La guerra in Ucraina ha fatto ovviamente passare in secondo piano le notizie sulla pandemia di coronavirus. Anche se i media sono inondati da notizie e immagini dei brutali bombardamenti ordinati da Putin sulle città e sulle operazioni belliche a Kiev e nelle altre grandi città, i problemi legati all’espansione della variante omicron ormai dominante sono tuttaltro che risolti. I dati lombardi segnano comunque un ulteriore rallentamento, anche se lento, dei contagi passati dal 7,5% di mercoledì scorso al 6,5 di giovedì 3 marzo. Dati che si riferiscono al rapporto percentuale fra rilievi effettuati e tampini risultati positivi.
Dati in buona misura confortanti anche dal report settimanale di ATS Brianza dal quale si ricavano indicazioni in buona sostanza positive. Confortanti in particolare i tassi di incidenza medi giornalieri calcolati su 10mila residenti ogni settimana per ciascuna provincia lombarda. Dalla tabella riportata di seguito emerge con evidenza un costante regresso dei contagi passati dal 36,91% della settimana dal 3 al 9 gennaio, al 3,94% dell’ultima settimana di febbraio.
Come si può osservare gli indici sono tutti in costante discesa pur con differenze da provincia a provincia.
Anche nelle scuole, dopo alcune settimane di difficoltà, il contagio da coronavirus è in deciso regresso in tutti i settori dell’istruzione.
Il grafico a barre traccia con chiarezza un’immagine della realtà pandemica negli istituti scolastici suddivisa per settimane dal 10 gennaio al 27 febbraio nelle provincia di Monza Brianza e Lecco. Il numero delle classi in quarantena è quasi inapprezzabile soprattutto se paragonato alle scorse settimane.