Settembre mese di ripartenze: si torna a lavorare, si torna a scuola, si torna a vivere quella vita frenetica tipica della nostra amata Regione.
Per questo, essendo settembre mese delle ripartenze, la "nostra" azienda dei trasporti pubblici locali TRENORD, di proprietà di Regione Lombardia, ha deciso di aumentare il prezzo degli dei treni di circa il 4%.
Si tratta del secondo aumento in un anno, essendo il precedente di gennaio 2023.
Noi comprendiamo che il Tpl (trasporto pubblico locale) abbia subito una forte crisi negli ultimi anni, soprattutto a causa del COVID-19, tanto da non essere ancora tornato sui livelli pre COVID (circa il 25%in meno dei passeggeri nel 2022 rispetto al 2019).
Ci chiediamo però per quale motivo la Giunta Fontana, che ha deliberato l'aumento per motivi di adeguamento all'inflazione, non sia intervenuta per cercare di evitare almeno questo balzello a milioni di pendolari lombardi, soprattutto quest'anno in cui tutto è aumentato a dismisura.
Inoltre parrebbe (e sottolineiamo parrebbe) che questa manovra di aumentare i biglietti per adeguarli all'inflazione, verrà copiata a breve, anche dal Comune di Milano, che aumenterà, pardon, adeguerà i suoi biglietti Atm all'attuale tasso inflazionistico.
Che dire: una volta le Pubbliche Amministrazioni copiavano le une dalle altre i provvedimenti virtuosi, oggi invece, solo i modi per fare cassa, comunque e sempre sulle spalle dei lombardi.
Andrea Secchi
Coordinatore Cantiere Lecco