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Martedì, 16 Luglio 2024 14:39

CALCIO LECCO AL VIA LA STAGIONE 2024/2025

in Sport

È ufficialmente iniziata con il raduno alle 18 allo stadio Rigamonti-Ceppi la stagione 2024/25 della Calcio Lecco 1912.
Il presidente Aniello Aliberti, insieme alla dirigenza e allo staff tecnico, ha accolto in sede i ventidue i tesserati presenti. Di seguito l’elenco:
• Matteo Battistini
• Alessandro Bianconi
• Nicolò Buso
• Vedran Celjak
• Giovanni Crociata
• Joaquin Dalmasso
• Marco Frigerio
• Alessandro Galeandro
• Giorgio Galli
• Carlo Ilari
• Corentin Louakima
• Doudou Mangni
• Luca Marrone
• Riccardo Melgrati
• Lorenzo Pinzauti
• Luca Stanga
• Nicolò Tondi
• Mattia Tordini
• Amadou Fall
• Francesco Ceola
• Enrico Nova
• Salvatore Dore
Nel tardo pomeriggio di martedì è in programma il primo allenamento agli ordini di mister Francesco Baldini: le sedute allo stadio saranno a porte aperte per il pubblico e a ingresso libero in tribuna.
Gli orari sono i seguenti:
• Martedì 16 luglio – ore 18
• Mercoledì 17 luglio – ore 9.30
• Giovedì 18 luglio – ore 9.30

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Lunedì, 15 Luglio 2024 10:30

DUE INTERVENTI PER IL SOCCORSO ALPINO NEL FINE SETTIMANA

Due attivazioni nel fine settimana per la Stazione Valsassina-Valvarrone, XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino.

La prima sabato 13 luglio, verso le ore 13:00, per il soccorso e recupero di una donna infortunata lungo l'anello dell’Alpe Giumello, nel comune di Casargo. Le squadre l’hanno trasportata fino al parcheggio di Giumello con barella portantina.

In serata, verso le 20:00, altra richiesta d'intervento dalla SOREU dei Laghi per un mancato rientro nella zona del sentiero del Viandante, tra Bellano e Dervio.

Le squadre territoriali del Cnsas sono partite con le moto da trial per portarsi sul posto e poi iniziare a perlustrare più velocemente i principali sentieri ma nel frattempo la persona, che non aveva potuto avvisare i familiari del ritardo, è rientrata in autonomia.

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Lunedì, 15 Luglio 2024 10:13

IERI A CREVESTO IL RICORDO DEI GIOVANI DI PRIMALUNA PREMATURAMENTE SCOMPARSI

Si è svolta ieri 14 luglio l'annuale festa alla Croce di Crevesto, sopra l'abitato di Primaluna, a ricordo dei giovani del paese che ci hanno lasciato prematuramente.

L'evento, come di consueto, è stato ottimamente organizzato dal Gruppo Alpini locale che domenica prossima festeggerà il 90° di fondazione in località Contra, dove spicca il cappello alpino.

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Nutrita la partecipazione di pubblico, tra cui molti giovani che anno voluto essere presenti nel ricordo dei coetanei defunti.

Don Gianmaria Manzotti ha celebrato la S. Messa e poi tutti a dedicarsi al rancio sapientemente preparato dalle Penne Nere.

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Nel pomeriggio si sono svolti giochi di vario genere, in primis il tiro alla fune, e poi la festa è continuata tra musica e canti con le fisarmoniche.

La giornata si è conclusa con l'estrazione dei biglietti della lotteria e nel ricordo, ancora una volta, dei giovani del paese prematuramente scomparsi.

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Domenica, 14 Luglio 2024 09:39

CHIARA AIROLDI APPRODA ALL'ATALANTA UNDER 23 (E APRE UN NUOVO CENTRO DI CURE)

La notizia era nell'aria da qualche settimana ma l'ufficialità (con la firma) si è concretizzata solo nei giorni scorsi: la dottoressa Chiara Airoldi, già responsabile sanitario di Lecco e Como, sarà il nuovo medico sociale dell'Atalanta Under23 che disputa il campionato di LegaPro.

