“RAGGI BLU”, TORRENTI NON SOLO PROGETTI, MA ANCHE MANUTENZIONE DI BASE
Nell’ultima lettera del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ai cittadini lecchesi viene spiegato: “…abbiamo presentato pubblicamente tre proposte che riscoprano i letti dei fiumi quali elementi trasversali di valore e funzionali per caratterizzare la città: Caldone, Gerenzone e Bione sono i “raggi blu” che compongono il DNA lecchese. Tre studi di grandi architetti (Zuanier, Montanelli, Kipar) hanno avanzato delle proposte che riqualificano i torrenti dalla Bonacina alla Canottieri, da Laorca alla piazza Stoppani e da Germanedo alla foce del Bione. Ogni tratto possiede delle caratteristiche peculiari: dalle nuove piste ciclabili agli orti, dallo sport al turismo, dall'archeologia industriale al tesori dei nostri rioni…”.
Senza dubbio si tratta di un progetto brillante e meritorio, perché i nostri torrenti hanno bisogno, da sempre, di riqualificazione che ne facciano risaltare le bellezze e le loro caratteristiche, affinchè possano fare da traino per il turismo, oltre naturalmente per i lecchesi.
Tuttavia occorre rilevare che, come avevo già avuto modo di segnalare, che detti torrenti, prima dei progetti di valorizzazione, hanno bisogno da molto tempo, della manutenzione di base.
Infatti vi sono le vasche di contenimento, che servono appunto a contenere le acque durante le forti piogge, che sono stracolme di detriti e non vengono svuotate da tempo. La stessa condizione si può dire per la pulizia degli alberi e cespugli vari che, in alcuni punti, hanno invaso letteralmente i torrenti.
Insomma sarebbe il caso che prima di procedere con progetti a lungo termine bisognerebbe intervenire ciclicamente nella manutenzione di base, altrimenti si corre il rischio di portare a termine la rivalutazione di detti torrenti e poi di lasciarli al loro abbandono.