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Domenica, 09 Maggio 2021 08:16

W LA MAMMA

Oggi, come tutti dovremmo sapere (e ricordare), si celebra la festa della mamma, ricorrenza che affonda le sue radici nella seconda metà del 1800, visto che sono in molti a ritenere che il primo seme venne gettato negli Stati Uniti da Julia Ward Howe, attivista pacifista che propose l'istituzione del Mother's Day for Peace per stimolare una riflessione contro la guerra, ma la storia racconta che non fu un successo.

Fu un'amica della Ward, Anna Reeves, a non lasciarsi prendere dallos conforto e promuovere ovunque negli States una "coscienza" verso il riconoscimento dell'importanza delle madri.

"Spero e prego che qualcuno, prima o poi, possa intitolare un giorno di festa alla mamma, giorno che possa commemorarla per il servizio impareggiabile che ella rende all'umanità in ogni campo della vita. Ha diritto a questo", scrisse e la figlia (anche lei Anna) dopo tre anni dalla morte della madre organizzò (eravamo nel 1908) una cerimonia commemorativa in una chiesa della Virginia che venne poi conserata come il Santuario Internazionale della festa della mamma.

E in Italia? Secondo Wikipedia la festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi.

"La prima risale al 1956, quando Raoul Zaccarisenatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l'iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.

La seconda risale all'anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L'idea di don Otello Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Sempre a Tordibetto è localizzato, unico in Italia, un "Parco della Mamma", progettato dall'architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell'antica chiesa di Santa Maria di Vico, con al centro una statua della maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini.

Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori BellisarioBaldiniRestagnoPiasentiBenedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente a ottenere l'istituzione della festa della mamma. L'iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell'anno successivo: alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi fossero oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse risolversi in una fiera di vanità.

La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, e, secondo alcune fonti, fu celebrata inizialmente l'8 maggio. Secondo altre fonti la festa fu celebrata sin dall'inizio nella seconda domenica di maggio".

Negli anni la Festa della mamma ha assunto una notevole importanza commerciale ma forse, tra le tante, è quella che meglio riesce a mantenere inalterato l'aspetto sentimentale ed affettivo. E, aggiungiamo, come potrebbe essere altrimenti, visto che ci ha dato la vita?

Di mamma ce n'è una sola, almeno per il momento, per cui se siamo fortunati e possiamo farlo di persona festeggiamola, e se non possiamo ricordiamola magari scrivendo su un foglio, come ci avevano insegnato all'asilo, un bel W la Mamma (di solito con la matita rossa).

Auguri a tutte le mamme e, ci portiamo avanti, alle donne in dolce attesa che presto lo saranno.

 

Nella foto: Picasso "Maternidad"

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Domenica, 09 Maggio 2021 07:51

SCUOLA SUPERIORE IN VALSASSINA: UNA SPLENDIDA UTOPIA

Grande spazio, nell`incontro del PD Valsassina di cui parliamo a parte, con i consiglieri regionali Raffaele Straniero e Jacopo Scandella, ha avuto il tema della Scuola.
Scandella, che viene da Clusone, ha affermato che la presenza delle Scuole Superiori anche nelle valli bergamasche ha sicuramente contribuito a migliorare la qualita` di vita e a diminuire la fuga dei giovani dalle valli per andare nelle citta`.

"Oltre che naturalmente, causare meno dispersione scolastica: trovandosi la scuola vicina i giovani sono piu` invogliati a frequentarla".

"La Valsassina - ha ribadito l`ex Presidente della Provincia di Lecco ed ex Sindaco del capoluogo, Virginio Brivio - e` l`unica realta` territoriale della Provincia a non avere una sua Scuola Superiore, a eccezione del CFP di Casargo" (di cui poi si e` discusso abbondantemente, in particolare dall`ex Sindaco di Casargo Pina Scarpa).

In effetti negli anni in cui Brivio fu Presidente delle Provincia, 2004-2009, venne dato un forte impulso al decentramento delle scuole superiori lecchesi.

Vennero potenziati i nuclei scolastici di Casatenovo, Calolziocorte, Oggiono, nell`ottica di un decentramento che doveva liberare il sovraffollamento delle Scuole Superiori lecchesi e anche del trasporto viabilistico e ferroviario.

Marinella Maldini, Segretaria provinciale del PD e fino alla recente pensione Dirigente Amministrativa in una Segreteria scolastica di Casatenovo, ha ricordato come sono nate quelle scuole:"Non bisogna pensare a una scuola che nasca gia` completamente autonoma con Preside e Segreteria, ma come sezione staccata che poi raggiungera` la sua autonomia".

