazioni per divisione di spesa.
La divisione con la maggiore variazione mensile in aumento è Abitazione, acqua, energia (+2,1%) interessata al notevole aumento dei beni energetici regolamentati, seguita dalla divisione dei Trasporti (+1,3%) dove aumentano i carburanti e i trasporti aerei e marittimi.
La divisione Alimentari e bevande analcoliche è in contrazione a causa della forte diminuzione di prezzo dei prodotti freschi.
L’analisi delle variazioni annuali mostrano metà divisioni con andamento inflattivo e metà con contrazione dei prezzi. Il maggiore aumento è stato registrato dalla divisione Abitazione (+9,8%) sempre a causa dei prodotti energetici, la contrazione più alta è stata quella dell’Istruzione (-4,1%) che incorpora diminuzioni di prezzo avvenute nei mesi precedenti e mai recuperate. (all. tav. 3)
Di seguito le variazioni degli indici dei prezzi al consumo degli aggregati di prodotto che hanno avuto le maggiori variazioni in aumento e le maggiori variazioni in diminuzione rispetto al mese di Giugno 2021:
PRODOTTI DECADALI. ORTOFRUTTA IN STAGIONE E ITTICI |
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Rilevazione territoriale |
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Maggiori variazioni di segno più |
Maggiori variazioni di segno meno |
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Frutti di bosco |
+15,5 % |
Fagiolini |
- 26,7 % |
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Patate |
+ 4,5 % |
Susine |
-25,1 % |
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Cavoli cappucci |
+ 1,6 % |
Ciliegie |
-22,6 % |
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PRODOTTI/SERVIZI MENSILI |
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Rilevazione territoriale e/o centralizzata |
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Maggiori variazioni di segno più |
Maggiori variazioni di segno meno |
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Trasporto Marittimo |
+ 24,7 % |
Energia Elettrica Mercato libero |
-9,4 % |
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Voli nazionali |
+17,0 % |
Energia Elettri ca merc. Tutelato quota fissa |
- 8,4 % |
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Gas di città e gas naturale |
+ 16,0 % |
Servizi per la fotografia |
- 5,6 % |
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CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE |
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Rilevazione centralizzata |
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Variazioni di segno più |
Variazioni di segno meno |
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GPL |
+3,0 % |
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Benzina |
+2,4 % |
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Gasolio per mezzi di trasporto |
+2,4 % |