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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 13 Ottobre 2023 15:34

TACENO-BELLANO CHIUSA DA LUNEDI' A VENERDI'

La Provincia di Lecco ha disposto la chiusura totale al transito della Sp 62 della Valsassina, tra il ponte di Tartavalle a Taceno e la località Pennaso a Bellanoda lunedì 16 a venerdì 20 ottobre nella fascia oraria 8.30/17.30, per verifiche e consolidamento parete rocciosa sovrastante la carreggiata stradale.

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Giovedì, 12 Ottobre 2023 21:23

CARTOLINE DAL NEPAL: FLAVIO, GUIDO E ANTONIO SULLA ROTTA PER L'HIMLUNG HIMAL

E' entrata nel vivo la spedizione all'Himlung Himal dei tre nostri amici Flavio, Guido e Antonio. Da alcune ore i messaggi su whatsapp si sono rarefatti segno che il terzetto sta addentrandosi sempre più nelle valli che conducono al 7.000: le comunicazioni ora avvengono solo tramite satellitare.

In attesa di notizie "fresche", e precisato che il tempo è previsto a loro favore, ecco alcune "cartoline" da loro inviate al gruppo che li sta seguendo dalla Valle (e non solo).

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Giovedì, 12 Ottobre 2023 16:00

AL VIA ORIENTALAMENTE, RASSEGNA DEDICATA AGLI STUDENTI IN USCITA DALLE MEDIE

Oggi, giovedì 12 ottobre, al Monastero di Santa Maria del Lavello di Calolziocorte, è stata inaugurata la 13ª rassegna provinciale OrientaLamente, organizzata dalla Provincia di Lecco in collaborazione con la Fondazione Santa Maria del Lavello, l’Istituto scolastico Lecco 1 Falcone e Borsellino e l’Ufficio scolastico territoriale di Lecco.

La rassegna, dedicata agli studenti in uscita dal primo grado e alle loro famiglie, è finalizzata a presentare l’offerta formativa per le classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio lecchese.

Sono intervenuti:

  • Carlo Malugani, Consigliere provinciale delegato all’Istruzione, Formazione professionale e Centri impiego
  • Roberto Monteleone, Presidente Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello
  • Marco Ghezzi, Sindaco di Calolziocorte
  • Adamo Castelnuovo, Dirigente Ufficio scolastico territoriale di Lecco
  • Vittorio Ruberto, Dirigente scolastico Istituto comprensivo Lecco1, scuola capofila per l’orientamento
  • Cristina Pagano, Dirigente Provincia di Lecco

L’iniziativa ha ottenuto un riscontro molto positivo e un’elevata adesione:

  • 3.000 studenti
  • 184 classi
  • 43 istituti scolastici
  • 27 laboratori didattici/formativi
  • 15 aree orientative
  • 12 stand delle aziende
  • 25 studenti in Pcto (alternanza scuola/lavoro) che supportano gli organizzatori nelle fasi di accoglienza e di accompagnamento degli studenti e dei genitori

Nel corso della mattinata è stato presentato il report La dispersione nel sistema scolastico lecchese, focus sugli aspetti del disagio e dell’abbandono scolastico nell’istruzione secondaria in provincia di Lecco.

Per l’edizione 2023 di OrientaLamente la Provincia di Lecco ha creato un percorso di orientamento in spazi dedicati: Spazio Ddif (Diritto-dovere di Istruzione e Formazione professionale), Spazio Aree orientativeSpazio Laboratori e Spazio Lavoro, nei quali gli studenti potranno trovare alcune risposte al quesito Qual è la scuola più adatta alle mie esigenze e alle mie passioni?

La rassegna è aperta anche ai genitori, che nei pomeriggi di sabato 14 e 21 ottobre potranno visitare gli spazi orientativi per chiedere informazioni e dialogare con i docenti nelle aree orientative appositamente allestite e per visitare i laboratori didattici/formativi.

Lo staff di accoglienza sarà composto da 25 studenti in Ptco (alternanza scuola/lavoro), che accompagneranno gli studenti più giovani.

Lo Spazio Lavoro è completamente rinnovato rispetto all’edizione 2022: all’interno della tensostruttura saranno allestiti gli stand delle principali aziende del territorio, che creeranno gli spaccati delle realtà professionali e lavorative, dove gli studenti avranno modo di aggiungere un tassello al percorso orientativo attraverso un primo approccio al mondo del lavoro.

