LECCO NEL SERVIZIO DEL TG3
Lecco nel servizio del TG3
Lecco nel servizio del TG3
#AttentialleTruffe Continuiamo a mettere in guardia i nostri anziani. Oggi vi segnaliamo la truffa dei finti infermieri. Si verificano ancora casi in cui finti operatori della Asl hanno tentano di contattare al telefono le persone, in particolare quelle anziane, con la scusa di sanificare i soldi, offrire farmaci o cure mediche per prevenire il contagio da #Covid19
Per conoscere quali sono i casi più frequenti di #truffe consultate la pagina dedicata al link https://www.poliziadistato.it/articolo/40151
#pianovaccinazioni #conilvaccinopuoi
Metti in pausa il virtuale e torna al reale! Scendi in campo con gli amici a condividere la passione per lo sport di squadra e la voglia di trovare sempre nuove sfide. Per abbattere le distanze e ricominciare a vivere in sicurezza, #RegioneLombardia avvia la campagna dedicata ai giovani under 20 che non hanno ancora effettuato la vaccinazione anti Covid-19.
Scopri come aderire attraverso la piattaforma dedicata: www.vaccinazionicovid.regione.lombardia.it
Dietro compilazione di un modulo e presso i rivenditori autorizzati, è possibile avere uno sconto del 20 per cento sul nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro
Il bonus rottamazione tv è attivo dal 23 agosto. Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato sul sito web le principali indicaioni già contenute nel decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 agosto, e il modulo di autocertificazione che serve per la richiesta. Il bonus rottamazione tv si aggiunge al bonus tv già previsto ma, a differenza di quest’ultimo, non ha limiti di reddito.
Dietro compilazione del modulo e presso i rivenditori che, a loro volta, si sono registrati sulla piattaforma dedicata e sono quindi autorizzati all’operazione, il consumatore avrà diritto a uno sconto sull’acquisto di un nuovo televisore. Il bonus è del 20 per cento sul prezzo di acquisto dell’apparecchio, fino a un massimo di 100 euro. I televisori sono quelli compatibili con il nuovo digitale terreste Dvbt-2/Hevc Main che, a partire dai prossimi mesi e in via progressiva in tutte le regioni italiane, sostituirà i vecchi standard.
Bonus rottamazione tv: a cosa serve
Il bonus serve a rottamare gli apparecchi televisivi acquistati prima del 22 dicembre 2018: entro poco più di un anno, infatti, questi apparecchi infatti non saranno più in grado di ricevere il segnale tv.
Il passaggio alle nuove tecnologie di trasmissione si completerà, secondo quando previsto dal Ministero, a gennaio 2023 ma per quanto riguarda la Lombardia la transizione inizierà nel gennaio 2022.
Ad oggi, le risorse stanziate dal Mise per il bonus rottamazione sono 220 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 30 milioni del bonus tv. Il bonus tv permette uno sconto di 50 euro sull’acquisto di un televisore o di un decoder nuovo ed è condizionato a un Isee minore di 20 mila euro.
Per quanto riguarda il bonus rottamazione, il ministero per lo Sviluppo Economico ha annunciato di essere
"pronto a chiedere, ove necessario sulla base dell’utilizzo della misura, un ulteriore finanziamento del bonus nella prossima legge di bilancio".
Altre informazioni su bonus tv e bonus rottamazione tv qui:
https://www.adiconsum.it/tv-al-via-il-bonus-rottamazione-ecco-il-modulo/
FIERA MILANO: EICMA PRONTA A STUPIRE, LA RIPARTENZA COMINCIA DALLE DUE RUOTE
“Nella seconda parte del 2021 ospiteremo oltre 30 manifestazioni fieristiche ed EICMA è una tra le più importanti, poiché è un punto di riferimento imprescindibile per la sua industry che, in Italia, rappresenta un fatturato di oltre 6 miliardi di euro ed è considerata la prima, in Europa, per produzione, sia ciclo che motociclo”. È quanto ha affermato stamane Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, durante l’incontro con la stampa “Fiera Milano riparte: con EICMA torna la vetrina internazionale delle due ruote”.
