Lasciato a malincuore l’esperienza del Terzo Polo, che aveva (e ci aveva) illuso, riportando al voto tanti cittadini (soprattutto giovani) convinti che un nuovo modo di fare Politica fosse possibile, posizionandosi al Centro. Politica che invece, nella maggior parte dei casi, si è concretizzata in alleanze locali con il Pd, se non addirittura con la sinistra estrema o il M5S. Infatti, quel popolarismo tanto proclamato, vede Renzi e Calenda avviarsi alle elezioni costretti ad alleanze con Più Europa o pezzi della stessa, pur di superare le soglie fatidiche del 4% …. .
Quei valori, oggi, li può rappresentare, con tutte le contraddizioni del caso, il Partito Popolare Europeo che in Italia è rappresentato da Forza Italia in primis, dal movimento di Maurizio Lupi Noi Moderati e da tanti gruppi che si identificano nell’Europa dei Padri Fondatori. Il Partito Popolare Europeo e Forza Italia che oggi trova a macchia di leopardo (non è il caso lecchese), aperture e sensibilità anche nei confronti di un mondo leghista più tradizionale e moderato , in sofferenza di fronte ai posizionamenti discutibili su temi propagandisticamente estremi, dei vertici del partito salviniano.
Non ultimo il sostegno significativo di Tempi Nuovi-Popolari Uniti, capeggiati da Beppe Fioroni ex Ministro e ex Pd, che qualche giorno fa ha dichiarato di sostenere la Candidatura della dottoressa Moratti di Forza Italia.
L’ennesimo tentativo di aggregare un centro popolare a mio avviso merita ancora una possibilità nelle urne di giugno , per i valori che porta e perché, se rafforzato, riporterebbe l’Italia protagonista in Europa: Europa che va necessariamente riformata, usando il Taccuino di Draghi con i suoi utili suggerimenti di questi giorni come strada maestra da proseguire.
Quindi accanto ai lodevoli sforzi di realismo politico sul dossier Europa della Meloni, che ha messo all’angolo Salvini, non può che non esserci a livello di un governo Europeo un forza realmente Europeista e realmente Popolare, forte, che non si limiti ad un cartello elettorale, ma che porti alla costruzione di un vero soggetto popolare e liberale .
A completamento di questa mia breve riflessione vorrei ribadire una volta per tutte, che non entrerò negli organi locali di Forza Italia, nonostante le offerte pervenutemi, che ringrazio, poiché in Provincia di Lecco non vi sono le condizioni né politiche né ambientali per il sottoscritto e per gli amici che insieme hanno condiviso un percorso in questo ultimo due anni .
Ho voluto ribadire quest’ultima parte fuor di polemica, ma per poter mettere la parola fine a mille interpretazioni, definendo quindi l'incontro con Forza Italia come un dialogo su un percorso comune, che non è andato a buon fine.
Meglio interrompere un fidanzamento che trovarsi poi in una brutta separazione. Talvolta inoltre è meglio rinunciare ad un incarico che perdere la dignità.
Voterò quindi Forza Italia con un po’ di rammarico e tanta delusione, per aver vissuto un Déjà vu ma non entrerò a far parte dei suoi organi.
Sarò sempre impegnato, insieme ad alcuni amici, a costruire con valori popolari in contesti prettamente locali, l’alternativa a queste sinistre collaborando senza pregiudizi in un rapporto di reciprocità con chiunque lo desideri .
Verranno tempi migliori e magari come diceva mio nonno “con il tempo e con il sole matureranno le nespole” , salvo che queste non siano mele cotte o stracotte .
C’eravamo , ci siamo e ci saremo !!!
Al di là delle miserie e delle pvoertà nostre e altrui.