UN GIRO SUL LAGO DI COMO
SPILLOVER, UNA PREMONIZIONE SUL VIRUS
SPILLOVER
di David Quammen
Possiamo ora estirpare
la febbre gialla,
abbiamo dimostrato
in qual modo si trasmette
da uomo a uomo,
ma quale ne è il virus?
P De Kruif, “I cacciatori di microbi”
RIPUBBLICATO "SUICIDIO A FIOR D`ACQUA"
Siamo lieti di annunciare che è disponibile in libreria il romanzo di Antonio Ghislanzoni, Un suicidio a fior d'acqua, edito (2021) dalle nostre Polyhistor Edizioni a cura di Franco Minonzio, annunciato a Natale. Come nel caso del volume La descrizione del Lario di Paolo Giovio, atteso a novembre e pubblicato a dicembre, anche in questo caso abbiamo scontato le criticità editoriali prodotte dalla pandemia, non solo nella produzione materiale, ma anche nel confezionamento e nella consegna. In questi tempi la pazienza e il realismo sono virtù civili, e noi siamo molto contenti che questo libro, nel quale crediamo, abbia visto la luce.
Un suicidio a fior d’acqua, edito a Milano in due volumi presso Redaelli nel 1864, è un romanzo di Antonio Ghislanzoni (1824-1893) interamente ambientato a Lecco, luogo ancor oggi riconoscibile, tra l’albergo della Croce di Malta e il Teatro Sociale, tra contrada Larga (oggi via Cavour) e il Caldone, tra il Lazzaretto e la Maddalena, tra il Caleotto e Germanedo. Arturo Leoni, figlio diciottenne di un commerciante di Milano, viene mandato a Lecco a fare pratica di commercio. È un idealista che vive deformando la realtà, fra desiderio d’amore e pulsione di morte. Sul modello romantico dell’amore-passione, si innamora della bella Olimpia Sardi, donna sposata, matura ‘diva’ di provincia, cinica e calcolatrice: un amore impossibile, e al prevedibile rifiuto di lei, Leoni decide di darsi la morte.
Lo salverà un amico, alter ego di Ghislanzoni, che gli farà sperimentare, tra gli ambigui bagliori del Carnevale, un feroce disinganno dalle illusioni giovanili. Della educazione sentimentale di Arturo fa parte il disvelamento della grettezza soffocante e sordida di quel mondo provinciale: dove la rispettabilità è il denaro, il sapere è nulla, un suicidio è occasione per divinare numeri del lotto. E il lavoro di molti ha come meta farsi vedere a oziare ai tavolini del caffè, sulla piazza centrale, tagliando i panni addosso alla gente: «facevano la rassegna dei passanti con quel fervore di malignità, che i cittadini meglio organizzati non sanno ancora uguagliare». Un’immagine feroce di Lecco, e di chissà quante città di provincia, della quale i conterranei non furono grati a Ghislanzoni. Questa è la prima edizione del romanzo dopo il 1888.
I PASS PER ENTRARE NELLA ZTL DI LECCO
Nuova disciplina di rilascio dei pass ZTL, Area Pedonale Urbana e ZPRU
Un portale online per richieste e rinnovi. Scadenze non più al 31 dicembre di ogni anno ma dalla data di rilascio; per i rinnovi sufficiente l’autodichiarazione e niente più marca da bollo. Una significativa innovazione che va nella direzione della semplificazione per il cittadino, oltre che un risparmio di costi per l’ente e un passo avanti verso la digitalizzazione del sistema:
LA FICTION SU SAN PATRIGNANO
LA DIGNITA’ DELLA PAROLA
Dopo silenzi devastanti, indifferenze di varia natura e calibro sulla tematica dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti, improvvisamente c’è stata una portentosa alzata di scudi che ha obbligato sordi, ciechi e muti, a rimanere qualche minuto in ascolto della propria coscienza.
C’è voluta una fiction televisiva per indurre la testa a stare connessa con il cuore e magari pure con la pancia per percepire quanto disagio, sofferenza e vittime sta mietendo la droga.
BENTORNATI ALLO SHOW CHE SEMBRA NON AVER MAI FINE. SIGNORE E SIGNORI, RIECCO A NOI LA ZONA ROSSA!
GOVERNO SI, GOVERNO NO, E IL GIOCO DELLE TRE CARTE
Sono due settimane che il sottoscritto e un simpatico collega insegnante del Parini interessato alla politica, abbiamo scommesso una pizza ai quattro formaggi sulla sorte del Governo Conte.
A distanza di due settimane (io ho scommesso che sarebbe durato e che Renzi non sarebbe stato cosi` suicida da farlo cadere, il mio collega invece il contrario, e che sarebbe arrivato un Governo tecnico) non abbiamo capito ancora bene chi abbia vinto la pizza.
Ma se noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto una piccola scommessa, c`e` qualcuno che, del tutto irresponsabilmente, ha scommesso cinicamente sul futuro degli Italiani, mettendo un bastone tra le ruote (mentre surrealmente incita il ciclista ad andare piu` forte) a chi dovrebbe occuparsi a tempo pieno non di trovare veri o presunti "responsabili" (pardon, oggi "costruttori" !) ma dei veri problemi degli Italiani, cioe` in primis la Pandemia, la lotta al Covid, un piano serio di vaccinazioni, la riapertura delle Scuole Superiori (il TAR ha bocciato la delibera regionale di chiusura fino al 25 Gennaio, ma se la Lombardia entra in zona rossa siamo daccapo) e molto altro.
Insomma i problemi non mancano di certo, come dice il prof. Massimo Galli stiamo ballando la Mazurka sulla tolda del Titanic, di tutto dovremmo occuparci tranne che di creare una crisi di Governo, che purtroppo ricadra` inevitabilmente non solo sulla testa di chi si comporta in un modo a dir poco sciagurato, ma su tutta la compagine del Governo, rischiando di vanificare gli sforzi sostenuti finora da tutti gli Italiani.
Io spero che si arrivi ad una soluzione rapida, apprezzo molto la difesa del premier stabilita dal Segretario PD Zingaretti (oltre che dai 5 Stelle), ma se non ci sara` una via d`uscita si vada pure alle elezioni (anche se in tempi di pandemia non sono certo il massimo dal punto di vista degli assembramenti) purche` si esca da una situazione di stallo, che in questo periodo e` molto pericolosa.
Enrico Baroncelli
Segretario di Circolo PD Valsassina
IL VECCHIO E IL MARE
“Lui feteva”
“Chi lui?”
“Il ferone” mormorò
“Il ferone? Il ferone? Il ferone?”
Stefano d’Arrigo “Horcynus orca”
Povero, piccolo Santiago. A suo modo è un eroe. Ma non di quelli veri. Di quelli, per capirci, che hanno combattuto sotto le mura di Troia scolpite dal sole, che sono morti alle Termopili, che si sono spenti a Salamina o nelle acque di Cartagine.
GIOVANI LARIANI E RITORNO ALL`AGRICOLTURA
Ripresa, i giovani lariani credono nell’agricoltura: quasi uno su tre sogna il “ritorno alla campagna”
Continua a crescere il numero di nuove imprese under 35 nel settore agricolo. Trezzi: “Grazie ai nostri ragazzi,
il Lario è oggi fucina di esempi virtuosi, come i pastori-eroi che salvano le razze ovicaprine in via d’estinzione”