“I dati sulle presenze e arrivi di turisti nella provincia di Lecco nel 2023, praticamente raddoppiati, se da un lato riscuotono la nostra soddisfazione devono farci riflettere sull’urgenza di mettere a sistema maggiormente attrattive, servizi e investimenti ricorrendo sempre di più alle prenotazioni online”: è il commento del Consigliere Regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini sui numeri legati all’analisi sui flussi turistici del 2023 nell’area lariana diffusi dalla Camera di Commercio Como-Lecco.
“Dal documento – spiega Zamperini - emerge come gli arrivi e le presenze turistici sono caratterizzati da un andamento stagionale, con un picco nel periodo estivo e differenze accentuate tra i vari mesi dell’anno. I turisti stranieri (la maggior parte arriva da Germania, Francia e Stati Uniti) rappresentano l’80% di quelli complessivi e la forte stagionalità dei loro flussi accentua il rischio di overtourism. Infatti, nell’alta stagione, tra aprile e ottobre, si concentra quasi il 90% degli arrivi, stabilmente oltre quota 182.000, e delle presenze totali, superiori a 447.000. Nell’altissima stagione, luglio e agosto, gli arrivi mensili superano quota 309.000 (sfiorando le 336.000 unità a luglio), e le presenze mensili oltrepassano la soglia di 957.000 giorni (quasi 986.000 ad agosto, a fronte dei 5,6 milioni complessivi)”.
“Riprendendo anche un’analisi di Polis Lombardia, - continua Zamperini - si osserva che Lecco è passata dai 199.000 arrivi del 2021 ai 439.000 del 2023. Dalle 683.000 presenze del 2021 a quasi 1,2 milioni del 2023. Si tratta di un raddoppio secco. Le inevitabili conseguenze sono state sotto gli occhi di tutti noi durante l’estate: stazioni affollate, turisti sui binari, locali invivibili e, quindi, insicurezza, disagi e perdita di bellezza dei luoghi. Dovrebbero parlare da soli, per esempio, i numeri di Varenna e Perledo: due paesi con meno di 1000 abitanti che insieme superano per presenze annue il capoluogo, che di abitanti ne ha 50.000”.
“L’overtourism va comunque gestito – conclude Zamperini -. Per questo è essenziale favorire la destagionalizzazione e distribuire meglio le presenze sul territorio rafforzando l’attrattiva di zone altrettanto interessanti ma meno battute. Oltre a questo, occorre creare un rapporto sinergico e collaborativo con gli stakeholder e con i privati che fanno impresa, a partire dai tour operator e da chi fa servizi di trasporto sul territorio, sia su acqua che su gomma.
Per esempio, dobbiamo spingere di più sulle prenotazioni per servizi come parcheggi, mezzi di trasporto, musei. Le nuove tecnologie ci offrono la possibilità di migliorare notevolmente il servizio di booking e di prenotazione, limitando il più possibile i disagi a partire dalle code infinite davanti alle biglietterie. Non vogliamo più vedere immagini come quella delle centinaia di persone in fila sotto il sole o accalcati alla fermata del battello o del treno”.
“Circa un mese fa – aggiunge Giacomo Zamperini - il vescovo di Como, Oscar Cantoni durante l’omelia rivolta alla città di Como, ci ha offerto uno spunto di riflessione che condivido in pieno, come immagino condividano tanti cittadini e amministratori che vivono e operano nelle località più iconiche del nostro lago e per questo lo ringrazio. In un’epoca in cui, come sottolineato da Cantoni, tutto è di fretta e ciò che ci circonda è utile solo come sfondo di una fotografia, il nostro obiettivo è, invece, quello di promuovere un turismo più lento e consapevole, rispettoso delle persone e dei luoghi, che vada di pari passo con la valorizzazione delle identità locali, affinché i momenti di visita portino arricchimento personale”.