Che alla fine il "delitto" (più o meno grave lo lasciamo decidere ai lettori) non paghi è stato più volte certificato anche dalle nostre parti.
L'ultimo esempio in ordine cronologico la notizia di oggi che parla della conclusione, da parte dei carabinieri di Introbio, delle indagini volte ad identificare gli autori degli imbrattamenti e delle scritte comparse la mattina del 19 marzo scorso in tutto il territorio comunale di Introbio.
I militi hanno fermato due minorenni introbiesi grazie alle immagini della videosorveglianza, riscontri visivi e fotografici che hanno permesso loro di concentrare le ricerche sui due.
Ottenuta l'autorizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Milano, sono scattate infine le perquisizioni ed il rinvenimento sia degli indumenti indossati nel corso del loro raid, sia le bombolette spray usate per le scritte.
Il materiale è stato sequestrato e messo a disposizione della Procura della Repubblica. I minorenni sono stati denunciati a piede libero per imbrattamento e deturpamento aggravato di cose altrui.
Sin qui la cronaca.
Poi ci sono le reazioni, prima fra tutte quella del Sindaco di Introbio Adriano Airoldi.
"Prima di tutto voglio riconoscere pubblicamente lo sforzo effettuato dai Carabinieri che sono riusciti a raggiungere l'obiettivo di identificare i colpevoli mettendo assieme, con discrezione ma con determinazione, tutti i tasselli. Detto questo non posso certo dirmi felice: ci si aspetterebbe che dei minorenni di notte dormissero perchè stanchi per lo studio, o per aver fatto sport, o per aver aiutato in casa, non che se ne andassero in giro a compiere vandalismi ingiustificabili".
"Si tratta di giovani che erano già stati messi in guardia anche recentemente - continua Airoldi - ma che, evidentemente, hanno preferito continuare sulla loro strada ed ora si trovano a dover fare i conti con una denuncia che si porteranno dietro tutta la vita".
"Di positivo in questa vicenda posso pensare al fatto che averli identificati potrebbe far capire ai loro possibili emulatori e amici quali sono le conseguenze: e cioè che prima o poi la verità viene a galla e bisogna fare i conti con la giustizia".
Ci sarebbe ancora molto da scrivere e commentare ad esempio sulle responsabilità di famiglie che non si preoccupano se i loro figli minorenni stanno in giro tutta la notte, ma ci inoltreremmo un un sentiero molto insidioso per cui la chiudiamo qui.
In fondo, almeno per il momento, giustizia è fatta.