Facendo un ultimo bilancio sul ciclo di elezioni testé archiviate, che hanno visto Fratelli d'Italia balzare al primo posto della classifica nazionale e regionale e gli alleati arrancare non poco per contenere le perdite, non posso non accennare a qualche spiacevole episodio avvenuto alla luce del sole ma anche con poco dignitosi accordi riservati e pseudo segreti che poi, infatti, si sanno un quarto d'ora dopo ma che inevitabilmente influenzeranno i futuri rapporti politici in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
In questa rappresentazione di basso livello ci sono uomini e donne che comunque ci provano ad esercitarsi nel quotidiano e cristiano esercizio del perdono ma dopo essersi scottati più e più volte magari lo fanno lo stesso però, come si dice nell'Ambiente, si ricordano i nomi.
Non si scordi, infatti, che nella primavera 2024 si voterà per le Europee oltre che per il rinnovo di molte amministrazioni comunali in Valsassina e in provincia di Lecco.
Per quanto mi riguarda mi risulta difficile constatare, ancora oggi, quanto siano purtroppo cambiate alcune persone con le quali ho amministrato per anni la Cosa pubblica in Valsassina e a Lecco e soprattutto come abbiano più volte tradito quei valori che stavano alla base del nostro agire quotidiano, eleggendo a primo e unico comandamento quello sfrenato e incontrollabile trasformismo di cui sappiamo, che ha certamente contribuito a scontentare e tener lontano dalle urne e dunque dall'esercizio del voto il 60% dei cittadini e non solo qui da noi.
E se ne vantano pure!
Non sto certamente a rattristarmi per la diversa declinazione del concetto di Amicizia ma anche di Politica come Servizio, che sottende ai nostri rispettivi comportamenti ma per mandare avanti la baracca, la mia, saggiamente e per quanto mi riguarda, non ho mai confidato su certe amicizie che presto si sciolgono come neve al sole e bene ho fatto visto che ancora oggi posso guardarli in faccia senza temere smentite o abbassare lo sguardo.
Scusate se é poco ma tanto mi basta.
In questo deplorevole contesto e come già avvenuto, coloro che ormai lo fanno di mestiere gradirebbero infatti che ad ogni salto della quaglia amici e conoscenti li seguissero pedissequamente per sentimento o anche solo per calcolo: l'importante é che li seguano o si rompe il giocattolo.
In più. Per darsi un tono e cercare di ri-legittimarsi agli occhi di chi li conosce in Valle, sappiano che non basta occhieggiare fugacemente davanti alle telecamere come é stato fatto di recente e poco elegantemente: la cosa, a molti, é sembrata un po' triste ma anche sintomatica della situazione descritta ed esemplificativa del vivo imbarazzo che prova chi si é rassegnato a convivere, per amore o per forza, in quel fertile sottobosco che prolifera all'ombra delle istituzioni.
Mi spiace per la caduta di stile ma, senza acredine alcuna e senza voler giudicare, non si può fare a meno di notarlo anche solo a titolo di cronaca.