Organizzato dalla Comunità Montana dopo aver recepito le istanze di alcuni consiglieri e sindaci, come anticipato dal nostro giornale si è tenuto ieri sera in interessante incontro "tecnico" sul tema della fusioni dei comuni.
Dopo il saluto del presidente comunitario Fabio Canepari e una breve introduzione del sottosegretario Mauro Piazza, hanno preso la parola dapprima la dott.ssa Monica Bottino, Direttore Generale Vicario DG Enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica della Regione, e poi il Dott. Enrico Dall'Oglio in qualità di esperto del procedimento di fusioni comunali della Direzione Generale Enti Locali di Palazzo Lombardia.
Ed è stato Dall'Oglio a illustrare con molta chiarezza tutte le fasi del complesso processo che consente a due o più comuni di fondersi tra loro partendo dalla volontà degli amministratori per concludersi con i referendum consultivi e, nel caso di assenso da parte della popolazione, il conseguente iter legislativo.
Molto spazio, correttamente, è stato lasciato al sindaco di Valvarrone, Luca Buzzella, che ha ripercorso alcune tappe del cammino che ha portato Tremenico, Introzzo e Vestreno a unirsi dopo l'esperienza dlel'Unione dei Comuni (la prima in assoluto in Italia) che vedeva coinvolto anche Sueglio poi defilatosi (sull'argomento è brevemente intervenuto anche Ferruccio Adamoli, tra i promotori di quella antesignana Unione).
Una realtà molto particolare quella della Val Varrone dove fondamentalmente la dimensione ridotta delle amministrazioni comunali e il ridotto numero di abitanti ha facilitato il processo decisionale e l'assenso pressoché totale della popolazione lo ha dimostrato. Un esempio, quindi, ma è chiaro che se so sposta lo sguardo verso altre realtà più popolose e meno "costrette" dalle condizioni geografiche a unirsi, è indispensabile che le rispettive amministrazioni portino avanti con estrema convinzione l'idea della fusione ed abbiano in mano tutte le carte possibili per convincere i loro cittadini.
Diversi le domande poste ai relatori al fine di sviluppare le principali criticità che inevitabilmente di manifesterebbero, ma anche richieste di chiarimenti su argomenti molto puntuali e operativi.
Una serata utile che ha sicuramente chiarito le idee ai presenti e che contribuirà a rilanciare nell'orizzonte valsassinese le idee di fusione che circolano, vedi i quattro comuni dell'Altipiano, quelli della Bassa Valle da Taceno a Pasturo e dell'Alta Valle da Casargo a Crandola.