COLLEGIO DI GARANZIA MOTIVA CON LA VIOLAZIONE LEGATA ALLA PERENTORIETÀ DEI TERMINI L’ESCLUSIONE DELLA CALCIO LECCO 1912
Nella tarda serata di oggi il Collegio di Garanzia, con un verbale di circa 10 pagine, ha pubblicato le motivazione secondo le quali la Calcio Lecco 1912 è stata esclusa dal campionato di Serie B.
Il mancato rispetto dei termini della della perentorietà rimette, quindi, la questioni nelle mani della Figc. Insomma un caso, quello del Lecco, che non si è mai visto in tutta la storia del calcio nazionale e forse anche a livello mondiale. Un pasticcio inenarrabile che tiene sulle spine tutti, tifosi, Società, calciatori ed allenatore, in questi giorni in ritiro a Saint Vincent.
Troppi gli Enti giudicanti, mancanza di chiarezza ed organizzazione ha fatto sì che si arrivasse a questa situazione. I Play off di Serie C erano stati posticipati di 9 giorni portando a soli 2 giorni il tempo utile al Lecco per formalizzare l’iscrizione ed il campo dove disputare il campionato.
Tutto si gioca sul fatto che la Società aveva mandato una mail pec con la richiesta di proroga per la comunicazione del campo, senza avere pronta risposta dagli enti, come spiegato non più tardi di due giorni fa dal capo dell’ufficio della Figc Giancarlo Viglione.
Si aggiunga che la Prefettura di Padova ha dato conferma per la disponibilità del campo, la mattina successiva al termine ultimo per l’iscrizione.
Il punto cruciale che motiva l’esclusione della Calcio Lecco, che si legge nelle motivazioni del Collegio di Garanzia sta nel fatto che “…Guardando alla fattispecie, il Collegio ha spiegato come «non sembra rinvenibile nell’ordinamento alcuna indicazione che induca a ritenere plausibile un’interpretazione che ne prospetti una deroga in caso di inosservanza. E, del resto, non è un caso che manchi, nella normativa federale relativa al gioco del calcio, una disposizione da cui sia plausibile trarre una norma-principio volta a consentire una regolarizzazione della documentazione presentata dopo la scadenza di un termine di questo tipo. […] In assenza di una disposizione da cui possa trarsi la configurabilità di un onere di regolarizzazione della documentazione presentata dopo lo spirare del termine, si deve ritenere che la società Calcio Lecco sia sprovvista dei requisiti richiesti e vada, per l’effetto, esclusa dall’ammissione al Campionato di calcio di Serie B per la stagione sportiva 2023/2024. L’accoglimento del ricorso alla luce della perentorietà del termine violato e la priorità logica di questa doglianza fanno sì che i restanti motivi rimangano assorbiti”
Nell’ambiente bluceleste c’è apprensione, ma anche molta fiducia visto che la Società prosegue nelle trattative del calcio mercato, i lavori dello stadio proseguono ed i giocatori si stanno allenando.
Lo scenario peggiore che possa accadere, e che sarebbe una vera e propria farsa, sarebbe la definitiva esclusione del Lecco dalla B che pregiudicherebbe non solo la partecipazione alla Serie C, ma anche alla D. Un delirio vero e proprio.
La palla, ora, passa alla Figc che ha due possibilità: contraddire quanto detto lo scorso 7 luglio sulla documentazione prodotta dal Lecco e approvata dalla Commissione infrastrutture dopo il primo ricorso, negando il parere espresso all’unanimità.
Oppure impugnare la decisione del Collegio di Garanzia e ricorrere al TAR, non deliberando sulle riammissioni in attesa delle decisioni della giustizia ordinaria. Lunedì 24 luglio si terrà la riunione del Consiglio federale,