Per il secondo anno consecutivo le Manifestazioni Zootecniche Valsassinesi (la manifestazione più antica del territorio) non si svolgeranno.
“Le misure da adottare – sembra sia la scappatoia del 2021 (nel 2020 vennero macabramente e improvvidamente tirati i ballo i morti di Covid) – non si adattano allo spirito dell’evento”.
Ma a quale evento si riferiscono?
Alle Manifestazioni dedicate agli allevatori e agli agricoltori di una volta o al carrozzone piuttosto disordinato che negli ultimi anni ha occupato il piazzale della Fornace senza che a nessuno mai venisse in mente di elevare la sia pur minima osservazione come, tanto per fare un esempio, accade sempre per la vituperatissima e maltrattata Sagra delle Sagre che anche quest’anno è riuscita a sopravvivere all’epoca del Covid contando circa 130.000 visitatori (dato ricavato dalle auto censite dalle telecamere del comune di Barzio e facendo vendere alla lotteria quasi 22.000 biglietti per un incasso di circa 44.000 euro da destinare ai giovani del territorio?
Perché se il problema era (anche) l’ingresso con il green pass l’esempio di come fare gli “organizzatori” delle Zootecniche lo avrebbero potuto studiare con profitto nelle scorse settimane semplicemente osservando cosa succedeva nella stessa area (e, magari, “abbassandosi” a chiedere qualche consiglio).
O, forse, lo “spirito dell’evento” doveva correre libero aldilà di leggi e obblighi?
E così, anche nel 2021, niente Zootecniche.
Arrivederci al 2022. Forse e chissà.
Se però per domenica 26 settembre (2021) avete già programmato di immergervi nel mondo contadino, beh, potete sempre fare un salto a Introbio alla Giornata del Ringraziamento…
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