VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Domenica, 14 Aprile 2024 07:01

PEQUENO HOTEL, UN ALBERGO DIMENTICATO

All'inizio dello sviluppo turistico di Barzio, dove arrivava la seggiovia per Bobbio, era stato costruito negli anni Cinquanta un grand Hotel, chiamato Pequeno,
"Caratteristico modernissimo, di tipo alpino svizzero, con 30 camere, ad un'ora e mezzo di strada (km 65) sempre sgombra di neve, incantevole panorama sui laghi e sulla valle".

"Trattenimenti danzanti", "riscaldamento centrale ad alta temperatura", "nel periodo estivo escursioni ed arrampicate di tipo dolomitico fino al 5* o 6* grado alla Punta Ongania o Zuccone Campelli".

Nella stagione invernale magnifici campi di sci idonei per tutti: discese a declivio dolcissimo oltre a "campi di pattinaggio e maestri di sci": costo delle camere "da 2500 lire a 3000 lire al giorno".

Fa un po' sorridere la pubblicità, forse un po' ingenua, che l'amico Giancarlo Valera, collaboratore della Università della Terza Età Valsassina, ha ritrovato da un vecchio archivio.

Di quelle speranze e di quegli investimenti oggi rimane ben poco, una struttura fatiscente che poco ha a che fare con il suo passato glorioso, poco più che un grande rudere che nessuno vuole più e di cui neanche il Comune di Barzio sa cosa farsene (le tentate vendite sono andate fallite).

Perchè questo disastro? Semplicemente perchè la nuova funivia, portando gli sciatori in cima ai Piani di Bobbio (non a metà strada come la vecchia seggiovia), ha praticamente tagliato fuori dagli itinerari l'ex albergo Pequeno, diventato improvvisamente vuoto di clienti e privo di lavoro.

La vecchia seggiovia che saliva ai Piani di Bobbio partiva da circa 200 metri dalla piazza di Barzio,località Cà Sana, saliva oltre la località Masone dove c’era una stazione intermedia di scambio poi proseguiva fino a Bobbio vicino all’Hotel Pequeno. Da lì si percorrevano circa 200 metri a piedi aggirando l’hotel e si raggiungeva la partenza di un’altra seggiovia che portava in vetta allo Zucco Orscellera.

"La Consonno della Valsassina" qualcuno l'ha definito dieci anni fa: una struttura abbandonata e inquietante (forse al più vi si potrebbe girare qualche altra scena di "Shining" ) sempre più diroccata ogni anno che passa (foto Giacomo Perrucchini pubblicate su Lecconotizie.com nel Luglio 2014) .

In più c'è stato qualche incidente anche grave: sul primo troncone erano anche morte delle persone a seguito di un arresto dell’impianto, i freni automatici non avrebbero tenuto e i seggiolini hanno iniziato a ruotare al contrario sbalzando la gente contro il muro nella stazione di partenza.

Dopo anche numerose valanghe cadute dall’Orscellera sul versante sud, si è deciso intorno al 1960 di chiudere tali impianti e di spostare la salita ai Piani nella conca dove sorge l’attuale funivia. E così anche l’Hotel Pequeno è andato in rovina. Nulla però è mai stato smantellato e tutto è andato lentamente in rovina e preda del tempo e dei vandali.

Quindi il Pequeno, ancora oggi di proprietà di una società con sede a Milano, è stato abbandonato al suo destino: grandi illusioni (e grandi cementificazioni) svanite nel nulla!

Enrico Baroncelli

 

L'incontro di mercoledi sera 20 settembre, alle ore 20,30 presso la sede della CGIL di Introbio, in via Partigiano Mina, alla presenza del Segretario provinciale del PD Manuel Tropenscovino, sara' un momento importante per rilanciare le iniziative del centrosinistra in Valsassina, in occasione del prossimo Congresso del Partito Democratico.

Un centrosinistra che negli ultimi anni, in particolare dopo la scissione di Renzi che purtroppo ha portato con se' alcuni esponenti storici del PD, e' stato abbastanza assente sulla scena politica valsassinese. E' allora il momento di riprendere le insegne e di rimettersi in marcia, per far sentire la nostra voce.

La situazione lo impone. A livello nazionale i disastri combinati in un solo anno di Governo Meloni sono ormai abbastanza evidenti. A livello economico una inflazione altissima , che colpisce duramente i lavoratori che vivono di reddito salariale, con la benzina ormai ben oltre ai 2 euro al litro, e i prezzi dei generi alimentari incontrollabili. Mentre intanto il Governo strizza l'occhio agli evasori, e promette condoni e aiuti di ogni tipo, è però ormai evidente che persino la Meloni si rende conto che le grandi promesse elettorali erano vuota aria fritta, utili solo come specchietti per allodole.