Nacquero cosi` in effetti , ancora negli anni `80, l`Istituto Vigano` di Merate (da sezione staccata del Parini di Lecco), Villa Greppi di Monticello (da Ist. Badoni), successivamente il Bachelet di Oggiono (ancora Parini) e le ricordate realta` territoriali di Casatenovo e Calolziocorte.

E la Valsassina ? Stava a guardare !
A sfavorire la creazione di un eventuale polo valsassinese e` l`eccessiva frammentazione amministrativa della valle (troppi piccoli Comuni, con scarsi fondi e scarsa popolazione) e soprattutto la mancanza di un gruppo dirigente politico interessato alla questione, anche da parte della Comunita` Montana.

In piu` l`unico ente titolato alla gestione delle Scuole Superiori, cioe` la Provincia, e` stato fortemente penalizzato e svuotato amministrativamente e finanziariamente durante il Governo Renzi dalla Riforma Delrio del 2014 (a mio parere un errore, soprattutto per quanto riguarda il territorio lecchese). Un ente, la Provincia, che aveva sempre positivamente collaborato con l`UST (cioe` il Provveditorato).
E` sostanzialmente mancato quindi l`organo che doveva provvedere non solo alla gestione delle piccole o grandi riparazioni tecniche, ma anche alla programmazione dello sviluppo delle scuole.
Un eventuale progetto di istituzione delle Superiori in Valsassina non avrebbe quindi enti a cui rivolgersi !

E` chiaro comunque che se dovesse riprendersi in mano un progetto del genere, questo dovrebbe partire da corsi relativi a Istituti Tecnici in rapporto con le scuole lecchesi (Fiocchi, Parini, Badoni e Bovara), e soprattutto essere posto al centro della Valle (Introbio o Pasturo) per attrarre sia studenti dell`Alta Valle o dell`altipiano.
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Nel Settembre del 2018 la Preside dell`Istituto Comprensivo di Bellano e Premana , Maria Luisa Montagna, provo` a presentare un progetto di AFM (cioe` Ragioneria) da appoggiarsi al CFP di Casargo. Se a livello di pre-iscrizioni aveva raccolto qualche tiepida adesione dagli studenti di Premana e Casargo (sette o otto studenti)  non ne raccolse pero` nemmeno una da quelli del Centro Valle, da Cortenova a Pasturo, men che meno dall`Altopiano.

La localizzazione quindi e` strategica per avere dei numeri, senza i quali non sarebbero permesse autorizzazioni: ma in Valsassina si potrebbe calcolare una scuola di circa 200 alunni, partendo da un biennio che poi dia adito a diverse specializzazioni nel triennio.

Manca pero` una struttura disponibile in Centro Valle : Villa Merlo, localizzazione ideale, dove oggi alloggiano provvisoriamente le Seconde e le Terze della Scuola Media di Introbio, sarebbe troppo piccola e inadeguata per una scuola superiore.

Insomma, la scelta e` tra continuare a guardare quello che fanno gli altri oppure cercare di darsi una mossa : sempre Virgino Brivio ha ricordato che il Recovery Fund apre ottime prospettive per progetti di riqualificazione anche in campo scolastico.

Con una consapevolezza pero`, che oggi il diploma di Terza Media non e` piu` sufficiente per garantirsi una posizione lavorativa non solo soddisfacente, ma sicura nel tempo.
"La maggioranza dei lavoratori a bassa qualificazione che perdono il lavoro a causa della crisi - ha detto ancora Scandella - molto difficilmente trovano un altro lavoro". Siamo in una societa` che ha bisogno di specializzazioni sempre piu` qualificate e di buon livello. La Terza Media, ma neanche il Diploma, certamente non bastano piu`.

Continuare a stare a guardare dalla finestra quello che fanno gli altri puo` diventare molto pericoloso, soprattutto per i nostri figli !

 

 

 

 

 

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Domenica, 09 Maggio 2021 07:44

ECONOMIA IN MONTAGNA: UN BILANCIO DAL 2012 AL 2019. TUTTI I DATI SULLA VALSASSINA

Molto interessante e ricco di spunti di riflessione l`incontro tenutosi sabato mattina presso Villa Migliavacca a Introbio con due consiglieri regionali del PD, Raffaele Straniero e Jacopo Scandella.

L`oggetto dell`incontro era una ricerca, commissionata dallo stesso Scandella all`Istituto di Statistics IN.Twig, sulle realta` montane della Lombardia, le Comunita` Montane, compresa la Valsassina.

In un interessantissimo rapporto piuttosto ampio ed esaustivo (allegato a questo articolo) che si basa su un confronto tra gli anni 2012 e 2019, basato su dati raccolti dai Comuni e dalle Camere di Commercio, si sono esaminati diversi indici demografici ed economici di sviluppo o di recessione della Valle.

La prima parte infatti riguarda la popolazione che, a differenza di altre realta` montane e` rimasta sostanzialmente invariata (anche per la presenza di molti extracomunitari che prendono la residenza in Valsassina).

