Nelle scorse settimane è stato dato ampio risalto l'approvazione da parte di Regione Lombardia e della Comunità Montana del "Patto territoriale per lo sviluppo integrato delle aree montane e dei comprensori sciistici ed escursionistici dei Piani di Bobbio-Valtorta e dei Piani di Artavaggio" comprendente la nuova cabinovia di Bobbio, una nuova seggiovia da Nava (con relativa sistemazione della pista che scende a valle dai Piani) e la nuova funivia per Artavaggio, il tutto per una cifra preventivata (in parte sostenuta da Regione, in parte da I.T.B. e in parte dal comune di Moggio) di circa 35 milioni di euro.
Sicuramente un'ottima notizia per il territorio che nelle aspettative degli stakeholders dovrebbe conoscere ulteriore sviluppo non solo per quanto concerne la stagione invernale ma per tutte le stagioni dell'anno.
Si tratta dell'investimento più importante mai fatto in Valsassina che si accoppia a quelli in divenire previsti in Alta Valsassina tra Paglio e Giumello, nonchè alle ciclovie in quota già presenti o progettate, per un insieme "turistico" che dovrebbe avere, una volta completato, pesanti e positive ricadute sull'economia del territorio.
Detto ciò, e sulla scorta di quanto accaduto in passato ed accadrà ancora presumibilmente quest'anno, è evidente che l'aumentare della potenzialità di offerta non potrà che inevitabilmente scatenare un corrispondente incremento della domanda; il che significa dover accogliere, nello specifico sull'Altipiano, un numero sempre più elevato di "turisti", ciascuno con la sua bella auto da parcheggiare da qualche parte, possibilmente in modo "educato" e, visto che va di moda, anche e soprattutto sostenibile per i paesi e per l'ambiente.
Del resto, le cronache degli ultimi anni sono lì a ricordarci cosa accade praticamente in tutti i fine settimana di stagione invernale.
Non solo, perchè si è sempre più frequentamente verificato che anche in certi giorni feriali l'afflusso di sciatori e "turisti" è talmente elevato da rendere difficoltosa la loro gestione.
Morale, accanto alla soddisfazione di sapere che il "Patto" passerà dalla teoria alla pratica esiste questa preoccupazione che è anche molto attuale: dove metteremo tutte le auto e i bus risultato del prevedibilissimo aumento dei flussi?
L'amministrazione di Barzio molto gentilmente e con solerzia ci ha fatto pervenire le sue considerazioni che partono, ovviamente, dall'affermazione di avere "all'attenzione la problematica".
"Il Comune - continua l'amministrazione - si è recentemente incontrato con la società Itb per pianificare una gestione coerente e coordinata dei parcheggi in paese. Itb garantirà nuovamente il circuito di navette, inoltre si è rafforzata la collaborazione con i carabinieri volontari dell'Anc che affiancano ove necessario gli agenti nella gestione della viabilità. Differentemente agli anni recenti si tornerà a riservare una parte del parcheggio del mercato a chi raggiunge Barzio per frequentare il paese, dirottando gli sciatori alle aree a loro dedicate.
Per il futuro prossimo è in progettazione la riorganizzazione del parcheggio in località Conca Rossa anche in forza dell'arrivo della ciclopedonale e del successivo prosieguo verso Cremeno. In vista della nuova funivia invece ci attendono due inverni durante i quali monitorare con cura i flussi e le giornate di maggior affluenza, dati in base ai quali si studierà una risposta alle reali esigenze di parcheggio".
Non possiamo che prendere atto di quanto dichiarato ed attendere la prova dei fatti. Ma, nonostante l'apprezzabile impegno dell'amministrazione, i dubbi su cosa accadrà una volta che tutti i tasselli del Patto andranno al loro posto restano.
La nostra opinione, per concludere, è che il tutto dovrebbe essere inquadrato in una prospettiva intercomunale visto che tutti e quattro i comuni dell'Altipiano ne sono direttamente e pesantemente coinvolti.