Sempre in tema di futuro lavorativo, nel Check-Point Scuola/Lavoro esperti del Centro per l’impiego della Provincia di Lecco spiegheranno a studenti e genitori le competenze e le professioni più richieste dagli imprenditori del territorio.

Durante la rassegna gli studenti potranno trovare materiale informativo relativo al Sistema Museale della Provincia di Lecco.

 

 

 
 
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Martedì, 10 Ottobre 2023 08:35

LA QUESTIONE EBRAICA

Si potrebbe dire che il problema lo abbia creato l'Imperatore Adriano. Stanco delle continue rivolte del "Popolo Eletto", che dai tempi di Gesù mal sopportava il dominio di quei pagani che onoravano tanti Dei, e che periodicamente per quasi un secolo e mezzo si ribellava al dominio romano (in particolare la rivolta di Masada, nel 73 d.C. a cui sopravvisse unicamente Giuseppe Flavio, lo storico dell'Ebraismo) nel 135 d.C. dopo aver massacrato circa mezzo milione di Ebrei, uomini, donne e bambini - i Romani non avevano il concetto dei "diritti umani" e massacravano senza pietà chi resisteva o si ribellava (dai Galli ai Daci, Britanni, persino i Greci di Atene) - Adriano buttò giù il "colpo da 90". Tutti gli Ebrei sopravvissuti in Palestina e ad "Elia Capitolina" (il nome con cui era stata ribattezzata Gerusalemme) se ne dovevano andare, in qualsiasi altra provincia a loro scelta dell'Impero Romano.
La famosa "Diaspora".
Così fu: da allora gli Ebrei per quasi due millenni si dispersero nelle varie province, Italia Spagna Gallia, ma successivamente anche nell'Europa del Nord, Germania e Polonia (e infine negli Stati Uniti). Dimenticarono la loro lingua ebraica, integrandosi e parlando quella del posto dove erano arrivati.
Quando tornarono in Israele nel 1946 dovettero ricominciare a studiarla, facendone naturalmente la lingua nazionale, senza però averla mai parlata prima .
Fu come, per capirci, se noi Italiani decidessimo da un giorno all'altro di tornare a parlare in Latino !

Non dimenticarono mai però la loro Religione, che rimase nei secoli il loro collante culturale unificante (simboli la Stella di Davide e il candelabro a sette braccia). L'integrazione non fu facile, e vide spesso episodi di intolleranza e a volte dei veri e propri massacri ( i Pogrom per tutto il MedioEvo, soprattutto in Polonia, Germania, Europa dell'Est).

Nel 1492 i nuovi Re Cattolici della Spagna, quelli che avevano dato le Caravelle a Colombo, Ferdinando ed Isabella di Castiglia, decisero l'espulsione di tutti gli Ebrei dalla penisola iberica. Fu una pessima idea, che fece molto male all'economia spagnola: gli Ebrei erano ottimi artigiani, imprenditori, oltre che finanzieri.

Alla fine dell'Ottocento cominciò a svilupparsi il Movimento Sionista: in Francia c'era stato il famoso "caso Dreyfus", un ufficiale ebreo dell'esercito accusato ingiustamente di tradimento, per il quale si era mobilitato anche il grande scrittore Emile Zola, con il suo famoso "J'accuse".

Gli Ebrei dovevano tornare in Palestina: questo era l'obiettivo. All'inizio pacificamente: gli Ebrei semplicemente compravano le terre e le case dagli Arabi, e si sistemavano come normali cittadini in quello che era ancora un protettorato inglese, dove viveva (e andava in motocicletta) il grande Lawrence d'Arabia.

Prima dello scoppio della II Guerra Mondiale, molti Ebrei già erano tornati in Palestina. Gli Inglesi però, forse preoccupati delle reazioni Arabe, impedirono che altri ne arrivassero cercando di salvarsi dalla barbarie nazista : diverse navi cercarono di salvare gli Ebrei dalle fauci naziste, dirette a Cuba o in Palestina, ma vennero rispedite indietro in Germania.

Che cosa sia la "Soluzione Finale" e l'Olocausto è abbastanza ben noto: uno dei suoi organizzatori, Heinrich Himmler, nel 1942 aveva calcolato che in Europa ci fossero ancora 9 milioni di Ebrei (e il calcolo era abbastanza esatto) tutti da sterminare. Quando nel Processo di Norimberga (1946) gli comunicarono che ne aveva massacrato 6 milioni nelle camere a gas, ebbe un moto di stizza: "Avevamo quasi completato il lavoro !" fu il suo rammarico. Giustamente venne condannato a morte, come "criminale contro l'umanità", ma evitò l'impiccagione suicidandosi.