A livello sociale il disastro che ogni giorno è sulle prime pagine dei giornali, riguardante l'immigrazione ormai incontrollata a Lampedusa, di fronte a cui il Governo sa dare solo risposte autoritarie (bloccare le ONG e smantellare quei servizi di accoglienza che prima esistevano) senza nessuna idea di un progetto per favorire l'integrazione dei nuovi arrivati, che però sono tanto utili quando si tratta di lavoro nero o sottopagato, soprattutto nelle campagne (anche da qui la nostra campagna per il "salario minimo" di 9 euro l'ora).

E tanto altro si potrebbe dire, ma è ormai del tutto evidente l'inadeguatezza, politica e culturale, di un Governo che ogni giorno spara frasi provocatorie e inutili per coprire il vuoto pneumatico di idee e di sostanza.

A livello locale la situazione in Valsassina è a dir poco stagnante. Persino un personaggio significativo di Forza Italia, l'ex Sindaco di Primaluna Claudio Baruffaldi, trova che la Comunità Montana sia completamente ferma e inattiva. Nonostante il sostegno che i Sindaci valsassinesi, perlo più aderenti al centrodestra, hanno dato compatti a Gennaio dell'anno scorso alla candidatura di Alessandra Hofmann a Presidente della Provincia, in quel consesso non c'è un solo rappresentante della Valsassina (veramente un ottimo risultato, complimenti !) mentre ai tempi di Virginio Brivio ce n'erano diversi.

La Valsassina, sostanzialmente, politicamente oggi non conta nulla nè a livello provinciale nè tantomeno a livelli superiori, a parte le passerelle che i vari politici lecchesi fanno per iniziative di scarso rilievo.

Il risultato ? Non c'è nessun progetto comune su come gestire i problemi della Valsassina, dai problemi socio sanitari ai trasporti, al Turismo , visto solo come una fonte di reddito da mungere, senza dare servizi, su come sviluppare la Cultura e i Servizi Sociali.

A parte qualche intervento sporadico di qualche Sindaco, che senza nessuna concertazione con gli altri , mette in campo progetti reali o fantomatici sulle Scuole di primo livello (le Scuole Superiori non sono neanche considerate) senza nessun collegamento tra i Comuni, visto che appunto la Comunità Montana, che probabilmente serve solo a dare qualche incarico di facciata a qualcuno, non coordina praticamente nulla.

Quasi un secolo fa il maestro Giuseppe Muttoni di Primaluna declamava la Valsassina in un libro intitolato "Verde valle natia". Oggi chissà cosa direbbe: strade abusive, ponti abusivi, scarsissimo controllo del territorio, cementificazione selvaggia e distruzione di centri storici (Cassina e Cremeno) nonchè di monumenti storici, come ad esempio il fu Pretorio di Introbio, nonchè l'antico forno Monti di Chiuso, che risaliva al 1652, per non parlare delle antiche officine di Premana, ormai semidistrutte. Complessivamente quindi un totale disinteresse per l'ambiente naturale e per la storia valsassinese.

Insomma, anche da noi una situazione abbastanza disastrosa. E' allora il momento di farci sentire, di presentare le nostre proposte sull'Ambiente, lo Sviluppo Economico, il Turismo, i servizi sociali e sanitari, le proposte che sono storicamente tipiche del centrosinistra e che evidentemente i personaggi del centrodestra, anche se a volte ci provano, non sanno proprio gestire.

Da Mercoledi 20 Settembre quindi raccogliamo idee, persone che vogliano collaborare con noi, per elaborare un progetto adeguato e complessivo. Abbiamo un sito internet, Politicamente.eu (https://www.politicamente.eu/) e due pagine Facebook, per contattarci anche online. Una è "PD Valsassina" (https://www.facebook.com/pdvalsassina) e una "Introbio Aperta" ( https://www.facebook.com/profile.php?id=61550336203300) per parlare dei problemi di Introbio ma anche del Centro Valle .

L'anno prossimo ci saranno elezioni importanti, non solo Europee ma anche Comunali e probabilmente Provinciali a elezione diretta. Dobbiamo prepararci e farci sentire.
Sappiamo che in Valsassina abbiamo da sempre un bacino elettorale abbastanza consistente, ma manca una adeguata rappresentanza politica del Centrosinistra.
E' ora di rimetterci in cammino: unitevi a noi !

