Leggo, anche in questi giorni, le fantasiose e farlocche "ricostruzioni politiche" di quanto sta accadendo in Valsassina e segnatamente delle involuzioni avvenute nell'assemblea della locale Comunità Montana con i relativi rimpasti e rimpastini che, dati alla mano, ben conosco e non solo per i mie trascorsi di ex amministratore comunitario ma anche per essere tutt'oggi un cittadino bene informato.
Apprendo (sic!!) che Forza Italia sta recitando un ruolo, che qualcuno vorrebbe marginale, perché non ha nemmeno un sindaco da spendere nelle trattative in sede di future alleanze a livello locale e provinciale ma vale, invece, la pena di ricordare che erano molti i primi cittadini AZZURRI che in Valsassina e in provincia di Lecco avevano in tasca la tessera del partito di Silvio Berlusconi o vi facevano riferimento.
Questo, almeno fino al collettivo "salto della quaglia" che, poco dignitosamente, li ha accomunati a metà mandato: così facendo hanno buttato alle ortiche la fiducia che gli elettori gli avevano affidato ma anche sfacciatamente tradito il simbolo di Forza Italia sotto la cui effigie si erano richiamati alle elezioni amministrative e Politiche, dando a intendere ai concittadini che quello era il loro casto e puro credo politico.
Perché lo hanno fatto? Chiedetelo ai diretti interessati. Coerenza, parola data, promesse elettorali... dove state di casa!? Per davvero non vi si rivoltano nello stomaco quelle variopinte e saporite "taragnate" che in favor di telecamera sbandieravate orgogliosamente, in posa, sotto le bandiere di Forza Italia? Ve ne siete già dimenticati!?
Gli attuali detrattori degli AZZURRI sappiano infine che anche in Valsassina, nonostante l'inguardabile comportamento di qualche ex compagno di viaggio, ci sono ancora persone che ci credono e con coerente idealità si danno da fare in vista delle prossime elezioni di giugno e, in più, tengano presente che oggigiorno senza Forza Italia non esisterebbe la maggioranza di governo in molti Enti locali, oltre che a Milano nella giunta di Regione Lombardia ma pure nel Parlamento romano i "Berluscones" sono certamente indispensabili.
E scusate se è poco!!