LORENZO PARRELLI, morto pochi giorni fa a 18 anni in un’azienda mentre avrebbe dovuto essere sui banchi di scuola. Non è il primo incidente grave durante l’alternanza scuola-lavoro nel nostro Paese. Non è accettabile che ciò accada.
Nessuno nega che un maggiore raccordo tra mondo della scuola e mondo del lavoro sia utile, ma il progetto dell’alternanza scuola-lavoro previsto dal Governo cela in realtà la possibilità, con la scusa di fare curriculum, che lo studente lavoratore non venga pagato, e per molte aziende l’utilità di avere lavoratori che non percepiscono salario, diversamente da come avviene in tutti gli altri Paesi Europei.
In Italia inoltre gli infortuni sul lavoro sono un grande dramma: secondo i dati INAIL l’anno che si è appena concluso ha fatto registrare ben 448.110 infortuni di cui 1.017 mortali.
Questi incidenti sul lavoro, proprio perché ci parlano dell’incolumità della vita, devono vedere l’immediata messa in campo di disposizioni e interventi sul terreno della sicurezza del lavoro.
Solo per fare alcuni esempi: adeguamenti degli organici di INAIL, ATS, INPS per i controlli; potenziamento della medicina del lavoro; progetti di formazione nelle scuole sulla prevenzione nei luoghi di lavoro; la modifica, quanto prima. della legge 107, quella che impropriamente è stata definita come la “buona scuola”, che fra le altre decine e decine di cose sbagliate favorisce il lavoro gratis degli studenti, disponendo invece l’obbligo della retribuzione del periodo/scuola lavoro in relazione alle prestazioni degli studenti rapportato ai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Su questi argomenti abbiamo presentato al Consiglio Comunale un preciso ordine affinchè il Governo intervenga in merito
Gruppo Civico Cambia Calolzio
Diego Colosimo
Daniele Vanoli
I GIOVANI DEMOCRATICI di Lecco da parte loro chiedono un minuto di silenzio nelle scuole in memoria di Lorenzo, questo il loro appello:
NON SI PUÒ MORIRE COSÌ
Chiediamo un minuto di silenzio in tutte le scuole della Provincia, per Lorenzo
Uno studente, al suo ultimo giorno in alternanza, morto di lavoro.
Solo l'anno scorso erano più di 1400, non numeri, ma vittime della mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Non possiamo accettarlo, per nessuno, tantomeno per un ragazzo di soli 18 anni.
Chiediamo a tutte le scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Lecco di prevedere un minuto di silenzio in tutte le classi in ricordo questo studente, per tutti i morti sul lavoro, per riflettere su questa tragedia, perché si ponga fine a questa strage.
Basta morti sul lavoro: le istituzioni non si possono più girare dall'altra parte.