Una scelta di vita importante che le permette di entrare nel giro di una delle società più importanti a livello italiano ed europeo e che testimonia la considerazione crescente di cui gode negli ambienti del calcio che conta.

Ma non è l'unica novità che la riguarda.

Infatti, da brava imprenditrice, ha in corso un ampliamento dell'attività che ha fondato e dirige, il Polimed Santa Caterina di Introbio, che dall'autunno prossimo sarà dotato di un nuovo centro (Polimed Fisio e Sport) dove troveranno spazio la fisioterapia (già praticata nella sede attuale), il recupero infortuni, una palestra riabilitativa e l'opportunità di essere seguiti da personal trainer.

Che dire? Facciamo gli auguri a Chiara per il nuovo impegno con i colori nerazzurri di Bergamo e per lo sviluppo di un servizio che è diventato un punto di riferimento per tutto il territorio lecchese.

 

 

 

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Domenica, 14 Luglio 2024 09:22

RICORDATO A PRIMALUNA DON LUIGI MELESI “L’UOMO DELLA SPERANZA”

Don Luigi Melesi è stato un salesiano di grande importanza, originario di Cortenova. È noto soprattutto per i suoi 30 anni di servizio come cappellano del carcere di San Vittore a Milano, dove, con l’aiuto del cardinale Martini, contribuì alla resa delle Brigate Rosse e alla fine della lotta armata in Italia. A Primaluna, il 12 luglio 2024, si è tenuta una serata culturale per ricordare la sua vita e il suo impegno, con testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha camminato con lui. Don Luigi è ricordato come “l’uomo della speranza” per il suo ruolo cruciale nel promuovere il dialogo e la giustizia.

Don Luigi Melesi ha lasciato un’impronta indelebile attraverso diverse opere significative. Tra le più rilevanti, il suo lavoro come cappellano del carcere di San Vittore a Milano, dove ha contribuito alla resa delle Brigate Rosse e alla fine della lotta armata in Italia. Prima di questo, ha prestato servizio presso la casa di rieducazione giovanile di Arese, dove ha lavorato per vent’anni. Inoltre, ha promosso il dialogo e la riconciliazione tra vittime e responsabili della lotta armata, come documentato nel “Libro dell’incontro”. La sua dedizione nel sostenere e ascoltare le persone più bisognose di redenzione è stata una testimonianza del suo amore per l’umanità.

Le testimonianze su Don Luigi Melesi sono numerose e profondamente toccanti. Una delle più significative è quella di Ernesto Balducchi, ex membro delle Brigate Rosse, che ha raccontato come Don Luigi sia riuscito a guadagnare la sua fiducia e a portarlo alla resa, segnando la fine della lotta armata. Balducchi ha descritto come una semplice stretta di mano attraverso il blindato sia stata per lui una corda di speranza calata in un pozzo.

Un’altra testimonianza commovente proviene da Don Sandro, che ha sottolineato come Don Luigi non giudicasse mai le persone per i loro errori, ma le accogliesse sempre con amore e comprensione. Questo approccio ha permesso a molti detenuti di sentirsi accettati e ascoltati, trovando in lui una guida verso la redenzione.

Infine, il cardinale Martini ha ricordato come Don Luigi vedesse in ogni detenuto un amico e un uomo, indipendentemente dai crimini commessi, dimostrando una profonda umanità e compassione. Queste testimonianze evidenziano il grande cuore e la forza di Don Luigi nel condurre una vita dedicata al sostegno e alla redenzione delle persone più bisognose.

                                                                                                                              **********

Ho avuto la fortuna di incontrare tantissime volte Don Luigi e, in una occasione grazie al Grinzone, di essere assieme a lui su un palco cercando invano di non sfigurare con le domande. Ma, soprattutto, ho avuto il privilegio (assieme a tanti miei compaesani) di ascoltare le sue "prediche": quando a Cortenova si sapeva che la Messa l'avrebbe celebrata lui la chiesa si riempiva oltre la solita misura (che a quei tempi era decisamente più considerevole rispetto ad oggi) e c'era attesa per ascoltare un'omelia che si trasformava in un racconto di vita vissuta, in una sequenza di esempi su cui riflettere poi.

