C'è stato molto malumore, così riferiscono i giornali, per i vari candidati eccellenti "paracadutati" dai diversi Partiti, all'inizio era il PD, che ha presentato per primo le liste, ma poi si sono aggiunti tutti gli altri.
Sezioni e Circoli locali avevano chiesto, più che giustamente, che i parlamentari fossero espressione e tutori delle loro realtà locali : a Lecco nel 2018 avevamo ben 4 rappresentanti, Roberto Paolo Ferrari di Oggiono, Paolo Arrigoni di Calolziocorte, Antonella Faggi di Lecco (tutti e tre della Lega) e Gianmario Fragomeli (del PD) di Cassago. Questa volta forse solo Arrigoni sarà rieletto ma in un altro collegio elettorale, e altri rappresentanti locali, se le previsioni saranno confermate, ce li sogniamo (siamo ridotti a sperare che Maurizio Lupi faccia riferimento al Meratese).
Vediamo allora, solo per fare un esempio, la Presidente del Senato Casellati proiettata in Basilicata ("che c'azzecca" ? direbbe Di Pietro) la renziana Elena Boschi, che nel 2018 era stata eletta in Alto Adige, passare dalla parte opposta della penisola, la calolziese Michela Vittoria Brambilla in Sicilia, insieme alla "quasi" moglie di Berlusconi Marta Fascina, e molti altri esempi si potrebbero fare : in Emilia i militanti del PD hanno molti rospi da digerire, tra cui l'undicesima rielezione dell'inossidabile Pierferdinando Casini, assurto da Letta nientemeno che a "tutore della Costituzione".
Insomma, che succede ? Se già si prevede una bassa partecipazione alle urne, invitare i cittadini a votare per gente che col territorio non c'entra nulla non sarà un grande incentivo a recarsi alle urne.
E' anche il frutto del dominio dei Sondaggi: i risultati sono già dati per scontati. Qui il centrosinistra prenderà tot voti e tot percentuali, là lo prenderà il Centrodestra. Ma sarà proprio così ? E poi il cittadino comune potrebbe dire: " Ma se tutto è già dato per acquisito, che vado a votare a fare ?" . Credo che la tentazione di starsene a casa o "andare al mare" sarà ancora più forte.
In realtà a me, che sono ormai di antico pelo, questa cosa ricorda molto il "Centralismo Democratico" del vecchio Partito Comunista.
Nella antica logica del P.C.I., siccome era il Partito che contava più che le persone, erano i vertici del Partito che decidevano tutto: "Tu vai qui, tu vai là ", non era importante dove fossi mandato, ma l'importante era il Partito che mandava i suoi rappresentanti in giro.
C'era però anche un grosso vantaggio per i candidati: non dovevano spendere in proprio cifre assurde come oggi per finanziare la propria campagna elettorale. Pensava a tutto il Partito, che provvedeva alla Propaganda (cioè sostanzialmente volantini e manifestini) le TV private non esistevano o erano all'inizio, al massimo partecipavi alla mitica Tribuna Politica" di Ugo Zatterin, il precursore di Vespa !
Insomma, questa logica del cosiddetto "Centralismo Democratico", cioè si decide tutto al vertice, gli altri muti e zitti, mi sembra che dal PCI si sia estesa a tutti i Partiti, compresi quelli più lontani dalla tradizione comunista ! Favorita oggi da leggi elettorali, prima il "Mattarellum" adesso il "Rosatellum", tutt'altro che favorevoli alla partecipazione democratica: forse allora sarebbe il caso di tornare, come nell 1948, a un Proporzionale puro con possibilità di scrivere le proprie preferenze !
Detto questo, buon voto a tutti , sempre se deciderete di andare a votare !