Mentre in tutto il Paese i dati relativi alla pandemia da Coronavirus sembrano indicare una leggera discesa della curva epidemiologica e degli indici correlati, in Lombardia cifre e resoconti forniti quotidianamente dalla Regione forniscono indicazioni più precise e in qualche misura confortanti. Nelle ultime due settimane, da giovedì 14 a ieri, venerdì 29 luglio, il tasso percentuale dei tamponi positivi al Coronavirus rispetto al totale dei prelievi effettuati, ha subito un netto decremento passando dal 25,3 % al 17,3 %.
Una riduzione di otto punti percentuali netti che potrebbe indicare una inversione di tendenza. Certo non è ancora tempo di facili ottimismi dal momento che il Coronavirus, con la interminabile progenie delle sue varianti, ci ha ormai abituati a discese ardite e a improvvise risalite, inattesi ritorni di fiamma seguiti da temporanei assopimenti dei contagi. Frequenti oscillazioni (uno o due punti precentuali) verificatesi anche in Lombardia nelle ultime due settimane. Ma il trend sembra abbia imboccato una strada in discesa nonostante il numero dei decessi continui ad essere elevato anche a livello nazionale. A questo proposito va osservato che i dati degli esiti fatali per pazienti colpiti da Covid-19 “fotografano” un panorama in qualche misura remoto e in qualche misura superato al momento della rilevazione dei dati, trattandosi di casi di contagio verificatisi almeno un paio di settimane prima. Proprio per questo gli ingressi nelle terapie intensive lombarde, venerdì registravano un leggero aumento: +3,5 mentre erano in diminuzione i ricoveri nei reparti Covid (-25). Da segnalare comunque il fatto positivo che la Lombardia galleggia nella parte bassa della classifica per regioni come riporta il grafico che segue presente nel sito della Fondazione Gimbe. LINK
A questo LINK sono reperibili una serie di ulteriori informazioni, statistiche e grafici sulla pandemia da Coronavirus in Italia. Se le indicazioni fornite dalle elaborazioni statistiche sono attendibili, nei prossimi giorni dovremmo dunque assistere anche ad una riduzione degli eventi fatali, non soltanto alla decrescita dei contagi e degli altri indici riguardanti la pandemia.