Enrico Baroncelli
Coordinatore Circolo PD Valsassina

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Visto che è da Natale che praticamente non facciamo altro che occuparci di Morterone (almeno divaghiamo e non pensiamo solo al Covid, come gli angosciosi Telegiornali di questi giorni !) dobbiamo dare il resoconto di alcune novità e di numerosi messaggi e telefonate giunte in redazione.

La novità è il ramoscello d'ulivo posto dal neo-assessore Andrea Grassi, quello del LBGT+ (cosa vuol dire questa sigla ormai si è capito).

Dunque il Grassi scrive (in un messaggio mandato a tutti via facebook) che il suo unico obiettivo era quello di "AMMINISTRARE AL MEGLIO MORTERONE". Ora, si potrebbe obiettare che sulla pagina ufficiale di LGBT proprio loro avevano affermato di avere come strategia quella di "entrare nei piccoli Comuni, dove siamo meno penalizzati che nelle grandi città", e questo non concorda molto con l'idea di "amministrare al meglio" un paese di cui probabilmente fino a due mesi fa Grassi neanche sapeva dell'esistenza, ma fa niente !

"Qui non c’entra - continua Grassi , smentendo esattamente quello di cui si era vantato due giorni prima - “far fuori” un Assessor* della Lega per far spazio a un Assessor* del Partito Gay , i colori politici non ci interessano; si è fatto spazio a una parte politica (una Lista) che è entrata in maggioranza e si è dato spazio di avere un posto in Giunta !".

Proseguendo nella sua guerra non solo contro l'assessor* leghista (da notare l'asterisco, che secondo lui non dovrebbe denotarne il genere) ma anche contro la Grammatica Italiana, la missiva prosegue: - Non è stato ne (qui manca l'accento, sic !) il Sindaco Pesenti ne (idem) alcun componente della lista Morterone Insieme a chiamarmi e a farmi desistere dal ricorso al Tar promettendo la qualsiasi (qui lo dico e qui lo sottoscrivo) , queste schifezze da vecchia politica non ci appartengono."

Certo che no: ma "la qualsiasi" che cosa vuol dire ?

"Ci siamo trovati -prosegue la missiva , parlati (?) , abbiamo collaborato alla ricostruzione da 0 (si dovrebbe scrivere in lettere) di questa macchina amministrativa che aveva perso dall’ insediamento del consiglio comunale persino il Segretario del Comune , cosa che ha bloccato qualsiasi atto amministrativo e dalla (?) richiesta di molti ma molti cittadini tutti abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo seppellito l’ascia di guerra con l’Unico obiettivo di non far Commissariare il comune in questa situazione incresciosa. - Lunge (sarebbe "Lungi")  da me e da Noi l’idea di trasformare Morterone dalla meta Gay d’Italia (bisogna essere seri nella vita )" (meno male che lo dice lui !).

"Per ultimo cari amici vi prometto che faremo di tutto per far ripartire la Macchina amministrativa e come primo atto importante che sta a cuore di tutti sarà chiedere un Incontro alla Provincia per cercare di organizzare un cronoprogramma per gli interventi urgenti e necessari per la messa in sicurezza della Strada Provinciale per cui giustamente vi lamentate da Anni e Anni !

Un abbraccio , Andrea Grassi . (Ps: basta polemiche , mettiamoci a Lavoro !)"

Segue l'annuncio che ci sarà un incontro pubblico, per spiegare la situazione (ricordando tra l'altro che Forza Italia di Lecco si è espressa decisamente contro l'operazione di riaggancio eseguita dal Sindaco Pesenti).

Dicevamo di altri messaggi e telefonate: L'ex Sindaca (con la "a" finale, come vogliono molte donne, mi sembra giusto) Antonella Invernizzi si è dichiarata "molto dispiaciuta" per la situazione che si è creata, affermando che però non era "stanca" (probabilmente se avesse immaginato i problemi conseguenti una lista forse l'avrebbe consegnata) e comunque giustamente non vuole entrare nella polemica.

Un rappresentante del "Museo  di Arte Contemporanea all'aperto", gestito dall'Associazione Culturale Amici di Morterone, Epicarmo Invernizzi,  ci vuole invece ricordare che Morterone non è solo "un paese di allevatori" (ci mancherebbe !) ma che nel suo Museo si organizzano Mostre importanti come a Parigi (bene !). Inoltre la strada "non è una mulattiera", è stata in buona parte messa a posto dalla Provincia (soprattutto dopo la frana del giugno 2019) "è abbastanza grande per farci passare due macchine senza problemi" (ottimo). "Non spaventiamo i turisti !" (assolutamente no !).

