Due alunne del Parini serale di Lecco, corso per lavoratori-studenti, hanno scritto alla Preside Raffaella Crimella per esprimere alcune considerazioni condivise da molti alunni non solo della loro classe.
Ne riportiamo i passi piu` significativi .
Gentile Dirigente,
i sottoscritti ... in qualità di rappresentanti della classe .... Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione una urgente problematica.
Riteniamo inopportuno rientrare a scuola in presenza, soprattutto per la situazione che stiamo vivendo al giorno d'oggi.
In quanto rappresentanti, abbiamo sentito il parere della classe e la maggior parte è diffidente nel ritornare a scuola per i seguenti motivi:
- Problematica contagio: noi come alunni non siamo pienamente tutelati in quanto la scuola, essendo ambiente chiuso, non può contenere del tutto il rischio di contagio, nonostante si sia fatto il possibile per mantenere in sicurezza l'edificio da contaminazioni.
Il riciclo d'aria tra una lezione e l'altra di 5 minuti, con le temperature rigide di questo periodo, può portare ad ammalarsi di semplice influenza e pregiudicare l'andamento scolastico perché costretti a rimanere a casa saltando lezioni.
- Problematica lavoro: alcuni alunni, qualora dovessero accusare sintomi, sarebbero costretti a non presentarsi sul luogo di lavoro per precauzione, causando la perdita di remunerazione per almeno due settimane. Infatti molti datori di lavoro, per fronteggiare la carenza di fatturato, sono costretti a non pagare le malattie ai dipendenti a cui fa carico il costo del tampone. Un probabile contagio nella scuola e/o classe porterebbe automaticamente alla quarantena della stessa e, con l'aggiunta della problematica sopracitata, verrebbe solamente arrecato un danno economico agli studenti (essendo adulti e lavoratori).
- Trasporti: alcuni compagni, sprovvisti di auto propria o della patente, hanno difficoltà a rientrare a casa visto che le lezioni terminano oltre le ore 22. Il coprifuoco ha ridimensionato le corse dei mezzi pubblici e oltre tale orario risultano essere completamente assenti.
- DAD: la didattica a distanza, durante questi mesi di lockdown, si è mostrata un ottimo strumento per l'apprendimento. I professori sono riusciti comunque ad adoperarsi nel migliore dei modi per riuscire a portare avanti i programmi. L'unico problema riguarda lo svolgimento delle verifiche; alcune prove somministrate non hanno potuto constatare pienamente il nostro livello di apprendimento.
Pertanto, per questi motivi, riteniamo più opportuno ritornare alla Didattica a Distanza al 100%, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri professori. Come compromesso, per aiutare i docenti a stabilire le giuste votazioni, siamo disponibili a presenziare per effettuare verifiche scritte.
Con la presente Le chiediamo, inoltre, di provvedere presto alla risoluzione di questo problema, al fine di proseguire l’attività scolastica nel migliore dei modi e in sicurezza.