Le giornate uggiose di quest'ultimo periodo favoriscono riflessioni su quel che attende la Valsassina nei prossimi anni e purtroppo non è tutto oro quello che luccica.
Già in passato infatti il fondovalle tra Introbio e Taceno ha rischiato di essere stravolto, trasformandosi in un bacino idroelettrico: se fosse andata in porto quell'operazione non ci sarebbero più i paesi in cui abitiamo e non sarebbero servite strade e tangenziali. Fortunatamente il "progetto" fu affossato dalla forte e convinta opposizione della popolazione, adeguatamente informata in tempo utile. Stavolta, invece, tutto tace.
Veniamo infatti ai "pericoli" dei giorni nostri: i mega finanziamenti che periodicamente aleggiano sulla Valle e che, da ultimo, dovrebbero risolvere le sue annose problematiche viabilistiche restano avvolti nel mistero anche se prima o poi, a cose fatte, ci sarà una inutile riunione che spiegherà al Popolo quel che il Popolo già sa, visto che il tutto è stato ampiamente anticipato da indiscrezioni giornalistiche e dai puntuali sussurri degli amministratori più coinvolti.
I fondi legati alle Olimpiadi del 2026 prima o poi arriveranno e dai si dice si realizzeranno opere viabilistiche monche e dunque poco utili, soprattutto in assenza di certezze sul loro completamento. Le scelte pare siano state fatte e la "Strategia" posta in essere recita che é meglio un uovo oggi che una incerta gallina domani. Strategia da pollaio?
Se del caso, si dica chiaramente se si é capaci di finanziare interamente l'opera. Niente scuse. Viva la franchezza!!
Non é dunque ancora dato sapere neppure quando i cantieri apriranno faticosamente i battenti: una cosa però é certa, al giorno d'oggi ci si mette molto tempo a far partire i lavori ma poi non é un mistero che per difficoltà e Ricorsi di vario tipo, gli stessi, si fermino o meglio si blocchino per lunghi anni: vedasi in Valsassina la penosa storia della Lecco-Ballabio e nel capoluogo gli eterni cantieri della Lecco-Bergamo.
Chissà se da noi filerà tutto liscio.
E' infatti del tutto evidente che se, dopo 40 anni, a qualcuno riusciva il colpaccio di finanziare interamente la tangenziale di Primaluna, saremmo stati sommersi da Roboanti comunicati stampa, come in questi ultimi anni é puntualmente avvenuto, in Valsassina, anche per molto - molto meno: come da copione avremmo anche assistito alla "gara" fra gli Enti territoriali per intestarsi o almeno cointestarsi il merito del Grande successo in favore della viabilità Valsassinese. In attesa dell'ufficializzazione del budget da parte dell'Ente erogatore, invece, nessuno vuole passare come il probabile Padre dell'annunciata "Incompleta" e allora e come si dice in questi casi, un bel tacer non fu mai scritto. Se poi i milioni di euro necessari a realizzare la nuova bretella arriveranno TUTTI, sarò il primo a fare l'applauso ma prima il sottoscritto e non solo lui vorrebbero avere i soldi in Cassa. Diversamente applausi, non ce ne saranno di certo...
Claudio Baruffaldi