Sul tema della strada interviene anche Simone Nava, anche lui avvocato,  già consigliere comunale nelle amministrazioni precedenti,   dal 1995 al 2009, quando Sindaci erano Giampietro Redaelli e Palmino Invernizzi , e consigliere  anche con Antonella Invernizzi.
"Manca ancora qualche parapetto ma per il resto va anche bene, a parte quando nevica, e allora ci vuole molto tempo per pulirla".

Approfitto per una piccola intervista:
"Lei è di Morterone ? E' tra i 21 che hanno votato ?"
"Certo, io risiedo a Morterone anche se abito e lavoro nella Provincia di Milano. Vengo a Morterone però ogni Sabato e Domenica"
"Conoscevate i candidati delle liste presentatesi ?"
"Di entrambe le liste noi non conoscevamo nessuno, non solo i candidati Sindaci ma neanche uno dei componenti, sia da una parte che dall'altra".

"Non avete avuto la tentazione di non andare neanche a votare ?"
"Guardi, la soglia minima se si fosse presentata una sola lista era stata abbassata dal 50% al 40% (più uno). Con due liste il problema non c'era: anche pochi che fossero andati a votare avrebbero scelto per tutti, e questo non sarebbe stato giusto".
"Cosa pensate di un eventuale accorpamento del vostro Comune con Lecco (visto che Ballabio da questo orecchio non ci sente) ?
"Accorpamento no, perchè noi vogliamo mantenere la nostra autonomia , e un eventuale Referendum (che in questi casi sarebbe obbligatorio) sicuramente si esprimerebbe in questo senso. Però si potrebbe pensare a un discorso di collaborazione tra Comuni: noi potremmo rappresentare il "polmone verde" per i cittadini di Lecco (oltre ai Resinelli) e il Comune di Lecco ci dà in cambio una serie di servizi (trasporti ecc.)" .

Finalmente qualche parola di buon senso. Ma la saga, in attesa del famoso incontro pubblico (che speriamo sia di Sabato o Domenica, in settimana parteciperebbero in pochi) certamente continua.
Alla prossima!

 

 

 

Lunedì, 27 Dicembre 2021 06:38

POST SCRIPTUM (SUL CASO MORTERONE)

Non mi aspettavo una tale attenzione al mio precedente articolo su Morterone, e ringrazio i numerosi lettori. Un amico che scrive sull"unico giornale online della Valsassina" (e perciò non mi spiego come abbia fatto a leggere il mio articolo, visto che non è pubblicato su quel giornale, forse ha capacità da Medium !) si lamenta che avrei ironizzato sui Gay (in effetti LGBT+ sembra più una formula chimica, mi correggo).
Fossi matto: come tutti i "Radical Chic" ho sempre avuto molti amici tra i gay, e quello che uno fa nella sua vita privata personale mi ha sempre interessato meno di zero. Però il suo intervento mi ha dato lo spunto per guardare nella pagina facebook del Partito a cui fa riferimento il neo assessore morteronese Andrea Grassi. Eccoci quindi allo "step 12" (non preoccupatevi, ci sarà da ridere ancora a lungo, secondo me a occhio e croce arriveremo al 20 !).

Dopo aver spiegato che partecipare alle elezioni dei piccoli Comuni, dove i gay sono meno noti e più protetti che nelle grandi città, anche per evitare lo spopolamento e sviluppare l'economia, è una precisa e fine strategia politica, così si presenta:

"Andrea Grassi, primo Assessore per Partito Gay - Solidale Ambientalista Liberale - LGBT+, già consigliere comunale di Morterone (LC), è stato nominato Assessore Pari Opportunità, Politiche Sociali, Attività Produttive e Protezione Civile del Comune più piccolo di Italia" .

"I miei primi atti saranno quello di istituire un ordinanza (SIC !) che sanziona economicamente chi fa azioni omostransfobiche, in assenza di una legge nazionale diamo un esempio su cosa una amministrazione può fare, e lavorare sui fondi comunitari e non solo per rilanciare l'economia della città, e siamo solo all'inizio" Dichiara Andrea Grassi Assessore di Morterone Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale."

Ora , a parte qualche svarione grammaticale (qualche problema tra singolare e plurale e la mancanza di un apostrofo, ma fa niente !) e dichiarare "città" un Comune piccolissimo come Morterone, il neo assessore ha tutta l'intenzione di impegnarsi per risolvere i veri problemi dei suoi nuovi concittadini.