A poco meno di tre mesi dall’apertura della sua 78edizione, in programma dal 23 al 28 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, l’Esposizione internazionale delle due ruote si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi e un ulteriore banco di prova per un quartiere fieristico sempre più sicuro, interattivo ed efficiente, già rodato dagli eventi di inizio estate e presto dal Supersalone, e ora pronto ad accogliere i visitatori di un evento espositivo dalle caratteristiche uniche. E proprio sul valore della manifestazione, l’ad di Fiera Milano ha sottolineato che “EICMA rappresenta compiutamente ciò che deve essere una grande fiera: un formidabile strumento di promozione e comunicazione delle imprese e un acceleratore di sviluppo. Dietro la passione per le due ruote e l’amore per la libertà che esse ispirano, c’è tanto lavoro, tecnologia, fantasia, determinazione, voglia di portare alta, nel mondo, la bandiera di un settore che è all’avanguardia del made in Italy. Fiera Milano, in qualità di partner degli organizzatori fieristici, si sta impegnando al massimo, attraverso i suoi servizi, le persone, l’organizzazione, un quartiere espositivo sicuro e la sua attrattività internazionale, al fine di garantire il successo di Eicma”.
Per Pietro Meda, presidente di EICMA S.p.A.,”quella con Fiera Milano è ormai una collaborazione molto preziosa e proficua, che mai come quest’anno si è intensificata di fronte alle complessità delle sfide. Dopo lo stop dell’anno scorso, la gran parte dell’industria di riferimento si è stretta attorno al valore della nostra manifestazione e continua a credere nell’opportunità offerta da EICMA quale vetrina internazionale per i loro investimenti. L’edizione 2021 rappresenta per tutta la filiera un appuntamento molto significativo e per gli appassionati sarà finalmente un’occasione per vivere in sicurezza la loro passione e per vedere dal vivo tutta l’offerta del settore in un unico momento senza l’intermediazione di un qualcosa di virtuale, non dimentichiamo poi quello che EICMA significa in termini di indotto e attrattività per la città di Milano e il sistema dell’accoglienza in Lombardia”.
Paolo Magri, amministratore delegato di EICMA S.p.A. e presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), ha infine sottolineato “il protagonismo che le due ruote hanno maturato nella mobilità post-Covid”. “Il settore – ha rimarcato Magri - sta vivendo infatti un momento molto stimolante: c’è tanto interesse attorno al nostro mondo, sempre più per passione e anche per una nuova domanda di mobilità i mercati delle due ruote a motore, a pedale ed elettriche stanno facendo segnare numeri molto positivi, in controtendenza rispetto a molti altri settori, e questo infonde particolare fiducia non solo nel settore, ma anche rispetto al successo della nostra manifestazione”.
UNA VISITA IN TUTTA SICUREZZA
Per garantire a visitatori, espositori e organizzatori la partecipazione in totale sicurezza a fiere ed eventi, Fiera Milano ha lavorato a linee guida che definiscono le modalità per lo svolgimento di tutte le manifestazioni fieristiche e che saranno naturalmente applicate in occasione di EICMA.
Tra queste è stata data particolare attenzione alle indicazioni per l’ingresso in fiera: i varchi di accesso pedonali e veicolari sono stati ridefiniti ponendo particolare attenzione alla corretta gestione dei flussi di transito. Inoltre, è stato implementato l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare le procedure di ingresso. Una app di quartiere permetterà di accedere a una serie di servizi tra i quali il fast track, la prenotazione dei parcheggi e della ristorazione. Proprio le aree di ristorazione, inoltre, sono state organizzate in modo da garantire il necessario distanziamento sociale.
L'utilizzo costante della mascherina per tutti i soggetti che accederanno ai quartieri fieristici, completa poi il quadro delle misure descritte. Grazie a queste norme semplici e chiare sarà quindi possibile muoversi tra gli stand con la massima tranquillità, incontrarsi e confrontarsi, tutelando così il business fieristico salvaguardando la salute di tutti.
IL MERCATO DELLE DUE RUOTE
Nei primi sette mesi del 2021 ciclomotori, scooter e moto hanno segnato un aumento complessivo del 36,5% sull’anno precedente pari a 211.760 mezzi targati. In particolare i ciclomotori hanno raggiunto quota 12.178 (+8,96%), gli scooter 110.806 (+37,4%) e le moto 88.776 (+40,43%). Rispetto ai primi sette mesi del 2019 si registra un aumento del mercato del 17,1%.
