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Venerdì, 12 Luglio 2024 18:56

LA STORIA DELLE OLIMPIADI A BARZIO

in Eventi
In occasione delle prossime Olimpiadi, Claudio Maria Casari racconterà come è nata la maggiore manifestazione sportiva, ripercorrendo aneddoti e curiosità dalle origini ai giorni nostri nelle serate di CINQUANTA SFUMATURE DI OLIMPIADI.
Appuntamento MARTEDI' 16 alle ORE 21.00 con la prima parte di questa affascinante storia e MARTEDI' 23 (alla stessa ora) per proseguire l'emozionante viaggio.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
Maggiori informazioni nella locandina.
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Venerdì, 12 Luglio 2024 10:03

TUBING A GIUMELLO. UNA RIFLESSIONE DI LUCA ROTA

L’Alpe Giumello è una micro-stazione sciistica dell’alta Valsassina, con due piccoli impianti di risalita dal futuro alquanto incerto ma dotata di grande e peculiare bellezza paesaggistica. L’associazione di volontari che ne gestisce la valorizzazione turistica, le cui buone pratiche sono state segnalate e lodate da Legambiente sul report “Nevediversa 2024”, ha da poco inaugurato una pista per il tubing, attrazione meramente ludico-ricreativa che ben poco sa valorizzare una località montana. È un intervento tutto sommato accettabile oppure un errore che andava evitato?

Viene da pensare che a qualsiasi autentico appassionato di montagna la visione di attrazioni come il “tubing” appena inaugurato a 1550 metri di quota sui prati dell’Alpe Giumello, bellissima località montana dell’alta Valsassina (provincia di Lecco), equivalga a un violento schiaffone in pieno volto. In questo caso, e in tanti simili, si parla sempre di “valorizzazione” della montagna, ma veramente non si capisce come la possa valorizzare quella che a tutti gli effetti è una giostra di plastica (non si denuncia da tempo che pure sui monti è pieno di microplastiche?), che, peraltro, dopo un certo numero di volte poi inevitabilmente annoia.

Le cose banali finiscono per banalizzare pure ciò che hanno intorno, come dimostra ad esempo la “panchina gigante” dell’Alpe Chiaro, posta a una manciata di minuti a piedi dal Giumello. Inoltre, queste installazioni fanno sempre pensare a cose tipo – per dire – un biliardino piazzato dentro un museo ricco di capolavori artistici: lì ci si va per ammirare l’arte e educarsi alla bellezza o per giocare e schiamazzare?

Poste tali premesse, da subito sono comparsi sul web numerosi commenti critici verso l’installazione dell’Alpe Giumello e ben pochi favorevoli. Sono i «soliti ambientalisti che dicono sempre di no» i primi e quelli che «avranno da guadagnarci qualcosa» i secondi? Nel caso specifico è forse il caso di andare oltre queste prese di posizione tanto legittime quanto semplicistiche.

Ormai da tempo e da più parti si invoca e sostiene la necessità di un cambio dei paradigmi alla base della frequentazione turistica delle montagne, innanzi tutto dal punto di vista culturale e poi per ogni altro. I territori montani stanno cambiando, in primis per i motivi climatici e ambientali ben noti, così come stanno cambiando gli immaginari diffusi e la sensibilità generale verso l’ambiente - nonostante a volte verrebbe da pensare l’opposto, ma come sempre le buone pratiche fanno meno notizia di quelle becere. Quei paradigmi non si possono cambiare di colpo, anche se in molti casi sarebbe auspicabile farlo ma risulta per vari motivi impossibile: è necessario trovare dei compromessi che agevolino il cambiamento, la transizione verso frequentazioni turistiche meno impattanti e più consone ai luoghi e alla realtà in divenire.

Dunque, in base a tali considerazioni, il tubing di plastica dell’Alpe Giumello può rappresentare un compromesso rispetto alle attività sovente ben più virtuose portate avanti in loco su base volontaristica dall’Associazione Alpe Giumello, che le hanno valso una segnalazione tra le “buone pratiche” sul dossier “Nevediversa 2024” di Legambiente?
 

Di nuovo, ogni risposta a questa domanda è legittima. Per tornare all’esempio del museo d’arte di prima, si può dire che può essere che su cento opere custodite di notevole fattura ce ne sia una di qualità sgradevole e irritante: bisognerebbe chiedersi per quali motivi il curatore della collezione l’abbia voluta mettere in mostra, a fronte di tutte le altre esposte. Tuttavia, basta andare oltre quella patacca, magari segnalare a chi di dovere la stonatura, e godersi al meglio e consapevolmente gli altri capolavori presenti.

All’Alpe Giumello di “patacche” ce ne sono già due in poco spazio, la suddetta panchina gigante dell’Alpe Chiaro e ora questo tubing. Due brutture o due schiaffoni in pieno volto, per citare l’altra metafora iniziale. Secondo molti, l’unico modo con il quale si possano giustificare banali attrazioni ludiche come queste, fatte per turisti obiettivamente carenti di consapevolezza e sensibilità nei confronti delle montagne, è il loro inserimento in un progetto ben strutturato su base ampiamente culturale attraverso le cui pratiche si sappia valorizzare veramente il territorio, i luoghi, i paesaggi. Un progetto con il quale si dimostri ai turisti d’ogni specie che per godere le montagne, e per divertirsi lassù, non servono affatto manufatti giostreschi come quelli perché la montagna non è un luna park ma una geografia traboccante di suggestioni, anche se qualcuno forse fatica a vederle e a comprenderle.
 

