Ho saputo degli esiti della riunione pubblica richiesta al sindaco di Primaluna anche durante i recenti incontri sulla fusione dei comuni confinanti, sostanzialmente per illustrare i dettagli tecnici del progetto anche ai proprietari dei terreni più interessati ma, inaspettatamente, si è venuti a conoscenza delle ultime quanto inattese modifiche di un tracciato, a vari colori, di cui si parla da tempo immemore e si dava per definitivo mentre invece si apprende che, ad oggi, lo stesso "tracciato definitivo" è ancora in fase di ulteriore definizione.
Transeat. Dico grazie al sindaco di Primaluna ma a quando la parola fine?
Pur essendo stato avvertito da qualche amico del paese ho ritenuto di non partecipare visto che la storia la conosco bene e ne ho scritto a più riprese su vari organi di stampa locali e dunque l'unica notizia che davvero mi interessava e soprattutto interessa a chi ci tiene alla risoluzione integrale del problema viabilistico, mi risulta non sia arrivata.
Il problema, di vil pecunia, è legato al completo superamento di tutti i nuclei abitati nel comune di Primaluna e dunque si attendeva di sapere non soltanto dove passerà questa futuribile arteria stradale attesa dai primi anni 80 ma sarebbe stato interessante avere conferma da parte dell'attuale governo della Provincia se esiste la forte volontà politica, e non solo a parole, di darsi da fare per trovare in fretta quei milioni che ancora mancano per completare l'opera.
Oggi si insiste a parlare di 8 milioni di euro da trovare quanto prima e soprattutto prima che la cosa cada nel dimenticatoio ma tutti sappiamo che fra qualche anno non basteranno più, visto che per arrivare a Cortabbio, di anni, ce ne vorranno minimo quattro o cinque. Così dice, in alto loco, chi dice di saperla lunga.
A proposito di trovare rapidamente i finanziamenti mancanti, anche ieri sera, infatti, si sono sentite solo le solite e vaghe pie intenzioni ma nulla di concreto e davvero credibile: aspetta e spera mi ha detto un caro amico stamattina chiamandomi dalla Valle!!
Non è però mancata da parte dei relatori, bontà loro, la presa d'atto con relativa comunicazione URBI ET ORBI dei disagi che i residenti di Cortabbio certamente dovranno sopportare durante gli anni (quanti in realtà!!) che servono per la realizzazione del primo lotto funzionale e in attesa del secondo.
Ma anche questo lo sapevamo e non da ieri e ne avevo già scritto e non sono stato l'unico.
Nel frattempo lo skyline di Cortabbio e il conseguente stravolgimento ambientale, con il relativo inquinamento acustico e atmosferico di cui nessuno, stranamente, parla accuratamente alla popolazione, rischiano di diventare definitivi, in nome di questa soluzione-provvisoria e ancora abborracciata e, salvo miracoli dell'ultimo anno, cambierà per sempre.
È bene dirlo chiaro a chi ci abita e dovrà farci i conti tutti i giorni e chissà fino a quando.
Per farci digerire la pillola non basta certamente che la si indori con contrita rassegnazione da parte degli addetti ai lavori e in nome di una farraginosa soluzione "per il bene di tutti" e nemmeno giova a riempire il vuoto salvadanaio di Villa Locatelli che l'altrettanto contrito rappresentante politico "pro tempore" della Provincia, tardivamente, si cosparga il capo di cenere anche per l'inevitabile impatto ambientale.
Con buona pace per la sorte dei centenari platani che dovrebbero lasciare spazio alla costruenda mega rotonda di fronte all'abitato, così cari alla popolazione di Cortabbio e a chi transita e da decenni attraversa il paese sulla "vecchia" strada provinciale.
Dopo questa riunione di "storico" c'è solo e soltanto la conferma che mancano gli stessi milioni di euro che mancavano l'anno scorso e due anni fa!!