Dopo aver specificato che "Non nascondiamo che la scelta di nominarmi assessore è stata incentivata dalla nostra scelta di ritirare il ricorso presentato contro il Sindaco, per errori formali nella candidatura, che poteva portare il comune al commissariamento. Pertanto, con il Sindaco abbiamo provato a riscrivere il programma inserendo i nostri punti cardine su diritti, ambiente e sviluppo produttivo. A seguito della accettazione del programma da parte del Sindaco, si sono create le basi per il nostro ingresso in maggioranza e la revoca dell'assessora della LEGA, nostro ulteriore elemento di orgoglio."

Quindi il neo assessore ha subito individuato i problemi del suo nuovo Comune:

La strada per Ballabio (come abbiamo detto, abbastanza stretta, come ha ricordato ultimamente l'altro neo assessore Claudio Baruffaldi) inagibile tra l'altro quando scende anche solo un po' di neve ?
Nooo, sia mai ! La assoluta mancanza di scuole, servizi, negozi alimentari, trasporti e altro ?
Noo, anche questi sono problemi minori !

Il vero problema che da ormai moltissimi anni i "cittadini" di Morterone sperano di superare l'ha perfettamente individuato il neo assessore: "Quando ci sarà un'ordinanza - si sono sempre chiesti i 34 abitanti del piccolo Comune valsassinese - che sanzionerà quelli che fanno azioni transomofobiche ? " Questo è il primo problema di Morterone, e meno male che il Grassi (che, mi correggo anche qui, forse ha il petto villoso, contento Cesare ?) lo risolverà quanto prima.

Però, siccome vivo in Valsassina da prima che Grassi nascesse, gli suggerirei di allargare l'ordinanza. Morterone è notoriamente anche un paese di allevatori, originario di tanti "Bergamini". Perchè non allargare l'ordinanza sulla "parità di genere" anche agli animali ?

Per esempio si potrebbe stabilire che le mucche hanno diritto ad avere lo stesso spazio di pascolo dei tori, e lo stesso dovrebbe valere per caprette e caproni, galli e galline, e tutti gli altri animali da allevamento, sia all'aperto che nelle stalle chiuse.
Si concentri e si informi, assessore, ce la può fare !

Questa sì che sarebbe un'ordinanza rivoluzionaria !

Arrivederci al prossimo step (la saga continua, non ho dubbi) !

 

 

Domenica, 26 Dicembre 2021 07:51

MORTERONE: PIU' UNA FARSA CHE UNA COMMEDIA

La vicenda sempre più assurda di Morterone, finora tranquillo paese di montagna conosciuto per essere il Comune più piccolo d'Italia (34 abitanti al 31 maggio 2021) e una breve comparsata a Canale 5 alcuni anni fa per celebrarsi tale, sta assumendo aspetti purtroppo sempre più ridicoli. Un bravo autore ne trarrebbe spunto per una commedia divertente: Molière, che quasi quattro secoli fa scrisse "Il Malato immaginario", oggi potrebbe scrivere "Il Sindaco immaginario" !

Ma andiamo con ordine, e per maggiore chiarezza suddividiamo il nostro racconto in "step" cronologici

step 1) Per il 3-4 Ottobre 2021 vengono indette nuove elezioni amministrative. La simpatica Sindaca- maestra Antonella Invernizzi, di Valmadrera, in carica dal 2009 dice che è stanca di andare avanti e indietro da Valmadrera a Morterone e non si ricandiderà.

step 2) Non si sa se prevale il panico o l'indifferenza: Morterone è troppo piccola, non se la fila nessuno, non ci sono liste. Finchè non viene un'ideona ad Andrea Grassi, leader del Partito dei Gay (chiamiamolo così , perchè la sigla ufficiale LGBT+ non la capisce nessuno, sembra un acronimo inglese). Diventare Sindaco di Morterone vuol dire in ogni caso entrare nell'ANCI (l'Associazione dei Sindaci italiani) e avere in ogni caso una qualche visibilità.

step 3) Il Grassi mette in piedi in fretta una lista di gente che Morterone forse l'aveva vista in cartolina (forse !). Lista unica, Grassi si vede già con la fascia tricolore sul petto non villoso.

step 4) "Enno' " grida qualcuno da Casargo: "Morterone non può mica diventare una 'dependance' dei Gay" . E visto che questo qualcuno viene dall'estrema Destra, si sarà ricordato che ai bei tempi di Lui venivano chiamati "Finocchi", e magari imprigionati o mandati al confino, altro che fare i Sindaci ! Quindi non esageriamo !

step 5) Di conseguenza ancora più in fretta e furia viene messa in piedi una lista concorrente, fatta da gente che Morterone almeno in cartolina l'aveva visto (o quantomeno ne sapeva dell'esistenza, visto che risulta in Comunità Montana). La lista volevano depositarla a Morterone, ma una volta arrivati in Comune li avvisano che le pratiche si fanno a Ballabio.

