Come se non bastassero i "lasciti" canini di cui sono lastricati certi marciapiedi, a Introbio, tanto per peggiorare una situazione già critica, l'altro giorno è comparso anche un consistente regalo equino.
Niente di nuovo, verrebbe da dire: in paese ci sono cartelli ovunque che invitano i proprietari di cani (mai più si pensava ai cavalli) ad essere educati e seguire alcune semplici regole "minacciando" multe anche importanti. Purtroppo, per poter intervenire bisogna cogliere il trasgressore sul fatto e non è affatto semplice anche perchè è impensabile per qualsiasi amministrazione istituire delle ronde h24 che sorveglino un intero territorio comunale.
E questo vale per Introbio come per tutti gli altri paesi dove, chi più chi meno, il "fenomeno" viene segnalato.
I sindaci possono solo confidare nell'intelligenza dei loro cittadini, una speranza che ogni mattina percorrendo i vari marciapiedi risulta mal riposta dato che a volte per quanti sono i "regali" sembra di essere sotto un albero di Natale. Alcuni, poi, sembrano deposti non da cani ma da leoni e vien da chiedersi se qualcuno effettivamente non ne abbia in casa uno.
Le obiezioni le conosciamo: mancano i cestini e ci vogliono i sacchetti.
Bene, queste non sono obiezioni ma balle vere e proprie. A Introbio i cestini ci sono e per quanto riguarda i sacchetti la decisione è stata di non metterli più.
E sapete perchè? Perchè dopo qualche ora di sacchetti non ce ne sarebbero più, come è stato più volte sperimentato.
Premesso che la stragrande maggioranza dei possessori di cani li si vede in giro attrezzati a dovere e ligi alle regole, resta da "educare" quel nucleo di persone alle quali, evidentemente, nessuno ha insegnato, oltre all'educazione, anche un minimo di senso civico, di rispetto per la cosa pubblica e per gli altri cittadini obbligati a guardare dove mettono i piedi onde evitare di portarsi in giro sgradevoli e maleodoranti ricordi.
E torniamo al cavallo. Qui non c'entra il senso civico o l'educazione: qui siamo di fronte ad un atto di pura ignoranza e arroganza. Che bisogno c'era di passare in mezzo al paese? Per di più sul marciapiede? Magari forse solo per farsi notare?
Conclusione: la guerra alla maleducazione non finirà mai, per cui continuiamo a fare attenzione a dove mettiamo i piedi perchè, contrariamente a quanto dice la famosa canzone, il Re Leone non dorme mai.