Il mercato dei veicoli elettrici ha chiuso il mese di luglio (ultimo dato disponibile) con 1.214 veicoli venduti, pari a una crescita del 57%. Il progressivo annuo fa segnare una crescita del 34,51% con 6.338 mezzi. Anche in questo ambito del mercato, il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva pari al 127,1%.
Per quanto riguarda il mercato bici, il 2020 (ultimo dato disponibile) è stato un anno record. Sono state infatti 2.010.000 (+17% sul 2019) il totale delle biciclette vendute. Sono cresciute le bici tradizionali (+14% sul 2019) con 1.730.000 pezzi acquistati, mentre le eBike (280mila pezzi) fanno segnare un robusto + 44%. Le biciclette a pedalata assistita si confermano un fenomeno di mercato in costante crescita. In soli cinque anni le eBike hanno infatti quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020: un’impennata che ha allargato la platea di fruizione e che apre ulteriori prospettive di sviluppo per l’industria del settore e la sua filiera.
Fonte dati: Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori)
Al Centro civico di Germanedo il servizio di Urgenza Psicologica
Dal 4 settembre tutti i sabati e le domenica in via dell'Eremo 28
Dopo essere rimasto attivo in tempo di pandemia in modalità telefonica, dal 4 settembre il servizio di Urgenza Psicologica sarà disponibile al Centro civico "Sandro Pertini" di Germanedo, in via dell'Eremo 28, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
"La pandemia ha agevolato nuove modalità di incontro - spiega l'assessore alla Famiglia del Comune di Lecco Alessandra Durante -, ma in certe situazioni potersi incontrare in presenza è fondamentale, anche per cogliere sfumature che nel virtuale sarebbero difficilmente intercettabili. Per questo, grazie alla disponibilità e alla collaborazione con l'Ordine degli Psicologi della Lombardia, siamo riusciti ad attivare il servizio in presenza, mettendo a disposizione spazi del Comune che nel weekend sarebbero rimasti inutilizzati. Ovviamente il servizio rimarrà disponibile anche telefonicamente dal mercoledì alla domenica dalle 9 alle 21, consolidando il supporto già erogato in questi mesi".
La funzione principale del servizio è di rispondere tempestivamente a chiunque ritenga di vivere un momento di difficoltà e manifesti un problema psicologico urgente; inoltre, il servizio fornisce una risposta professionale grazie a un’equipe di psicologi e psicoterapeuti volontari, con competenze specialistiche diversificate. Urgenza Psicologica garantisce interventi immediati, gratuiti e personalizzati accogliendo richieste urgenti di aiuto psicologico nel fine settimana, quando l’intervento delle strutture territoriali scarseggia e il rischio per chi è in difficoltà è quello di dover ricorrere al pronto soccorso ospedaliero, spesso già sovraccarico di richieste emergenziali. Per accedere al servizio non serve alcuna prescrizione o documento ed è inoltre ancora possibile contattare gli operatori dal mercoledì alla domenica dalle ore 9 alle 21 telefonando al numero 335 6735471.
A Lecco il servizio di Urgenza Psicologica è il risultato di un intenso lavoro di dialogo con enti del territorio, finalizzato con la stipula di un protocollo d'Intesa nel settembre 2020, tra il Comune di Lecco, l'ASST di Lecco, l'Ordine degli Psicologi della Lombardia e la Cooperativa CREA di Milano. Il progetto di Urgenza Psicologica, nato a Milano nell’aprile del 2013 grazie al contributo della Fondazione Cariplo e dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, rappresenta oggi un’esperienza innovativa nel campo dei servizi socio-sanitari gratuiti al cittadino, è presente anche nelle città di Milano, Varese, Monza e Bergamo ed è in via di attivazione anche nella città di Crema.
Industria: Coldiretti, spinta da record storico dell’export alimentare
COMO-LECCO – L’aumento del fatturato industriale è spinto dal record storico fatto segnare per le esportazioni alimentari Made in Italy che registrano un aumento del +23,1% a giugno per un valore annuale stimabile in 50 miliardi nel 2021. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat che evidenziano la crescita del fatturato industriale alla vigilia del Cibus di Parma, che come in ogni edizione vedrà presenti anche realtà del territorio lariano.