step 6) Qui succede il pasticcio: la scadenza ultima per presentare le liste è alle ore 12 di Sabato 4 Settembre 2021, ma a quell'ora i nostri "salvatori" sono ancora a Morterone, dove però li informano che devono recarsi  a Ballabio per depositarla. In pieno panico, e ancora più in fretta e furia, ritornano a Ballabio, sgommando sulla stretta e pericolosa mulattiera (o poco più) alle ore 12,30. "Mezz'ora dopo il termine" ghigna il futuribile Sindaco Grassi, che già preannuncia un ricorso.

step 7) Non fa niente, la lista viene ugualmente accettata dal solerte funzionario del Comune di Ballabio, anche se fuori tempo massimo (perchè l'ha accettata ? Anche qui è un mistero !)

step 8) Questa seconda lista vince le elezioni, con ben 12 voti contro i 9 della LGBT+ (cosa voglia dire questa sigla me lo sono già dimenticato !). Hanno votato meno persone di quelle che stanno in un qualsiasi condominio non dico di Lecco ma di Introbio, ma fa niente, l'importante è il risultato (chissenefrega di De Coubertin !)

step 9) Il nuovo Sindaco quindi è Dario Pesenti, un avvocato di Lecco, che nomina come assessori un'altra avvocatessa, Maria Vittoria Sala, nata a Carate ma con studio a Lecco (due avvocati nella Giunta, visto che c'è un ricorso in ballo "melius abundare quam deficere" !) . Il secondo assessore è Claudio Baruffaldi, che invero non era in lista, già Sindaco di Primaluna negli anni '90, impiegato in Regione da qualche anno in pensione, escursionista praticamente a tempo pieno (inonda facebook di foto dai "luoghi bellissimi") che torna finalmente alla politica attiva (si fa per dire !)

step 10) Finita qui ? Neanche per sogno, anzi proprio adesso viene il bello ! Il Grassi presenta il suo ricorso al Tribunale di Lecco, che se venisse accettato, come molto presumibilmente, invaliderebbe le elezioni e tutti gli sforzi fatti dagli amici della seconda lista (comprese le sgommate). Nuovo momento di panico: ma Pesenti ha una nuova ideona da grande politico alla Andreotti ("do ut des") ! "Ti do un posto in Giunta - dice al Grassi - se tu ritiri il ricorso". Detto fatto, l'ideona viene accolta, la seconda avvocatessa non serve più (tra l'altro una tipa tosta, giovane ma già con un curriculum brillante, tiene un corso di Diritto Amministrativo anche al Politecnico di Lecco) viene ahimè abbandonata come agnello sacrificale.

step 11) Siamo alle (momentanee) conclusioni di questa poco edificante sagra, fatta sulle spalle di una ventina di poveri e ignari elettori morteronesi. L'avvocatessa Maria Vittoria Sala, iscritta alla Lega, se ne va, ma prima di andarsene rilascia una velenosa intervista all' "unico quotidiano online della Valsassina" (già che siamo in tema di comicità mettiamoci anche questa!) in cui afferma malinconicamente che lei è stata "scaricata" in quanto donna, che la "discriminazione di genere" contro cui si batte il Grassi è praticamente stata fatta contro di lei, e che è un accordo che ignora "il responso delle urne".

Siamo alle battute finali ? Anche qui il "forse" è d'obbligo (ma "forse" mi aspettavo che l'assessore escursionista, che una volta mi sembrava un cavaliere, lasciasse lui il posto alla giovane arrembante avvocatessa, "prima le donne" come si dice, e invece mi sbagliavo). C'è ancora tempo, nei prossimi lunghi cinque anni, per qualche altra comica finale. Forse invece sarebbe proprio l'ora di "conglobare" Morterone a un Comune più grande e più serio, anche per evitare di vedere ripetersi delle manfrine sempre più ridicole, e per il vero bene dei sempre più pochi abitanti rimasti.

 

La vicenda dei nuovi parcheggi con annessa nuova strada e nuove aree residenziali a Barzio, stanno occupando gran parte delle cronache di questi giorni.
Aldilà della documentazione che man mano viene pubblicata, due sono gli aspetti sui quali come Valbiandino.net ci sembra opportuno soffermarci.
Il primo è che non c’è nulla di nascosto. Nulla che non fosse accessibile al pubblico. E, conseguentemente, nulla che non fosse, già in passato, divulgabile.
Per dirla in breve, se la gente di Barzio e della Valsassina in generale vengono a conoscenza di certi progetti dalla “stampa” la colpa non la si può addossare a chi delibera e pubblica, ma ad una generale indifferenza nei confronti dell’operato delle amministrazioni che, magari, hanno anche contribuito ad eleggere.