L' accelerazione del ritorno degli Ebrei in Palestina e la conseguente fondazione dello Stato di Israele (14 Maggio 1948) furono senz'altro un riflesso dei sensi di colpa che l'Occidente, in particolare Americani e Inglesi, ma anche Italiani (Fascisti) e Francesi, che spesso avevano collaborato alla loro deportazione, provavano nei confronti degli Ebrei, avendo ignorato o sottovalutato per anni gli orrendi crimini che quotidianamente si compivano ad Auschwitz, Mauthausen e nei campi di concentramento nazisti.

La nascita dello Stato di Israele però naturalmente non fu apprezzata dagli Arabi: subito nacquero delle coalizioni (Egitto, Siria, Giordania, Arabia) per cercare di soffocare sul nascere la nuova creatura (le guerre del 1948 e del 1957). Ma Israele riuscì a sopravvivere, mettendosi in condizioni di sicurezza, soprattutto nel 1967 con la vittoriosa "Guerra dei sei giorni" condotta dal mitico Generale Moshe Dayan.

Gli Stati Arabi da allora praticamente si rassegnarono: non si rassegnavano però i Palestinesi, cioè gli Arabi originari della Palestina, molti dei quali erano stati semplicemente sfrattati dalle loro case, alcuni dei quali si rivolsero alle organizzazioni terroristiche ( prima Al Fatah poi appunto Hamas, che da anni è ben presente nella Striscia di Gaza).

Da allora la "Questione Palestinese" non è mai stata risolta, anche se ci sono stati momenti significativi di pace: celebre la storica stretta di mano, ai tempi di Clinton, tra Arafat e il Presidente Rabin (1993).
La Palestina è troppo piccola per essere divisa in due Stati, questo dicono gli Israeliani, e poi Israele è lunga e stretta, difficilmente difendibile nei suoi confini assegnatigli nel 1948 dall'ONU.

Dal canto loro i Palestinesi denunciano una condizione di vita precaria e faticosa, sentendosi dei "paria" in quella che una volta era casa loro. Gli eccessi della Estrema Destra, da cui proviene il Presidente Benjamin Netanyahu, hanno vanificato le trattative di pace condotte per anni, e spesso con successo, dai Laburisti israeliani.

"Due popoli una Nazione", autonomia e diritti ai Palestinesi, abbandono del terrorismo: questa è l'unica strada che oggi Israele può affrontare.
Ma prima bisogna battere gli egoismi e gli estremismi, sia da una parte che dall'altra.

Enrico Baroncelli

 

 

 

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Lunedì, 09 Ottobre 2023 08:17

SALVATAGGIO SULLO ZUCCO ANGELONE

BARZIO (LC) - Attivazione alle 18:00 di domenica 8 ottobre 2023, per la Stazione di Valsassina - Valvarrone del soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana. I tecnici sono stati attivati dalla centrale per due uomini di trenta e cinquant’anni, che erano rimasti bloccati sullo Zucco Angelone, a 1165 metri di quota, mentre stavano effettuando manovre con le corde doppie, tra la via Condorpas e la via Anabasi. I due alpinisti, 28 e 55 anni, in un primo tempo hanno provato a risolvere in modo autonomo la situazione; quando però si sono resi conto di essere in difficoltà hanno deciso di chiedere aiuto, prima che diventasse buio. Hanno chiamato il 112 e la centrale ha mandato sul posto il Soccorso alpino e l’elisoccorso di Areu.

Erano pronte in piazzola le squadre territoriali del Cnsas, per un eventuale supporto al tecnico di elisoccorso. L’elicottero ha effettuato un sorvolo, ha sbarcato l’équipe sanitaria e ha completato l’intervento, con il trasporto a valle delle due persone, illese. Se vi trovate in una situazione critica, è molto importante, come accaduto in questo caso, chiamare comunque il 112 e seguire le indicazioni. In questo periodo le giornate diventano progressivamente più corte e le ore di luce si riducono. Gli interventi al buio sono più complessi e quindi, se ci si trova in difficoltà, è opportuno non perdere tempo prezioso.

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