Con l’avanzare della campagna di vaccinazione, la riapertura delle attività di ristorazione e le vacanze – sottolinea Coldiretti – cresce la domanda di Made in Italy a tavola in Italia e nel mondo con il fatturato alimentare che segna a giugno un balzo dell’11,1% e con le grandi fiere internazionali che rappresentano un elemento strategico per far conoscere ed apprezzare le eccellenze italiane a istituzioni, stakeholder e operatori di mercato.
Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola nel primo semestre dell’anno ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto ma registrano l’incremento maggiore della domanda con un balzo del 18,4%, trend positivo anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6,8%, praticamente lo stesso della Francia (+6,7%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l’appesantimento dei carichi amministrativi, l’export alimentare crolla invece del’4,6%. Fra gli altri mercati – evidenzia la Coldiretti – si segnala la crescita del 16,5% in quello russo e un vero e proprio balzo in avanti di quello cinese con +57,7%.
“La svolta è evidente anche nelle due province di Como e Lecco con quasi due cittadini su tre in viaggio per vacanza nell’estate 2021 che hanno scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food” commenta il presidente interprovinciale di Coldiretti Fortunato Trezzi.
“Il cibo nell’estate 2021 si appresta a diventare la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche”.
Con la riapertura totale della ristorazione dopo il lungo periodo di lockdown, si è assistito ad un ritorno in grande stile dei consumi alimentari fuori casa. Un cambiamento importante dopo che la ristorazione lo scorso anno è stata tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020.
I dati riportati nel sito della Regione sulla pandemia vanno in altalena. L’oscillazione quasi quotidiana degli indici di riferimento nel Lecchese come in Lombardia, non consente valutazioni precise né previsioni affidabili. Anche se, per quanto riguarda ricoveri, decessi e contagi la situazione non sembra indurre al pessimismo come indicano i dati riportati in tabella.
Ma un punto rimane ben fermo: non bisogna abbassare la guardia. Farlo, ignorando le più elementari precauzioni igienico-sanitarie, potrebbe risultare disastroso. Le indicazioni sono sempre le stesse e non saranno mai ripetute a sufficienza: niente assembramenti, mascherina sempre a portata di mano, lavaggi frequenti delle mani. Ma soprattutto vaccinarsi prima possibile. Anche perché, nonostante la narrazione no vax, le mutazioni del coronavirus grazie al vaccino, diminuiscono sensibilmente. Pur se alcune di esse mostrano maggior resistenza all’inoculazione vaccinale. A questo proposito occorre chiarire alcuni punti.
Intanto il vaccino riduce molto la possibilità di contrarre il Covid 19 e moltissimo l’insorgere di casi gravi o letali. Inoltre il farmaco antivirale risulta efficace anche nei confronti della pericolosa “variante delta” e rende più difficile la comparsa di nuove mutazioni. In assenza di vaccino, invece, il coronavirus resta “allo stato brado” e si riproduce senza tregua facendo aumentare le probabilità di nuove varianti e anche di contagio che, occorre dirlo, non sono del tutto assenti nei vaccinati: anche chi è farmacologicamente protetto può infatti diventare, sia pur in misura ridotta, vettore di contagio. Proprio per questo tutti devono osservare le precauzioni ormai ben note riguardanti soprattutto le norme igieniche, i rapporti sociali e le attività di gruppo.
Affrontiamo ora il punctum dolens del problema: l’insorgenza di alcune varianti vaccino resistenti. SI tratta di un fenomeno ben noto in virologia che si verifica quando un farmaco elimina gran parte di una popolazione di microorganismi, virus nel nostro caso, rimuovendo così la presenza di competitori delle nuove varianti, resistenti al vaccino, che in tal modo trovano il terreno sgombro da eventuali “concorrenti” e si possono replicare con maggiore facilità. È questo, in ristrettissima sintesi, il meccanismo della cosiddetta “pressione selettiva” (approfondimento qui ) che si manifesta anche nell’uso di antibiotici. E dal momento che le mutazioni dei ceppi virali sono del tutto casuali, nessuno è in grado di prevederne sviluppo e caratteristiche.