Per cui, ne consegue che anche le “rivelazioni” sopraggiunte siano in netto ritardo rispetto a quanto potessero in effetti essere.
A meno che, teniamoci sempre stretto il beneficio del dubbio, tutto ciò sia stato orchestrato, come si dice, “a orologeria”. Siccome però è impossibile dimostrarlo, mettiamo questo pensiero in cantina non per dimenticarlo ma al solo scopo di conservarlo per eventuali future esigenze.
Purtroppo, l’interesse della popolazione verso l’attività dei comuni è spesso ristretto al paio di mesi precedenti le elezioni: allora tutti sanno (o credono di sapere) tutto, emergono le insofferenze e si creano schieramenti dove, soprattutto nei piccoli paesi, l’interesse personale e le piccole faide interne, sopravanzano quello comune.
Così succede che il primo consiglio comunale sia partecipatissimo, il secondo un po’ meno e il terzo vada praticamente deserto. Stessa cosa per l’albo pretorio, cartaceo o online non fa differenza, che nessuno guarda a meno che non ci sia affissa una delibera che lo riguarda personalmente.

Morale: così come la legge non ammette ignoranza, gli strumenti per conoscere cosa sta succedendo a casa tua ci sono e basta utilizzarli. Lamentarsi a posteriori non ha poi molto senso.
Il secondo aspetto della vicenda è il suo “merito”. E cioè se il nuovo parcheggio, la nuova strada, le nuove residenze e, più in generale, tutto il nuovo piano di sviluppo contenuto peraltro nel Documento Unico di Programmazione recentemente approvato dall’assemblea della Comunità Montana (e quindi assolutamente di dominio pubblico, basta volerlo) siano condivisibili o meno.
Nel DUP sopra richiamato, tra molto altro, sono presenti anche la nuova funivia Moggio - Artavaggio, impianti di risalita sempre ad Artavaggio e nuovi investimenti tra Barzio e Bobbio per decine e decine di milioni di euro.
Giusto o sbagliato? Sogni o realtà? Ognuno avrà la sua opinione che però è giusto formarsi leggendo il documento ufficiale ed è per questo che qui sotto trovate il DUP approvato in Comunità Montana così ve lo potete scaricare, leggere e farvi un’opinione senza essere “guidati” nel farlo.

In queste settimane, però, chi davvero manca all’appello è la cosiddetta “politica” locale, cioè chi ha compiuto le scelte e le sta portando avanti.
Per quanto abbiamo potuto leggere, non una parola, non una dichiarazione, ed è un silenzio che può lasciar spazio a interpretazioni le più diverse e contraddittorie.
Nel frattempo le “notizie” (che, come abbiamo evidenziato, tanto “notizie” non sono) corrono gestite da “opinionisti” che fanno il loro lavoro seguendo la una precisa linea editoriale.

Come Valbiandino.net siamo soliti cercare di fornire nello stesso tempo il parere di tutte le parti in causa per cui riteniamo che sarebbe davvero opportuno che la cosiddetta “politica locale” (e non ci riferiamo ovviamente al solo sindaco di Barzio) si esponesse e dichiarasse che ha compiuto quelle scelte motivandole e corroborandole con dati e informazioni le più esaustive possibili.
In quattro parole, assumersi le proprie responsabilità.
Riccardo Benedetti

Martedì, 03 Agosto 2021 13:45

INTERESSANTE SERATA SULLA VALSASSINA

Anche se con poco pubblico, molto interessante la serata tenutasi lunedi scorso presso il Comune di Introbio sulla demografia e sviluppo economico della Valsassina.

Una ricerca che nasce, come gia` detto, da un`indagine commissionata dal consigliere regionale del PD Jacopo Scandella, supportato da Raffaele Straniero, su tutte le Comunita` Montane della Lombardia ( per quanto riguarda la Comunita` Montana valsassinese la alleghiamo all`articolo).

Era presente anche il Presidente della Comunita` Montana Fabio Canepari (un vero peccato che altri amministratori, pur invitati, non abbiano partecipato).

Scandella ha esposto molto brevemente i dati (risalenti al periodo 2012-2020) riguardanti lo sviluppo demografico : - 0.8% in Valsassina, -1,2 nelle altre comunita` montane, + 3,4 in Lombardia.