In particolare e` calato pero` il numero dei giovani, che a causa dei problemi nel trovare lavoro spesso emigrano nelle citta`, mentre aumenta il numero dei pensionati sopra i 65 anni.

Per quanto riguarda le imprese in generale nelle comunita` montane lombarde sono diminuite di quasi l`11% (un dato decisamente negativo) mentre pero` la Valsassina, soprattutto in certi settori, si difende.

Scandella ha diviso tra imprese di Agricoltura e attinenti (diminuite da 299 a 285) , imprese manifatturiere (da 338 a 303, il 10,4% in meno) , fornitura di energia elettrica ( da 6 a 5) , di acqua e reti fognarie ( da 2 a 5) e delle imprese di costruzioni (da 583 a 517, l`11,3% in meno).

L`Agricoltura in generale ha perso poco: Scandella ha ricordato e sottolineato l`interesse delle giovani generazioni verso il ritorno alla natura e le attivita` relative, ivi compreso lo sviluppo degli agriturismi.

Le imprese di costruzione invece hanno ricevuto grosse boccate d`ossigeno dagli incentivi fiscali (compreso il Bonus del 11%) che ne hanno limitato le perdite.

Le imprese di commercio, soprattutto i negozi, e riparazione auto hanno subito una drastica riduzione: da 604 nel 2012 a 526 nel 2019 , quasi il 13% in meno. Quelle di trasporto da 95 passano a 90.

Sono pero` sensibilmente aumentate le imprese di alloggio e ristorazione (alberghi, bar e ristoranti) da 339 a 357 (+ 5,3%), e anche quelle dei servizi di informazione e comunicazione, da 30 a 33.

Un balzo in avanti le attivita` finanziarie e assicurative, da 40 a 55 (+ 37,5%) , diminuite le attivita` immobiliari (da 155 a 135, -13%) , qualche numero in piu` le attivita` scientifiche e tecniche ( da 66 a 70).

Aumentate le agenzie di viaggio e servizi alle imprese ( da 75 a 93) , sostanzialmente stabili i servizi di istruzione ( da 13 a 14) , in aumento la sanita` e assitenza sociale ( da 19 a 23) , aumentate le attivita` sportive e di intrattenimento ( da 17 a 23).

Tra i servizi alle imprese citati quelli in smart working (lavoro a distanza) che negli ultimi anni hanno avuto un certo sviluppo.

Insomma un quadro statistico molto dettagliato Comune per Comune (si rimanda alla tabella per i dati) che, anche se siamo ancora ben lontani dalle conclusioni sugli effetti catastrofici in economia di questa pandemia dovuta al Covid 19, puo` senz`altro dare degli elementi utili di riflessione sulle realta` montane e sulle loro caratteristiche variabili.

La ricerca , che e` in continuo aggiornamento, verra` presentata al pubblico anche quest`estate, nel corso delle iniziative estive organizzate dalla Biblioteca e dal Comune di Introbio, tra fine Luglio e inizio Agosto.

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Sabato, 08 Maggio 2021 23:20

FESTA DELLA MAMMA DALL’ESORTAZIONE APOSTOLICA ‘AMORIS LAETITIA’ DI PAPA FRANCESCO

in Cultura

Di fatto, «le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. […] Sono esse a testimoniare la bellezza della vita». 

Senza dubbio, «una società senza madri sarebbe una società disumana, perché le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forza morale.

Le madri trasmettono spesso anche il senso più profondo della pratica religiosa: nelle prime preghiere, nei primi gesti di devozione che un bambino impara.

Senza le madri, non solo non ci sarebbero nuovi fedeli, ma la fede perderebbe buona parte del suo calore semplice e profondo.

Carissime mamme, grazie, grazie per ciò che siete nella famiglia e per ciò che date alla Chiesa e al mondo».

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Sabato, 08 Maggio 2021 07:30

VANDALISMI A BALLABIO

VANDALI AL CAMPO DI CALCIO: CONSEGUENZE E NUOVE OPPORTUNITA’
L’angolare di una porta in ferro fissato con bulloni è stato letteralmente strappato e fatto sparire e ora il Comune dovrà pagare per la sostituzione.
All’ennesimo atto di vandalismo (cani fatti correre sull’erba sintetica, tavoli distrutti, reti strappate, cartelli staccati) si è voluto dare una risposta forte per tutelare la cosa pubblica: il campo di calcio a 5 sarà utilizzabile solo su prenotazione.
Il regolamento già prevedeva l’obbligo di prenotazione dalle 19 alle 22.
Le prenotazioni si potranno effettuare contattando l’Ufficio Ragioneria alle medesime tariffe degli scorsi anni: € 10 all’ora senza luci (1 euro a testa se si è 5 contro 5) e € 20 all’ora con illuminazione.