Chi non l'ha conosciuto personalmente non ha potuto essere colpito dalla potenza del pensiero, dalla forza dell'animo, dalla profondità del suo cuore, da quegli occhi che avevano visto veramente di tutto: il carcere minorile, quello di San Vittore, la stagione della paura, i terroristi e tutto quanto un resto che a raccontarlo servirebbe un'enciclopedia e non quattro righe scritte da un umile suo compaesano riconoscente quale sono.

Un consiglio, però, lo posso dare: se riuscite recuperate una delle sue tante opere, quella intitolata "Il Vangelo secondo Barabba" e leggetevela. Poi raccontatela ai vostri figli e nipoti. Farete del bene a voi stessi ed a loro.

Riccardo Benedetti

 

 

 

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Domenica, 14 Luglio 2024 09:19

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELL’OTTAVA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

Anche questa volta conviene collocare nel contesto del capitolo il brano evangelico proposto per questa domenica. Ecco i versetti appena precedenti: Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: 33″Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà”.

Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli…

Erano sulla strada che porta a Gerusalemme. Una strada che altre volte Gesù e i discepoli avevano percorso ma che in quel momento si rivelava come una strada faticosa, anzi insidiosa. I discepoli erano sicuramente confusi, spaventati per quello che avevano sentito dire da Gesù in merito all’esito dell’ostilità dimostrata dai capi di Israele nei suoi confronti. Quella strada diventava via di passione, prova e possibile morte. Una via che non conduceva più a un sogno ma ad una terribile prova.

Come poteva accadere che in quel momento due di loro, due scelti e chiamati a seguirlo, rivolgessero a Gesù una domanda simile? “Concedici di stare uno alla tua destra e uno alla sua sinistra?” Avevano forse intuito che la croce, il morire in quel modo sarebbe stata la vittoria di Gesù sul mondo? La manifestazione della sua gloria? L’inizio di un mondo nuovo davvero?

Non credo fossero già giunti a comprendere il dono della Pasqua di Gesù. Rimane così lo stupore di trovarsi di fronte a una richiesta del genere dopo aver sentito parlare in quel modo Gesù. E subito dopo leggiamo che gli altri discepoli si indignano con loro forse perché ai posti ci tenevano pure loro. Come potevano?

Ma basta poco, un poco di vita concreta, della vita di ogni giorno, nelle relazioni che vivo ogni giorno per arrivare ad ammettere che in fondo non sono poi così diverso dai discepoli. Succede che in un attimo ci si ritrova a camminare su una via diversa da quella di Gesù.

Mi ha colpito la frase di Gesù: “Ma tra voi non è così”…ma è vero? È vero che io, noi, non camminiamo sulle strade che percorrono coloro che governano il mondo? È vero che non sono omologato al mondo? Cioè è vero che in me non succede quello che succede nel mondo in quanto ad ambizioni, scelte, stile di vita?

Timidamente così si affaccia un desiderio: che qualcuno guardandomi, guardandoci riuscisse a dire “in lui, in loro, c’è qualcosa di diverso!. Sarebbe bello che qualcuno dicesse: non ho mai incontrato persone così, così amorevoli, buone, disponibili, attente, servizievoli, capaci di ascolto, di condivisione, di consolazione, di cura, così disinteressate, incapaci di calcolo, di cupidigia, persone capaci di perdonare, di non serbare rancore. Sarebbe bello che qualcuno dicesse parlando di noi: mi fa pensare a Gesù, anche lui sembra che scelga sempre l’ultimo posto, che sia contento di servire e non di essere servito.

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Sabato, 13 Luglio 2024 09:10

DA PREMANA E CORTENOVA L'EMOZIONE DI GIOVANI ATLETI SULLA PISTA DEL LOUIS II DI MONTECARLO

in Sport

Dev'essere stata un'emozione fantastica quella provata da un gruppo di giovanissimi atleti del'A.S. Premana e del C.S.C. Cortenova ieri sera allo Stadio Louis II di Montecarlo sulla stessa pista dove, dopo poche ore, si sarebbero cimentati i campioni della Diamond League.