"C`e` naturalmente il problema dell`invecchiamento della popolazione, che non viene sufficientemente sostituita da fasce piu` giovani e probabilmente l`INPS si trovera` in difficolta` tra qualche anno"

"L`indice di vecchiaia, cioe` il rapporto tra gli ultra 65 enni e gli under 14 enni, infatti e` salito a +36% (la Lombardia al 25,3%). E` diminuita del 4,1% la popolazione in eta` lavorativa, mentre e` aumentata del 14% la popolazione over 65".

Al di la` dei dati statistici pero` e` importante una riflessione su come sara` il futuro della Valsassina, e soprattutto sui servizi che si vogliono sviluppare.

"Stanno per arrivare finanziamenti importanti" ha ricordato Scandella citando il PNRR europeo: " Non dobbiamo sprecarli con interventi di piccolo cabotaggio, come marciapiedi, palestre, campi sportivi o altro, che sono si` utili ma non cambiano in maniera determinante il futuro di una valle. Occorrerebbe pensare a processi piu` in grande, in cui pero` i Sindaci dovrebbero mettersi d`accordo sulla localizzazione e su quali scelte fare". Servirebbe quindi un Piano Territoriale piu` ampio e avanzato, ancora piu` urgente oggi quando non c`e` piu` o quasi la Provincia e la Comunita` Montana ha poteri troppo ristretti per organizzare un coordinamento, come ha rilevato Canepari.

Per quanto riguarda l`Economia il dibattito e` stato introdotto dal Direttore della Biblioteca introbiese Enrico Baroncelli:" L`economia della Valsassina si basa storicamente su quattro filoni: la Siderurgia, l`Industria Casearia, l`Edilizia e possiamo aggiungerci il Turismo".

Per quanto riguarda la siderurgia anche la ricerca di Scandella dimostra che non ha perso molto, nonostante la Pandemia e la crisi risalente al 2008: " I Cinesi hanno copiato di tutto - ha aggiunto Baroncelli - ma non sono riusciti a copiare la qualita` delle flange valsassinesi. La globalizzazione non ha troppo penalizzato la Valsassina, anche perche` gli imprenditori valsassinesi hanno resistito alle lusinghe di trasferire (come molti altri hanno fatto, anche nel Lecchese) le proprie attivita` all`estero, dove i costi di produzione sono inferiori (Svizzera, Romania, Polonia ecc.)."
"Piuttosto il problema e` che molti marchi storici sono stati ceduti all`estero: dalla CAMP di Premana, ai caseifici che, come dimostra l`ottimo libro del prof. Michele Corti sui Bergamini, sono stati i fondatori dell`industria casearia italiana. Mi riferisco a nomi come Locatelli Invernizzi, Galbani, piu` recentemente Cademartori, ceduti alla svizzera Nestle` o alla francese Lactalis.
Sono pero` per fortuna rimasti valsassinesi marchi come Mauri formaggi, Carozzi, Acquistapace e Ciresa, per citarne solo alcuni."
L`occupazione comunque per il momento non ne ha risentito molto, anche perche ` il mercato e` sempre stato molto vivace (adesso finalmente saranno tolti anche i dazi americani).

Per il rilancio dell`Edilizia si sperava di piu` nel SuperBonus del 110% , ingabbiato pero` da troppe pastoie burocratiche (come lamentano alcuni imprenditori, sia a Lecco che in Valsassina). "E` assurdo che ogni Comune abbia in edilizia delle regole sue, diverse da quelle del Comune accanto" e` stato rilevato nell`assemblea.

Il Presidente Canepari ha poi sottolineato il problema della scarsa razionalita` della divisione della Comunita` Montana in "aree interne" (che ricevono maggiori finanziamenti) ed "aree esterne" (spesso relegate ai margini) mentre si e` manifestato un certo scetticismo su un`eventuale prospettiva, che sarebbe molto opportuna, di unificare i Comuni, soprattutto quelli piu` piccoli, per arrivare ad ottenere maggiori finanziamenti e un maggior coordinamento delle risorse.

Tanti i temi e tante le tematiche affrontate : anche quelle sanitarie, Scandella ha ricordato l`esempio delle Case di Comunita`, come quelle che ci sono in Emilia, che sono attualmente all`attenzione del Governo per una Sanita` piu` efficiente ed economica.
Sicuramente ci sara` modo di tornare sugli argomenti.

IN ALLEGATO LA RICERCA PRESENTATA DA SCANDELLA

 

 

Sono state completate le opere di demolizione e ricostruzione del piccolo ponte, posto in Valle Contra, visibile lungo la mulattiera che sale al rifugio Riva.
Sono state curate le finiture in legno dei parapetti e in sasso agli appoggi.
Sono state sistemate anche le scogliere d'argine.
L'intervento è costato complessivamente 120mila euro.

Pagina 1 di 2