Chi prenota il campo si assumerà la responsabilità di un corretto utilizzo e risponderà interamente di eventuali danni.
Saranno utilizzabili senza prenotazioni invece il campo da basket, l’area ping pong, l’area fitness (che a breve sarà completata) ed il campo di calcio esterno con le due porte recentemente installate una di fronte all’altra.
Queste le principali modifiche al Regolamento che verranno portate in Consiglio Comunale:
• Ampliamento dell’orario del parco 6.30 – 23.00 (campo di calcio e area cani incluse)
• Ampliamento dell’uso del campo di calcio alla DOMENICA (finora preclusa)
• Uso del campo di calcio solo su prenotazione.
• Sanzione di € 100 per tutti coloro che verranno scoperti nel campo fuori dagli orari prenotati.

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Sabato, 08 Maggio 2021 07:13

OKKIO ALLE TRUFFE !

#truffeonline Fate attenzione. In questi giorni stanno arrivando messaggi di questo tipo. Se dovesse arrivare anche a voi non cliccate sul link, perché potrebbe essere la chiave d'accesso ai vostri dati sensibili, ed eliminate l'sms.

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Sabato, 08 Maggio 2021 07:08

CONTROLLI A LECCO PRESSO L`AREA MERCATO LA PICCOLA

LECCO: PROSEGUONO I CONTROLLI COORDINATI DALLA QUESTURA PRESSO L’AREA MERCATO “LA PICCOLA”
Nella serata di Giovedi 6 maggio u.s., in Lecco città, presso l’area mercato “La Piccola”, a seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura – U.T.G. di Lecco, ha avuto luogo un servizio straordinario di controllo finalizzato a contrastare una situazione di degrado e di pericolo per la sicurezza urbana venutasi a creare in quell’area, frequentata da persone senza fissa dimora, verosimilmente dedite alla commissione di illeciti, che creano allarme sociale anche per la vicinanza al centro storico e ad un adiacente parcheggio utilizzato quotidianamente da numerose persone.
Il servizio, coordinato dalla Polizia di Stato, ha avuto luogo con l’impiego di personale della Questura cittadina, coadiuvato da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e della Polizia Locale.

Dopo una cinturazione della suddetta area, il personale intervenuto procedeva alla identificazione di alcuni soggetti, 3 dei quali stranieri sprovvisti di documenti, ragione per la quale si rendeva necessario il loro accompagnamento in Questura, ai fini della compiuta identificazione e per verificare la regolarità della loro posizione sul territorio nazionale. Al termine degli accertamenti da parte dell’Ufficio Immigrazione, i 3 soggetti sono risultati tutti irregolari e nei loro confronti veniva adottato l’ordine di espulsione del Questore di Lecco.
Durante la serata, i poliziotti procedevano anche al controllo di due soggetti sospetti nei pressi di Largo Caleotto, i quali fin da subito assumevano un atteggiamento provocatorio e di sfida nei confronti degli agenti, rifiutandosi di esibire un documento e di fornire le proprie generalità, spintonando gli operanti con il fine di guadagnarsi la fuga. Anche negli Uffici della Questura i due continuavano a tenere un atteggiamento estremamente aggressivo, insultando i poliziotti. Uno dei due, K.V.A.C., classe 1996, originario della Costa d’Avorio, tirando una serie di violenti calci, tentava nuovamente di darsi alla fuga, ragione per la quale veniva successivamente tratto in arresto per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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Sabato, 08 Maggio 2021 06:50

LOMBARDIA, LA STRAGE SUL LAVORO NON SI FERMA

in Video

Incidente mortale sul lavoro a Busto Arsizio, un altro grave appena un giorno prima in una azienda tessile. Morti bianche e infortuni sembrano non fermarsi neanche in una realtà che in teoria dovrebbe essere il rallentamento della produzione. Gli interventi di Vittorio Sarti, segretario generale UILM Lombardia, ed Eloisa Dacquino, segretaria UIL Milano e LombardiLOMBARDIA, LA STRAGE

Un morto sul lavoro a Busto Arsizio, un altro infortunio grave solo un giorno prima in una azienda tessile della Bergamasca. Come ovvio bisognerà aspettare gli accertamenti del caso per capire le dinamiche dei fatti ma un dato rimane chiaro: nonostante l’economia abbia rallentato il passo per la crisi Covid il ritmo delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro non conosce sosta.

“Spesso i lavoratori sono portati a ritmi intensivi per recuperare le produzioni perse, avverte Vittorio Sarti, segretario generale UILM Lombardia. Cui fa eco Eloisa Dacquino, segretaria UIL Milano e Lombardia: “Serve una chiamata di responsabilità collettiva per cambiare le cose”
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