"Lavorare lì sopra è molto pericoloso" ci dice un tecnico dell'Anas, che ci assicura che i suoi colleghi stanno lavorando incessantemente, anche nell'oscurità della notte, per mantenere la promessa di riaprire la strada nuova Lecco-Ballabio per il 10 Gennaio 2023.
"Si figuri che i geologi che studiano la frana da vicino devono essere calati con una corda da un elicottero, che si avvicina il più possibile alla parete, e una volta giunti sulla frana ne ridiscendono".
Un lavoro di fatica e rischioso. "Abbiamo fatto saltare con l'esplosivo molte rocce sporgenti, cercando di limare la frana e renderla meno instabile, ma ci vorrà del tempo per metterla in sicurezza".
Il 10 Gennaio - il Ministro Salvini ha ripetuto ciò che gli ha detto il direttore dei lavori - è la data prevista per l'apertura di una corsia a doppio senso (in modalità cantiere, quindi con carreggiata ridotta) e uscire dall'incubo che in questi giorni chi scende dalla Valsassina ha vissuto (anche se il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni è terrorizzato dall'idea di che cosa succederà il 9 Gennaio, quando riapriranno le scuole, e perciò chiede se sia possibile anticipare di un giorno la riapertura) - ma ci vorranno almeno almeno quattro mesi per metterla in definitiva sicurezza, con dei muri laterali resistenti a ogni sollecitazione e poterla così riaprire del tutto.
Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è quindi venuto oggi a vedere i lavori, in un incontro organizzato dalla Provincia, con la Presidente Laura Hoffman. Presenti il sottosegretario regionale Antonio Rossi, il consigliere regionale Mauro Piazza, il Presidente della Comunità Montana della Valsassina Val Varrone Val d'Esino e Riviera Fabio Canepari, ma anche quasi tutti i Sindaci del territorio valsassinese oltre al primo cittadino di Lecco Mauro Gattinoni.
Il Ministro ha quindi ringraziato i tecnici per il loro prezioso lavoro, nella speranza che il termine sia quello indicato.