Difficile trovare ogni anno parole diverse per commentare una festa di popolo come quella che il 5 di agosto va in scena tra Introbio e la Val Biandino: lo stesso ci capita per il Corpus Domini di Premana e il parallelo, pur sembrando a prima vista azzardato, è di facile comprensione.
Entrambe sono feste religiose allo stato puro, senza corollari di fuochi d'artificio, musica e altre attrazioni; entrambe rappresentano la continuità di una Fede genuina, di una devozione che cresce con il passare delle ore sino ad esplodere nei canti processionali all'arrivo a Introbio e nel gran finale ospitato in una chiesa che, almeno in questa occasione, si dimostra troppo piccola per ospitare centinaia di persone giunte da ogni dove.
La Madonna della Neve, insomma, ha rinnovato il suo miracolo concedendo ai suoi credenti di incamminarsi verso il Santuario in una mattina limpida poi trasformatasi in una spettacolare giornata estiva con tutti i colori al loro posto così come Natura ci ricorda.
E adesso che la lunga giornata è conclusa ed anche le campane hanno finito di intonare le loro canzoni, non ci resta che andare con il pensiero ancora lassù, dove tra il silenzio dei pascoli e il lento e ritmico risuonare dei campanacci degli armenti la Madonna continua a vegliare sui tutti coloro che la invocano.