Per cominciare vorrei ricordare un significativo intervento di Jacopo Scandella, giovane e intelligente consigliere regionale del PD quando e` venuto a Introbio per esporre una ricerca da lui organizzata sulle Comunita` Montane, dal punto di vista demografico, economico e sociale, compresa la Valsassina.
"Guardate - disse Scandella, in un incontro a cui erano stati invitati molti Sindaci, che purtroppo non hanno partecipato - che il PNRR che il Governo Draghi ha presentato in Europa, per avere i famosi 300 miliardi di euro, e` una grande opportunita` per tutti i territori, ma dobbiamo decidere se utilizzarli per interventi magari anche utili ma tutto sommato limitati (il marciapiede, la strada, qualche rattoppo) oppure per interventi davvero strutturali che aprano delle opportunita` per il futuro".
Ecco, proprio qui sta il punto (Scandella e` uomo di Montagna, viene dalla Val Brembana) : si apre ora una fase in cui i denari cadono a pioggia , molti anche, a scalare, dalla Regione Lombardia, che ho l`impressione voglia farsi perdonare una gestione del Covid, soprattutto l`anno scorso, a dir poco problematica.
Ma, come nella vita reale, nulla e` gratis: sono denari che i nostri giovani poi dovranno rimborsare con gli interessi negli anni futuri. La domanda vera quindi e`: come vogliamo utilizzarli, per rattoppi, strade o stradine, interventi limitati che non portano molto lontano ?
Oppure finalmente vogliamo cominciare a pensare in modo un po` piu` ampio, alla Valsassina del futuro, non nell`interesse di un singolo paesello piuttosto che di un altro, ma nel suo complesso ?
Ecco, questo e` il punto: la Valsassina ha il grosso handicap di una suddivisione amministrativa troppo spezzettata in piccoli Comuni, e tanti troppi Sindaci, ognuno dei quali pensa al "suo" marciapiede . Ma sarebbe decisamente l`ora di "cambiare passo".
E` anche per questo che non mi riscaldano piu` di tanto polemiche o polemichette sulle singole strade: dobbiamo fare molto di piu`.
Sarebbe l`ora di creare un vero "think tank", un gruppo autonomo di "pensatori", di persone esperte di amministrazione, cultura, economia, scienze giuridiche, che si metta finalmente intorno a un tavolo e cominci realmente a pensare alla Valsassina non solo di domani, ma soprattutto di dopodomani.
A partire da alcune domande forse non molto semplici, ma fondamentali:"Come possiamo fare per rilanciare l`Economia del territorio, e non solo l`edilizia, ma anche le altre imprese"? "Come possiamo aiutare l`Artigianato locale" ? "Come sviluppare l`Allevamento, l`Agricoltura, i Caseifici, insomma quei settori che da sempre sono caratteristici della Valsassina" ? "Quali sono le riforme strutturali che possono fare da leva non solo per pochi, ma per il maggior numero di persone"? "Quali servizi possiamo implementare, per migliorare la qualita` della vita dei residenti ? Trasporti ? Scuola ? Servizi sanitari ?"
E infine il Turismo : " Vale la pena investire sul Turismo invernale, dato che il riscaldamento globale del Pianeta rischia di far diventare Bobbio come i Piani Resinelli (cannoni sparaneve artificiale a parte) , oppure meglio investire sul Turismo estivo, che quest`anno e` andato abbastanza maluccio, soprattutto a Luglio, migliorando l`offerta, per esempio incentivando alberghi e bed&breakfast" ?
E per la Viabilita`: "Vogliamo fare qualcosa per collegare decentemente la Valsassina al Nord e alla Valtellina, oppure dobbiamo continuare con una strada franosa (al momento tuttora chiusa da ormai tre settimane, e non si sa quando riaprira`) il cui tracciato e` stato inventato dagli Austriaci ai tempi di Maria Teresa "?
Ecco, basterebbero poche semplici domande, poste da una Commissione appositamente creata che abbia uno sguardo ampio sul futuro: ma finche` invece ognuno continuera` a guardare al suo "particulare", come diceva Guicciardini, non andremo molto lontano, e avremo soltanto sprecato l`ennesima occasione !