La vicenda dei nuovi parcheggi con annessa nuova strada e nuove aree residenziali a Barzio, stanno occupando gran parte delle cronache di questi giorni.
Aldilà della documentazione che man mano viene pubblicata, due sono gli aspetti sui quali come Valbiandino.net ci sembra opportuno soffermarci.
Il primo è che non c’è nulla di nascosto. Nulla che non fosse accessibile al pubblico. E, conseguentemente, nulla che non fosse, già in passato, divulgabile.
Per dirla in breve, se la gente di Barzio e della Valsassina in generale vengono a conoscenza di certi progetti dalla “stampa” la colpa non la si può addossare a chi delibera e pubblica, ma ad una generale indifferenza nei confronti dell’operato delle amministrazioni che, magari, hanno anche contribuito ad eleggere.
Per cui, ne consegue che anche le “rivelazioni” sopraggiunte siano in netto ritardo rispetto a quanto potessero in effetti essere.
A meno che, teniamoci sempre stretto il beneficio del dubbio, tutto ciò sia stato orchestrato, come si dice, “a orologeria”. Siccome però è impossibile dimostrarlo, mettiamo questo pensiero in cantina non per dimenticarlo ma al solo scopo di conservarlo per eventuali future esigenze.
Purtroppo, l’interesse della popolazione verso l’attività dei comuni è spesso ristretto al paio di mesi precedenti le elezioni: allora tutti sanno (o credono di sapere) tutto, emergono le insofferenze e si creano schieramenti dove, soprattutto nei piccoli paesi, l’interesse personale e le piccole faide interne, sopravanzano quello comune.
Così succede che il primo consiglio comunale sia partecipatissimo, il secondo un po’ meno e il terzo vada praticamente deserto. Stessa cosa per l’albo pretorio, cartaceo o online non fa differenza, che nessuno guarda a meno che non ci sia affissa una delibera che lo riguarda personalmente.
Morale: così come la legge non ammette ignoranza, gli strumenti per conoscere cosa sta succedendo a casa tua ci sono e basta utilizzarli. Lamentarsi a posteriori non ha poi molto senso.
Il secondo aspetto della vicenda è il suo “merito”. E cioè se il nuovo parcheggio, la nuova strada, le nuove residenze e, più in generale, tutto il nuovo piano di sviluppo contenuto peraltro nel Documento Unico di Programmazione recentemente approvato dall’assemblea della Comunità Montana (e quindi assolutamente di dominio pubblico, basta volerlo) siano condivisibili o meno.
Nel DUP sopra richiamato, tra molto altro, sono presenti anche la nuova funivia Moggio - Artavaggio, impianti di risalita sempre ad Artavaggio e nuovi investimenti tra Barzio e Bobbio per decine e decine di milioni di euro.
Giusto o sbagliato? Sogni o realtà? Ognuno avrà la sua opinione che però è giusto formarsi leggendo il documento ufficiale ed è per questo che qui sotto trovate il DUP approvato in Comunità Montana così ve lo potete scaricare, leggere e farvi un’opinione senza essere “guidati” nel farlo.
In queste settimane, però, chi davvero manca all’appello è la cosiddetta “politica” locale, cioè chi ha compiuto le scelte e le sta portando avanti.
Per quanto abbiamo potuto leggere, non una parola, non una dichiarazione, ed è un silenzio che può lasciar spazio a interpretazioni le più diverse e contraddittorie.
Nel frattempo le “notizie” (che, come abbiamo evidenziato, tanto “notizie” non sono) corrono gestite da “opinionisti” che fanno il loro lavoro seguendo la una precisa linea editoriale.
Come Valbiandino.net siamo soliti cercare di fornire nello stesso tempo il parere di tutte le parti in causa per cui riteniamo che sarebbe davvero opportuno che la cosiddetta “politica locale” (e non ci riferiamo ovviamente al solo sindaco di Barzio) si esponesse e dichiarasse che ha compiuto quelle scelte motivandole e corroborandole con dati e informazioni le più esaustive possibili.
In quattro parole, assumersi le proprie responsabilità.
Riccardo Benedetti
Pubblicato in
Editoriali
BARZIO: LE “NON” NOTIZIE E IL SILENZIO DELLA POLITICA
Martedì, 24 Agosto 2021 13:25 Scritto da Riccardo Benedetti
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