Lettera familiare della Casa sul Pozzo 74
30 aprile 2021
Care amiche ed amici
Ci salutiamo in questo fine mese aprile con il colore giallo e con una temperatura non primaverile.
La sigla di questo mese sul cambiamento colore è stata notevolmente mossa. Abbiamo vissuto un mese abbastanza faticoso; definirlo “devastante” forse è troppo pesante, vorrei però sottolineare la prova dura che abbiamo attraversato e, usando una parola di papa Francesco, ne usciamo provati.
Qualche situazione ha raggiunto la tensione psichica. Scosso il ritmo organizzativo tra scuola a distanza, conflitto in famiglia, mancanza di amici, casa/rifugio dalla quale aver paura ad uscire, in più appesantita dal Ramadan con uno sbilanciamento sul ritmo nutrimento.
Abbiamo preso parola e siamo stati attraversati da questo clima. Le educatrici hanno mantenuto vivo il rapporto personale, sempre con il dialogo. E’ interessante dire come ha funzionato la rete che si è andata rivelando e costruendo tra alcuni docenti, il servizio psichiatrico attento agli adolescenti, gli operatori di Crossing.
Una presenza di giovani volontari ha sostenuto con una logica più sciolta quello che gli adulti, costretti a casa per la loro tutela e quelle delle loro famiglie.
Sottolineo il valore di questa rete che non ha solo funzione di sostegno ma anche di messa in comune di pensieri, di sguardi, di competenze. Sottolineiamo anche il servizio reso dalla cooperativa Sineresi con la quale abbiamo condiviso e studiato le possibilità per mantenere aperte e funzionali le accoglienze.
Gli adolescenti stanno ora riversando nei Laboratori sulle emozioni, nel dialogo sui vissuti lo sforzo di dare un senso e un orientamento ai giorni.
Voglio anche dare rilievo a una iniziativa nata sul tema della condivisione dei generi alimentari. Nello stile della casa abbiamo continuato a condividere quanto abbiamo. A volte riceviamo in omaggio molto materiale che va convertito. Ne è nato, in collaborazione della Caritas dei due quartieri di Chiuso e Maggianico, una distribuzione di cibo a famiglie in difficoltà. Noi curiamo la realizzazione e la confezione del cibo e la Caritas cura la distribuzione. Siamo arrivati a un quarto invio. Tutto è fatto con molto gusto, dedicando tempo alla preparazione da parte di volontari adulti.
Anche noi siamo oggetto di questa attenzione. Un panificio ci fa avere molto spesso il pane in esubero; altri amici ci riforniscono di carne e generi alimentari. È stato bello mettere in circuito i beni della terra.
Un altro impegno è stato vissuto, quasi a fine aprile, con l’Assemblea dei Soci con la riscrittura dello Statuto della Comunità di via Gaggio per ordinarlo secondo le nuove normative sul Terzo Settore. È un primo passo che segnerà il cammino associativo in una proiezione di futuro, pensato e immaginato collettivamente. Di questo ne riparleremo nei prossimi mesi.
Può fare da sottofondo a questo evento la lettura dell’articolo di Raniero La Valle del 22 aprile che avevo messo a disposizione dove parla della prospettiva di arrivare ad una Costituzione della terra. La riscrittura che i soci stiamo facendo non è solo per una giustificazione giuridica ma vogliamo esprimere la volontà di diventare costituenti di un ordine di vicinanza di vite e di messa a disposizione di quello che siamo per la vita della gente, in modo particolare degli adolescenti e dei giovani. Affido tutto questo alla collaborazione e al dialogo di quanti decidono di vivere in questa logica, per sostenere la vita dell’altro.
Questo richiede un crescere nella compassione per tutti e nell’intelligenza di alleviare le difficoltà.
Annoto come momenti importanti vissuti:
• Nel Venerdì Santo la preghiera di intercessione con l’Imam Usama e adolescenti e giovani nella “Moschea” di fronte alla nostra casa. Potete leggere il testo commento di Renata Menaballi sul sito: www.comunitagaggio.it ed anche sul numero di MC gennaio/aprile 2021 attualmente in spedizione.
• Il collegamento con Europa me genuit di Mantova sui Balcani per il riconoscimento della cittadinanza di Sarajevo ad Alexander Langer con una partecipazione molto ampia.
• La partecipazione alla costruzione di una rete sul tema dell’immigrazione per la Terza Zona Pastorale nella Diocesi di Milano. Il riferimento è don Marco Bassani.
• La cura del verde alla casa e degli orti.
• Nel mese di marzo è morta Anna Camagna, storica insegnante e amica della Casa. Con la figlia sr Maria Laura, monaca carmelitana a Tolentino, abbiamo vissuto una bella fraternità.
• Francesco Gala, lo storico fotografo di Mandello del Lario, al quale sono stato legato con amicizia e collaborazione dalla fine degli anni 60, e che ho potuto salutare prima della morte e fare l’omelia alla celebrazione del congedo nella chiesa. Un affettuoso profilo lo ha scritto Doriana Pachera e l’abbiamo pubblicato su MC gennaio-aprile 2021.
Ci sono molti altri fatti che sono legati al quotidiano della vita e che vanno custoditi come semi.
Entriamo nel mese di maggio con un desiderio pieno di crescita. Elenco alcuni fatti:
• Il 3 maggio alle 21 serata su Custodire una memoria/Ripartire da fratelli (on line)
• I 4 mercoledì di maggio in collaborazione con il Cpia di Maggianico. È stato sempre un progetto realizzato con passione e intelligenza: una mattinata in dialogo educativo con i giovani che stanno frequentando corsi per la lingua italiana. Quest’anno il COVID non ci ha permesso di farlo. Facciamo almeno un recupero nei quattro mercoledì di maggio.
• Partecipazione al Tavolo dei senza fissa dimora del territorio lecchese.
• Il 9 mattino partecipazione all’evento Lecco ricorda Livatino.
• Nella sera alle 20, nella “Moschea” preghiera per i morti nel Mediterraneo e alle 21 preghiera insieme alla comunità musulmana durante il Ramadan.
• Il 24 sera, alle 21, Con lo sguardo di Magellano Papa Francesco, l’Europa e il Mediterraneo (on line) promuoviamo la serata assieme a Europa me genuit (Massimo Campedelli).
Ricorderò, come sempre, all’avvicinarsi delle singole iniziative la data e l’ora.
Spero che la maggior parte di voi abbiate avuto la possibilità del vaccino.
Stiamo lavorando perché i due mesi giugno/luglio possano accogliere le iniziative del Cambioarmadio e l’attenzione particolare per gli adolescenti e giovani.
Un ricordo reciproco intenso e forte.