Ma se attraverso quelle giostre si è in grado di attrarre visitatori e, dopo l’iniziale fruizione ludica del luogo, mostrare loro che la montagna è ben altra cosa, e che è ben più divertente e appagante perdere lo sguardo – ad esempio e per restare in zona – dalla vetta del Monte Croce di Muggio, sovrastante l’Alpe Giumello e facilmente raggiungibile, nei vastissimi orizzonti da lassù visibili, grazie ai quali pare di essere in volo su un aereo osservando il paesaggio sottostante a perdita d’occhio, invece di perdere tempo e forze a scivolare banalmente su un ciambellone gonfiabile lungo una pista di plastica, allora il compromesso prima citato si può anche considerare – seppur senza mettere da parte le osservazioni sopra rimarcate e manifestando molte perplessità al riguardo.

È tuttavia sperabile che l’Associazione che si è presa in carico la cura e la valorizzazione dell’Alpe Giumello sappia muoversi efficacemente in tal senso, ora e in futuro. Il luogo è di rara peculiarità e bellezza, come rimarcato, e merita che chiunque, residente o turista, ne abbia piena coscienza a prescindere dalla presenza del tubing e di altre amenità.

In ogni caso, per non prendersi un tale gran schiaffone in pieno volto basta stare a debita distanza da chi o cosa lo mena.

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Venerdì, 12 Luglio 2024 09:42

MARINA, LA VILLEGGIANTE, CAMPIONESSA MONDIALE DI APNEA (CON IL SUPPORTO DI UN VALSASSINESE)

Si sono svolti a Belgrado, capitale della Serbia, dal 5 al 9 luglio, i campionati mondiali di apnea.

Sette le discipline in programma distribuite in quattro giorni di gare: apnea senza attrezzi, dinamica con due pinne, dinamica con mono pinna, apnea statica, velocità 8x50, 4x50 e 2x50.

Bene, diranno i nostri lettori, ma cosa c'entra tutto questo con le montagne della Valsassina?

C'entra, eccome, per due bei motivi.

Il primo è che nella squadra azzurra gareggiava un'atleta di Castellanza, Marina Olivieri, che frequenta spesso la Valle e ama trascorrere nelle nostre zone i suoi week end.

marina2

Ebbene, Marina ha fatto incetta di medaglie nella categoria Master M2.: oro e nuovo record del mondo nella velocità 8x50, oro e nuovo record del mondo nella velocità 4x50, oro e nuovo record del mondo nella velocità 2x50, argento in apnea statica, bronzo nell’apnea dinamica con due pinne e bronzo nella dinamica con mono pinna.

Insomma, un bel carico da riportare in Patria!

Il secondo motivo per cui ci interessa questo vero e proprio exploit è che nel team che ha seguito e assistito Marina c'era anche un valsassinese doc, appassionatissimo di subacquea, che risponde al nome di Alberto Amadasi.

Un grazie ad Alberto per averci fornito queste info e le foto: contrariamente a quanto si può pensare sono molti in Valsassina a praticare gli sport subacquei e da oggi conoscono anche Marina Olivieri, nostra "villeggiante" plurimedagliata".

 marina con amadasi

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Giovedì, 11 Luglio 2024 19:12

PREMANA: POSIZIONATI NUOVI CASSONETTI "SMART" PER ABITI E INDUMENTI USATI

Un nuovo servizio per migliorare la raccolta differenziata: in via Papa Luciani (nei pressi dell’eco-casetta) sono stati posizionati i nuovi cassonetti Silea per la raccolta di abiti, indumenti e usati - purché non sporchi di grasso, oli, vernici o solventi – oltre che scarpe e accessori di abbigliamento (cappelli, sciarpe, zainetti, borse e cinture).
I nuovi contenitori - riconoscibili dal colore antracite e da una veste grafica stilizzata – sono dotati di GPS e sensori di riempimento che ne consentono il monitoraggio in real-time dalla centrale operativa, al fine di ottimizzare il servizio di svuotamento, e dispongono inoltre di sistemi tecnologici interni in grado di rilevare anche la presenza di fiamme o tentativi di manomissione.
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Giovedì, 11 Luglio 2024 19:10

PER DOMANI EMESSA ALLERTA ARANCIONE: IN ARRIVO FORTI TEMPORALI

La Sala Operativa della Protezione civile della Lombardia ha emesso un’allerta arancione rischio idrogeologico e rischio temporali.
Per la seconda parte della giornata di oggi 11/07 le precipitazioni saranno possibili su fascia alpina, prealpina e Appennino. Verso sera previsto aumento della probabilità di precipitazione a ridosso dei rilievi, in particolare settore di Nordovest, e in parte anche ai settori adiacenti di Pianura, in particolare alta Pianura occidentale. Le precipitazioni risulteranno anche a carattere di rovescio e temporale.
La giornata di domani 12/07 sarà marcatamente instabile per la presenza di un flusso in quota da Sudovest, associato ad una vasta struttura depressionaria atlantica. Attese precipitazioni diffuse a carattere di rovescio e temporale: fin dalle prime ore della notte e per gran parte della giornata a partire dai settori occidentali, in estensione da Ovest a Est tra tarda mattina e pomeriggio.
Precipitazioni più insistenti sul Nordovest e sulle aree tra fascia prealpina e alte pianure. In particolare sui settori Nord occidentali, sono attese cumulate areali di pioggia fino a 90 mm. Venti deboli o moderati dai quadranti meridionali, con tendenza da metà pomeriggio a disporsi sui settori più occidentali dai quadranti settentrionali: generalmente deboli o moderati, ma con raffiche anche oltre i 100 km/h localmente, in concomitanza ai passaggi temporaleschi.
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