Sostenere, come spesso accade soprattutto sui social network, che vaccinare in massa durante una pandemia è sbagliato perché così si favorisce la produzione di varianti vaccino resistenti, è privo di senso. Sarebbe come chiedere la sospensione di indagini e arresti nel quadro di un’inchiesta antimafia perché ammanettando i membri di una cosca si agevolano le organizzazioni concorrenti. Il grafico riportato di seguito illustra con grande evidenza come le mutazioni virali si manifestino soprattutto nei paesi dove si vaccina poco. Lungo l’asse delle scisse (orizzontale) è riportato il tasso di vaccinazione dei vari Paesi; l’asse delle ordinate (verticale) riporta la frequenza delle mutazioni dell’Rna di Sars-Cov-2, il “nostro” coronavirus.
FONTE: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.08.21261768v1.full.pdf
Sta di fatto che quando una quota significativa della popolazione, per periodi di tempo lunghi, permane priva di vaccinazione il rischio della comparsa di varianti resistenti al farmaco aumenta in misura elevata poiché in assenza di vaccino tutti i virus, indipendentemente dalle mutazioni sono liberi di diffondersi e anche di produrre varianti. Quindi chi non si vaccina rappresenta un consistente pericolo per sé e per gli altri. Occorre comunque sottolineare due circostanze importanti.
Innanzitutto il coronavirus responsabile della pandemia che ci sta facendo soffrire da 18 mesi, ha scarso potenziale di mutazione. In altri termini genera meno varianti di altri suoi simili. Inoltre va chiarito che, stante la casualità intrinseca delle mutazioni, solo un piccolo numero di varianti risultano pericolose per l’uomo. La stragrande maggioranza sono innocue o generano patologie poco significative, come nel caso di alcune forme di raffreddore provocate proprio da coronavirus. In altre parole, nessun virus muta per sopravvivere ma sopravvive perché muta. Conclusioni: vaccinatevi in fretta: il tempo è tiranno e rema contro.
IL TERRITORIO LECCHESE PRONTO A ACCOGLIERE I PROFUGHI AFGHANI CHE HANNO COLLABORATO CON IL CONTINGENTE ITALIANO.
Il territorio lecchese si prepara a fare la propria parte di fronte alla catastrofe umanitaria che sta dilaniando l’Afghanistan, in previsione della necessità di accoglienza dei profughi in arrivo in queste ore anche nel nostro Paese attraverso i corridoi aerei.
In una nota congiunta, il sindaco del capoluogo Mauro Gattinoni, il presidente del Distretto di Lecco Guido Agostoni, i presidenti degli Ambiti di Bellano (Fernando De Giambattista), di Lecco (Sabina Panzeri) e di Merate (Filippo Galbiati), sottolineano che “l’urgenza di intervenire, non solo offrendo opportunità di vita e alloggio, ma anche una prospettiva di inserimento vero e proprio, chiama in causa anche i Comuni alla collaborazione e solidarietà, attraverso l’ampliamento delle esperienze del sistema SAI (ex SPRAR), previsto a livello internazionale per la tutela di profughi e rifugiati politici”.
In provincia di Lecco sono 10 i Comuni aderenti attualmente al SAI, ma, prosegue la nota, “è importante che altri segnalino la disponibilità a individuare soluzioni abitative, pubbliche o private, che possano permettere di accogliere i collaboratori afghani del contingente italiano, sostenendo percorsi di inclusione. Modalità diffuse di accoglienza permetteranno un impatto più semplice nelle nostre comunità. A breve verrà pertanto inviata al Ministero una richiesta formale di ampliamento della rete territoriale all’interno del progetto ‘Lecco una provincia accogliente’. L’obiettivo che assumiamo è quello di permettere a queste persone e a queste famiglie un’opportunità di vita, cancellata dalla precipitazione della crisi - concludono Gattinoni, Agostoni, De Giambattista, Panzeri e Galbiati - riconoscendo il percorso che avevano avviato per un riscatto del loro Paese e per la ricerca di una via democratica alla libertà. Sarà questo il miglior modo per affermare i valori umani, democratici e solidaristici che contraddistinguono la nostra cultura”.