Un'emozione e un ricordo da conservare nel tempo per tutti loro e i loro accompagnatori, coinvolti in un'atmosfera spettacolare (la foto di copertina inviataci dal presidente premanese Massimo Sanelli lo testimonia ampiamente) e soprattutto protagonisti di un 1.000 metri di contorno con tanto di premiazioni declamate dallo speaker ufficiale.

Un'esperienza straordinaria che sicuramente consoliderà in questi ragazzi la passione per uno sport (come molti altri, del resto) che dalle nostre parti diventa "popolare" solo quando qualcuno vince e non, come dovrebbe, sempre e comunque.

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Giovanissimi atleti dell'A.S. Premana impegnati sulla pista del Louis II di Montecarlo

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Non è mancato il tifo per i colori gialloblù del C.S.C. Cortenova

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Serena Spano (a sinistra) e Alessia Bergamini (a destra) con il primatista italiano dei 1.500 m. Pietro Arese

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Sabato, 13 Luglio 2024 08:50

VALSASSINA: PRESENTATA LA XXX EDIZIONE DEL GIIR DI MONT

in Sport

Presentata alla Cascina Trote Blu di Cortabbio la XXX edizione del Giir di Mont, storica gara organizzata dall’A.S.Premana inserita nei caledari FIDAL e WMRA, alla presenza delle numerose realtà, enti, associazioni territoriali e partner coinvolti, svelando le novità dell’ edizione speciale.

Mancano poco più di due settimane e i preparativi fervono per l’attesissimo anniversario del XXX Giir di Mont, un’edizione imperdibile che rappresenta un traguardo per la comunità di Premana e per la storia stessa del mountain running e dello skyrunning, perché per tutti il “Giir di Mont” è “la grande classica” immancabile per atleti e appassionati. Quest'anno, il 27 e 28 luglio, il borgo di Premana, incastonato tra le Alpi Orobie e a pochi chilometri dal Lago di Como, celebrerà non solo una delle gare di corsa in montagna più affascinanti e impegnative e la storia di una intera disciplina dell’atletica leggera, ma anche le sue antiche tradizioni e i suoi luoghi incantevoli. E il Giir di Mont sarà motivo ancora una volta per raccontare l’orgoglio del proprio territorio, della propria economia e della forza di una comunità coesa, innamorata del proprio passato, entusiasta e sempre innovativa.

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L’edizione 2024 del Giir di Mont celebra la sua lunga storia, festeggiando i ricordi e i volti dei protagonisti delle passate edizioni e celebra il presente puntando alla Valsir WMRA World Cup.

Il Giir di Mont può essere considerata a tutti gli effetti come una delle primissime skyrun, nata come scommessa nel 1961 e proseguita fino al 1965, interrotta poi da una pausa fino al 1989, è tornata a cadenza annuale dal 1999, é cresciuta esponenzialmente dall’inizio del nuovo millennio, nel 2017 ha ospitato ben due campionati del mondo di corsa in montagna.  Nel mezzo, 17 edizioni “moderne” che l’hanno consacrata tra le più blasonate gare di mountain running a livello nazionale e internazionale. Con i suoi 32 chilometri di percorso attraverso 13 alpeggi storici, si riconferma quest’anno più che mai competizione sportiva di livello internazionale e sarà anche tappa valida per la Valsir WMRA World Cup, prima delle cinque tappe in territorio Italiano a cui seguiranno Vertical Nasego, Trofeo Nasego, KV Chiavenna-Lagunc e Val Bregaglia Trail.

I nomi più blasonati dell’attuale panorama mondiale della disciplina della corsa in montagna saranno presenti sulla linea di partenza, per vincere e vivere un’emozione che non si dimentica, ma quest’anno a celebrare il “Giir” saranno presenti molti dei vincitori delle passate edizioni, in un ricordo corale che diventa la narrazione della storia della corsa in montagna, che qui a giusto titolo si è scritta.

Salita alla bocchetta di Larec PH Marco Gulberti

La trentesima edizione consegnerà riconoscimenti storici e nella serata di gala, sabato 27 luglio, sul palco si avrà davvero una rappresentanza di 60 anni di storia di questo sport. Saranno presenti infatti Silvio Gianola, il vincitore 1964, Battista Pomoni, che nel 1965 fece 3h 52’, tempo stratosferico per l’epoca, un record che complice la pausa organizzativa, è resistito per 24 anni. Il campione del mondo Giambattista Tita Lizzoli, vincitore nel 1989, Fabio Bonfanti, vincitore di quattro edizioni consecutive dal 2003 al 2006; Mario Poletti, incoronato sul primo gradino del podio nel 1999, 2001, 2002 che gareggerà nella 32 km a fianco agli attuali top runner. Presente ormai fisso da diversi anni il vincitore dell’edizione 2013 Ionut Zinca e in fase di conferma Tofol Castanier, primo nel 2014, mentre ritorna per ricordare un Giir mondiale, il campione del mondo di Premana 2017 Francesco Puppi, con Petru Mamu, anche lui atteso al via della 32 Km, che a parte la sfortunata edizione del mondiale, si portò a casa la vittoria nel 2015 e nel 2021.

Fra le star femminili, sarà presente anche nella 18 Km la prima vincitrice del Giir di Mont Daniela Gilardi, che si è poi confermata per altre tre edizioni consecutive dal 2001 al 2003, e Silvia Serafini, leader nel 2014 che salvo imprevisti dovrebbe essere al via della 32 Km anche quest’anno. A festeggiare sabato anche Giovanna Cavalli, Silvia Rampazzo, la campionessa del mondo 2017. Ancora in forse la partecipazione di Lucy Murigi, in questo momento ancora ferma ai box in Kenia, vincitrice nel 2022 ma soprattutto campionessa mondiale nel classico “long distance” al mondiale 2017, mentre pronte a battagliare Ingrid Mutter vincitrice nel 2016.

Numerosi gli atleti di caratura mondiale messi in lista grazie alla Valsir WMRA World Cup che stanno finalizzano le iscrizioni e che vogliono provare a mettere la firma in questo prestigioso albo d’oro.

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Un evento in continua evoluzione: la diretta

Per poter festeggiare al meglio questo importante anniversario, gli organizzatori hanno sfidato loro stessi e messo alla luce uno degli aspetti della comunità di Premana indiscutibile: la capacità di innovazione, nell’organizzazione e nella comunicazione. Per quest’edizione speciale sarà trasmessa la diretta streaming con commento in studio della classica 32 km e della 18 km, che sarà visibile sul canale Youtube dell’A.S. Premana (@ASPREMANA) e su CorrereTV del media partner Correre. Partendo dunque dal primo esperimento operato durante l’edizione scorsa, gli organizzatori hanno lavorato molto per poter sopperire agli svantaggi logistici e tecnici presenti nell’aspro territorio montano, intervenendo soprattutto con nuovi punti di connessione internet lungo il percorso. L’aspettativa è quella di permettere a tutti di poter godere di quei passaggi spettacolari che hanno reso celebre il Giir di Mont, seduti tranquillamente sul divano di casa.

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La serata di presentazione della XXX Giir di Mont è stata realizzata grazie al Polimed Santa Caterina di Introbio, che ha presentato la prossima apertura di un nuovo attrezzato centro fisioterapico sll’avanguardia nelle tecnologie: il “Polimed Santa Caterina – Fisio e sport”. La mission è creare un punto di riferimento per la preparazione fisica degli atleti nella provincia di Lecco e non solo, con focus sulla prevenzione e il recupero degli infortuni, grazie ad una palestra riabilitativa e al personal training.

Al link il programma completo

https://www.giirdimont.it/event/giir-di-mont-2024-xxx-edizione/

(Si ringrazia Lecconotizie.com per la foto di copertina che ritrae il gruppo degli organizzatori)

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